Il quotidiano dei vescovi italiani Avvenire ha pubblicato ieri una lettera al direttore in merito alle parole pronunciate dal presidente della Camera Gianfranco Fini alla convention di Futuro e Libertà. Fini propose, in quella occasione, di “colmare il divario e allinearci agli standard europei sulla tutela tra le famiglie di fatto e quelle tradizionali”, lamentando che “non c’è in nessuna parte dell’Europa, e lo dico a ragion veduta, un movimento politico come il Pdl che sui diritti civili sia così arretrato”. Secondo il lettore, dunque, Fini ritiene che “credere ancora nella famiglia fondata sul matrimonio è un chiaro sintomo di arretratezza culturale”. Il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, ha condiviso le “perplessità” del lettore, e ha criticato la “pretesa radicaleggiante di dividere il mondo in buoni e cattivi, in arretrati e progrediti culturalmente, sulla base di una premessa e di un pregiudizio ideologico”. Secondo Tarquinio, quello di Fini è “un retorico elogio della confusione, all’insegna del più piacione dei relativismi”, un “bizzarro, deludente e rischioso argomentare”, nonostante il richiamo alla formula della “laicità positiva”. “Il ronzio di fondo” che accompagna le dichiarazioni del leader di Fini, commenta infine il direttore, “ricorda le sicumere dell’anticlericalismo proprio, con le sue ambizioni e le sue miserie, di una certa Italia liberale in tutto e con tutti tranne che nei confronti dei cattolici”.
“Avvenire” attacca Fini: “anticlericale”
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ma come si permette Fini di avere una “pretesa radicaleggiante di
dividere il mondo in buoni e cattivi, in
arretrati e progrediti culturalmente, sulla
base di una premessa e di un pregiudizio
ideologico ”?
O se proprio vuole farlo, paghi i diritti d’autore alla chiesa!
🙂
Lukino, ti stimo!
E’ meraviglioso, per un liberale-razionalista, dover fare affidamento su un (ex)fascista per tirare questo paese un pochino fuori dalla m. …
Si ecco, un ex fascista che sui diritti civili dice cose più a sinistra di vendola la dice lunga su quale sia il livello della classe politica italiana…
Ma un partito liberale serio quando lo vedremo in italia?
d’altra parte lo stesso mussolini nacque socialista e poi divenne fascista
E nacque anticlericale per poi siglare il concordato con la chiesa.
La vest di laicista datasi da Fini la dice lunga sui tatticismi del vecchio fascistone, che svende la casa di Montecarlo al quasi-cognato Tulliani! Gli pseudorazionalisti laici hanno un nuovo compagno di strada, complimenti!!!
“Gli pseudorazionalisti laici”
Caro, ci dai qualche perla di razionalità cattolica?
Ti devo dare qualche suggerimento io o ci pensi per conto tuo?
Ridicolo e senza vergogna…
la storia della casa deve aver proprio toccato nel profondo eh… certo che se scavando quello è il massimo che si possa trovare quasi lo includo nella mia lista dei mali minori del momento… che la stampa cattolica gli dia contro sono altri punti…
Fossi in te mi preoccuperei dei tuoi compagni di strada, che la lista è lunga…
Fini, appunto, è uno che cambia veste per conquistare voti, esattamente come Bossi è passato dalla critica netta alla docile collaborazione (o complicità?) con il premier. Un po’ come la chiesa cattolica, che dall’infelice connubio in questi anni ha solo guadagnato, a discapito del paese.
Diamo a Fini almeno il beneficio del dubbio, solo gli stupidi non cambiano mai idea… E poi non facciamo gli ideologi e i benpensanti qui per favore, si sa che per raggiungere qualche obiettivo in politica bisogna essere opportunisti.
E se poi ci si scandalizza per una casa venduta al cognato, cosa che non costituisce reato e riguarda un bene privato, allora cosa si dovrebbe fare per certi esponendi con un mandato di cattura per camorra? O con tanti di quei processi pendenti da fare confusione?
la coerenza di casini invece è tutta un’altra storia 😆
PErche’ quella di Rutelli!? 😯
“La vest di laicista datasi da Fini”
il laicista fini che considera una “bestemmia civica” rimuovere i simboli religiosi dalle scuole pubbliche? il laicista fini che cita il papa nei suoi discorsi e rivendica il “ruolo fondamentale” della religione? riesci a spiegarci la differenza che secondo te dovrebbe passare tra “laicista” e “leggermente meno clericale”? no eh?
@CIRENEO
1) Mi sembra che quella storia della casa a Montecarlo sia stata risolta: a qual che mi risulta non c’era reato. mentre invece pare che il carissimo Mills sia stato condannato per corruzione, e che ne dici della storia delle case ad Antigua? E del conflitto d’interessi?
2) Ex-fascista. E in ogni caso non direi tanto alleato, per i motivi che fa notare c.d., mentre per voi il fascismo vero mi pare sia stato un VERO alleato…
Non so da quanti anni qualche politico non dichiarava che il clericofascismo è culturalmente arretrato. Era ora.
D’altronde, che cosa vogliono i cattolici? Non sono sempre loro a inveire contro il relativismo culturale? Bene, qui di relativismo culturale non c’è traccia: le posizioni tradizionaliste sono arretrate (e quindi peggiori), quelle progressiste sono evolute (e quindi migliori). Finalmente qualcuno rimette le cose a posto: in compagnia dei musulmani ci va il Pdl e non gli atei.
Il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio: critica la “pretesa radicaleggiante di dividere il mondo in buoni e cattivi, in arretrati e progrediti culturalmente, sulla base di una premessa e di un pregiudizio ideologico”.
Ma costui non ha il senso del ridicolo.
Secondo Tarquinio, quello di Fini è “un retorico elogio della confusione, all’insegna del più piacione dei relativismi”
ah, un regime assolutista, quello sì che piace al direttore di Avvenire.
Vien da chiedersi come mai Fini abbia stretto un patto d’alleanza elettorale con un movimento politico considerato «sui diritti civili così arretrato». Se arretrato deve essere, lo è tanto ora quanto un paio d’anni fa, al momento delle elezioni. Un opportunismo tanto smaccato da portare ad accettare compromessi elettorali nella consapevolezza piena d’andare contro ai diritti civili che si considera necessario promuovere non può che essere una macchia indelebile nella credibilità d’una persona. Fini ha fatto un autogol clamoroso agli occhi di chiunque abbia un cervello tra le due orecchie.
P.S. Col che non intendo certo prendere le difese del PdL, né di alcun altro schieramento.
Come mai? L’hai detto tu stesso, opportunismo smaccato. Sull’autogol poi, non so, temo che la scarsa memoria degli italiani o la loro poca propensione alla coerenza potrebbe far avverare i sogni di gloria dell’eterno delfino.
Scusa Sandra, parlando da antifascista, antileghista ed antiberlusconista, non me la sento di dare addosso a Fini più di tanto per essere stato accanto al cavaliere tutto questo tempo.
Il motivo è: guardiamo le statisiche e vediamo che sotto il governo Prodi il PIL è sempre stato sopra lo zero e con il berlusca sempre sotto.
Chi è che ha fatto cadere sempre Prodi o salvato Berlusconi?
Vedere elenco:
D’ Alema
Veltroni ambedue seguiti dalla dirigenza del PD
Bertinotti
Vendola
Giordano
Diliberto
Pecoraro Scanio
Etc. etc. e scusate se ho scritto in maiuscolo i nomi di questi signori.
Nell’opportunismo di Fini (se solo di ciò si tratta… nel mio disamore verso la politica ammetto di non conoscere tutti i dettagli storici, tantomeno personali) ci si può però vedere qualcosa di positivo… ossia, l’appoggio alla laicità sta diventando qualcosa di riconosciuto come opportunità politica. Quindi per quanto la CCAR voglia fare la voce grossa e minimizzare il peso dei laici (anzi, mi verrebbe da dire, tanto più) mi viene da osservare che qualcosa… eppur… si muove.
Scusa Stefano, ma io me la sento eccome di dare addosso a Fini!! Insieme a tutti gli altri che hai indicato tu, ben inteso. Controvoglia mi trovo ad ammettere che l’unico coerente con se stesso e che ha un certo coraggio (seppure dettato da necessità) è proprio berlu. Sapeva dove voleva arrivare e nella sua ottica perversa è stato capace di mettere le persone “adatte” al posto giusto, nella sua ottica ribadisco. Il suo consiglio dei ministri è perfettamente coerente con lui e con quello che rappresenta, non è sorprendente che ci sia un Bondi un Brunetta un Maroni una Brambilla un Matteoli, sono il casting made in Berlusconi. Anche Fini ha accettato di fare parte del casting, la sua parte di garante delle istituzioni a legittimare questo tr0iai0…ha sciolto il proprio schieramento, cosa avrebbe potuto fare di piu’ per salvare Berlusconi? Ha accettato una parte minore contando sul ruolo di protagonista che si allontana sempre piu’. Ha una pesante parte di responsabilità insieme a quelli del PD nell’aver mantenuto questo concetto della politica dei giochini e della retorica.
Io non riesco a dare contro a fini.
E’ stato col berlu per opportunismo, OK ma a un certo punto ha detto basta ed ha iniziato a dire cosa pensa, meglio tardi che mai, ben venga.
Berlu sarà più coerente, ma non mi sembra un pregio assoluto se sei coerente con una visione e idee come le sue.
Abbiamo bisogno di una voce fuori dal coro su diritti gay, eutanasia, visione laica ecc… se poi, o lo dice uno che canta bandiera rossa da 30 anni anche sotto la doccia o non va bene, sarà ben difficile fare progressi e non restare in mani unte d’olio santo e non solo
Fini e’ di destra. Sta cercando di dar vita a una destra laica, seria, non xenofoba
e populista. Non ci riuscira’, perche’ gli italiani di destra sono per la maggior parte
catto-fascisti. Consapevolmente o meno.
Fabio.
Anche io credo che se entrassi nelle loro case, nella maggior parte delle loro pareti, troveresti appeso il ritratto del duce.
Con accanto quello di padre pio e del papa, ovviamente.
Che Fini non “creda” nel matrimonio è ovvio e deducibile dal fatto che è divorziato! Se “la famiglia fondata sul matrimonio” è, come sembra esserlo per Tarquinio, una questione di fede, una priorità rispetto alla propria realizzazione personale, Fini è fuori, e non da ieri. Ma lo sono anche altri, il divorziato Casini in primis.
Il diritto alla scelta è il valore da difendere, in base al quale è da rispettare allo stesso modo chi opta per il matrimonio tradizionale e chi per altre forme di convivenza. Se la scelta è invece il problema, allora è proprio Tarquinio a incarnare “la pretesa di dividere il mondo in buoni e cattivi”!
Turandomi il naso, devo dire che concordo con questa affermazione di Fini.
La risposta clericale è il solito cianfrusaglio-azzeccagarbugli-delirio dai punti di vista semantico e logico: rinvio al mittente l’accusa di “bizzarro, deludente e rischioso argomentare”; per il clero, la “laicità positiva” è quella che sta zitta. Che schifo!
E in ogni caso, uno può benissimo essere “anticlericale” come può benissimo essere “antifascista”, anticomunista”, “anticonformista”, eccetera: queste parole non suonano come accuse.
Semmai, la pretesa clericale che la parola “anticlericale” sia da considerarsi un’accusa manifesta (se ce ne fosse bisogno) il narcisismo presuntuosissimo e clericocentrista del clero stesso.
Piccola digressione semantica: gli articoli di Avvenire, soprattutto negli ultimi anni ma probabilmente è uno stile consueto, sono farcitissimi di aggettivi apocalittico-offensivi (e poi parlano di goliardia e folklore). Non che tale prosa sia di loro esclusiva e potrebbe, a tratti, persino rendersi gustosa ma è curiosa questa foggia: una pre-demonizzazione del bersaglio con variopinta (anzi, i toni vanno dal grigio al nero pece) mitragliata di aggettivazioni, poca sostanza quindi e molto anatema.
E’ anche il segno che le loro argomentazioni franano negli anni e abbisognano di ridondanti stampelle linguistiche.
“una certa italia liberare con tutto e con tutti tranne che con i cattolici”…. o poverini ora fanno le vittime…. Quando vacilla il loro diritto tirannico di decidere per la vita altrui iniziano col vittimismo… Non ci arrivano proprio a capire che l’introduzione per i diritti di persone che pensano / vivono in modo diverso dal loro non intacca il loro diritto a seguire i loro ideali.
Vorrei proprio capire che concetto hanno di laicismo positivo….
Ma per i cattolici secondo me non importa chi sia il premier, potrebbe essere anche un ateo.
L’importante è :
1. che dia soldi alla chiesa.
2. che impedicasca ai gay di sposarsi.
3. che impedisca l’eutanasia.
4. che stringa la mano al papa.
5. che dica che l’aborto è disgustoso (ma che continui a permetterlo).
6. che ci ricordi quanto sono importanti le “radici cristiane” dell’Europa.
Ma perchè non votano Ferrara?
mi permetto di aggiungere:
7. che intoni regolarmente il ritornello dell’importanza della famiglia (preferibilmente da una posizione di divorziato, poligamo o puttaniere)
o tutte e tre le cose insieme 😆
Appena uno si sogna di dire qualcosa di ragionevole in questo paese viene subito accusato di essere “anticlericale”…
In effetti essere persone ragionevoli ed essere clericali-confessionalisti insieme non è possible.
Mi colpisce assai negativamente leggere qui sopra i commenti di chi si è fatto abbindolare da quel Fini, opportunista e carrierista da manuale, “navigatore della politica” che entra nel panico ad ogni accenno di bufera, finto laico appena un po’ meno clericalista dei suoi alleati.
Fini direbbe cose più di sinistra di Vendola? Consiglio la frequentazione dei siti di entrambi.
Poi ne riparliamo.
PS: ex fascista un paio di… sfere!!!!!!!!
Infatti Fini dice “cose di sinistra” (approfittando del fatto che la sinistra non le dice più come dovrebbe, e comunque non le fa) soltanto per usurpare i voti degli elettori di sinistra che ci cascano, ma il “sinistrismo” di Fini gli sta intonato come il rossetto su un cammello:
http://www.inilossum.it/politica14.html
Forse non dice cose più “a sinistra” di Vendola, ma certamente ne dice molto più laiche di Vendola.
ricordo i versi di un racconto di Milton che recitavano all’incirca così – “inventando il paradiso in cielo (la chiesa) scatenarono l’inferno sulla terra…” è quello che sta succedendo nella politica nostrana lo conferma, GF vuole solo accattivarsi il voto della parte laica della pdl più qualche fuoriuscito del pd-idv ed arrivare ad un 5.5-6% che gli permetterebbe di superare il quorum alle prossime elezioni! le considerazioni le lascio a voi 🙁 un ex fascista che quando parla sembra più a sinistra del Pd…se non è un inferno questo (politicamente parlando)! mentre chi parla del paradiso (i preti) se la ridacchiano dai loro scranni indorati, affacciati al balcone vaticano.
anche la figura di m. che facciamo all’estero è inclusa nel prezzo che paghiamo al vaticano ogni anno (vedi 8×1000).
ciao.
@ Sandra
Vediamo di capirci.
Io e te laicamente e politicamente, mi sembra di capire dopo tanta frequentazione, stiamo dalla stessa parte.
Ora il punto è: valutiamo solo Fini, tutta la politica italiana o Fini nell’attuale momento della politica Italiana?
Io del solo Fini non mi fido. Chi viene da un certo mondo culturale là resta, punto e basta.
La politica Italiana, per chi come me ha 57 anni, è divenuta la tomba della cultura, dell’intelligenza e della correttezza.
Fini in questo contesto mi torna quantomeno utile per un solo motivo: far cadere Berlusconi sperando (ma qui stà il grosso guaio) che nasca un movimento di sinistra vero, il quale si batta per una legge seria sull’informazione. In Francia, nessuno può possedere più del 25% di un giornale o di una televisione ed i soci che sono parenti non possono esserlo di grado vicino (non ricordo adesso bene a quale grado ma comunque un grado lontano). Adesso forse mi sono spiegato meglio. Bene così? Ciao Stefano.
Ma se neanche tu ti fidi di Fini allora la pensiamo allo stesso modo! Farà cadere il suo socio? Chissà. In fondo lo sapeva anche prima, non aveva mica detto che pur di far cadere Prodi avrebbe fatto un esecutivo con Gengis Khan? Ci è andato vicino, solo che dopo aver contribuito pesantemente a costruire il mostro, il dottor Frankenfein chiede fiducia.
La legge sull’informazione? Anche li’, lui aveva detto che la legge loro del centrodestra l’avevano fatta (la Gasparri). Di recente c’è che ha parlato di privatizzare la rai, ma a me non sembra una grande idea, mi sembra anzi di sapore demagogico in salsa leghista, alla calderoli insomma: non essendo in grado rendere efficiente un servizio pubblico si preferisce (s)vendere piuttosto che rendere palese la propria inettitudine.
Pero’, vedremo, forse hai ragione tu, il fine giustifika il Fini…. vedremo. 😉
Sandra, il lato migliore, sarebbe vedere Fini che fa cadere il governo; si va alle elezioni ed il centrosinistra trova uomini ed idee per rinnovare se stesso ed il paese.
Ops, mi sono svegliato…..stavo sognando soprattutto sul secondo aspetto.
@ Stefano Grassino e @ Sandra:
Cosa ve ne pare del mio commento di mercoledì 10 novembre 2010 alle 19:17 ad Angela?
Lo condivido abbastanza nel senso che si adatta al 99% dei nostri politici.
Poi diciamo anche un’altra cosa: Berlusconi a questo giro (parlo da quando ha vinto le elezioni ad oggi) l’ha fatta troppo grossa.
Ci siamo fatti ridere dietro dall’ultima ruota del carro, dall’ultimo paese delle banane. Ormai è diventato un peso insopportabile per tutte le lobby di questa nazione.
Noi non contiamo nulla ma chi tira le fila sa che il paese non può permettersi questo individuo. Probabilmente da questi signori Fini ha avuto mandato di rappresentarli, punto e basta. L’italia è sempre stato un paese catto-borghese-fascista (gardiamo bene la sua storia moderna) per cui ora tocca a lui. La politica la conosce, sarà molto più presentabile a livello internazionale, il cosiddetto centrosinistra arriverà si e no al 35% se va bene ed ecco altri cinquant’anni di “Democrazia Cristianaaaaaaaa”.
Beh, io sono d’accordo, credo si sia capito che Fini non mi convince molto…
“Un deferente omaggio lo rivolgo al pontefice Benedetto XVI, guida spirituale della larghissima maggioranza del popolo italiano e indiscussa autorità morale per il mondo intero”, Gianfranco Fini, discorso di insediamento, aprile 2008
“Un maestro elementare dichiaratamente omosessuale non può fare il maestro. Un conto è affermare che non è giusto discriminare la gente per motivi religiosi, razziali, etnici o sessuali, ma cosa diversa è stabilire per legge che una coppia di gay deve avere gli stessi diritti di una coppia normale. Perché l’omosessualità non si può considerare una cosa normale. Secondo me, compiti delicati come quello dell’educatore, soprattutto dell’educatore dei più piccoli, occorre che vengano affidati a chi trasmette determinati valori e determinati principi. Non è moralmente opportuno che chi è omosessuale dichiarato o chi arriva a considerare la pedofilia, tutto sommato, una forma d’amore, possa fare l’insegnante. Con me è il 95% degli italiani. Gli omosessuali non possono pensare di essere un modello come gli eterosessuali”. Gianfranco Fini, aprile 1998
Se per amor di potere ha collaborato con BIV, chi è disposto a scommettere che non lo farà con BXVI? La storia italiana insegna: dove c’è Balilla, c’è chiesa.
Ricordiamoci un’altra cosa: la base fa il segretario; se il re non esegue il volere della classe nobiliare che lo elegge, viene fatto fuori e questo non riguarda solo il re.
Vedi ad esempio cosa è accaduto in una democrazia parlamentare come gli USA con J.F.Kennedy. Fini potrebbe anche lasciarsi dietro quello che Sandra ha scritto ma gli altri? Gli altri lo seguiranno?
Poi: una cosa è quello che uno dice e promette per farsi eleggere, un’altra è quello che fa da eletto, un’altra ancora è quello che fa di nascosto sia da eletto sia da non eletto.
Comunque:
http://2.bp.blogspot.com/_OkMZC1FZeyM/Sc-zYqfeRnI/AAAAAAAAAFs/crW-y65xcrA/s320/Fini+saluto+fascista.bmp
“pretesa radicaleggiante di dividere il mondo in buoni e cattivi, in arretrati e progrediti culturalmente, sulla base di una premessa e di un pregiudizio ideologico”
la storia ci insegna che sono sempre stati loro a fare ciò che ho citato sopra!!!!
Il colpo di paletta logico con il quale viene rivoltata la frittata secondo me è l’affermazione (infilata a forza in bocca a Fini) che: “credere ancora nella famiglia fondata sul matrimonio è un chiaro sintomo di arretratezza culturale”. La pochezza dell’argomentazione è evidente; chiaro infatti che Fini intende con arretratezza l’incapacità della politica di riconoscere e dare spazio a realtà diverse dalla famiglia tradizionale, sia a destra che a sinistra, senza togliere la facoltà di ognuno di scegliersi la forma di famiglia che più desidera.
Forse Avvenire farebbe meglio ad occuparsi di più di chi con il suo esempio non solo si prende gioco della famiglia ma svilisce il valore e la dignità delle donne e della chiesa stessa, è la stessa moneta senza odore che paga i servizi resi ai potenti da escort e Vaticano, cambia un poco la forma ma resta pur sempre meretricio.
Ma il fascista Fini, divorziato e concubino, non frequentava qualche anno fa i vari “Family Day”??????
tu sai vero, che la coerenza è decisamente l’ultima cosa importante per un cattolico?
al primo posto in ordine di importanza c’è l’apparenza 😉
Fini non e’ cattolico
E’ un non credente:
http://www.uaar.it/news/2007/11/05/fini-non-dono-della-fede/
@Grendene
Stando a quanto scritto lì, sembrerebbe un cattolico che se ne frega*…
*Espressione allusiva voluta 😉
@roberto
parlavo degli elettori di tutti i variegati personaggi che abbiamo in politica, ma anche degli stessi preti che a seconda della convenienza non proferiscono verbo.
Poi ha perso il “dono” della fede…
@ Kahani:
Vedi il mio commento delle 19:17 ad Angela.
ma fini ha ragione, non c’è più un paese in Europa che non abbia leggi a tutela dele coppie di fatto. Si va dai semplici patti sullo stile “dico” fino ai matrimoni omosessuali.
Veramente, nessuna nazione, almeno tra quelle che hanno formato in origine l’UE. Persino l’Irlanda, e in Spagna le unioni civili furono fatte da Aznar se non ricordo male.
Ha ragione, siamo arretrati. Poi la coppia di fatto ormai è tutelata per forza. Mia nuora adotterà un bambino, e non è sposata, ma solo convivente. LA mettano come vogliono ma le famiglie si evolvono per i cavoli loro, come l’conomia, la società, gli usi e i costumi. Ormai voler proteggere solo gli sposati, o spostare il welafre su di essi non è più una qustione di diritti civili, ma una questione sociale spicciola. Insomma una ingiustizia sociale ancor prima che civile. Le coppie di fatto devono avere pari trattamento perchè altrimenti milioni di italini saranno discriminati. Basta vedere il coro di indignazione alle parole di Sacconi, tanto che ha dovuto ritrattare, e non smentire, perchè tutti hanno sentito quel che ha detto. Il sentimento di indignazione suscitato da quelle parole nasce da un senso comune dell’etica che ormai è diffuso, anche negli ambienti cattolici.
ma basta con ‘sti preti che ripetono sempre le stesse fesserie.
non si accorgono di essere fuori dal mondo?
Dimenticatevi per un momento chi è Fini, dimenticate la situazione politica che abbiamo, dimenticate che abbiamo il vaticano in casa e tutto ciò che ne consegue.
Le parole che ha detto sono giuste ed equilibrate.
POI c’è dietro un mondo di trame e vergogna da tutte le parti, si sa….
A quanto pare i miei sospetti erano fondati:
per la CEI
meglio Berlusconi,
perchè del doman non c’è certezza
per i loro privilegi…
😆
Il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, ha condiviso le “perplessità” del lettore, e ha criticato la “pretesa radicaleggiante di dividere il mondo in buoni e cattivi, in arretrati e progrediti culturalmente, sulla base di una premessa e di un pregiudizio ideologico”.
Ma se fino ad ora è stata la religione cattolica a discriminare e a moralizzare sulla famiglia!
Oserei dire che l’Avvenire è lo specchio dell’arretratezza e frustrazuione di certi propri lettori che vivono ancora nel Medioevo ed il loro diritto di culto vuole farla da padrone nelle politiche nazionali, segno che non solo il lettore di Avvenire vuole che l’Italia resti schiava di Roma, nel senso del cupolone, ma vuole altresì che tutti gli Italiani siano sudditi del papa e sentano di essere bisognosi di salvezza, se non lo sentono acettino le preghire perchè lo capiscano mediante lo spirito santo. Questa è la loro mentalità.
“…di una certa Italia liberale in tutto e con tutti tranne che nei confronti dei cattolici…”
Ed infatti nessuno vuole togliere ai cattolici il diritto di sposarsi in chiesa e di ammazzarsi a vicenda piuttosto che divorziare se le cose non vanno come dovrebbero.
Chissà che invece i cattolici non pretendano loro di imporre qualcosa..
“Il clericale domanda la libertà per sé in nome del principio liberale, salvo a sopprimerla negli altri, non appena gli sia possibile, in nome del principio clericale”.
(Gaetano Salvemini, da Memorie di un fuoriuscito, a cura di Gaetano Arfè, Feltrinelli, Milano 1960)
E così, alla fine della fiera, la ccar ha buttato via la maschera, oggi ne vediamo il vero volto. Non seguire i dettami della chiesa sarebbe anticlericalismo? Sperimo che adesso la gente cominci a capire che non si può più cedere niente.
E’ come se un ladro accusasse il derubato che lo ha denunciato dicendogli: “Tu sei un antiladrista!”, o, come si dice oggi, “Tu sei un giustizialista!”.
Per quanto riguarda la gente: le persone più acute capiranno, le altre ancora no.
Penso che Fini sia solo un pò più intelligente degli altri e si stia allineando alle politiche della moderna destra uropea, che ha già fatto propri da tempo certi diritti civili. Si sarà anche reso conto che in Italia esistono tanti cittadini omosessuali che votano e non sono necessariamente di sinistra; inoltre, molti sono anche cattolici. Certo, nel nostro Paese più di tanto non si può fare ed è per questo che Fini dà un colpo al cerchio e uno alla botte…. Sempre meglio di tutti quei partiti e partitini della “cosiddetta” sinistra che non incidono in alcun modo nel processo di evoluzione sociale comunque in atto (nonostante tutto).
Beh, non incidono anche perchè non vengono votati. Sarebbe interessante, ogni tanto, mettere alla prova anche la sinistra (e non mi riferisco al PDmenoL).
@ Angela:
“Penso che Fini sia solo un pò più intelligente degli altri e si stia allineando alle politiche della moderna destra uropea,…”.
Io penso invece che sia solo un (furbo) opportunista che farebbe di tutto pur di restare a galla e mantenersi SEMPRE in una posizione di potere, da “perfetto fascista”. Il suo quasi ventennale ritardo nel dissociarsi da Berlusconi (che gli ha fatto da rampa di lancio) lo testimonia, come lo testimonia il fatto che quando Fini ha iniziato a “dire cose di sinistra” non si è prima ritirato dalla politica per prendersi un po’ di tempo per pentirsi profondamente del suo passato e pensare, ma ha solo iniziato improvvisamente, spudoratamente e trionfalmente a “dire cose di sinistra”, ma con la faccia solita e con l’espressione solita, senza un briciolo di raccapriccio e di contrizione per quello che diceva prima, mentre di raccapriccio e di contrizione ce ne sarebbero occorsi in quantità tali da mettere uno in depressione per mesi o anni.
Ma chi legge l’Avvenire, oltre ai giornalisti degli altri media che fanno i riassunti?
Se evitassero di fargli un pò di pubblicità nessuno ne saprebbe niente.
Parlano un linguaggio codificato e criptato per la gente normale.
E’ interssante capire come si comunicava ai tempi del Concilio di Trento.
“Ma chi legge l’Avvenire, oltre ai giornalisti degli altri media che fanno i riassunti?”
I CLini, i Forna NUovisti, gli UDCini… 🙂
Se deve scegliere tra il “peccatore” berlusconi e il “laicista” fini l’Avvenire sceglie il primo, anche se a suo tempo l’Avvenire è stato strapazzato dal giornale di famiglia e dovrebbe vedere in fini un compagno di persecuzione mediatica. Ma che c’entra? L’avvenire deve rispondere a ordini superiori per i quali il povero boffo è una pedina sacrificabile. La famiglia, la vita nascente, i valori non negoziabili sono fumo, ideologia, sovrastruttura. Quello che conta è il potere, il denaro, l’8×1000, la struttura. Il nano dà più garanzie su questo versante.
quando tutto è piu confuso,tutto è piu’ chiaro.
Certo: niente è sicuramente tanto diverso da quel che non è quasi dissimile al soggetto di questa frase, quanto ciò che non somiglia proprio per niente al contrario di quel che non significa affatto la seconda parola di questa frase, anzi!
E’ proprio chiaro, sì, è addirittura quasi lapalissiano 😆
Dai rapporti di Amnesty international, L’Italia e’ uno dei paesi che piu’ viola i Diritti Umani in Europa ( http://www.amnesty.it/Rapporto-Annuale-2010/Italia ). Da questa voce di Wikipedia ( http://it.wikipedia.org/wiki/Coppie_di_fatto ) L’Italia e’ “di fatto”, l’unico paese europeo, che non ha ancora una legge in materia. L’omofobia dilagante, non e’ certo una novità in questo paese…Tanto che la Ministra Carfanga, ha pure fatto fare un sopt ipocrita contro l’odio nei confronti degli omosessuali.
Secondo “Reporters sans frontieres”, l’Italia e’ classificata 49esima, parimerito col Burkina Faso e di parecchio dietro Tanzania, Ghana e Trinidad&Tobago ( http://rsfitalia.org/classifica-della-liberta-di-stampa-2010/classifica-2010-della-liberta-di-stampa-la-posizione-dei-178-paesi/ ).
Detto questo e premesso che ci sarebbe molto altro su cui riflettere, a cominciare dai Ministri degli Esteri (PDL) di questo paese, che inneggiano e esortano i credenti a combattere gli Atei, COSA AVREBBE DETTO FINI DI COSI’ SBAGLIATO!?
In questo paese Repubblica delle banane, chi va’ poco poco contro la CCAR, viene attaccato puntualmente e criticato. Bollato come anticlericale (bau bau) e descritto all’opinione pubblica, come politicamente deludente, affinche’ i lettori di “certa” stampa, agiscano di conseguenza in cabina elettorale. Il tutto per aver semplicemente detto e riportato, la verità dei fatti…!
Cara redazione di Avvenire e cari burattinai manovranti dietro loro,
“Con noi, o contro di noi” era proprio uno dei motti fascisti..!
ricorda le sicumere dell’anticlericalismo proprio, con le sue ambizioni e le sue miserie, di una certa Italia liberale in tutto e con tutti tranne che nei confronti dei cattolici”.
Insomma non accettare i dictat integralisti e l’estensione della “legge di Dio” a legge dello stato è una manifestazione di spirito illiberale!!! Come dire non facendoti prevaricare da me mi fai una prepotenza.
Nel frattempo il sindaco-chierichietto rilancia la “tassa sul celibato”
chierichetto, scusate, mi è partita una i
Fini,parla del rispetto della persona Etica,di per sè,al di là della classe sociale,delle posizioni politiche,religiose,o di pelle. E’ chiaramene un passo in avanti rispetto al Fini impacchettato di alcuni anni fa,ma dovrebbe estendere questa sua apertura a tutte le tematiche che riguardano la Laicità dello Stato,e i temi dela Bioetica.
La morale:
Svendere la casa al cognato
non è reato!
Cari trool , ma in quanti siete, uscite dalla porta e ritornate dalla finestra.
Vorrei capire come siete organizzati, se avete un capo, se esiste un turno,
come attribuite i nick, sono nteressato alla vostra TROLL & C.
Propongo di creare una classifica con relativo punteggio per ogni troll
in gara ,Cir………..neo = 65 punti,tanto per cominciare,ritengo potrebbe migliorare.