Bolzano, tribunale autorizza nozze per coppia di Laives

Sì alle nozze per due giovani altoateisini – lui cristiano, lei islamica di origine marocchina – dal tribunale civile di Bolzano. Questa estate il comune di Laives (BZ) dove la coppia vive aveva negato le pubblicazioni per le nozze, causa mancanza del nulla osta dal Marocco (Ultimissima del 20 giugno). Secondo l’art. 116 del Codice Civile è infatti necessario il via libera del consolato per sposare un cittadino straniero, ma secondo a legge del Marocco le donne non possono maritarsi con un non musulmano, a meno che non si converta. Il giudice Claudia Montagnoli ha autorizzato comunque il comune a pubblicare le nozze: i due hanno quindi avviato le procedure per sposarsi con rito civile.

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25 commenti

Paul Manoni

Prete: “Lui e’ Cristiano, devono sposarsi in Chiesa!!”
Imam: “No, lei e’ mussulmana, non gli e’ permesso di sposare un infedele!!”

Marito&Moglie: “Veramente a noi non ce ne puo’ fregare di meno della vostra fuffa, e ci sposiamo in Municipio” 😉

matelda

Bravo Paul, la tua sintesi ha colto veramente l’essenza di quanto è accaduto. Va benissimo così.

paolo

guarda che in questa storia il prete e l’iman non centrano nulla….. è il comune che ha negato le pubblicazioni….. dalla notizia non si evince che i due sposini (a cui tra l’altro faccio tanti auguri di felicità) abbiano in qualche modo espresso il desiderio di celebrare il matrimonio secondo il rito cattolico o islamico…. anche perchè il rituale cattolico prevede il matrimonio TRA UNA PARTE CATTOLICA E UNA PARTE CATECUMENA O NON CRISTIANA

Paul Manoni

Il comune aveva negato le pubblicazioni di matrimonio, perche’ dal Marocco non era arrivato il nulla osta. In marocco una MUSSULMANA non puo’ sposare un non-mussulmano.

Ovvio che Preti ed Imam non centrino in questa faccenda, ma permettimi di dire qualche problemino causato dalle 2 diverse religioni, gli sposini ce l’hanno avuto eccome,no!? 😉

AndreA

Si sarebbero sposati in municipio anche se lui si fosse dichiarato musulmano.

cartman666

nella sua apparente minimalità, questa e’ una notizia davvero importante

Ozymandias

Spero che saranno una coppia felice e serena, esempio di civiltà e rispetto, in barba a qualsiasi religione. Bravi ragazzi.

laverdure

In ogni caso,dato che qui il coniuge islamico e’ la donna,e’ meno probabile (anche se ovviamente non impossible)che avvenga quello che purtroppo avviene spesso in matrimoni analoghi ma con le parti invertite:
che la sposa si accorga troppo tardi che l’occidentalismo del coniuge era solo una sottile vernice sotto la quale la “cultura islamica”,della quale e’ stato impregnato fin dalla nascita
e’ di gran lunga dominante,in particolare per quanto riguarda il ruolo della donna,i suoi diritti e i suoi doveri verso il marito,o per essere piu’ esatti il potere che lui puo’ esercitare su di lei.
Le conseguenze le potete leggere spesso sulla stampa.

Ozymandias

Hai fatto una osservazione lecita. In più, dalla scelta, si può presumere come lei sia una persona particolarmente illuminata. Spero che sia una coppia che duri e che sia anzi di esempio.
Il massimo sarebbe se dopo qualche tempo lascino indietro entrambi le proprie origini religiose scegliendo l’amore e la razionalità piuttosto che venire a patti conciliando due credenze antiche e retrograde, nonché parassitarie a livello sociale.

en-ri

visto che di simili matromoni se ne celebrano in quantità, senza che lo sposo cambi fede, mi sa tanto di “caso esemplare”, ovverosia di qualche devoto funzionario marocchino che, non vedendosi allungare una congrua bustarella, ha voluto fare lo zelante, per dimostrare che, miseriaccia!, certe tradizioni contano! sì, come no

Marcus Prometheus

Sbagli.
Quella legge di supremazia religiosa mussulmana viene sempre fatta rispettare dal Marocco ed altri paesi islamici, per cui se il promesso sposo non e’ mussulmano e vuole davvero sposare una mussulmana, l’unico modo e’ che il promesso sposo si converta all’islam (= letteralmente sottomissione).
Questo e’ il primissimo caso in cui il nostro stato non tiene con le pretese dello stato islamico ed accetta di far celebrare le nozze in assenza di nulla osta del paese islamico che per il paese islamico vuole sempre e soltanto dire che c’e’ gia’ stata la conversione del promesso sposo.
Sia il nostro stato sia l’opinione pubblica di destra e di sinistra dovrebbe schierarsi a favore dei mussulmani laici (specie donne gay atei ed agnostici o comunque laici poco credenti) e non tentare assurdamente di rispettare le pretese fondamentaliste dei persecutori sotto l’assurda teorizzazione di rispettare i loro costumi sempree comunque, anche quando barbari e contrari alle leggi del luogo dove si sono venuti a stabilire.

Cordiali saluti a tutti i liberi e laici
Marcus Prometheus.
Accogliere solo i profughi laici dall’Islamismo Espellere tutti gli islamisti.
Combattere il masochismo antioccidentale, che mina liberta’ e democrazia.

Barbara

Invece, secondo la legge del Marocco, un uomo può sposare una non-mussulmana?

Gérard

Si, pero i bambini nati dal matrimonio diventono automaticamente musulmani .

Barbara

E la disparità di trattamento tra uomo e donna proprio sui principi stessi della religione fa capire cosa sia in realtà l’Islam, fosse pure quello moderato!

E a distanza di qualche anno i bambini verranno rapiti e portati in Marocco dalla famiglia originale! Auguro a questa coppia che non finisca così.

Soqquadro

Barbara, in questo caso non potrebbe andare così perchè per la legge islamica i figli sono del padre (per questo ad un musulmano è consentito sposare non musulmane, mentre l’inverso è vietato). Quindi eventuali figli di questa coppia non sarebbero musulmani su cui rivendicare pretese, ma “infedeli”.

Barbara

Sì, in effetti poi mi ero accorta di aver invertito le parti, ma ormai era andata.

Marcus Prometheus

Si’ perche’ una donna per la sharia conta meno di mezzo uomo in varii casi e niente per quanto riguarda l’educazione (ed il “possesso” dei figli e delle figlie) dopo che questi compiono i 7 anni.
E tutto questo nonostante il Marocco sia uno degli stati che cercano di essere meno intolleranti.

Federico Tonizzo

Visto l’aumento di emigrazioni e immigrazioni fra vari stati del mondo, prevedo che simili questioni saranno sempre più frequenti.
Spero che saranno un mezzo per defidelizzare i fedeli di tutte le religioni.

Marcus Prometheus

Per la Laicita’ italiana? Per lo stato di diritto italiano? Si tratta di stabilire se in Italia abbiano valore le norme italiane ebbasta oppure se delegare alla Sharia ed al Marocco di stabilire che cosa possa essere fatto in Italia da mussulmane marocchine.
Si tratta di applicare l’Articolo 8 della Costituzione italiana: Liberta’ di religione a favore delle donne e della loro eguale dignita’ giuridica ed a sfavore delle autorita’ marocchine (o di ogni altro paese shariatico) e della sharia che la negano, rimuovendo una norma di un regolamento italiano che ci rende SUCCUBI di uno stato estero e di una religione contraria ad i nostri principi costitzionali ed alla dichiarazione internazionale dei diritti dell’uomo che noi abbaiamo sottoscritto e che i paesi islamici (nessuno a parte la Turchia che sessanta anni fa era laica) invece non hanno sottoscritto se non in una versione caricaturale fasulla al 100% che dice che i mussulmani godono di tutti i diritti al mondo purche’ compatibili e subordinati alla sharia, (ovvero non godono di nessun diritto).
Si tratta infine di applicare anche il comma dell’articolo 8 della Costituzione sui limiti di ordine pubblico da porre alla liberta’ di religione riconoscibile a confessioni diverse dalla cattolica: Inaccettabile sottoporre a condizioni dettate da dei capi religiosi di una religione il diritto di un cittadino italiano a sposarsi con una altra residente in Italia.
A me laicista interessa interrompere il processo di islamizzazione strisciante in Italia ed in Europa. Pertanto benvenuta la fine di questa dipendenza dalle norme shariatiche.

HCE

è un buon esempio delle complicazioni che accadono quando si mischiano stato e chiesa. è molto più comodo continuare a credere che questi due oggetti di fede appartengano a sfere distinte.

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