A Trujillo, in Perù, un uomo che sospettava della moglie, l’ha scoperta proprio mentre stava facendo sesso con un sacerdote, Josè Antonio Boitròn. L’uomo, entrato nella chiesa e avvicinatosi di soppiatto fino agli ambienti dove risiedeva il parroco, ha colto i due sul fatto riprendendo la scena. Il video è stato poi fornito dallo stesso ad una televisione, che l’ha trasmesso. La donna, Teodolinda Amaya, sostiene di essere incinta di quattro mesi proprio di padre Boitròn.
La signora, da tempo oggetto delle attenzioni del prete, dice di essere stata “costretta a soddisfare i suoi desideri”. Chiede che questi riconosca il figlio e che gli versi l’indennità, dopo aver passato 15 anni a servizio presso la parrocchia. Il caso, che risale a settembre, è emerso solo di recente. L’arcivescovo di Trujillo ha quindi sospeso il sacerdote dalle sue funzioni sacerdotali.
Perù: marito filma moglie a letto col prete
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L’arcivescovo di Trujillo ha quindi sospeso il sacerdote dalle sue funzioni sacerdotali. “è inaccettabile – ha dichiarato – che si sia fatto beccare”
E poi sospenendolo non ci sarebbe più di che pagare gli alimenti per il ragazzino/a in arrivo
Avete notato la carta igienica?
Una cosa che pochissimi sanno.
Dall’Editto di Teodosio del 380 d.C. (che impone il cattolicesimo come unica religione obbligatoria di Stato) in poi iniziano le persecuzioni cattoliche nei confronti di politeisti e cristiani eretici, le conversioni forzate pena la tortura e la morte, lo sterminio di sacerdoti e sacerdotesse pagani e la distruzione dei templi. Interessante sul piano storico è comunque notare che la confessione cattolica dei peccati, fino ad allora pubblica, fu resa segreta proprio sotto Teodosio, quando una donna, dinanzi a migliaia di fedeli, si autoaccusò d’essere andata a letto il giorno prima col sacerdote che la stava in quel momento confessando. 😉
Cavolo, la notizia è confermata qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Teodosio_I
(è l’ultima frase prima del paragrafo “Guerre civili”)
e anche qui, curiosamente con le stesse parole:
http://uavarese6.altervista.org/galileotx.html
(poco prima delle immagini degli eretici impalati e bruciati)
e anche qui, sempre con le stesse parole (avranno tutti citato Indro Mpntanelli?):
http://www.romanoimpero.com/2009/09/teodosio-379-395.html
(verso la fine del paragrafo “Editto di Tessalonica”)
ma NON viene negata qui:
http://www.cattoliciromani.com/forum/showthread.php/diaconi_confessione_diaconato_possibilit_confessare-26508p2.html
e viene del tutto evitata qui:
http://www.gesuveraluce.it/confessione.htm
Ho trovato riscontro di questo fatto, che sarebbe molto interessante, solo su wikipedia (citazione: La storia d’Italia di Indro Montanelli). Ci sono altri documenti che lo provino?!
Dela serie: coerenza sartame addosso… 🙂
Scusate, ma stavolta il vescovo mi pare aver avuto un comportamento irreprensibile: ha sospeso il prete dalla doppia vita, tra l’altro a fronte di prove inoppugnabili.
Ora vorrò proprio vedere, però, cosa faranno i preti nei confronti del nascituro…….. Si accettano scommesse.
buffo: ascoltando pur senza comprendere la lingua, il prete colto sul fatto sembra fare una specie di predica, anche in quella situazione, anche al marito da lui cornifi¢ato
Il prete dice che la signora “di livello inferiore” – quella che è “sotto di lui” in senso proprio e figurato – “limpiava” – ovvero “stava pulendo”. Un concetto di “pulizia” (soprattutto etica) evidentemente tutto da… contestualizzare (cfr le recenti… contestualizzazioni a proposito del nostro emerito premier). Viene in mente quella scena di Amici Miei in cui la figlia del Mascetti (Ugo Tognazzi), messa in cinta in una mensa mentre è piegata sul tavolo, balbetta a giustificazione del proprio stato “Sparecchiavo….”. Le differenze, in fondo, sono solo due: nel film – al contrario che nel filmato – a parlare così è la donna, non già l’ingravidatore, e quest’ultima non è regolarmente sposata (in chiesa o in comune, poco importa)…
AHAHAHAHAHA 🙂
è una notizia divertente, alla fine si tratta solo di corna 🙂
dopo tutto se i due si piacciono, è giusto che facciano sesso! E se nasce un bambino il padre deve contribuire al mantenimento, prete o non prete che sia…
certamente è molto più comprensibile e simpatico questo prete, che quelli pedofili! 🙂 almeno si tratta di adulti consenzienti, e non c’è nulla di vietato dalla legge 🙂
@Kundalini444
Salvo la possibilita che la signora sia stata davvero,come sostiene,plagiata in qualche modo.
Io penso al nascituro, vittima innocente che non avrà gli alimenti perchè il padre (in tutti i sensi) è stato licenziato. A già……..dimenticavo: la provvidenza ci penserà. Bravo vescovo, per tirarlo in ….. ai più deboli, siete maestri da sempre.
Concordo perfettamente Stefano.
Al di là delle goliardate e dello scherzo hai sottolineato il dato reale di queste situazioni.
Non so come funzioni il diritto canonico e se ci siano clausole di questo genere.
Ma se è come dite voi, è facile sperticarsi contro l’aborto se quando nasce il figlio nessuno provvede a mantenerlo decorosamente.
Tiè… ti sta bene, così impari a frequentare la parrocchia!… 😉
Ultim’ora: il premier Berlusconi, dopo attenta visione del filmato, è partito alla volta di Trujillo.
E se gli capitasse la sorte del giovane (tanto lui è eternamente giovane…) Autari?
…al di là delle ironie, questi atti sono ingiustificabili!
un sacerdote che dovrebbe aiutare le persone in difficoltà, in questo caso ha distrutto la sua vita, la vita della donna, del marito e del futuro figlio…
nonchè tutta la sua parrocchia e le persone che in lui confidavano…
è proprio vero “Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce!”.
diciamo che, per restare nella metafora, questo albero è caduto sopra le capanne di una tribù di indios.
Be’, un prete non pedofilo è già in sé una notizia… ogni tanto, a quanto pare, si concedono qualche divagazione “secundum naturam”. Secondo me, dovrebbe essere il papa stesso a pubblicizzare il fatto per sedare il “chiacchiericcio” 😉
Più che un rotolo di carta igienica mi è sembrato un rotolo di scottex casa. Boh?
scusate, ma il marito non ha violato gravemente la privacy della donna portando il video a una televisione ?
e poi i volti non sono stati schermati…
questa cosa mi lascia molto perplessa…
Scusa Roberta, ma la “coppia a letto” non ha violato qualcos’altro? (almeno tre cose: la pretesa castità dei preti, la promessa di fedeltà matrimoniale, il domicilio di chi ha fatto il filmato…).
Inoltre: tu nella situazione del marito avresti forse schermato i volti, rendendo completamente vana la pubblicazione del video?
scusami tu, ma parliamo sempre di diritti inalienabili delle persone, e poi troviamo
accettabile, anzi divertente, che una coppia venga filmata durante un amplesso
contro la sua volontà e data in pasto al pubblico ?
i giudizi morali sul comportamento di questa coppia sono altra cosa mi pare,
io trovo inaccettabile la diffusione del video
Roberta,
analizziamo i fatti…una donna mette le corna al marito col prete (ed è tutto da vedere se ci siano state coercizioni psicologiche) in modo squallido sia da parte della donna che del prete, cosa diversa da un libero rapporto, quindi i primi a comportarsi male e in modo indegno sono stati la ‘coppietta’.
Il marito reagisce filmando i due e dando il filmato alla tv svergognando la situazione e noi ci stracciamo le vesti per il diritto alla privacy?
Ci penserà il garante locale della privacy, se esistono norme in merito.
Ci pensi la donna, se ci sono gli estremi, a fare denuncia non è un problema nostro.
Ci fossero state coercizioni psicologiche sarebbe altra storia, ma a me pare un po’ farlocca per una serie di ragioni evidenti e comunque le vittorie passano sempre per qualche minor ottemperanza del diritto, sempre che giuridicamente esista un diritto alla privacy; purtroppo le immagini rendono meglio di centinaia di discorsi e magari alcuni vedendo le immagini troveranno a loro volta la forza di denunciare questi abusi, fenomeno che un discorso in punta di fioretto senza la crudezza delle immagini non garantirebbe.
Aggiungo che la donna ha preso spunto da questa ‘gogna mediatica’ denunciando di essere incinta e denunciando il presunto plagio da parte del prete senza, a quel che risulta, dire nulla della privacy…e noi dovremmo preoccuparci della sua privacy in un posto in cui non conosciamo le leggi e in una situazione in cui la donna stessa non dice nulla in merito?
L’unico dato su cuoi preoccuparsi è il futuro del nascituro, lui sì completamente innocente in questa squallida vicenda.
Per evitare fraintendimenti: io sono per l’amore libero, ma l’amore libero è libero solo se c’è sincerità tra le parti, altrimenti è un’ipocrita menzogna.
E credo che qualsiasi donna cosciente debba stigmatizzare il comportamento di questa moglie (se non ha ricevuto pressioni, ma sembrerebbe più il classico argomento di chi è colto in colpa; se ne ha avute speriamo che la magistratura faccia chiarezza).
Ciò non toglie che se è stata violata la legge sulla privacy la donna abbia legalmente ragione, come non giustifiKa il voyeurismo di tanta gente.
Ma, ripeto, la brutalità dell’immagine, sfruttando questo becero istinto, può produrre risultati, sempre che non ci sia stato un abuso giuridico, ma qui ci vorrebbe un esperto in materia.
io credo invece che se al posto di un prete ci fosse stato chiunque altro nel video
adesso TUTTI qui starebbero a scagliarsi, non dico contro il marito che magari ha agito
per vendetta, ma contro la televisione che ha accettato di diffondere le immagini…
Su questo forse hai ragione e faccio autocritica per primo.
Però il prete è sempre il prete: una donna di chiesa, che quindi stima la promessa di celibato del prete, tradisce il marito proprio con quello che dovrebbe essere una guida spirituale e di cui il marito tendeva anche a fidarsi.
Allora, essendo personalmente contento quando questi ipocriti, il prete in primis e in secundis la moglie (se non ha subito pressioni) vengono sbugiardati, mi domando quale sia il modo massimo di sbugiardarli e per ottenere magari anche un effetto a catena. E’ discorso di tattica.
E mi è parso che un video pubblico sia il mezzo più forte per ottenere l’effetto, sempre che le leggi locali lo consentano, e magari è quello che può aver pensato anche il marito, che come dice bene Tonizzo sembra averla ragionata e non agita di impulso.
La donna ne pagherà il prezzo e mi dispiace anche per lei, perchè per quanto ipocrita il suo contegno, la carne è debole ma aggiungo anche che chi è causa del suo mal pianga se stesso. Se ha avuto pressioni è altro conto ma, proprio vedendo il video, non è dato di dirlo: a prima vista non sembra ma non è facile saperlo e su questo c’è da riflettere.
Ma meglio che si sacrifichi uno per un miglioramento di tutti se non vi sono altre vie; è una legge quasi di Natura.
Si fosse trattato di due laici l’avrei presa diversamente per l’insussistenza del discorso strategico di cui sopra; tra due laici non c’era tutta la valenza del manto clericale.
Penso che “se al posto di un prete ci fosse stato chiunque altro” il video non sarebbe stato trasmesso da alcuna televisione “civile”, e tantomeno sarebbe stato segnalato da qualcuno al sito UAAR. In ogni caso non lo trovo affatto divertente, ma tragico.
Non conosco, effettivamente, le leggi sulla privacy in Perù.
Noto però che la donna poi parla apertamente al microfono e mostra anche l’ecografia (e non so se avrebbe avuto il coraggio di chiedere che il prete riconoscesse il figlio se non ci fosse stato il video); inoltre noto con molta ripugnanza (mia) il tono falso del prete che risponde calmo (la calma da faccia tosta di chi è abituato a mentire) al marito arrabbiato, e anche che in seguito il prete – al contrario della donna – rifiuta di parlare con i giornalisti.
Moralmente si, Roberta, hai ragione. Giuridicamente, non so se esista una legge sulla privacy in Perù. Se le televisioni hanno trasmesso il filmato integralmente, temo proprio che non esista.
Bunga Bunga anche in Peru’ a quanto pare… 😉
A me la cosa che mi da davvero da pensare, e’ l’atteggiamento che eventualmente possa tenere una donna, nel momento in cui si rende conto che viene avvicinata da un prete, col chiaro intento di farci sesso. Dovrebbe essere un attaggiamento di gentile rifiuto, mentre invece in questo caso, questi due se la spassavano alla grande, alla faccia del marito ed alla faccia del Vescovo! 😆
Speriamo che la storia possa concludersi nel migliore dei modi, visto che di mezzo c’e’ anche un futuro figlio della coppia clandestina. La disoccupazione del prete non aiuta di certo…Per quello potranno ringraziare il Vescovo comprensibilissimo e umano come al loro solito.
Cara Roberta, pensi davvero che senza un “colpo di mano” il prete non l’avrebbe fatta franca? Pensi che la vittima del prete avrebbe reagito senza un intervento esterno?
Del resto, mi sembra che la donna abbia colto l’occasione – con questo “incoraggiamento” tanto poco… canonico quanto efficace – per buttare fuori il rospo e denunciare le cose come stavano, raccontando a tutti degli abusi e dei ricatti del prete. Mi guardo bene dal dichiarare che valga sempre; in qualche caso, però, a costo di sfidare il luogo comune, è proprio vero: “il fine giustifica i mezzi” – e poi, scusa, ma non è da molto che il “delitto d’onore” è stato abrogato anche in Italia – paese comunque assai conservatore -; un marito sudamericano tradito che tira fuori la videocamaera piuttosto che il fucile – anche nel 2010 – mi sembra già un successo, nella patria del machismo – il termine, in effetti, viene da lì. Si può ben essere fieramente contrari a quell’impostazione, ma l’antropologia non chiede consenso: le culture funzionano di norma in base ai loro schemi…
Sinceramente non so nemmeno la situazione giuridica sulla privacy in Perù.
D’altronde anche nelle nostre tv si vede gente così poco schermata che chiunque li può riconoscere.
Beh si dice che nei bunga bunga del premiere c’erano le ragazze che fotografano e filmavano di nascoto e poi c’è stata l’effrazione dall’archivio della questura di Milano, che probabilmente contemplavano questi filmati e fotografie compromettenti, che poi la sua vita privata privata non mi interessa ma ormai è diventata una questione di giustizia e cià a spede dei contribuenti, come la questione della scorta che si è lamentata e il Copasir ha detto, come mi sarei aspettao giustamente, che la scorta è pagata dagli Italiani e non da Berlsuconi.
Quindi, riprendendo il discorso del prete marpione e della privacy, io penso che con la sospensione del prete c’è il rischio che anche l’indennizzo poi non venga più pagato alla donna, ma forse mi sbaglio: se un prete viene sospeso prederà anche lo stipendio? In futuro, fino alla maggiore età del figlio, l’indennizzo deve essere versato alla donna senza scuse perchè altrimenti, non solo non era un prete coerente, ma è anche padre vile e menefreghista ed egoista. Il Vescovo deve tener conto di questo figlio che nascerà e provvedere a riguardo dal punto di vista canonico e soprattutto umano e riconoscere l’aspetto legale dal punto di vista della giustizia secolare.
Vediamo un po’ con che tipo di coerenza e legalità si comporterà la diocesi.
@ POPPPER:
Mi chiedo quanti figli di preti non siano mai stati riconosciuti dal “padre” (nel senso di prete e nel senso di padre biologico)…
Massimo. E’ giusto quanto dici in merito al machismo antropologico e a un risultato forse utile alla stessa donna. Personalmente, però, mi guardo bene dal visionare il video perché ritengo comunque inaccettabili, repugnanti e riprorevoli le gogne mediatiche quando si riferiscono a fatti personali e la peruviana mi suscita pena, anche perché probabile vittima sia del prete che del marito; altra cosa -e ben diversa- è invece la denuncia, con tutti i mezzi possibili, di comportamenti e fatti osceni praticati da rappresentanti istituzionali; e in quest’ultimo caso ben vengano anche le tricoteuses
Vediamo soprattutto cosa succede quando il “padre” (significato 2)…
è proprio il… padre (significato 1)!
Povero bambino….. con genitori simili avrà una vita dura.
I bambini morti e quelli mai nati vengono universalmente amati e compianti, solo la sofferenza dei bambini vivi è di continuo, stranamente, minimizzata.
(non è una frase mia ma la quoto al 100%)
Questa frase sarebbe degna di comparire in un manifesto UAAR.
è di Alice Miller 😉
Wow! Grazie della citazione 🙂
Questa storia mi ricorda un vecchio detto di paese tramandatomi dai miei parenti. Alla nascita di un bambino con tratti somatici differenti dai genitori è usanza commentare: “Da chi ha avrà ripreso? Mah, sarà figlio del prete”.
Ahh, la saggezza popolare…
E’ succeso pure qualche tempo fa a Chioggia. Il prete è un “illustre teologo” dal cognome tipicamente chioggiasco…
Dio solo sa quanti figli di preti ci sono nel mondo e SOPRATTUTTO in Italia
Eh si, solo dio lo sa. Come ci hanno insegnato a dottrina è in ogni luogo e pertanto anche in camera da letto. Ma che ci sia anche quando sono sono in bagno a urinare, mi sa tanto che è un bel guardone.
Wow, il don zauker peruviano :o!
Ovviamente subito allontanato, così impara a farsela con le maggiorenni <_<…
il mondo è pieno di figli di preti… tant’è che per non rischiare figurette, si fanno chiamare “padre” da tutti quanti…. 😀