Questioni di panda

Francesco D’Alpa *

foto dalpaLa Chiesa Cattolica, in tutte le sue espressioni, tuona sistematicamente contro la progressiva scomparsa o messa in minoranza dei cristiani (praticanti o meno, non fa differenza). Lo fa nei paesi (come il nostro) in cui è culto maggioritario; dove è protetta e foraggiata in mille modi dallo Stato e coccolata dai politici, nel mutuo interesse. Lo fa ancor più (dall’esterno) in quei paesi dove i cristiani sono in minoranza e subiscono ciò che loro secoli prima hanno fatto alle popolazioni autoctone o ai ‘pagani’.
L’allarme è centrato soprattutto sui paesi a maggioranza islamica dove, nonostante i maldestri tentativi di alleanza e gli appelli all’unione dei monoteismi contro le derive ateistiche, il fanatismo islamico ha buon gioco contro i pochi inermi cristiani.
Non sappiamo se a questo punto (come forse sostiene qualcuno), nel computo generale di quasi due millenni di vittime, i cristiani battano o meno gli ‘infedeli’. Di certo, attualmente i cristiani hanno la peggio, e scappano verso terre più ospitali, pena la loro estinzione.
La chiamano ‘sindrome dei panda’, come ci ricorda, su “Avvenire” del 2 novembre 2010, Massimo Franco, che così esordisce: “Fra il VII e il X secolo è stata la Chiesa caldea di Baghdad a creare la cultura araba, non musulmana, ricorda Samir Khalil Samir. «I cristiani erano lì prima dell’islam, e hanno plasmato le società arabe. I chirurghi e i medici del califfo erano cristiani, figli della Chiesa d’Oriente, la più dinamica, al punto che allora si spinse fino in Mongolia». Ed era anche la maggioranza schiacciante della popolazione. «Poi, intorno al 1000, da maggioranza i cristiani sono diventati minoranza: intorno al 1400, la percentuale era caduta al 10% […] nell’ultimo secolo la mescolanza con gli islamici è aumentata nelle scuole, nelle università. Però – sostiene padre Samir – la gente non sa che il sistema musulmano è concepito per inghiottire lentamente l’altro, il diverso, l’alieno: il cristiano, appunto»”.
Ma, tanto tempo fa, non è successo qualcosa di simile? Proviamo a sostituire “cristiani” con “romani”, e torniamo indietro di circa 17 secoli. Differenze? Nessuna; a parte i sistemi di eliminazione finale.
Andiamo avanti. Secondo Massimo Franco la progressiva scomparsa dei cristiani d’oriente è “il prodotto di una demografia sfavorevole. E soprattutto di una condizione di minoranza costretta a confrontarsi con una maggioranza arabo-islamica dominante; e a smettere di essere cristiana per adattarsi a quel modello. Non si vedeva più la mescolanza, l’ibridazione di culture, religioni, costumi ed etnie dei decenni e secoli passati. Si intravedeva l’uniformità, figlia dell’«incapacità della società musulmana di accettare quelli che non le somigliano […] Da tempo le statistiche risultano sfuggenti come le persone che ne sono l’oggetto. L’unica cosa certa è che si tratta di minoranze sempre più risicate e accerchiate». Analisi forse realistica, ma ipocritamente di circostanza; presentata da un seguace di una religione che ha sempre ammesso un solo Dio, geloso, esclusivo, intollerante. E non occorre riandare troppo indietro nel tempo, fino alle non revocabili radici mosaiche, per dimostrarlo. Come molti avvertiti anticlericali ben sanno, esistono almeno fin dall’epoca costantiniana due cristianesimi: quello predicato laddove i cattolici sono in minoranza e nel quale si reclama la ‘libertà di religione e di culto’ (ovvero, la libertà per sé stessi), e quello predicato dove i cristiani sono in maggioranza, e dove si insegna la cosiddetta “Verità” (quella propria, unilateralmente imposta a tutti). In Medio Oriente, ovviamente, si torna alle prediche antiche; mentre da noi si impone il ‘Verbo’ unico.
Ma veniamo ad un argomento forte di Massimo Franco: “«tutti i Paesi dell’area sottostimano il numero dei loro cittadini cristiani, perché pensano che falsando le percentuali sul numero reale possano se non risolvere almeno ridurre il problema a quello di una minoranza marginale». Abbracciare una statistica o l’altra significa «far variare il rapporto cristiani-musulmani in Libano da 55-45% a 30-70%». Significa definire quella nazione «cristiana» oppure «musulmana», con tutte le conseguenze che questo comporta in termini di legislazione, modello di società, alleanze o comunque influenze internazionali”. Se ne può dedurre che i cristiani le conoscono le statistiche; tranne che da noi, dove si osteggia e dileggia lo sbattezzo (che disvela il lato nascosto delle statistiche di parte) ed i poveri non-credenti sono ampiamente sottostimati “con tutte le conseguenze che questo comporta in termini di legislazione, modello di società, alleanze o comunque influenze internazionali”.
L’appello dei cattolici è complessivamente forte, anzi imperioso; rivolto ai governi di tutte le nazioni cristiane amiche (USA in testa): soccorrete i cristiano-panda; nutriteli; fate loro ripopolare i territori perduti. Ma occhi aperti: perché i panda non sono tutti uguali. Alcuni sono orwellianamente “più uguali degli altri”. In nome della ‘Verità’, “vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole”. Quale considerazione e quale conseguente protezione meritano infatti certi spregeoli panda nostrani, usi a riunirsi a congresso quasi come le balene spiaggiate, rassegnate all’estinzione?
Qualcuno forse non sa di cosa sto parlando? Bene, glielo spiego. Agli altri rinfresco i ricordi.
C’era una volta una piccola tribù animale, di discendenza darvinianamente scimmiesca, dal nome ruggente e altisonante: “UAAR”. Era composta da pochi esemplari “esattamente 176 […] capelli brizzolati, barbe sapienti (ma borghesucce) alla Scalfari; occhiali da miope con catenella; giovani scarsi davvero”
Ne è passato di tempo; e quante cose sono cambiate!
Questa colorita descrizione, è in capo ad un articolo pubblicato su “Avvenire” del 19 maggio 1998, pagina 21, dal titolo “Gli ultimi atei”, con sopratitolo “Gli agnostici al loro terzo congresso: in Italia sono solo 176 ed i giovani non li seguono più”; autore Roberto Beretta. Una sgradevole (e vorrei dire ignobile) pagina, che andrebbe esposta in ogni circolo liberale, in stile crocifisso, come simbolo del dileggio e del martirio dei non credenti.
Il saccente articolista coglieva ogni spunto per ironizzare sugli atei; perfino riportando le (per noi) ‘sante’ parole dell’allora segretario Romano Oss: “L’UAAR non ha bisogni di contrapporsi alla Chiesa, perché il suo scopo positivo è piuttosto «liberare gli uomini dai dogmatismi e dal fanatismo»”. Con tutt’altro spirito e palese acrimonia, solo pochi giorni fa l’ultimo sinodo cristiano sul medio oriente ha di fatto decretato: ‘meglio islamici che atei’; riecheggiando quanto da poco era stato sostenuto, a campo inverso, in terra iraniana. Sarà contento il Beretta di avere a che fare oggi non con i dialettici atei, ma piuttosto con i dogmatici e fanatici islamici che invocando il loro dio uccidono i cristiano-panda in Medio Oriente? Non era meglio apprezzare il rigore morale, la tolleranza ed il liberalismo degli ateo-panda?
Ma c’è dell’altro. Scriveva ancora Beretta: “Almeno fossero uniti, poi. Mica basta definirsi atei, infatti. Uno si sente piuttosto agnostico, l’altro solo non credente, un terzo si dice laico…” e così via. Ma dite, li avete visti mai due cattolici che la pensano allo stesso modo? No, non mi riferisco a quelle piccole ‘divergenze’ fra cristiani di maggioranza ed eretici, che hanno causato appena qualche decina, centinaia, migliaia, milione di morti in epoca atavica; mi riferisco alle centinaia o migliaia di versioni del cristianesimo, le cui più diffuse comunità appaiono del tutto sorde al dialogo interno, mentre paradossalmente invocano il cosiddetto dialogo interreligioso.
Scriveva sempre il Beretta: “tra i 50 militanti in sala le posizioni sono tutt’altro che univoche. Tranne che in un aspetto: la guerra alla chiesa cattolica; sulla quale piovono dalla tribuna le accuse più atroci”. Ma la guerra la fanno gli atei, o invece i credenti di oggi: l’Osservatore Romano (l’organo ufficiale della ‘Verità’) con l’appoggio del ministro degli esteri, e via dicendo?
Per “Avvenire”, l’UAAR di Trento era ‘pittoresca’: “per esempio quando si ascolta Franco Grillini, ben noto segretario nazionale dell’Arcigay”. Un dileggio sottotraccia, che meritava miglior bersaglio: magari scelto fra quanti (oggi come allora) ipocritamente nascondono sotto l’omertà di tonaca ciò che inorgoglisce lo storico leader della libertà di scelta sessuale.
Chissà se il nostro articolista riscriverebbe oggi quell’articolo! Gli ateo-panda, nel frattempo,  sono cresciuti di numero, ed ingrassano. Ultimamente ne hanno localizzato un discreto branco in quel di Varese; e si favoleggia che presto scenderanno in massa al Sud.
Lunga vita al nostro amato panda!

* Neurofisiopatologo clinico, redattore de “L’Ateo” e autore di libri su cristianesimo e miracoli tra cui: Fatima senza segreti, La Chiesa antievoluzionista, Miracoli sotto inchiesta, Il ‘si’ cattolico alla pena di morte e Vite senz’anima.

NB: le opinioni espresse in questa sezione non riflettono necessariamente le posizioni dell’associazione.
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135 commenti

Tino

Ancora un articolo che invece di occuparsi della situazione degli atei nei paesi islamici si occupa di come reagisce la chiesa cattolica (o meglio alcune sue voci) alle persecuzioni dei cristiani. Tra l’altro l’analisi mi sembra sbagliata, la chiesa cattolica ha sempre seguito i cristiani del medio-oriente nella logica “tutta colpa di Israele” mentre il più grande esodo di cristiani (in particolare palestinesi) è avvenuto con le persecuzioni legate alla fine dell’impero ottomano quando Israele non esisteva ancora. Nelle Americhe vivono infatti milioni di arabi di origine cristiana arrivati all’inizio del secolo e perfettamente integrati. Inoltre il Papa è stato zitto sul genocidio armeno durante la sua visita in Turchia. Sempre meglio criticare il nemico che fare autocritica nevvero?

Il Gatto

@Tino

non mi pare un cattivo articolo, io l’ho apprezzato e comunque l’oggetto del discorso era un po’ diverso, non si prefiggeva di parlare degli atei/agnostici nei paesi islamici (tema per il quale ci vorrebbe comunque un esperto e comunque c’è da rinviare ad altre associazioni, internazionali o locali… ti segnalo a proposito: http://www.wikiislam.net da lì dovresti trovare articoli su atei nei paesi musulmani e credo link che rinviano alle associazioni atee/agnostiche di tali paesi)

ciao

Tino

Ma non ho detto che l’articlo è cattivo e perché degli atei e degli agnostici nei paesi islamici se ne dovrebbero occupare altre associazioni, dato che nessuno se ne occupa? È questo che non capisco, la chiesa cattolica si occupa dei cattolici (e poi neanche più di tanto) nei paesi islamici, almeno ne parla. Ci si occupa delle vittime di pedofilia negli USA (giustamente) e non degli atei oppressi nel mondo islamico? Non mi sembra poi il caso di regolare conti con gli insulti della stampa cattolica all’associazione in questo modo. Ci sono comunque di mezzo delle vittime non è il caso di utilizzare un tono sarcastico.

POPPER

Ancora Tino, che invece di occuparsi di studiare di più la storia viene qui e detta lezioni di storiografia cattolica; Francesco d’Alpa lo si conosce bene dalla sua esperienza , ma tu Tino non sei attendibilie a quanto pare, qundi, studia meglio la storia altrimenti vai a fare compagnia al dott.r Tornilelli vaticanista de Il Giornale.

Tino

Se mi dici perché non sono attendibile, mi farò un piacere di risponderti. Ammetto che avrei difficoltà a chiamare cristiano-panda il ragazzo di mia cugina, mi sembra un insulto molto forte.

Tino

E poi non ho capito dove avrei dato lezioni di storiografia cattolica.

POPPER

E’ l’etteggiamento poco agnostico e più da ex cathedra che ti ha tradito, forse è proprio perchè non è solo una questione di studio della storia della demografia cattolica la tua, comunque opinabile, ma anche di presunzione nel contrapporsi all’articolo di Francesco D’Alpa, si insomma..caro Tino, hai iniziato un post con una premessa psicologica come se non ce ne fosse bisogno di discutere di questi argomenti.

Mentre invevce credo che ci sia bisogno di discuterne approfonditamente.

Tino

Ma scusa in cosa mi avrebbe tradito?? 🙂
Preseunzione di contrapporsi all’articolo di Francesco D’Alpa???
Chi è scusa? Un Neurofisiopatologico chimico che quindi non credo abbia molta dimestichezza con la questione dei cristiani del medioriente quantomeno non nei titoli. Devi capire una cosa, non è perché tu consideri certe persone come il messia o i suoi profeti che io abbia lo stesso rapporto con loro, a me l’articolo ha dato fastidio, non mi interessa il nome di chi l’ha scritto. Mi ha dato fastidio perché manca di un minimo di empatia nei confronti di popolazioni che soffrono e non è perché la chiesa è sgradevole con gli atei che bisogna scendere al suo livello definendoli cristiani-panda. Sembra quasi che provi uno smaliziato piacere.

POPPER

Ascolta Tino, se capisci quel che scrivo bene, altrimenti ci rinuncio, non sono un messia ateo che vuol convincere per forza.

Cosa vuol dire che Francesco D’Alpa non possa scrivere di queste cose?

Per te non è competente, dal momento che lo hai pregiudicatamente rinchiuso in schemi ghettizzanti adducemdo che lui è un Neurofisiopatologo clinico e non può occupardi di storia, ma allora di storia non sai niente, perchè dimentichio che uno come Francesco potrebbe avere o ottenere se vuole altre lauree, come lo potresti ottenere tu se studi seriamente e ti applici di più anch econ il razioncinio.

Prendi per esempio in passato un Leonardo da Vinci era più che un ingegnere, era pittore e anatomista e altro ancora, quindi, oggi, qualsiasi persona può avere anche più di una competenza, questo mi meraviglio che tu non lo sappia.

C’è addirittura un numero di anziani che ha preso più di tre lauree della terza età, come dovresti impostare la sua competenza, solo facendogli raccontare le fiabe ai nipotini?

Tino

Guarda che sei tu ad avermi squalificato come inattendibile senza spiegarmi perché, su questo argomento cioé dei cristiani in medioriente l’autore dell’articolo dimostra di conoscere ben poco. Un articolo del genere sulla stampa anglofona o francofona che definisce panda i cristiani in medioriente lo trovi solo su siti islamisti o di estrema sinistra ma proprio marginale. Ripeto la scarsa presenza di cristiani del medioriente in Italia permette questo tipo di articoli che si divertono della loro situazione.

Tino

Guarda che sei tu ad avermi squalificato come inattendibile senza spiegarmi perché. Rileggiti

Tino

In Libano comunque le statistiche non le conosce nessuno, molto probabilmente i musulmani rappresentano più del 70% ma i cristiani e i musulmani sunniti non ne vogliono assolutamente sapere di censimenti perché si potrebbe scoprire che gli sciiti sono diventati la maggioranza e dunque perdere la loro quota nelle amministrazioni pubbliche, esercito ecc.

robby

dicono che gli atei,sono ossesionati da dio,ma i vedo che sono i credenti che sono ossesionati dagli atei,ma che cosa anno fatto di male degli individui,che non vogliono e non sono credenti,a volte mi sembra questo forum l oria d aria della redazione di avvenire,per il troleggiare,ma i dico in tv non si parla di ateismo,”è vietato”,,ma visto un flash,un articolo,un documentario,almeno qua è che cacchio sti troll,ci lascino in pace………….

Tino

Cioè in sostanza più soci che non condannano mai l’islam e trovano sempre scuse, proprio come te. Pronti a dare dell’islamofobo a destra e sinistra.

robby

mi dici,tino perche la caar ammette che possa esistere una religiosita falsa,e non vera,”guarda, l islam,è poi rompe se qualcuno non vuole credere nèanche alla religione,definendolo in modo negativo- l ateo….si becca i soldi anche dei non credenti,fa finta che questa societa sia religiosamente,di natura fideistica,quando i nervi,i vasi sanguini,delle societe liberali e laiche sono,anareligiose,in sostanza.è l ateismo appartiene anche alla caar,solo che non viene recepito,perche la massa crede che la fede sia,nel semplice ritualismo,o nella superficiale professione di fede.non facciamo finta di niente viviamo in questa societa,cosi comoda,perche l indifferenza,che viene giudicata come ateismo,nel accezione piu negativo,a generato un progresso inevitabile,è a parecchi dinosauri non va giu

Tino

“L’appello dei cattolici è complessivamente forte, anzi imperioso; rivolto ai governi di tutte le nazioni cristiane amiche (USA in testa): soccorrete i cristiano-panda; nutriteli; fate loro ripopolare i territori perduti.”

Veramente la laica Francia non ha avuto bisogno di appelli per fare programmi speciali per rifugiati per i cristiani del medio-oriente perché al di là della loro cristianità ha un legame culturale linguistico secolare con queste popolazioni.

SilviaBO

Penso che sia profondamente sbagliato far ricadere sui figli le colpe dei padri, o sui discepoli quelle dei maestri. Il fatto che i cristiani si siano resi colpevoli di persecuzioni ai danni di chi professava altre religioni mi interessa dal punto di vista storico e per l’insegnamento che se ne può trarre sulla natura umana, ma non giustifica in alcun modo la violenza odierna degli islamici nei loro confronti.
La solita tiritera che si sente ripetere ogni volta che gli islamici compiono qualche nefandezza, del tipo: “ah, ma anche i cristiani l’hanno fatto secoli fa” mi pare veramente stupida. Con ragionamenti del genere si può giustificare ogni crimine compiuto da chiunque.
Il passato è passato e non si può cambiare, preoccupiamoci di evitare la violenza che abbiamo sotto gli occhi qui e adesso. Se permettete, credo che al giorno d’oggi per l’Europa l’islam sia ben più pericoloso del cristianesimo. Fare recriminazioni tra di noi, tra atei e credenti di cultura europea, mentre rischiamo di essere tutti annientati da una cultura esterna, mi pare veramente un atteggiamento puerile e autodistruttivo.

Tino

Silvia meno male finalmente qualcuno di sensato, grazie ammetto che sono di parte perché pur essendo ateo ho cari amici e prossimi parenti cristiani-panda (che poi si definiscono cristiani in senso semplicemente identitario, non sono praticanti) sono contento che ci sia qualcuno che ragioni un po’.

SilviaBO

Anch’io ho amici cattolici che sono ottime persone. Immagino, peraltro, che esistano ottime persone anche tra gli islamici, ma mi pare che per molti versi la loro cultura sia incompatibile con la nostra.
Penso sia giusto combattere per il riconoscimento di diritti e per la diffusione di idee che secondo noi sono giuste e per i cattolici no, ma penso anche che i panni sporchi vadano lavati in casa. Discutiamo pure tra di noi, ma quando c’è un pericolo comune dovremmo restare uniti per fronteggiarlo.

Barbara

Davvero? Anche quando dai vertici vaticani ti inneggiano meglio musulmani che atei? Se il problema è la cultura esterna, come pensi che andrà a finire qui da noi? Il problema non è tanto far ricadere le colpe dei padri sui figli, ma capire cosa realmente sono, perché quello che erano ieri, lo saranno anche domani.

SilviaBO

La maggior parte dei cattolici sono credenti all’acqua di rose e sono capacissimi di dissociarsi dalle idee dei vertici vaticani. Alcuni non sanno proprio quale sia la dottrina “ufficiale”, altri lo sanno ma scelgono di fegarsene. Ho amici che si dichiarano cattolici ma sono favorevoli ad aborto e divorzio. I cattolici che pendono dalle labbra del Papa, per fortuna, sono pochi.

Tino

Dunque barabara i cristiani nel mondo islamico meritano di essere minacciati perché sono intrinsecamente malvagi. E noi dobbiamo stare qui a ridercela definendoli panda.

POPPER

A me non sembra che l’UAAR abbia fatto ricadere le colpe dei padri sui figli ma è la Storia stessa che registra un comportamento ereditato dai vecchi falchi della chiesa cattolica del passato, e gli eredi catto-talebani hanno accettato di impersonare la cattolciità in politica e a carico di tutti i cittadini, anche non credenti, quindi, queste colpe dei padri ricadute sui figli le stiamo pagando oggi tutti noi, nessuno escluso.

cara Silvia questa tua frase che riporto sotto è ambigua e si presta a varie interpretazioni, o l’hai scritta male o ci hai voluto dire qualcosa tra le righe, spiegati meglio.

“La solita tiritera che si sente ripetere ogni volta che gli islamici compiono qualche nefandezza, del tipo: “ah, ma anche i cristiani l’hanno fatto secoli fa” mi pare veramente stupida. Con ragionamenti del genere si può giustificare ogni crimine compiuto da chiunque.”

E che dici allora del sinodo sull’Oriente quandio afferma che Israele ha strumentalizzato la Bibbia per giustificarsi? Lo han fatto i cattolici fino ad oggi e lo stanno facendo ancora se non sei cieca.

Poi scrivi: “Fare recriminazioni tra di noi, tra atei e credenti di cultura europea, mentre rischiamo di essere tutti annientati da una cultura esterna, mi pare veramente un atteggiamento puerile e autodistruttivo.”

cioè, praticamente vorresti un alleanza con i cattolcii per battere i mussulmani? Sei in vena di umorismo oggi, mi fa piacere!

Tino

Ma popper noi non stiamo pagando un bel niente, qui si sta parlando dei cristiani del medioriente, che hanno avuto la “colpa” di fare solo due figli e mandarli a scuola (scolarizzando pure i sunniti libanesi) piuttosto che farne 7 e utilizzarli come carne da cannone.

POPPER

Non è solo una quesitone di MO, è nell’insieme della logica dei falchi catto-talebaniin politica e nelle alte sfere ecclesiastiche: hanno solo in mente di produrre figli da battezzare e registrare allo stato come sudditi di sua maestà il papa, così da ottenere soldi dallo stato, in Europa ci riescono benissimo falsificando i dati, anche se gli sbattezzi sono moltissimi e la demografia cattolica e cristiana in genere va scemando ovunque.

La demografia cristiana sta già a livello di quella islamica mentre sale la demografia dei non credenti a quasi due sesti del totale.

Sii elastico mentalmente quando leggi i post degli altri, sei troppo rigido vedi OT le mie repliche mentre invece non solo sono affatto, devi solo aprire la tua mente alla possibilità che vi siano persone che spaziano da un argome to all’yra sennza doverti chiedere il permesso di uscire dal gregge per inoltrarsi in temi laici e filosofici.

POPPER

Caro Tino devi solo aprire la tua mente alla possibilità che vi siano persone come Francesco D’Alpa e d altri qui nel sito, che spaziano da un argometo all’altro sennza doverti chiedere il permesso di uscire dal gregge per inoltrarsi in temi laici e filosofici.

Tino

Se in medioriente i cristiani fanno meno figli è proprio grazie al lavoro dei gesuiti che hanno sempre curato l’educazione femminile, infatti molte ragazze musulmane hanno frequentato le scuole dei gesuiti e ne sono uscite particolarmente laiche e emancipate. Poi ovvio il legame con la Francia laica è contato tantissimo per queste popolazioni, l’accesso ai mass-media francesi i legami con la diaspora ecc. Questo modello è finito bene, spazio alle madrasse. Siamo tutti contenti? Festeggiamo? Sulla demografia atea non so cosa dirti se non che i musulmani fanno più figli dei cattolici che a loro volta fanno più figli degli atei, almeno secondo le statistiche svizzere per esempio. Però non ci sono statistiche complete, le statistiche religiose sono vietate in molti paesi e dove si fanno precise in UK o in Canada il numero di musulmani aumenta altro che diminuire.

POPPER

Appunto, volevo proprio dire questo, le religioni come cattolici e islam hanno una mentalità da riproduzione sessuale in serie, e poi dubito che in quelle scuole francesi si insegnai l’interpretazione della Bibbia o del Corano in senso letterale, almenoché non ci sia una qualche autorità dogmatica che imponga tali insegnamenti e impedisca l’insegnamento della biologia in senso darwiniano.

L’emancipazione culturale non è grazie ai cattolici ma all’evoluzione normale dell’insegnamento scolatico dovuto ad una rivoluzione sociale e all’illuminismo, perchè l’insegnamento delle scuole francesi scartano a priori certe idiozie tipo quelle della Gelmini e prima di lei della Moratti.

Tino

In quel caso, in Libano l’emancipazione culturale è stata grazie ai gesuiti non ho detto che deve essere così anche da noi ci mancherebbe ancora. Ci fossero andati i laici e gli atei avrebbero fatto meglio, ma non lo hanno fatto e continuano a non farlo. Le scuole francesi sono in una situazione decisamente più disastrosa delle scuole italiane, tanto è vero che atei, ebrei e musulmani laici sono sempre più numerosi a scegliere le scuole cattoliche. 20% di scuole cattoliche in Francia contro 10% in Italia e l’esodo continua… per questo dico sarebbe ora di fare un po’ autocritica.

POPPER

Ascolta Tino, noi atei preferiremmo che le scuole fossero publbiche e non cattoliche o atee, ma purtroppo esistono scuole paritarie che non dovrebbero costituire oneri per lo stato ma invece ciciano eccome, e si fan sen tire i vescovi della CEI se non vi arrivano i soldi dallo Stato, mentre quelle pubbliche che invece costituiscono oneri per lo Stato devono ultimamente accontentarsi delle bricciole mentre il governo e i suoi giornalisti più fidati fanno i festini bunga bunga.

Tino

“Ascolta Tino, noi atei”

No tu non hai nessun diritto a parlare a nome di tutti gli atei io sono ateo e moltissimi atei come me non vorrebbero scuole solo pubbliche, sarei invece molto interessato all’esistenza di scuole private atee preferirei ci fossero più scuole private non confessionali. Tu parli della situazione italiana dove la scuola pubblica è decisamente più in forma rispetto alla scuola pubblica francese, qui il problema non è solo di finanziamenti, ma di formazione degli insegnanti e di ideologia. Discorso troppo complesso e lungo.

Ratio

……Non era meglio apprezzare il rigore morale, la tolleranza ed il liberalismo degli ateo-panda?

Assolutamente no, loro hanno bisogno del sangue dei martiri, poco tempo fa BXVI ne ha parlato chiaramente.

Apprezzare il rigore morale, la tolleranza e il liberalismo significherebbe apprezzare la democrazia, l’uguaglianza tra i sessi e i diritti umani.
In pratica sarebbe la fine delle fandonie che raccontano, la fine dei loro privilegi e la loro stessa fine.

POPPER

Hai colto una certa somiglianza tra le parole di Celenatano e quelle del Beretta?

Scriveva sempre il Beretta: “tra i 50 militanti in sala le posizioni sono tutt’altro che univoche. Tranne che in un aspetto: la guerra alla chiesa cattolica; sulla quale piovono dalla tribuna le accuse più atroci”.

Abbiamo il grilletto facile a quanto pare! Ma chi ha sparato delle vere …azzzate fino ad ora è il “pistola” del giornalismo cattolico.

Barbara

Sì appunto, di che si lamentano? Non sono contenti di aumentare i santi del calendario? Hanno avuto la loro occasione di dare la vita per la fede, il massimo a cui un cristiano ambisce (almeno dovrebbe a sentir loro), e si lamentano pure?
Son troppo cattiva?!

Tino

No sei semplicemente provinciale, non conosci né la situazione dei cristiani nel mondo islamico né la loro diaspora particolarmente laica.

Stefano Grassino

No, non sei cattiva. Diciamo che sono 2000 anni che fanno proselitismo con il lavaggio del cervello e con la violenza. Ogni tanto qualcuno non se li fila ed ogni tanto qualcuno gli risponde con i loro stessi metodi. Quando te la cerchi e che voi?????

Tino

Stefano i cristiani in medioriente sono 2000 anni che fanno proselitismo?

Barbara

In effetti no, non sono cattiva, sono proprio martiri della fede, come i talebani che si fanno esplodere contro di loro, e si ritroveranno tutti in paradiso, Allah è grande!

Barbara

@Tino
Facciamo così universalista, quando il cattolicesimo finirà di chiamarli martiri, inizierò a darti retta.

Tino

Barbara fai un po’ come vuoi, qui in Francia tutti questi anni c’è stato l’esodo dei cristiani mediorientali, io non li vedo per nulla come dei talebani che si fanno esplodere.

POPPER

Complimenti a Francesco D’Alpa per l’articolo, in particolar modo sul rapporto schizzofrenico che c’è tra islamismo-cristianesimo ed ebraismo, tutti e tre impegnati in una infinita diatriba più che secolare teologica e politica e il mondo deve occuparsi ancora di queste prepotenze e arroganze monoteiste di origine abramitica.

C’era una volta una piccola tribù animale, di discendenza darvinianamente scimmiesca, dal nome ruggente e altisonante: “UAAR”. Era composta da pochi esemplari “esattamente 176 […] capelli brizzolati, barbe sapienti (ma borghesucce) alla Scalfari; occhiali da miope con catenella; giovani scarsi davvero”…
Ne è passato di tempo; e quante cose sono cambiate!

Si, sono cambiate molte cose e ottenuti dei risultati soddisfacenti, ci si sta evolvendo ancora ma temo che per l’Avvenire si prospetti un involuzione regressiva se è questo il suo stile sarcastico di trattare argomenti seri di altre associazioni che non siano cattoliche, si chiama “campanilismo giornalistico cattolico” dei più ruffiani.

“L’UAAR non ha bisogni di contrapporsi alla Chiesa, perché il suo scopo positivo è piuttosto liberare gli uomini dai dogmatismi e dal fanatismo”

è uno degli obiettivi l’alternativa laica dell’UAAR alla deriva del dogmatismo fanatico catto-talebano, ma non mettiamola in questa dialettica da messianismo ateo, non si addice alle campagne UAAR, perchè ci fa sembrare sempre in una logica di contrapposizione violenta.

Gli ateo-panda, nel frattempo, sono cresciuti di numero, ed ingrassano. Io ultimamente ho messo su qualche chilo per la soddisfazione di essere uarrino.

Ultimamente ne hanno localizzato un discreto branco in quel di Varese; e si favoleggia che presto scenderanno in massa al Sud.

Lunga vita al nostro amato panda

Tino

Mah io non capisco come si possa elogiare in maniera acritica una persona sicuramente intelligente nel suo campo ma che riesce a paragonare le statistiche libanesi (oggetto bollente in grado di far scoppiare guerre) alle statistiche in Italia.

POPPER

Appunto, non riesci a capire perchè sei rigidamente schematico nel tuo cervello, sei limitato e faresti bene ad essere più aperto di mente; caro Tino, esistono anche altri cervelli dal brodo primordiale ad oggi, non è che poi ti sei evoluto sufficientemente solo tu, ci sono anche le eccelleze nel raziocinio, non parlare di acriticità quando stimiamo e postiamo commenti positivi, come se per te fossero dei ruggianismo campanilisti.

Tino

Ok grazie per gli insulti e il disprezzo, da buon campanilista devi ringraziare che in Italia non esiste una diaspora libanese cospicua perché un articolo del genere negli USA in Canada o in Francia non potrebbe essere minimamente prodotto da un’associazione laica degna di questo nome.

POPPER

Guarda che non ti ho insultato, ho solo espresso un opinione sulla tua critica all’acriticità dei miei commenti positivi a Fransco D’Alpa.

Il dialogo è fatto anche di critiche e di osservazioni reciproche, non interpretarle come insulti, non è che si possa escludere che si sia d’accordo tra noi su argomenti più o meno controversi come qelli proposti da Francewsco D’Alpa o ci si sia in disaccordo, l’importamte è avere una mentalità aperta, e non escliudere che, per esempio, chessò…un patologo legale si cimenti in argomenti filosofici, del resto, il suo mestiere deve avere anche un certo attegiamento psico-filosofico per poter lavorare.

Vedi, caro Tino, l’elasticità mentale è l’anima del dialogo.

Tino

“non riesci a capire perchè sei rigidamente schematico nel tuo cervello”

Ebbé scusami ma questo per me è un insulto.

POPPER

Non è un insulto il mio ma un osservazione, anche la Netiquette del sito non lo considererebe un insulto dirti…..

“non riesci a capire perchè sei rigidamente schematico nel tuo cervello”

però non offenderti se qualcuno ti fa osservare un proprio, seppur opinabile, dissenso, stai al dialogo con una certa serenità, non ti vuole mandar via nessuno da qui.

Tino

@ popper
Non dovrebbe essere una discussione su di me, ma dato che tu non conosci nulla dei cristiani del medioriente e delle loro relazioni con i paesi occidentali come la Francia o gli USA preferisci spaziare evitando di commentare le mie critiche all’articolo.

POPPER

No Tino, è un patema d’animo il tuo, io non evito nulla, vedo solo una certa chiusura e pregiudizio sull’ateismo, questo non lo chiamerei dialogo ma sentenza già emanata, manca solo la santa alleanza di frattini per dar il colpo di grazia a tutti noi.

Tino

Veramente io sono ateo. L’ateismo non è una religione. Non confondiamo l’anticlericalismo di D’Alpa con l’ateismo.

robby

perche invece si vede in medio-oriente la solita tiritera religiosa..ììì,su chi è dio, e chi e vero,è..? come mai dove il laicismo e presente ,molti paesi non diventanto come la somalia .ma guarda un po si mette parola mai, su questo nei salotti di avvenire tino,o pure si fa sfoggio di erudizione saccente,come la tua,nel pettegolare sul articolo.della qui presente news.

Maurizio_ds

Ottimo articolo, equilibrato e dotato di spunti di riflessione.

MicheleB.

@ Tino
L’UAAR è un’associazione italiana che ha “omologhi” (in senso lato) in molti stati esteri, ognuno dei quali, pur discutendo su argomenti di interesse planetario, si occupa principalmente di questioni interne, come ovviamente fa l’UAAR.
Anche in Medio Oriente esistono atei, agnostici et similia e non sono pochi; anche loro sono organizzati, pur spesso in forma necessariamente clandestina, collaborando in genere con quei credenti che aspirano ad una gestione laica della cosa pubblica.
L’islam è un interlocutore difficile e spesso pericoloso e, se fosse possibile per una associazione come la nostra, sicuramente l’UAAR li aiuterebbe.
Ma qui da noi il pericolo non è l’islam, ma la connivenza tra Stato e Chiesa.
Capisci Silvia? Questo è l’obiettivo della nostra associazione, non cercare alleanze etniche con i cristiani per fronteggiare il terrorismo internazionale: a quello già ci pensa la NATO, mi pare; e mi pare chi ci stia costando anche dei bei soldoni.
Concentriamoci sugli obiettivi associativi: chi minaccia lo stato laico ed i diritti dei laici, qui in Italia?

Tino

In Italia si uccidono gli atei? Vorrei ricordarti che questo articolo è nella cornice di una strage di cristiani del medioriente e di una perdi secuzione secolare che li sta conducendo all’estinzione. Il cristianesimo nel medioriente, non è solo una religione, ma una cultura politica, di legami con l’occidente e con il lacismo, di ponte con il mondo musulmano.

POPPER

Ma se li sta conducendo all’estinzione allora i cristiani son messi male grazie ai loro fratelli mussulmani e non come dice Frattini, dal secolarismo e dell’ateismo, tuttavia il secolarismo ha il suo peso culturale e sociale, perchè l’emancipazione è grazia all’illuminismo e poi via di seguiro fino ad oggi grazie all’evoluzione dell’insegnamento scolastico e alla cultura mediata da Internet, su cui anche il vaticano vuole una sede ex cathedra a tempo indeterminato.

MicheleB.

Ma insomma, qual’è il problema: vuoi che diciamo che l’islam fa schifo? Che è portatore di intolleranza e potenzialmente pericoloso? Ti aspettavi questo?
Sono anni che lo diciamo, anni! Qui a nessuno sta simpatico l’islam e tutti condannano sinceramente ogni violenza. Ma questo resta il blog di un’associazione italiana.

Tino

Io mi aspettavo semplicemente un articolo meno disonesto e più empatico. Prendere spunto da dichiarazioni (tra l’altro contradittorie) di articolisti di avvenire per decidere che la chiesa cattolica sta facendo appello agli USA per ricristianizzare il medioriente mi sembra alquanto assurdo. Non so se ci siano appelli all’accoglienza dei rifugiati cristiani da parte della chiesa. Ma sono fiero che la laica Francia se ne occupi in nome dei legami che da sempre la legano alle comunità cristiane di questa zona.

bismarck

La superstizione più o meno organizzata non prevarrà.
La scienza e la tecnologia corrono troppo per queste ideologie vecchie e decrepite. Queste guerre di religione hanno gli anni contati.
L’occidente non soccomberà mai, il 2030 è vicino. (Per ulteriori informazioni leggete Ray Kurzweil, La singolarità è vicina).

Rudy

Ah bè sono tranquillizzato. In Italia non si uccidono gli atei per cui a che scopo preoccuparsi del resto? Brindiamo e tiriamo il fiato per la scampata decapitazione!

giancarlo bonini

Bellissimo l’articolo di Francesco D’Alpa ( del quale conosco e apprezzo i numerosi libri).
Mi sembra eccessiva questa lunga diatriba co questo tal Tino, che non mi sembra proprio un ateo, come lui si definisce più sopra.

SilviaBO

Qui sembra troppo spesso che per essere atei si debba essere sempre per forza anticattolici. Se è questo che la UAAR intendete, allora non sono atea.
Io credo invece che essere razionali significhi sforzarsi di vedere le cose con obiettività, senza farsi abbagliare da preconcetti. Se si parte sempre pensando che qualsiasi cosa dica o faccia un cattolico è sbagliata e non si è disposti a cambiare idea se si ottengono prove contrarie, non si è razionali. Io penso che il vero ateismo non sia questo. Per come intendo io l’ateismo, Tino è senz’altro più ateo di te.

Tino

Meno male che abbiamo detto la stesa cosa contemporaneamente sennò ci avrebbero accusato di essere la stessa persona 😉

POPPER

Ma non è vero, SilviaBo! Ho risposto a questo proposito a Tino, non mangiamo cristiani a colazione come invece il Berlusocni diceva dei comnisti un po’ di tempo fa.

Perchè non restate sereni nello scivere, sembrate oltremodo ansiosi che noi dimostriamo di essere come nei pregiudizi descritti dal Beretta.

é un vostro patema d’animo non il nostro.

robby

è bisogna essere un po atei,per stare qui,a cercare che qualcuno,ti dia ragione,per cio che dici,e credi che tu abbia ragione…allor vuol dire che credi, nel giudizio degli altri,non credo che certi argomenti li puoI spulciare,o fare anche il verso alla caar,in siti ortodossi,da credente,sè sotto sotto,gratta,L ATEO SI INGUATTA.

Tino

Interssante il concetto di “sembrare ateo” non mi stupisce che simili articoli siano apprezzati da persone per cui l’ateismo si riduce a odio dei cristiani.

POPPER

te lo ribadisco, cato Tino: “stai al dialogo con una certa serenità”, non odiamo i cristiani, anzi prendi i Valdesi e molti cattolici di base, ma anche altri cristiani laici, sono persino d’accordo su alcune nostre battaglie laiche, quindi, non generalizzare come ha fatto Frattini.

Tino

Io non generalizzo mi rifesisco a bonini per il quale “non sembro ateo” ebbé ti dico che nessuno vi ha autorizzato a dare patenti di ateismo fortunatamente.

bismarck

Il problema non sono i cattolici come persone, ma l’ideologia di cui è portatrice la ccar. Non è bxvi che a ogni piè sospinto ci dice che la religione (la sua? quella degli altri?) è apportatrice di amore? Mi pare che nel vicino oriente (o medio oriente) i fatti lo smentiscono in pieno. Il problema è, in generale, la superstizione, le varie declinazioni che si fanno guerra tra loro confermano tale assunto.

Kahani

L’articolo mi piace, é ben scritto ed equilibrato, contesto, in esso solamente l’uso del termine “maggioranza islamica”.

Conscio benissimo che, in sé e per sé, il termine “islamico” non abbia nessuna valenza negativa o spregiativa devo però ricordare come ormai di tale termine si siano impadroniti i “fallaci” profeti dello scontro di civiltà, e tutti gli islamofobi d’Italia e d’Europa.

La guerra delle idee si combatte anche con le parole, esattamente come oggidì non si dice più “negro”, termine in sé certo non offensivo, ma si preferisce “nero”…così suggerisco di evitare di usare l’ormai totalmente “dirottato” aggettivo ‘islamico’ e di preferirgli invece il più neutro e rispettoso “musulmano”.

Tino

Fantastico ecco la polizia filoislamica del pensiero che arriva a portar sostegno all’articolo rimproverando il linguaggio non islamicamente corretto, colui che ci racconta che l’Iraq era uno stato colto sotto Saddam (50% di analfabetismo femminile). I cristiani vengono definiti panda tranquillamente nel frattempo. Bello il tuo sito pro-hamas. complimenti.

Batrakos

Guarda Tino, permettimi…

che Kahani l’ho letto io difendere i cristiani in altri post e va bene il suo invito a non usare termini spregiativi, infatti io non l’ho mai letto scrivere cose tipo ‘cristicoli’ o ‘teopitechi’ o storpiature da bar di questo genere.

E -please- datti una calmata, il sito di Kahani l’ho letto anche io e non si può mandare nemmeno la ‘polizia filoisraeliana’ a fargli le pulci continuamente, come non sta bene intervenire su ogni singolo commento non sia allineato con le tue posizioni, diventa molesto e poco civile .

Su Israele abbiamo discusso a lungo tutti e ognuno ha le sue posizioni, ma un livore del genere è fuori luogo e un po’ strano; vai sul sito di Kahani e controbattilo là se proprio vuoi, piuttosto che rispondere qua. Mi sembra sensato.
Su Saddam mi pare abbia detto che non c’erano integralisti islamici sotto il suo governo, comunque ora non c’entra nulla quel che ha detto su altri post, sennò diventa una faida.

Tino

Ma islamico non è considerato spregiativo dagli islamici che si definiscono come tali spesso nei titoli delle loro associazioni, non ci vado sul sito di Kahani, perché non mi interessa discutere di Israele. Fatto sta che su siti laici si incontrano più spesso persone filoislamiche ossessionate dalla Palestina che cattolici integralisti. Cristiano panda non è particolarmente simpatico come termine.

Batrakos

Sul fatto che sia offensivo non risultava nemmeno a me.

Sul filoislamismo
– se si parla di ‘libertà’ di portare il burqa o di altre deroghe religiose, sono d’accordo con te
– se, nello scacchiere internazionale, si parteggia per i Palestinesi (se alcuni sono ossessionati a favore, come tu dici, anche tu mi pari abbastanza fissato al contrario), indipendentemente dalla loro (massiccia ma non universale) fede islamica, mi pare poco corretto parlare di ‘filoislamismo’, al di là di come la si pensi in merito. Se, per assurdo, i palestinesi diventassero tutti cristiani io come molti non è che cambieremmo idea.

Tino

Batakros la causa palestinese ormai è diventata islamica, è stata laica finché i cristiani della vecchia generazione avevano una certa influenza Saïd, Sanbar, Darvish, ne approfitto per segnalarti che i comunisti nel mondo arabo sono sempre stati ex-cristiani tanto per renderci conto quanto i cristiani sono sempre stati un ponte con l’occidente dal quale spesso portavano le idee alternative all’islamismo.

Batrakos

Tino,
so bene che i Palestinesi siano soggetti ad una deriva islamica radicale e me ne duole, ma non signifiKa cambiare opinione su dati materiali solo perchè non si ha simpatia per l’Islam.
Se lo si facesse saremmo alla stregua di quanti entrambi critichiamo che, pur di dar contro alla CCAR, non guardano le singole persone ma partono da una posizione pregiudiziale anti religiosa, quale sia la religione in questione e non sarebbe una posizione materialista ma ideologica e apriorista.

Ciò detto, io la finisco qua, non mi va (sto anche per uscire) nè mi sembra utile per nessuno riaprire una discussione enorme su Israele, Palestina e compagnia.
Ci saranno appositi thread come ce ne sono stati; ora iniziare qua a parlare di questo sarebbe non produttivo e poco rispettoso del regolamento.

Tino

Caro Batakros,
Kahani oltre ad avermi dato dell’islamofobo del razzista, del cervelletto e del ceffo, fa la morale su “islamico” che non è un’offesa mentre utilizza termini come “giudei” che sono comunque percepiti come offensivi, fa propaganda per la teocrazia iraniana, per i Neturei Karta che sono un gruppo esiguo di ebrei religiosi antisionisti contrari all’esistenza di Israele e che vedono l’islam come antidoto ai diritti delle donne e dei gay, e al laicismo garantiti in Israele. Cosa dovrei pensare di un simile personaggio? La cosa più incredibile è poi che mi accusi di razzismo anti-arabo, visto sono proprio gli arabi (cristiani però) a essere minacciati in medioriente.

Magar, bieco illuminista,

Mo’ “islamico” è stato dichiarato politically incorrect?
Da quando? Per bocca di chi?
Di quel termine non si è “impadronito” nessuno, lo usano tranquillamente, come perfetto sinonimo di “musulmano”, persone di qualunque corrente di pensiero. In particolare, lo usano alcuni stati nella propria denominazione ufficiale!

Magar, bieco illuminista,

Aggiungiamo che in arabo “muslim” è il sostantivo riservato al fedele, mentre “islāmiy” è l’aggettivo che denota ciò che è relativo alla religione. Per cui si hanno le varie “repubbliche islamiche“.

MicheleB.

Soprattutto non parliamo di odio, che è una brutta parola e che di razionale ha ben poco.
Penso che abbiamo tutti amici e/o parenti cattolici, visto chi cattolici sono i più e la minoranza siamo noi. Odiando i cattolici o i musulmani, i buddisti o gli scintoisti non si arriva da nessuna parte. Si tratta invece di difendersi dalle gerarchie religiose (di qualunque fede) e dai politici che le corteggiano. Questo si prefigge l’UAAR. Silvia, leggi lo statuto.

Tino

Michele B.
Sinceramente, spiegami perché scrivere un articolo del genere in un contesto di stragi e di minaccie contro i cristiani mediorientali? Per vendicarsi? Se la chiesa è sgradevole dobbiamo metterci al suo livello?

MicheleB.

Talvolta sarebbe il caso di farlo; a voler far la parte dei signori di solito si solo fa quella dei tonti. Ma non è questo il caso, a mio avviso.

Batrakos

Ho letto con attenzione.

Scusate ma a me non pare che D’Alpa irrida o dileggi le persone che subiscono violenza, semplicemente enfatizza con l’ironia la posizione spesso ipocrita o strumentale della CCAR.

Non è che quando ci si trova davanti ai musulmani bisogna parteggiare per la Chiesa e la sua ‘necessaria nuova evangelizzazione’.

Nei commenti di alcuni invece, sia in questo thread che in altri, mi è talvolta parso trasparire un odio quasi da curva per i singoli cristiani che, dove oppressi, vanno difesi al di là delle diatribe religiose perchè dove si nega con violenza la libertà religiosa si nega in primis anche la libertà di essere atei.

Tino

Beh insomma cristiano-panda mi sembra un termine poco simpatico. La chiesa è ipocrita? Sì ma come tutte le associazioni si occupa dei “suoi”. Il fatto che le associazioni laiche non si occupano (per paura e per pigrizia) dei loro nei paesi islamici dovrebbe essere più interessante che discutere degli articoli di avvenire. Femministe, gay si occupano di costruire ponti con le femministe e i gay del mondo islamico (tra l’altro ancora una volta passando spesso attraverso i cristiani in senso culturale non religioso), le associazioni laiche zero.

Batrakos

Tino,

guarda che non mi pare che si usi la parola ‘panda’ in senso spregiativo, tanto che parla anche di ateo-panda e, prima, di ‘sindrome del panda’.
La metafora zoologica non mi pare di per sè un insulto
A me pare così, se poi mi sbaglio nessun problema.

bismarck

@ Tino
Guarda che l’uaar è socia della federazione umanista europea e mondiale. Di certo l’associazione è cresciuta ma non in maniera tale da occuparsi dell’universo mondo. Perchè non tiri su tu un’associazione atea e laica che si occupi del vicino (medio) oriente?
Questi discorsi per cui uno dovrebbe sempre occuparsi di qualcos’altro quando scrive di un argomento mi sembra una critica piuttosto puerile.
Piuttosto dimmi, quando hai mangiato l’ultima pizza?

Paul Manoni

@Tino
Trovo molto piu’ difficile occuparsi di atei, piuttosto che di gay e femminismo nei paesi islamici, ma a prescindere da cio’, Francesco D’Alpa nel suo articolo, utilizza il termine cristiano-panda allo stesso identico e spiccicato modo di ateo-panda. Dire che sia un termine spegiativo nei confronti dei cristiani, significa attribuire lo stesso senso spregiativo agli atei…E francamente, da chi scrive da una vita per la rivista dell’ UAAR ( “L’Ateo” appunto!), non sarebbe opportuno, e non e’ nemmeno concepibile, non pensi?…E poi nell’articolo di D’Alpa, ci si occupa dei commenti di “Avvenire”, solo nella misura in cui questo quotidiano cattolico, si occupa, commenta, giudica gli atei. Se dovessimo andare a fare le pulci a tutte le boiate che sparano su quel giornale, tanto per andargli contro a prescindere, non basterebbero 300 Ultimissime al giorno…E gia’ sento Carcano e Salvatore imprecare in aramaico antico! 😉

Tino

@ Manoni
Certo che è difficile e complicato, non lo metto in dubbio, ma perché non raccogliere la sfida? Forse perché è sempre più comodo criticare le frasine e frasette di avvenire, piuttosto che farsi un giro su certi siti islamici e vedere cosa si racconta sull’ateismo e la laicità dello stato.

Paul Manoni

@Tino
Prima ti curi il cancro e provi a sopravvivere alle tue malattie…Poi semmai vai a curare la sciattica o il raffreddore di altri. Inutile mettersi a curare gli altri, se si hanno pochi giorni di vita rimasti.
Di cio’ che dicono sull’ateismo e sulla laicità nei siti islamici, me ne sbatto almeno quanto me ne sbatto di cio’ che dicono di noi su Pontifex o sul sito di Militia Christi. Sia loro che gli islamici, vivono in barba alle piu’ elementari libertà individuali, e sulla base delle fantasie ed illusioni parcheggiate nelle loro menti. Se ai mussulmani mancano i mezzi, le idee ed i liberi pensieri da adattare alla loro cultura per venir fuori dal pantano confessionalista, possiamo fornirglieli certo, ma il grosso dello sforzo, anche in termini di rivoluzione culturale, lo dovranno far loro, mica noi. Questo almeno e’ come la penso io…Nel frattempo, mi limito a lottare strenuamente per la mia sopravvivenza, nel mio paese che ha gia’ abbastanza guai, per colpa della religione maggioritaria.
Un caro saluto

Tino

@ Manoni
“Prima ti curi il cancro e provi a sopravvivere alle tue malattie…Poi semmai vai a curare la sciattica o il raffreddore di altri.”

Fammi capire per te la situazione degli atei in italia è paragonabile al “cancro” e quella degli atei nel mondo islamico a un semplice raffreddore? A me vengono i brividi nella schiena a leggere queste cose. Hai mai avuto dei parenti o amici che hanno dovuto lottare contro il cancro? Non credo proprio, perché non faresti mai un’affermazione del genere.

robby

lascia perde,alla fine secondo certi bigointelletuali-la colpa è sempre del ateismo,non cè niente da fare….batrakos,è un po come tra ladri,alla fine la colpa è sempre della polizia

Paul Manoni

Ottimo Francesco! 😉
Complimenti per l’analisi e complimenti anche per averci ricordato, come i gonnelloni ci vedevano nel lontano 1998. 😆
Speriamo solo che gli atei non si riproducano come i panda, altrimenti e’ la fine!! 😉
Ciao

Magar, bieco illuminista,

1) “Cristiano-panda” non è (non vuol essere) un’espressione offensiva, tant’è vero che l’autore la applica anche al proprio gruppo di appartenenza, gli atei. Qui “panda” significa semplicemente “minoranza che tende a ridursi ulteriormente”.

2) L’articolo non sembra animato da livore anti-cattolico, tantomeno da volontà di dileggio nei confronti delle comunità cristiane/ cattoliche perseguitate (In particolare non sta usando la storia antica per giustificare le persecuzioni di oggi. Rileggete meglio, non è un discorso “giustificazionista”).
Prende invece di mira il doppiopesismo dei vertici vaticani e dei loro organi di stampa, che applicano un metro di giudizio ai paesi a maggioranza cattolica, e il metro di giudizio opposto ai paesi in cui i cattolici sono minoranza.

3) Semmai il livore anti-cattolico lo leggo in certi commenti sottostanti, che davvero mancano di empatia verso i perseguitati per motivi religiosi. Ma di quelli Francesco D’Alpa non è responsabile.

Tino

Magar scusa ma non mi sembra che nei paesi a maggioranza cattolica gli islamici o gli atei siano perseguitati e uccisi, possono succedere singoli atti di razzismo (in tutte i due sensi tra l’altro). Franco di avvenire sbaglia nel senso che se c’è una comunità che ha interesse in Libano a non svelare le statistiche sono proprio i cristiani (ci sono più cristiani libanesi nel mondo intero che nel libano stesso) rischierebbero di essere sotto la quota del 30% con ripercussioni molto più importanti della questione dell’8 per mille. Mi sembra un argomento troppo delicato per poterlo strumentalizzare (il Vaticano stesso c’è andato con i piedi di piombo sempre nelle dichiarazioni ufficiali) che poi ci siano giornalisti di avvenire che lo facciano non è una buona ragione perché lo facciano anche certi atei.

Magar, bieco illuminista,

Il confronto era tra l’articolo (anche condivisibile) di Franco di oggi, a favore delle minoranze cristiane perseguitate in Oriente, e quello di Beretta del 1998, pieno di dileggio per la minoranza atea in Italia. Certamente non vittima di violenze sistematiche, quest’ultima, ma comunque meritevole di rispetto, totalmente assente negli sghignazzi di Beretta.

Più in generale, al di là dei due specifici articoli di giornale considerati da D’Alpa, la tendenza del Vaticano ai due pesi e alle due misure, in materia di diritti civili, a seconda dei rapporti di potere, è un fatto incontestabile, oserei dire.

Rudy

Usciamo dal tinello.
La frase “cristiani panda” fa riferimento al vecchio articolo di Avvenire che così apostrofava i soci UAAR. Se il savonarola nel tino, che Diogene non è pur rotolando, pretende encicliche anche da parte di chi scrive e posta articoli qui mettiamo su un bel falò innanzi ad una neoinquisizione che possa discutere con dovizia sul sesso degli angeli-panda.

Tino

Rudy leggiti il commento ti marcus se vuoi uscire dal tuo tinello.

Tino

“La Francia, in una nota del ministro dell’Immigrazione Eric Besson, si è detta pronta ad accogliere centocinquanta cristiani iracheni, a partire dalle “persone ferite nell’attentato e le loro famiglie”.”

A proposito Eric Besson è proprio di origine cristiano libanese da parte di madre, divorziato, convolato a recenti nozze con una musulmana tunisina. Queste analisi viste dall’estero appaiono parecchio provinciali. Scusate so che apprezzate tutti questo D’Alpa, ma il pensiero unico non è mai piacevole. Spero vi serva contro la chiesa cattolica questa analisi ma ho i miei dubbi, in un contesto di minaccie e morti la trovo un po’ poco empatica.

Magar, bieco illuminista,

Non mi pare che il supporto ai perseguitati sia in contrasto con l’analisi delle posizioni vaticane.
Forse all’estero non trovate Avvenire e Osservatore Romano in tutte le edicole, e questi giornali non hanno tanta influenza sulla vostra politica interna, per cui non vi pare che valga la pena di occuparsi anche della coerenza di questi organi di stampa.

Tino

Magar scusa, ma in questo articolo non c’è nessun supporto ai perseguitati.

Magar, bieco illuminista,

Ma nemmeno lo esclude o lo condanna. Si occupa di un altro tema. Quindi non vedo perché contrapporre le due cose. È un po’ come dire che un articolo di matematica non serve per trovare una cura contro il cancro…

E poi, scusa, il supporto è peraltro implicito nella difesa dei diritti di tutti i “panda”, cioè di tutte le minoranze, senza distinzioni o strabismi.

robby

guarda tino,che la gente che a massacrato i cristiani,crede,vive e,muore per dio,per il dio,che o uno o laltro credono che sia di propia appartenenza,venire qua,è una scelta di cattivo gusto,alla fine.sè vuoi fare i processi,fallo a chi fa proselitismo in modo coatto,da entrambi le fazioni…,e di conseguanza ,fa in modo,che la comunita,la paghi per colpa loro.

Tino

Robby scusami ma accusare la chiesa cattolica di fare proselitismo nel mondo islamico mediorientale e di essere responsabile della morte di queste minoranze è pura fantascienza.

Tino

Mi sembrano sofismi magar due parole di condanna non sarebbero bastate a nessuno bello il messaggio di barbara in fondo.

Magar, bieco illuminista,

Mi sembrano sofismi, Tino, le persone civili non hanno bisogno di ripetere in ogni discorso (rivolto ad un consesso altrettanto civile) la loro opposizione a qualunque forma di violenza. Non è che ogni volta che apriamo bocca dobbiamo sottolineare di non essere fanatici sanguinari, eh.

I “disclaimer” del genere indicato da te sono molto opportuni solo quando si avverta il pericolo di una strumentalizzazione delle proprie parole da parte dei veri fanatici sanguinari. Cosa che qui non si verifica, mi pare.

Tino

Beh magar per adesso questo D’alpa non mi sembra sia conosciuto per opposizione alla violenza quando c’è di mezzo l’islam, mi sembra che i suoi saggi siano tutti anti-cristiani. In ogni caso mi sembra un’analisi un tantino superficiale, ti ripeto i cristiani del medioriente non sono solo una religione ma un ponte con il mondo islamico anche per molti laici. Ovviamente intendendo i cristiani in senso culturale. Inoltre prestare alla chiesa cattolica l’intenzione di voler ricristianizzare quelle zone e lanciare appelli agli USA mi sembra una paranoia simile a quelle di bin laden.

Magar, bieco illuminista,

Vabbè, aspetta che metto per iscritto che sono contrario alla mafia, sennò ti vengono dubbi, io mica sono “conosciuto per l’opposizione alla violenza quando c’è di mezzo la mafia”, e per giunta parlo spesso dei diritti dei detenuti…

Tino

Fai come vuoi, io credo che un articolo che ha come tema le discriminazioni e morti che subiscono i cristiani in medioriente potrebbe essere più empatico. Vero che in Italia forse non avete nessun legame con i cristiani del medioriente dunque è più facile disumanizzarli in questo modo e farne un soggetto di dissertazione i due parti con conclusione finale.
Saluti.

Magar, bieco illuminista,

Il punto che mi pare che ti sfugga, fin dall’inizio, è che il tema dell’articolo non è affatto la situazione dei cristiani in Medio Oriente, bensì lo strabismo etico dei vertici della CCAR, qui in Vaticano (e specialmente il suo atteggiamento verso le minoranze laddove è “padrona di casa”).
La “disumanizzazione” e la “mancanza di empatia” ce li vedi tu, perché ti aspetti che l’articolo sia focalizzato su un tema diverso dal suo, e quindi dia peso differente alle varie questioni toccate. Sorry, ma in questa Ultimissima non si parlava di Medio Oriente, se non tangenzialmente.

Saluti.

Tino

Sì vabbé magar un articolo scritto qualche giorno dopo l’attacco ai cristiani del medioriente con un titolo del genere… ripeto in altri paesi non sarebbe appunto stato possibile tranne su siti vicini a hezbollah.

Magar, bieco illuminista,

Si vede che in Italia abbiamo una mentalità più aperta, allora, almeno su questo punto. Riusciamo a scrivere articoli non necessariamente piegati sulla stretta attualità. Avremo il vantaggio di poter mantenere il giusto distacco da certi eventi in corso, si vede.

Tino

Oppure non esiste semplicemente una diaspora di cristiani mediorientali per cui potete tranquillamente discuterne fregandovene dei loro problemi. Anche qualche giorni dopo l’attentato.

Tino

E soprattutto come ha fatto notare marcus attribuir loro colpe di proselitismo che non hanno assolutamente.

Federico Tonizzo

Ho apprezzato molto l’articolo di Francesco D’Alpa, in particolare ho apprezzato le analogie che elenca riguardanti fatti non legati tra loro per cronologia ma, appunto, per similitudine.

AndreA

Ma dal punto di vista di un criatiano cos’è meno peggio: vivere in un paese a maggioranza di musulmani, di atei o di gay?

Diocleziano

Tutto sommato credo che sceglierebbe un mondo di atei: parlano sempre di dio, ne parlano male ma non sono pericolosi… 😉

Marcus Prometheus

L’articolo di Francesco d’Alpa mi pare giustificato e corretto.
Aggiungerei solo un paio di considerazioni:
I Cristiani di Mesopotamia non mi risulta che abbiano mai perseguitato nessuno, dato che non fecero parte dell’impero bizantino di Costantino, Teodosio e successori, ma vissero da sudditi non preponderanti nell’impero persiano prevalentemente zoroastriano fino alla conquista islamica.
Invece da 14 secoli e mezzo sono diventati dhimmi, sudditi di seconda categoria ufficialmente sopra tassati ed ufficialmente umiliati e costretti al silenzio in cambio della sopravvivenza (o meglio di una secolare lenta agonia). Pertanto (volenti o nolenti) da quasi un millennio e mezzo non si permetono assolutamente piu’ di fare il benche’ minimo proselitismo. Numerose sono le vessazioni istituzionali che limitano la loro liberta’ di religione e programmaticamente li opprimono e li umiliano.
Ora nel momento in cui il laccio intorno al collo di questa pacifica comunita’ viene stretto ulteriormente fino a farla estinguere anche a forza di attentati terroristici portati avanti proprio laddove le famiglie si ritrovano a pregare, nelle loro antiche chiese, con mezzo centinaio di morti in un solo dei numerosi episodi accaduto appena pochissimi giorni fa, (quell’episodio) che ha dato origine agli articoli che tale terrorismo e strangolamento lamentano da parte cristiana, mi pare un po’ ingeneroso da parte di Francesco d’Alpa il limitarsi a criticare giustamente l’ipocrisia Cattolica e Vaticana senza spendere qualche chiara parola ci solidarieta’ verso i perseguitati ed i macellati, ripeto non perseguitatori mai, ne’ proselitisti da 14 secoli e mezzo.
E questo anche perche’ noi atei agnostici, apostati e liberi pensatori in genere veniamo ancor prima nella lista dei nemici da sterminare (neanche da opprimere) da parte degli islamisti.
Non solo un po’ stona questa mancanza, ma anche c’e’ una esagerazione e vera fallacia laddove si attribuisce alle giuste (ma ipocrite, vero anche questo) lamentele della Chiesa Cattolica “pro cristiani panda”, anche una valenza di “appello a ripopolare” le zone dei “cristiani Panda” stessi.
No, questo una chiesa cattolica educata maturata contrastata e limitata quasi da 3 secoli di opposizione da parte di illuminismo laicismo progresso civile, democrazia, liberalismo, socialismo, non succede. La Chiesa non lo chiede proprio. Non solo, ma neppure in quelle poche decine di anni in cui potenze europee coloniali hanno occupato terre di paesi oggi islamici (tutte terre ex romane, ex bizantine ed ex cristiane, e tutte violentemente islamizzate nel passato) non si e’ assistito ne’ alla pretesa di una ri-cristianizzazione forzata, da parte della Chiesa, ne’ a una concessione in tale senso da parte degli stati coloniali europei. Dunque escludiamo il ripopolamento dellle zone del Panda, ma alziamo la nostra voce di uomini liberi razionalisti contro il macello e la oppressione in gabbie molto strette dei pacifici panda cristiani Caldei ed Assiri di Mesopotamia o con i Giacobiti di Siria o con i Copti d’Egitto.
Proprio in questi giorni i terroristi assassini islamisti d’Irak minacciano una generalizzazione della jihad, ovvero guerra santa con proclamazione che ogni singolo appartenente alle comunita’ cristiane diventera’ proprio adesso “legittimo” obbiettivo islamico jihadista di strage da parte di loro tagliagole islamisti.
Non e’ una cosa da poco, si tratta di un programma di genocidio e di pulizia etnico religiosa alla nazista, ed anzi piu’ aperta e sfacciata che non le aberrazioni di Mein Kampf
Ma cosa e’ successo?
Due mogli di preti copti egiiziani sono state barabaramente rapite dagli islamisti egiziani, violentate e, pare. obbligate a recitare la formula di fede islamica, la Shahada, “Non c’e altro dio che Allah e Maometto e’ il suo Profeta” Cio’ fa di loro secondo i rapitori delle mussulmane e dall’islam non c’e’ ritorno, sotto pena di morte per gli apostati.
Ma le due poverette appena a piede libero sono fuggite in un monastero copto.
Adesso gli islamisti rapitori violentatori e sopraffattori invece di essere arrestati pretendono l’applicazione delle leggi shariatiche del supremazismo islamico: Quelle poverette sarebbero diventate islamiche per sempre e pertanto il loro permanere in monasteo copto viene qualificata come rapimento ai danni du 2 credenti nell’islam (che vogliano o non vogliano ormai sono obbligate secondo la sharia ad essere credenti nell’islam o apostate da mettere a morte). Insomma gli islamisti iraqeni minacciano genocidio di tutti i cristiani su cui possono mettere mano (caldei, Assiri, Nestoriani iraqeni, Cattolici e Protestanti occidentali, copti egiziani, maroniti libanesi, ortodossi greci, giacobiti siriani) se le 2 malcapitate violentate sessualmente e religiosamente non saranno loro “restituite”
Inoltre gli islamisti accusano o pacifici e dhimmizzati da secoli cristiani del vicino oriente di quelli che invece sono proprio i comportamenti aggressivi degli islamisti!
Gli islamisti accusano i cristiani di armarsie di trasformare i luoghi di culto in arsenali e centri di terrorismo!
Siccome tutto questo sta accadendo in contemporanea alla estensione e pubblicazione del pur valido articolo di Francesco d’Alpa, non c’e’ da meravigliarsi che omissioni su quest fatti eclatanti, scandalosi, gravissimi e minacciosissimi appaiano come segni di squilibrio, di laicismo a senso unico, piuttosto che applicato a 360 gradi.
Sarebbe opportuna una sua presa d’atto e condanna anche di questo, magari in un secondo articolo.

Congo

Se si riesce a laicizzare realmente lo Stato Italiano, l’effetto sarà quello di una accelerazione laicizzante in tutta Europa (già molto più laica) dirompente.
Ciò avrà ripercussioni importanti in tutto il mondo.

La sfida è dimostrare che interi Stati “senza dio”, cioé a prevalenza di atei e agnostici, siano migliori (anche dal punto di vista dei diritti umani), più prosperi e più felici, rispetto agli Stati con religione di Stato.

Ciò ovviamente non è automatico, anche se è nel “DNA” dello Stato laico.

Tino

Il problema congo è che uno stato laico non implica automaticamente uno stato a maggioranza atea, per quello ci vuole un lavoro di critica delle religioni (tutte). Magari la laicizzazione dell’Italia potesse risolverci i problemi di islamizzazione galoppante che abbiamo qui in Francia, qui il proselitismo islamico non incontra nessuna barriera e ad essere attaccata non è la chiesa ma l’illuminismo responsabile di tutti i mali del mondo (razzismo, colonialismo, schiavismo), in pratica lo stesso discorso che fa D’alpa ma applicato all’illuminismo non alla chiesa cattolica.

Magar, bieco illuminista,

Mah, tra gli stati a maggioranza atea e gli stati con religione di stato c’è la via di mezzo degli stati laici e liberali (non importa con che maggioranza), in cui ogni individuo sia rispettato.
Francamente, mostrare che “gli atei lavano più bianco” non è tra le mie priorità personali: la prosperità e la qualità della vita di una nazione dipendono da tanti fattori, anche culturali, che non hanno a che fare con l’esistenza di Dio, Allah o Brahma, e non possono dunque essere ridotte a funzione della credenza religiosa maggioritaria della loro popolazione.

Tino

Magar senza il concorso della maggioranza è impossibile rispettare ciascun individuo qualunque sia la forma di stato. Infatti non molto tempo fa stati liberali e laici lobotomizzavano i gay, vietavano l’aborto. Se domani la maggioranza decide che l’aborto è un crimine, lo stato può essere anche laico ma ti toccca vivere in un regime del genere.

Magar, bieco illuminista,

Ho aggiunto “liberali” apposta, non è che la maggioranza sia legittimata (moralmente e giuridicamente) a decidere qualunque cosa in uno stato pienamente liberale. Esistono costituzioni e convenzioni internazionali sui diritti umani a limitare lo strapotere della maggioranza. Ecco, è vero, la mancanza di una religione di stato non è una garanzia sufficiente.

Tino

Magar né l’aborto, né l’eutanasia rientrano nelle convenzioni internazionali. Se non c’è una maggioranza a volerle, non basta lo stato laico e liberale.

Magar, bieco illuminista,

L’eutanasia è ancora un punto culturalmente “di frontiera”, a livello internazionale.
Per quanto riguarda l’aborto, so che ad esempio Amnesty International ha denunciato la violazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, per la messa al bando totale dell’aborto in Nicaragua.

In ogni caso, quella che tu invochi è una maggioranza laica-liberale, non una maggioranza atea. Che è il punto da cui era partito questo discorso.

Tino

Ma certo sono d’accordo semplicemente uno stato laico e liberale non produce automaticamente una maggioranza laica e liberale è questo il punto (ci vuole un lavoro culturale dietro costante). Tra l’altro i freni all’eutanasia vengono anche in campo medico non necessariamente cattolico, la sindrome della superpotenza del medico esiste anche tra gli atei.

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