Iran e Vaticano “concordano”

Si è svolto a Teheran, dal 9 all’11 novembre, il settimo colloquio tra il Centro per il Dialogo Interreligioso dell’Organizzazione per la Cultura e le Relazioni Islamiche di Teheran (Iran) e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (Vaticano). Lo rende noto la sala stampa della Santa Sede, precisando che i partecipanti hanno “concordato” su diversi punti, tra i quali la richiesta che la libertà religiosa sia “sempre rispettata dagli individui, dagli agenti sociali e dallo Stato”, e che “l’educazione delle giovani generazioni” si basi “sulla ricerca della verità, sui valori spirituali e sulla promozione della conoscenza”.

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28 commenti

Stefano

“sulla ricerca della verità”

chissà se concordano sulla natura di Gesù o Maometto e come – in caso contrario – accerteranno la verità…

Eco

L’ultimo avrà il premio. – Highlander

Sembra una cattiva battuta da libretto di barzellette sui carabinieri…

Otzi

La cosa è tragica e fatale: se Iran e Vaticano s’accordano, noi dell’uaar e compagnia dovremmo preparare le valigie se vogliamo scampare agli autodafè……

Andrea, il toscano

spero di no altrimenti “ne rimarrà soltanto uno”
e alla fine detterà legge assoluta! piu sono e piu sono frammentati e deboli!

Kaworu

rispetto anche per chi non crede? “non credo”.

sorvoliamo poi sui diritti umani, sull’uguaglianza e via dicendo.

giancarlo bonini

Bella specialmente l’ultima delle tre; quella sulla “promozione della conoscenza”.
Da parte delle due “grandi religioni monoteiste),forse?

Paul Manoni

Il “Valore spirituale” lo misureranno in Dollari, in Euro o in Rial o in Sesterzi come una volta!? 😉

Batrakos

Quando la Chiesa ‘concorda’ sento sempre l’odore di soldi o favoritismi politici…staremo a vedere!

POPPER

e che “l’educazione delle giovani generazioni” si basi “sulla ricerca della verità, sui valori spirituali e sulla promozione della conoscenza”.

Cioè, interpretazioni catto-talebane teocratiche della Bibbia e del Corano imposte come dogmi indiscutubili e obbligatorie. Non proprio un educazione da paese civile e democratico avanzato, oderi dire più da Medioevo.

Però sono schizzofrenici tra loro, in Pakistan i vescovi cattolici sono contro la legge sulla bestemmia perchè di solito sono i cristiani a bstemmiare, a quanto pare, mentre invece in altri luoghi arabi e non dove bestemmia (per modo di dire) chi propaganda il libero pensiero e la ragione libera dalle ingerenze dogmatiche della religione, allora si accordano contro l’ateismo, il secolarismo e il relativismo e con il pretendere il rispetto e di imporre un’educazione talebana del tutto impossibile da accettare anche in italia (sarebbe troppo anche da noi).

c.j.

e dov’è la notizia? Che c’è di nuovo in due teocrazie totalitarie che “concordano”?

Ovviamente concorderanno su varie cose tra cui:

1. Omofobia
2. Misoginia
3. Ingerenze nella sfera politica
4. Richiesta di libertà religiosa (a scapito ovviamente dei non religiosi)
5. Soldi a palate (tanto per restare in tema di umiltà promossa sia dal cristianesimo sia dall’islam)
6. Convinzione di essere gli unici a poter contattare direttamente il creatore dell’Universo e fare da intermediari tra la divinità di turno e la massa.
7. Diritto ad indossare capi ridicoli e capelli osceni.
8. Raccontare balle e negare la virità.

Che altro? tutto questo a Teheran, dove si impiccano donne omosessuali lesbiche atei ecc.

crebs

Non concordo sul punto 6.
Ritengo che nessuno di loro pensi, anche lontanamente, che esista e possa poter contattare direttamente il creatore dell’Universo.
Modificherei così il punto:
6. Imposizione di leggi che affidino loro l’esclusiva, scavalcando maghi, fattucchiere e gli altri profittatori della credulità popolare, per far credere di poter contattare -a pagamento- il creatore dell’Universo e fare da intermediari tra la divinità di turno e la massa. 😉

peppe

Punti su cui concordano Vaticano e Iran

1. Credenti e comunità religiose, sulla base della loro fede in Dio, hanno un ruolo specifico da svolgere nella società, su un piano di parità con gli altri cittadini;

e i non credenti?

2. La religione ha un’intrinseca dimensione sociale che lo Stato ha l’obbligo di rispettare; perciò, anche nell’interesse della società, la religione non può essere confinata nella sfera privata;

ah ecco…

3. I credenti sono chiamati a cooperare alla ricerca del bene comune, sulla base di una solida relazione tra fede e ragione;

e chi non crede?

4. E’ necessario che cristiani e musulmani, come pure tutti i credenti e le persone di buona volontà, cooperino nel rispondere alle sfide odierne promovendo i valori morali, la giustizia, la pace, e difendendo la famiglia, l’ambiente e le risorse naturali;

i non credenti invece? niente valori, niente giustizia, niente pace? solo forca?

5. La fede, per la sua stessa natura, esige la libertà. Perciò la libertà religiosa, come diritto intrinseco alla dignità umana, deve essere sempre rispettata dagli individui, dagli agenti sociali e dallo Stato. Nell’applicazione di questo principio fondamentale dovrà essere preso in considerazione lo sfondo storico-culturale di ogni società che non sia in contraddizione con la dignità umana;

e la libertà, che so io, di vivere la propria sessualità dov’è? non concordano lor signori quando gli omosessuali penzolano dalle gru?

6. L’educazione delle giovani generazioni si deve basare sulla ricerca della verità, sui valori spirituali e sulla promozione della conoscenza.

e scommetto che i convenuti hanno tutto il necessario: verità, valori e conoscenza… e che liberamente, concordando tra loro, la imporranno a tutti gli altri

Ecco la vera natura del clericalismo vaticano: tra 50 anni diranno che loro con quei brutti trogloditi degli iraniani arretrati e forcaioli non ci hanno mai avuto nulla a che spartire.

Stefano Grassino

Io un’idea su cosa fare l’ho. Se la dico i buonisti dell’uaar mi lapidano. Aspetto di finire, assieme a loro davanti all’inquisizione a camere riunite (come la nostra cassazione) solo che saranno le camere di giudizio cattoliche e mussulmane. A quel punto sarà troppo tardi per recriminare.

Soqquadro

Stefano…. in quel momento io mi auguro di essere da un’altra parte, che a tanti buonisti fa andare il sangue al cervello, beh, magari così non si soffocano anche mentre li sgozzano… io avrò certo molto da lavorare, ma almeno vicino al mare

FSMosconi

😯

Senza parole: si aggrappano a tutto ormai in vatikan a quanto pare…

😯

Bruno Gualerzi

““l’educazione delle giovani generazioni” si basi “sulla ricerca della verità (…)”

Immagino la fatica di questi gioveni per ‘cercare la verità’, senza una guida, senza un consiglio, un suggerimento…

FSMosconi

Secondo me per “cercare le verità” intendono “ri-cercarla” quando qualcosa confuta le loro favolette: vedasi la Sindone di Torino…

Bruno Gualerzi

A scanso di equivoci, il mio commento naturalmente era ironico.

Marcus Prometheus

E intanto il solo dichiararsi pubblicamente non mussulmani in Pakistan e’ assimilato alla bestemmia e punito con la morte (di solito per linciaggio PRIMA della sentenza).
Leggete il caso di Asia Bibi:

Il mondo si accorge di Asia Bibi: una raccolta di firme le salverà la vita?
pubblicato il 15 novembre 2010 alle 20:15 dallo stesso autore – torna alla home
Partita la mobilitazione di AsiaNews per firmare l’appello contro la condanna a morte della donna cristiana che in Pakistan è stata accusata di blasfemia.
Ne avevamo già scritto su Giornalettismo, in Pakistan, Asia Bibi, una donna cristiana è accusata di blasfemia, cioè di aver insultato il profeta Maometto dopo aver avuto un diverbio con altre contadine durante l’orario di lavoro in una fattoria. La donna rischia ora una condanna a morte per una legge che in Pakistan è usata come un grimaldello per schiacciare le minoranze religiose.
LA BLASFEMIA – Secondo la testimonianza in tribunale, un giorno alla donna fu chiesto dalle compagne di andare a prendere dell’acqua da bere. Quando tornò al campo, però, le stesse la respinsero dicendo che l’acqua di una cristiana è “sporca“. Qualche giorno dopo, la polizia fu costretta ad intervenire per sedare una rissa in cui la cristiana rischiava di essere uccisa dalla compagne le quali hanno poi raccontato che Asia aveva insultato Maometto. Ma nessuna fonte ha confermato questa accusa e nel corso del processo è emerso con chiarezza che Asia non ha mai pronunciato insulti contro Maometto. Ma questo non è bastato ad assolverla
L’APPELLO – “Spinti dai nostri lettori, abbiamo deciso di lanciare una raccolta internazionale di firme da inviare al presidente pakistano Asif Zardari perche’ salvi la vita di Asia Bibi, la donna cristiana condannata all’impiccagione per blasfemia“. Lo afferma padre Bernardo Cervellera, direttore AsiaNews, in un comunicato diffuso oggi. “AsiaNews – spiega – chiede anche che il presidente Zardari cancelli o cambi l’iniqua legge sulla blasfemia, che uccide tante vittime innocenti e distrugge la convivenza nel Paese”. Le adesioni alla campagna promossa dall’agenzia del Pontificio Istituto Missioni Estere possono essere inviate all’indirizzo e-mail “salviamoasiabibi@asianews.it” oppure direttamente al presidente pakistano publicmail@president.gov.pk.
LA NUOVA SAKINEH – Anche il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti aderisce alla campagna per salvare la nuova Sakineh: “Occorre salvare la vita di Asia Bibi, la cristiana pakistana condannata a morte per blasfemia. E’ urgente lanciare una straordinaria mobilitazione internazionale per la liberazione di una donna coraggiosa ma anche per chiedere al Pakistan di abolire l’odiosa legge sulla blasfemia che in realtà serve per colpire le minoranze religiose“, ha dichiarato in una nota. “La Provincia di Roma – aggiunge Zingaretti – aderisce con convinzione alla campagna promossa da TV2000 per la salvezza di Asia Bibi condannata a morte per non aver voluto rinnegare la propria fede cristiana. E’ una battaglia che conduciamo nella convinzione che i diritti umani vadano difesi in ogni angolo della terra e che la libertà religiosa rappresenti un valore fondamentale per il bene dell’umanità. Oggi siamo con Asia Bibi anche per abbattere il muro dell’indifferenza delle persecuzioni contro i cristiani [ ed altre minoranze atei gay amadi indu’ Bahai Zoroastriani] in molte aree del medio oriente che richiedono atti forti della comunità internazionale”. Da articolo di Teresa Scherillo (makia)

Cassandra testarda

Se il dialogo interreligioso, al suo settimo appuntamento, produce solo queste generiche enunciazioni (che volendo andare per le spicce si potrebbero definire “aria fritta”) mi sembra di ben poca utilità, perchè non affronta i problemi veri e non impegna i capi religiosi a mettere in pratica sul serio le buone intenzioni che dichiarano. Dove sta la libertà religiosa in Iran? Che fanno i mullah e gli imam per garantirla? e anche in Italia non è che siamo messi proprio bene in quanto a libertà reale dai condizionamenti imposti dal vaticano.Come è possibile assicurare la libera conoscenza e la ricerca della verità se i capi religiosi, musulmani e cristiani, considerano verità solo quella da essi annunciata?
Mah! non se considerare questa dichiarazione congiunta una presa in giro o un inutile sfoggio di ipocrisia che di fatto vuol portare ad un reciproco riconoscimento e ad una ventilata alleanza per sostenere comunque e dovunque le rispettive religioni e contrastare la vera libertà di pensiero e la laicità.

Rainbowman56

La “libertà religiosa” dei crimonali iraniani e vatiCANI è solo la libertà di imporre la loro teocrazia…un momento, ma scusate, i cattolici nei paesi musulmani non saranno perseguitati? Secondo me è tutta fuffa. E noi persone civili dovremmo copmincioare a mettere sulla forca preti e imam prima che lorio mettano noi. LEGITTIMA DIFESA!

Michael Gaismayr, lo scresimato

Adesso l’Iran darà l’otto per mille al Vaticano?

Barbara

E se ci mettiamo pure il ritorno monarchico di quei 2 o 3 cattolici degli ultimi thread… non sono tre strampalati, mi han fatto venire in mente un volantino di una mostra di CL di 1 o 2 anni fa dal titolo: “Una vita felice per il Papa e per il RE”! Roba dell’altro mondo davvero. L’altra sera da Marzullo la trasmissione concludeva con l’intervento di uno che non so chi sia che sosteneva per il futuro di guardare dall’altra parte del mondo, dove non hanno il limite del laicismo e della democrazia!!! Non pare credibile, ma questi davvero hanno in mente di tornare al Medioevo! Che fanno, a livello economico vogliono pure restaurare i servi della gleba?!!!

laverdure

Di piu’,se potessero cercherebbero di bloccare ogni prevenzione medico vaccinale per ripristinare quelle belle epidemie di peste,colera,vaiolo,ecc che fino a due secoli fa seminavano il terrore tra le masse.
Cosa c’e’ di meglio del terrore e del sentimento di totale impotenza per stimolare la fede ?
E soprattutto per spingere la gente a scucire per ottenere laiuto divino?
Del resto nelle zone musulmane integraliste del terzo mondo questa politica e’ in atto da anni.

ser joe

Nulla di nuovo. E’ la dimostrazione che il futuro della CCAR é nel medioevo.

Federico Tonizzo

2. La religione ha un’intrinseca dimensione sociale che lo Stato ha l’obbligo di rispettare; perciò, anche nell’interesse della società, la religione non può essere confinata nella sfera privata;
INGERENZA!!!

3. I credenti sono chiamati a cooperare alla ricerca del bene comune, sulla base di una solida relazione tra fede e ragione;
I FEDELI NON RAGIONANO.

4. E’ necessario che cristiani e musulmani, come pure tutti i credenti e le persone di buona volontà, cooperino nel rispondere alle sfide odierne promovendo i valori morali, la giustizia, la pace, e difendendo la famiglia, l’ambiente e le risorse naturali;
NO, MEGLIO NE STIANO LONTANI: FRA LORO SAREBBERO I PRIMI A LITIGARE..

5. La fede, per la sua stessa natura, esige la libertà. (…)
FALSO, ESIGE LA SOTTOMISSIONE DEL CREDENTE.

6. L’educazione delle giovani generazioni si deve basare sulla ricerca della verità, sui valori spirituali e sulla promozione della conoscenza.
LA “LORO” VERITA’? LA “LORO” CONOSCENZA? SONO FALSITA’.
E’ SCONTATO CHE, SE NON LITIGHERANNO I LORO CAPI, LITIGHERANNO I FEDELI DELLE 2 RELIGIONI.
VOGLIO ANCHE VEDERE CALDEROLI &C APPLAUDIRE QUESTA INTESA! 😉

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