In occasione del primo convegno nazionale dell’Associazione italiana ginecologi e ostetrici cattolici, scrive il sito del Corriere della Sera, il presidente Giuseppe Noia ha lamentato il fatto che verso i medici cattolici “c’è un pregiudizio culturale molte forte, che in passato ha anche penalizzato nel lavoro e nella carriera”. Noia ha proposto di “riservare metà dei posti disponibili a personale obiettore, e l’altra metà a chi non lo è, in modo da garantire il servizio e tutelare al contempo le posizioni di tutti”. Durante il convegno è stato sottoscritto un documento, la “promessa dell’ostetrico cattolico”, che contiene impegni quali il rifiuto di prescrivere contraccetti o di consigliare o facilitare il ricorso alla fecondazione assistita e all’aborto volontario.
I ginecologi cattolici si sentono discriminati
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il presidente Giuseppe Noia
Noia, Noia, Noia, Noia………
Io proporrei di escludere da qualsiasi posto nelle strutture sanitarie pubbliche chi non è disposto a fornire tutta l’ assistenza sanitaria alla quale i cittadini hanno diritto, a cominciare dalla prescrizione dei contraccettivi . Non è utopistico: Già la regione Puglia ha escluso dai consultori pubblici i medici obiettori, e così ha fatto un’ottima cosa a tutela della salute dei cittadini.
concordo in pieno. l’obiezione di coscienza può essere relativa solo a qualcosa di obbligatorio. le discriminazioni folli per chi non ha fatto la leva vigono tutt’ora (se non sto dicendo una baggianata, mi pare che in alcune regioni non si potesse neppure ottenere il patentino per la pesca nelle acque interne, oggi credo che almeno questo divieto ridicolo sia stato abolito). ginecologi, ostetrici ed infermieri obiettori possono tranquillamente lavorare solo nel privato, almeno fin quando lo stato accetterà e dovrà garantire i trattamenti per i quali obiettano. vedi se un praticante avvocato si rifiuta di difendere uno spacciatoruncolo perchè è contro la droga, che fine gli fa fare il dominus…
concordo
concordo anch’io.
anche se in certi ospedali raggiungere per legge il numero di metà di non obiettori sarebbe già un bel risultato! a volte non ce n’è nemmeno uno!
Ciò che trovo assurdo è il mettere sullo stesso piano la contraccezione e l’interruzione volontaria di gravidanza: sono liberissimi di essere cattolici, ma dovrebbero anche usare il buon senso. Se si vuole evitare l’aborto volontario, la cosa migliore è una buona cultura sulla contraccezione, non certamente fare voto di castità!
vallo a spiegare a chi crede che le vergini possano restare incinte e partorire restando tali
Non vogliono che facciamo sesso ludico.
Questo per quelli che intervengono continuamente nel sito attaccando Nicki Vendola perchè si dichiara cattolico. Per me può dichiararsi quello che vuole, l’importante è che nelle sue funzioni politiche promuova atteggiamenti laici da perte delle istituzioni pubbliche da lui controllate.
Concordo con quanto dici.
E se ai ginecologi si uniscono gli anestesisti obiettori il mix risultera’ esplosivo.
Purtroppo devo aggiungere che dopo il TAR Puglia anche il consiglio regionale boccia la delibera regionale:
Regioni: Puglia, in consiglio battuta maggioranza
(ANSA) – BARI, 16 NOV – Mentre il presidente della Regione, Nichi Vendola, e’ negli Usa, la maggioranza di centrosinistra è stata battuta nel Consiglio regionale per due volte sull’approvazione di un ordine del giorno del centrodestra sulla riorganizzazione dei consultori prevista da una delibera della giunta regionale del 15 marzo 2010. L’ordine del giorno – votato a scrutinio segreto – chiede, tra l’altro, alla giunta di revocare gli effetti della delibera regionale, che riorganizza i consultori, escludendo la presenza di ginecologi obiettori di coscienza.
Politici degni d’una teocrazia tipo IRAN.
scusate prima di “… le discriminazioni folli…” manca “Lo stato ha trattato gli obiettori militari a pesci in faccia:”
hanno la faccia come…
prima creano difficoltà ad un servizio pubblico e poi hanno pure il coraggio di “sentirsi discriminati”
lo vadano a dire a quelli che sono costretti a girare di qua e di là perché c’è il medico obiettore
…vedi il caso di una mia amica che è andata a vivere a Roma che per trovare qualcuno che le prescrivesse la pillola del giorno dopo (utile solo entro 72 ore dal rapporto a rischio) ha dovuto girare CINQUE ospedali…. e consideate che abitava a Roma da un solo mese, quindi per fortuna ha trovato un’amica che l’accompagnasse perchè lei non sapeva neanche dove fossero, gli ospedali…
Per non essere volgare dico che hanno una faccia tosta che è tutto un programma quando affermano di sentirsi discriminati. Discriminate sono le donne che vogliono abortire e sentirsi tutelate e non giudicate da dei moralisti.
Ma detto questo, immaginatevi che cosa succederebbe se un poliziotto si svegliasse un giorno e dicesse che per motivi di coscienza non vuole usare la pistola. La logica sarebbe che se ne vada e faccia un altro mestiere.
Qui chiamano obiettore chi invece per legge può boicottare una legge dello stato.
Concordo e aggiungo che gli obiettori veri, ad esempio gli antimilitaristi, hanno sempre pagato la loro obiezione di coscienza -che peraltro non danneggiava terzi, al contrario di costoro il cui paziente dovrebbe essere la donna e non l’embrione- con il carcere o comunque con sanzioni; costoro vogliono furbescamente obiettare danneggiando terzi senza rimetterci nulla.
appunto. io capirei se ci fosse una grave carenza di operatori sanitari, cosa che potrebbe spingere lo stato ad accettare di scendere a patti con gli stessi. ma così, senza contropartita negativa, non lo tollero. ripeto, l’obiettore di coscienza non può fare il carabiniere, eppure ci sono tante attività dell’arma che non comprendono l’uso effettivo delle armi, neppure il contatto con le stesse. non vedo perchè dovrebbe esserci differenza di trattamento nell’attività medica.
Infatti si potrebbe obbligare questi medici a fare, chesso’, i dermatologi.
Un ginecologo sa che tipo di professione eserciterà.
Fra l’altro non conosco ginecologi che non prescrivano contraccettivi ormonali: sono forse gli stessi che non praticano l’aborto?
Ne dubito fortemente.
Ma far fare il medico a chi può fare il medico?
“che contiene impegni quali il rifiuto di prescrivere contraccetti”
Ma fai il prete!
Gome diceva il mio professore di latino ai somari “braccia tolte all’agricoltura”. Questi somari facessero i preti o comunque non battessero fiacca e andassero a lavorare, agli obiettori toglierebbero una parte di lavoro che causa loro è tantissima.
Parlare di discriminazione quando CL ha tutti gli ospedali della Lombardia, quando per entrare in certe specializzazioni devi aver dato non solo l’anima al prete di turno… beh, un certo coraggio ci vuole.
Vi informo che il Policlinico Silvestrini di Perugia, dopo che è stato smantellato il vecchio ospedale di Santa Maria della Misericordia, è stato ribattezzato Santa Maria della Misericordia (bis?), tanto per smentire che la Chiesa non ha potere, anche in una regione di mangiapreti come l’Umbria, in cui la massoneria e la sinistra avevano finora impedito certe ingerenze massicce.
Si tratta della stessa cosa che vogliono fare a Pisa, dopo il completamento del trasferimento di tutti i reparti nel nuovo ospedale di Cisanello: l’altro presidio, che verrà smantellato, è tuttora l’ospedale Santa Chiara; ad una riunione era presente il vescovo locale che formulò la richiesta additando ragioni storiche. Sembra infatti che a lavori ultimati, avremmo a Pisa un ‘Nuovo Ospedale Santa Chiara’ a Cisanello.
Secondo la logica cattolica dovrebbero essere tutti additati come “sporcaccioni” e allora cosa ci fanno in quei reparti se non i guardoni?
non ho svolto il servizio di leva perchè sono obiettore
lo Stato mi dice che è un mio diritto, però ora non posso partecipare a concorsi per entrare in Polizia, Carabinieri, GdF, ecc. ecc.
per i ginecologi dovrebbe valere lo stesso principio
sei obiettore? bene, è un tuo diritto però non dovresti poter lavorare in strutture pubbliche, apri uno studio privato e fa quel che ti pare, in ospedale devi garantire tutti i servizi previsti dalla legge
CONCORDO!!
Oppure non fai il ginecologo, ma il gastroenterologo o l’oncologo o altro… di specializzazioni la medicina ne ha tante.
Abbiamo un’idea sul rapporto numerico fra:
– totale dei ginecologhi
– ginecologhi che possono essere considerati cattolici (battezzati, praticanti, non divorziati etc.)
– ginecologhi che si dichiarano obiettori?
O meglio:
– quanti ginecologhi sono obiettori per la loro aderenza (reale) al cattolicesimo
– quanti ginecologhi sono obiettori per evitare fastidi o per attuare aborti in privato a pagamento?
mario
Approvo le domande.
Occorrerebbe un controllo a tappeto da parte p. es. della GdF.
La legge 194 esiste ormai da svariati anni; l’obiezione di coscienza poteva avere senso solo all’inizio, per i medici ginecologi che avevano scelto tale specializzazione quando tale pratica non era prevista.
Adesso il medico che si specializza in ginecologia sa che fra i suoi doveri potrebbe esserci quello di effettuare aborti. Se in contrasto con la sua ideologia o sceglie una specializzazione diversa o decide di andare a lavorare in una struttura privata che aderisce alla loro ideologia.
perfettamente d’accordo, tanto più che fare il ginecologo non è certo un obbligo (come lo era invece la leva).
Evidentemente non hanno letto la relazione annuale del ministero della sanità sulla legge 194.
Da quella del 2009, obiettori ginecologi: 70.5% nel 2007, erano il 58.7% nel 2005, anestesisti obiettori cresciuti dal 45.7% al 52.3 % negli stessi anni. Ginecologi obiettori: 85.6% nel Lazio, valori di poco inferiori in Basilicata, Campania, Sicilia. Sono già ampiamente in maggioranza in Italia e sono fortemente cresciuti in pochi anni: un po’ strano che ciò sia avvenuto se fossero stati discriminati. Mi sembra che in molti posti sia diventata una condizione per poter fare carriera. O forse intendono che devono essere almeno il 50% in tutte le realtà ospedaliere, anche quelle dove sono ancora minoranza? Se fosse invece da interpretare come una sorta di par condicio in cui i medici devono essere equamente divisi tra abortisti e non, diventerebbe paradossalmente una situazione a vantaggio dell’applicabilità della legge 194.
Mentre posso capire le perplessità sull’aborto, non riesco a concepire come dei medici nel 2010 possano essere contrari alla contraccezione, ed inoltre la legge 194 non prevede l’obiezione anche per la contraccezione. Troppe donne, soprattutto straniere, ancora oggi usano l’aborto come contraccettivo, quindi se ci avessero pensato prima e fossero state correttamente informate, avrebbero evitato l’aborto. Inoltre il medico dovrebbe preoccuparsi della salute della donna e sfornare figli a raffica, soprattutto se non voluti, non fa di certo bene alla salute fisica e psichica della donna. Se io e mia moglie non fossimo ricorsi alla contraccezione anziché due figli (voluti) ci ritroveremmo con 10-15 figli, un incubo!
Già, tu sgobbi mentre il pretume STERILE tracanna ogni anno miliardi di euro per mantenere il lusso sibaritico della Corte papale e l’apparato di potere, mediatico e finanziario.
Mentre loro pappano e trincano (e mi riferisco all’alto clero, non ai Don Puglisi), le famiglie numerose – come si dice – shugano.
Vecchia storia e vecchia come il mondo.
Immagina di essere una donna, e di essere inguiata, non importa perchè, nessuno lo chiede al maschio che l’ha inguiata, come nessuno gli chiede perchè non ha usato il gommino… (e questo se parliamo solo di rapporti consensuali, ma, disgraziatamente, esistono anche brutte cose). E il dottore che può impedire che (ecc. ecc. ecc. credo che solo un sasso non possa capire, gli altri si).. ti rimbalza.
Io se mi metto nei panni di una di quelle ragazze (che come fai notare tu spesso sono anche sole, straniere e giovani), a pensare a cosa sta succedendo al mio organismo e alla mia vita contro la mia volontà… ma un dottore non dovrebbe salvarmi anzichè indurmi al suicidio? :-O
MA SOPRATTUTTO…
su che base il 50% di posti? Perche’ secondo loro gli obiettori sono esattamente la meta’ del totale e quindi gli spetta la meta’ dei posti?
“…n modo da garantire il servizio e tutelare al contempo le posizioni di tutti….”
E’ una presa in giro da parte loro?
e io propongo allora di riservare metà dei posti di infermieri agli obiettori di coscenza testimoni di geova che si rifiutano di fare trasfusioni. propongo anche che metà dei posti da insegnante in ogni scuola e liceo venga riservata a careazionisti che per obiezione di coscenza si rifiutino di insegnare l’evoluzionismo. inoltre metà dei posti di lavoro nei supermercati sia riservato a vegetariani che si rifiutano di toccare qualsiasi prodotto che contenga carne, così come metà dei posti di medico dietologo siano riservati a vegetariani che si rifiutano di consigliare diete che contengano carne, inoltre metà dei posti di lavoro di tutti i medici và riservata a esponenti del gruppo 100% animalisti che si rifiutino di prescrivere ai pazienti medicinali testati sugli animali, mentre anche tra i ricercatori farmaceutici vanno riservati la matà dei posti sempre ai 100% animalisti che si rifiutino di effettuare i test sulle cavie. inoltre metà dei posti da pompiere e poliziotto vanno riservati a mussulmani fondamentalisti che si rifiutino di aiutare donne non coperte dal velo (come l’esperienza mediorientale insegna nel caso di incendi in istituti femminili…)…..
…..sembrano tutte cose assurde, vero? eppure è esattamente quello che pretendono i cattolici per loro applicato anche alle altre religioni/ideologie con le loro obiezioni di coscenza.
in realtà la soluzione sarebbe facile: sei obbiettore? NON FAI IL GINECOLO, cavolo! ti costa tanto fare l’andrologo o il pediatra invece che il ginecologo (considerato tra l’altro anche che tra i doveri di un ginecologo c’è anche uno che detesti)? tanto più che se sei cristiano, dovresti pure rifuggire le tentazioni e i cattivi opensieri causati dalle miriadi di vagine che ti vengono offerte!
Anche questa è, secondo me, un’ennesima entrata a gamba tesa nella laicità dello Stato.
laicità che i cattolici vogliono demolire onde potere estendere e consolidare il potere dei preti.
L’obiezione di coscienza per motivi religiosi andrebbe abolita. E quanti ginecilogi “cattolici” diventano agnostici nei loro studi e cliniche private a pagamento?
La cosa assurda è che prima vogliono ribadire la loro cattolicità dichiarandosi non ginecologi, ma ginecologi cattolici, non psichiatri, ma psichiatri cattolici per mettere già le mani avanti come a dire: “uè! io sono cattolico, come ti viene in mente di chiedermi certe cose!”, e poi si lamentano se uno agisce di conseguenza a fronte di questa ostentazione identitaria che viene fatta solo per palesare che loro sono professionisti ma solo a certe condizioni, quelle cattoliche appunto.
Perché pensando ai medici obiettori mi viene sempre in mente quel ginecologo di Ischia che in ospedale obiettava ma nel suo studio cambiava idea?
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/52103/golia-obiettori-abortisti.html
Quando si dice far soldi sul corpo delle donne.
E l’obiezione di coscienza? Ah, già. L’ho dimenticata in ospedale …
Sarebbe bello che costoro lavorassero solo nel servizio privato, lasciando stare le strutture pubbliche. E sarebbe bello se fosse disponibile un elenco dei loro iscritti, così i loro “fedeli” possono farsi raccontare le favolette pure dal dottore, e tutti gli altri possono prendere la precauzione di andare da un’altra parte.
“c’è un pregiudizio culturale molte forte, che in passato ha anche penalizzato nel lavoro e nella carriera”
A me sembra proprio il CONTRARIO!!!!!!!!!!!!!
I clericali si esercitano ogni giorno a rivoltare la frittata falsificando la realtà.
Sembra anche a me…Vedere CL! 🙁
È una follia: chiedono privilegi in nome dei loro pregiudizi. Ma siamo pazzi?
Per favore… i cattolici in Italia sono la classe più privilegiata di tutti, e anche solo il fatto si permettano di avanzare richieste discriminatrici come sopra ne è una delle tante dimostrazioni.
C’è della volgarità nel lamentarsi anche di essere dei poveri perseguitati quando invece (a differenza di chiunque altro) si gode di tantissimi privilegi.
E’ il famigerato vittimismo cattolico, un altro dei loro noti espedienti retorici per dare a bere qualsiasi cosa e poter far scontare agli altri il loro credo.
Ovviamente questo Noia considera cattolico=obiettore; questo non è sempre vero.
L’obiezione di coscienza in Italia serve anche e soprattutto a lavorare meno, questo è un dato di fatto. Tanti medici che non praticano aborti volontari dove semplicemente starebbero più ore in sala operatoria, sono gli stessi a farli a pagamento in qualche clinica privata.
E poi, da medico, trovo aberrante che qualcuno senta il bisogno di un’associazione per medici cattolici; il medico opera sempre e solo nell’interesse del paziente, il centro della sua azione è il paziente, non certo qualche dio o chi per lui.
Inoltre: cosa fu la concezione di Gesù nel ventre di Maria, moglie di Giuseppe, se non il primo esempio (documentato proprio per chi crede nella Bibbia) di fecondazione eterologa nella storia??
🙂
mi domando se gli importi qualcosa delle donne che si sentono discriminate.
vabbè ok è una domanda retorica
Che bel professionista è il sig Noia: vuole il 50% dei ginecologi che siano obiettori: non si è chiesto quale sia la percentuale di DONNE antiabortiste. A lui stanno a cuore solo gli interessi dei suoi amici. In ogni caso non credo che in un ospedale dove non ci fossero obiettori, le donne vengano obbligate ad abortire. Vogliono il controllo sulle decisioni degli altri, la chiesa è peggio della Spectre.
“”Noia ha proposto di “riservare metà dei posti disponibili a personale obiettore, e l’altra metà a chi non lo è, in modo da garantire il servizio e tutelare al contempo le posizioni di tutti”.
beh, se fossero presenti contemporaneamente in ogni ambulatorio e ospedale della Repubblica effettivamente non sarebbe una cattiva idea.
Poverini, anche qui la verità dei fatti viene ribaltata, sono loro che discriminano in materia di 194 e consultori ad Hoc, “tutto il resto è noia, maledetta noia”.
Perchè non si dimettono e cambiano mesterie?
A Napoli si chiama “chiagni e fotti”.
Esatto, proprio quello che dicevo sopra del vittimismo cattolico.
I medici obiettori dovrebbero avere una decurtazione dello stipendio in quanto rifiutando di svolgere interventi che dovrebbero far parte del loro mansionario, lavorano di meno.
O, in alternativa, i medici abortisti dovrebbero essere pagati di più.
Decurtazione!?…NON DOVREBBERO PROPRIO LAORARE IN UN LUOGO PUBBLICO!!
La legge prevede la prescrizione di contraccettivi come servizio sanitario?
La legge prevede la fecondazione assistita come servizio sanitario?
La legge prevede l’interruzione di gravidanza come servizio sanitario?
A tutte le domande la risposta e’ si. Sulla base di questo, perche’ mai ginecologi dovrebbero percepire uno stipendio statale (pubblico), se non assolvono ai loro doveri!?
Quando hanno scelto la loro specializzazione medica, sapevano benissimo che questa implicava la prescrizione di contraccettivi, la fecondazione assistita e l’interruzione di gravidanza. S non gli sta bene, possono accomodarsi altrove e lavorare per strutture ospedaliere e cliniche private gestite dalla CCAR. Altro che decurtazione…A CASA!!
Concordo pienamente. Intendevo dire che la decurtazione ci vorrebbe adesso, rebus sic stantibus.
Ma sono il primo a dire che gli obiettori non dovrebbero lavorare nelle strutture sanitarie pubbliche dove si fanno aborti.
Che poi, scusa, loro sono per la procreazione, per fare tanti bambini… ma con l’assistita no… Bah!!!
Insomma: “le quote OSA” – per chi “OSA contrastare attivamente, col beneplacito e il foraggiamento dello Stato… le leggi dello Stato”.
Ottima questa volontà di riconoscimento del diritto a “non veder discriminato chi vuole esercitare… il diritto a discriminare”. Mi ricorda le ragioni che, or non è molto, hanno indotto la chiesa cattolica ad opporsi all’abolizione della pena di morte… in nome della vita (ovvero, ancora, della “non discriminazione dei discriminatori”).
Quanto a contorsionismo mentale, non si può certo dire che siano contraddittori: fedeli alla linea e coerenti fino in fondo, senza eccezioni!