Un nuovo sondaggio è iniziato oggi sulla home page del sito UAAR. La domanda è la seguente: “Cosa pensi delle morali religiose?”
Sette le opzioni tra cui scegliere la risposta preferita:
– Seguo la morale della mia religione: delle altre do giudizi diversi, anche pessimi
– Ogni morale religiosa contiene qualche perla di saggezza
– Vi si può trovare di tutto, dallo spunto felice al concetto violento
– I contenuti possono essere positivi o negativi, ma è sempre un errore appoggiarsi su testi ritenuti sacri
– Quanto contengono di positivo si può trovare anche in morali di origine non religiosa
– Sono deleterie per l’umanità
– Non so / altro
Si è nel frattempo concluso il precedente sondaggio. Il quesito era il seguente: “L’UAAR a congresso. Su quale di questi temi vorresti un suo maggior impegno nei prossimi tre anni?”
Questi i risultati (1169 voti):
24,5% La diffusione del pensiero non religioso
18,5% Le campagne di informazione laica
15,5% Le iniziative giuridiche
14,0% Le campagne di visibilità
9,0% L’attività sul territorio
7,0% I rapporti con il mondo politico
7,0% La critica alla religione
2,0% Le relazioni internazionali
2,5% Non so / altro
Bene, mi compiaccio dello scarso richiamo che ha esercitato l’opzione “La critica alla religione”. Così sarà chiaro ai clericali che l’UAAR non è tanto un’associzione contro, quanto una religione pro: pro diritti civili e pro uguaglianza.
@ Alessandro S.
Questo é vero, ma per essere pro queste cose, spesso occorre anche essere contro tutto ciò che le nega. Per un fatto di difesa.
Sono deleterie per l’umanità.
In effetti nelle morali religiose ci sono alcuni spunti di saggezza, però è vero che ci si può trovare tutto e il contrario di tutto e il buono che c’è si trova anche in pensieri di origine non religiosa.
Per me ciò che c’è di buono c’è in quanto si avvicina alla morale razionale umana; l’esatto opposto di quel che sostengono i religiosi per cui la morale razionale è un passo inferiore all’accettazione religiosa e ad essa propedeutico.
E, proprio per questo motivo, voto che sono ‘deleterie per l’umanità’, in quanto tendono sempre a sottomettere la ragione alla fede, ovvero in ultima analisi al ‘principio di autorità’ dei testi sacri e -in alcune religioni- delle caste deputate a spiegarli a loro vantaggio e beneficio
Quanto contengono di positivo si può trovare anche in morali di origine non religiosa.
Per forza, c’è una spiegazione estremamente logica e semplice:
le cellule che ci consentono di pensare e prendere decisioni obbediscono alle leggi di gravità, della biochimica, dell’ universo materiale, che esiste e può essere osservato.
non obbediscono quindi a divinità o spiritelli.
anche tutti i pensieri religiosi sono frutto di tali cellule.
quindi, in verità, tutto ciò che l’ uomo pensa ha origine non religiosa!!!!!
ahahahahah ^^
Io ho scelto la quarta:
“I contenuti possono essere positivi o negativi, ma è sempre un errore appoggiarsi su testi ritenuti sacri”
In quanto ab origine C’ERA uno scopo proideutico di origine filosofiche (vd. Zoroastro, Platone etc.). Poi è ovvio che tale cosa è di per sè collegata a…
“Quanto contengono di positivo si può trovare anche in morali di origine non religiosa.”
Ma a onor del vero o preferito dirla così.
Poi vabbè, con “certi” monoteismi è un altro paio di maniche…
Ero indeciso fra “sono deleterie” e “quanto contengono di positivo…”. Quest’ultima é sicuramente sensata, ma alla fine ho scelto “deleterie”, visti tutti i danni che hanno provocato e continuano a provocare all’umanità. Ma ripeto, anche l’altra mi piaceva, data la mia tendenza, come vera e propria “filosofia di vita”, a riconoscere e valorizzare il buono che c’é in qualsiasi cosa, anche nelle peggiori, religioni comprese. Se c’é, chiaro.
In ogni caso, il problema principale delle morali religiose è che quando viene meno la religione viene anche meno la morale, come assistiamo in continuazione in Italia.
Nel nuovo sondaggio, sono a favore dei punti 5 e 6.
Scusatemi, questo sondaggio è difficile.
Vi si può trovare di tutto, dallo spunto felice al concetto violento, i contenuti infatti possono essere positivi o negativi, ma è sempre un errore appoggiarsi su testi ritenuti sacri. In ogni caso quanto contengono qualcosa di positivo si può trovare anche in morali di origine non religiosa. Ed è pur vero, come spiega Lorenzo Galoppini, che sono deleterie per l’umanità.
Insomma, è un sondaggio a scelta singola fatto coi piedi.
– Quanto contengono di positivo si può trovare anche in morali di origine non religiosa.
Ho solo la sensazione che se togliamo cio’ che contengono di positivo (poco), le morali religiose, in quanto e’ ritrovabile tutto in morali non religiose, indubiamente la risposta e’…
– Sono deleterie per l’umanità.
Insomma, una risposta non preclude certo l’altra…!
😉
È così ovvio ed evidente che i messaggi eticamente validi prescindano dalla credenza in entità metafisiche che penso proprio non sia azzardato darlo per acquisito. Quel che di buono possono proporre le religioni media contenuti utili NONOSTANTE/A DISPETTO del fondamentalismo alogico di cui sono intrise – è come nel caso della medicina pre-scientifica: a volte i malati “sopravvivevano alle cure”. È per questo che una risposta come “sono deleterie per l’umanità” non ha niente di anticlericale. È una semplice, pacatissima constatazione.