Nuova puntata di ‘Liberi di non credere’

Oggi, alle 14:30, sulle frequenze di Radio Città Aperta è anadata in onda la quinta puntata del programma Liberi di non credere, spazio radiofonico gestito dall’UAAR e interamente dedicato ai non credenti, con notizie, informazione laica, approfondimenti dal mondo dell’incredulità. Il programma si può ascoltare in diretta a Roma e nel Lazio sugli 88.9 di Radio Città Aperta oppure online, in streaming, oppure ancora in differita sul sito del circolo UAAR di Padova. In studio Raffaele Carcano (segretario UAAR) e Adele Orioli (responsabile iniziative legali UAAR). Si è parlato anche delle finanze della Chiesa cattolica, con intervista ad Andrea Gagliarducci, autore di Propaganda Fide R.E. Un intrigo clerical vip.

AGGIORNAMENTO DEL 15 NOVEMBRE

La puntata in questione è già disponibile sul sito del circolo UAAR di Padova, in formato mp3.

Archiviato in: Generale, UAAR

5 commenti

POPPER

Grazie DB, molto gentile, l’ho ascoltata oggi e l’ho appaena scaricata e adesso me la risento.

Paul Manoni

La collezione di file Mp3 sulle puntate radiofoniche di “Liberi di non credere” cresce. 😉

Sal

MetaLocX scrive: 14 novembre 2010 alle 17:55 Basta con gli assolutismi dei clericali. Basta con le loro pretese di verità assolute. (Direi bugie assolute)

Barbara risponde: lunedì 15 novembre 2010 alle 10:56 AIUTO!!! Ma non c’è proprio qualche passo nel vangelo che li possa distogliere dalle farneticazioni dei padri e della dottrina della chiesa?

Soddisfo la sua richiesta e faccio un ragionamento. – L’Enciclopedia Cattolica (Città del Vaticano, 1948-1954, Vol. VIII, col. 761) afferma: “La Chiesa.. ripetendo il gesto eucaristico del suo fondatore, compie un vero e proprio sacrificio”. UN VERO E PROPRIO SACRIFICIO.

Ad ogni messa questi uccidono nuovamente Cristo e fanno la comunione “bevendosi” il sangue e “mangiandosi” la carne di Cristo.

Cosa dice la Bibbia:
“Levitico. 17:10-11: “ In quanto a qualunque uomo della casa d’Israele o a qualche residente forestiero che risiede come forestiero in mezzo a voi il quale mangi qualsiasi sorta di sangue, certamente porrò la mia faccia contro l’anima che mangia il sangue, e in realtà la stroncherò di fra il suo popolo. “

Ne consegue che se nella messa sacrificano Cristo e con la “transustanziazione” cambiano le specie del pane e del vino dell’ostia nella carne e nel sangue di cristo e se la mangiano, non solo sono cannibali, ma fanno qualcosa che è contrario alla loro stessa religione.

Una controprova ?

Quando Gesù ha fatto l’ultima cena ha detto “fate questo in ricordo di me” non stava dicendo di mangiare il suo sangue perché nella coppa dalla quale tutti hanno bevuto c’era…? – Il prodotto della vite. (Matteo 26.27-29; Marco 14.24; Luca 22.18;) Non il suo sangue,

In più Ebrei 9.25-28 dice: “[Egli si sacrificò] . . . non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote [ebreo] che entra nel santuario ogni anno (ogni anno non ogni giorno) con sangue altrui. In questo caso, infatti, avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo. E invece UNA VOLTA SOLA . . . è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso….. così Cristo, dopo essersi offerto UNA VOLTA PER TUTTE allo scopo di togliere i peccati di molti, “

Quindi il sacrificio è stato fatto una sola volta, ed è valido per una sola volta ed è irripetibile. Non si può più rifare perché se si rifacesse significherebbe che non era valido la prima volta o non era stato accettato.

Lo conferma Ebr. 10:11, 12, 14-18, Na “Egli invece dopo aver offerto un solo sacrificio per i peccati, di continuo ‘siede alla destra d’Iddio’. Con una sola offerta infatti ha reso perfetti di continuo i santificati… i loro peccati e le loro iniquità mai più ricorderò’. Ora, dove i peccati sono stati perdonati, non ci può essere più offerta per il peccato”.

SE I PECCATI SONO Già STATI PERDONATI che bisogno ci sarebbe di rifare lo stesso sacrificio ogni giorno ?

Ecco che è dimostrato che ciò che è scritto è contrario a tutto quello che hanno insegnato e pretendono di raccontare come verità. E che tutto ciò che fanno non trova riscontro nelle scritture . Erano, sono e rimarranno quelli che hanno condannato Galilei per “sospetto” di eresia.
Si potrà mai condanare qualcuno per “sospetto” senza prove e senza testimoni ?
Basta usare il buon senso.

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