Spagna, il sacerdote pedopornografo: “non ero conscio che fosse un grave delitto”

Aveva in casa un gigantesco archivio pedopornografico: davanti ai giudici, il parroco di Vilafamés ha dichiarato a un giornalista di El Mundo di “non essere stato al corrente che si trattasse di un delitto così grave”. Rafael Sansó Riera è ora confinato in un convento e in libertà vigilata. Il sacerdote ha chiesto perdono “alla Chiesa, alla parrocchia e alle persone offese: il vescovo glielo ha accordato.

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63 commenti

darkzero

Ahem…. Presa per i fondelli a parte, temo che in ogni caso la legge non ammetta ignoranza…

Kaworu

mi sa anche a me.

se no sai, tipo “signor giudice, non sapevo che lo stupro fosse reato, il mio cervello è rimasto fermo al medioevo… vuole due galline come risarcimento?”.

serio

La legge penale qualche volta ammette l’ignoranza. Ma non è questo il caso. Anzi, questo è il classico esempio dell’ignoranza da non ammettere.

crebs

Il sacerdote ha chiesto perdono “alla Chiesa, alla parrocchia e alle persone offese: il vescovo glielo ha accordato.

Il vescovo può accordare il perdono della parrocchia, forse (ma non credo) quello della chiesa.
Ma mi piacerebbe sapere come fa, in base a quale potere o diritto, ad accordare il perdono delle persone offese.

Third Eye

Grosse pacche sulle spalle con una mano e con l’altra regge fermamente il borsello che non scucirà un centesimo, no?

San Giovese

MI chiedo se ha chiesto perdono anche al giudice e allo Stato per aver violato la legge…
ah già! è legge temporale, per loro vale solo quella divina……..

Kaworu

ma no figuriamoci, perchè mai collezionare foto di bambini che fanno atti sessuali dovrebbe essere contro la legge…

ma vi pare?

io mi domando fino a dove può arrivare la faccia di c u l o di queste persone.

il vescovo tra l’altro come si permette di parlare in vece delle persone abusate in quella collezioncina di fotografie?

Batrakos

Sono d’accordo: qua sono due i cialtroni, il prete pedofilo e il vescovo che subito lo ‘perdona’.
Per chi abortisce o vive una sua omosessualità liberamente o sceglie di morire dignitosamente il perdono è ben più difficile da ottenere e questo già la dice lunga…

Kaworu

ma sinceramente il perdono ho una vaga idea di dove potrebbero infilarselo. di traverso, se gli piace di più.

a me basterebbe che uno stato civile permettesse quelle cose, poi ‘azzi dei cattolici che le scelgono l’ottenere perdono o meno.

Batrakos

Kaworu,
certamente, a noi interessa primariamente che lo Stato si liberi dai fantasmi clericali e ce le garantisca; anche per me che sono etero vale la piena solidarietà a chi è limitato nei suoi diritti (in questo caso l’universo lgbt) seppure la cosa mi tocchi direttamente meno degli altri punti. Ma la solidarietà e la giustizia sono armi oltre che valori etici.
Ma già che si parla di preti ne ho approfittato.
Tu hai un’idea di dove potrebbero infilarsi il perdono…io, oltre a ciò che dici tu, il perdono glielo spaccherei in testa tanto per restare alla battuta

Danzatea

“…………..confinato in un convento e in libertà vigilata.” Ma perchè non nelle patrie galere come tutti i normali cittadini?

gano

Ho impressione che il mero “possesso” di materiale pedopornografico (senza “spaccio”, per capirsi) non richieda l’arresto preventivo.
Non voglio dire che sia giusto, e’ solo un’osservazione tecnica.
E’ altresi’ probabile che, se c’e’ discrezionalita’ da parte delle autorita’ giudiziarie in questi casi, si useranno come al solito due pesi e due misure: una per i tonacati, una per i normali cittadini (ammesso che di “normali” si possa parlare in questi casi).

Io ero Sai

Beh in un certo senso ha commesso un reato a sua insaputa.
E poi come faceva a sapere che avere milioni di foto di bambini nudi fosse reato? Mica è laureato in legge! Poverino…

Kahani

Guarda, pur detestando le parrucconate perbeniste del tipo “qualcuno pensi ai bambini”, proprio non riesco a usare l’arma dell’ironia in casi come questo…perdonami.

Southsun

Che schifo. Questa è ESATTAMENTE la “finissima” cultura religiosa inculcata da Ratzinger oggi e Wojtyla ieri!

Se questi sono i risultati del cattolicismo, di cosa blaterano i pretonzoli su Pontifess e altre fosse settiche?

Questo qui come ha fatto a diventare prete? Lo hanno preso da un istituto per ritardati mentali o idioti clinici per “non sapere” che detenere materiale pedopornografico è REATO?

Guarda guarda i sedicenti alfieri del “pensiero religioso del primato morale” come cadono – inconsapevolmente, perbacco! – in basso.

Ernesto

Non dirò una cosa popolare, ma chi se ne frega:
secondo me il mero possesso di materiale pedopornografico (“per uso personale”) non dovrebbe essere reato;
la violenza su minori sì (ovviamente);
la produzione di pedopornografia pure;
la vendita e la diffusione anche.
Ma il solo possesso personale no.

Paul

Il possederlo implica che debba essere prodotto.
L’essere prodotto implica che dei bambini incolpevoli verrano violati nella loro innocenza.

Sandra

Ernesto, secondo te è da punire solo chi produce una poltrona di pelle umana, o anche chi l’ha comprata per sedercisi sopra?

Ernesto

Solo chi l’ha prodotta, e solo se ha fatto del male a qualcuno per farlo (non, per es., se ha adoperato resti di gente morta per cause naturali).

moreno03

Se con la richiesta di poltrone in pelle umana sei la causa di tale commercio e della relativa produzione con quanto ne consegue (omicidi) allora sì che anche il semplicemente compratore (consapevole) è colpevole come il produttore: lo sei in quanto “mandante”.

Sandra

Non sono proprio d’accordo con Ernesto, il consumatore è il responsabile del mercato insieme al produttore. Mi ricordi un po’ un certo avvocato e il suo discorso dell’utilizzatore finale… La televisione spazzatura per esempio è solo colpa di chi la produce? Il consumatore ha il potere di scegliere, lo puo’ fare in modo piu’ o meno informato, ma anche non informarsi è una scelta!
Se il prete ha sul proprio disco piu’ di duemila immagini di pedopornografia non puo’ accusare nessuno, anche se non le ha “commissionate” direttamente è supporter di chi le ha scattate. Non stiamo parlando di attori adulti, ma di bambini, di cui sappiamo che non possono essere consenzienti.

Ernesto

ma chi se ne importa chi è il responsabile indiretto morale di qualcosa.
La legge dovrebbe servire per punire comportamenti antisociali, cioè per impedire che sia fatto del male a qualcuno, non per imporre comportamenti etici a tutti.

Il responsabile morale indiretto della guerra dei narcos in Messico può anche essere il consumatore occasionale di droga in Italia, ma sono i narcos e basta a dover essere puniti secondo la legge.

Grace

anche io penso che punire con la reclusione la semplice detenzione di materiale pedopornografico, soprattutto dove non ci sono scene di violenza, sia eccessivo, perché comunque chi lo trova in internet e lo scarica per curiosità non è il committente di queste immagini o di questi filmati, per me sarebbe responsabile soltanto chi personalmente commissiona la produzione di questo materiale, non chi lo ha perché l’ha trovato già pubblicato in rete. Materiale pedopornografico è una etichetta che comprende le cose più svariate, si può andare dalle foto di nudo o di erotismo con ragazzine/i pubescenti (che a volte possono essere anche maggiorenni iposviluppate/i) a foto di tipo sadico, il cui possesso però dovrebbe, allora, essere punito anche nel caso di foto rappresentanti adulti…infatti se mi trovano in possesso di una foto o di un filmato che rappresenta lo stupro a sangue vero di una donna adulta, maggiorenne, scaricato da internet non commetto nessun reato, però se la stessa avesse un anno di meno e fosse minorenne è reato? addirittura la legge si applica anche alle immagini sessuali di minori non reali, ma ottenute mediante un fotomontaggio, dove, quindi, non è stato commesso, nella realtà, alcun atto contro un minore…qualcuno parlava di criminalizzare anche i disegni…

Trattino

sono d’accordo con Ernesto, considerato anche che qualcuno, per vendetta, potrebbe inserire del materiale pedopornografico di una persona innocente, esponendola a conseguenze penali…sottoporre a misure penali una persona per il solo fatto che è stato ritrovato del materiale pedopornografico nel suo pc mi sembra eccessivo, sarebbe come arrestare per omicidio qualcuno perché trovato in possesso di una foto in cui qualcuno uccide

Trattino

“potrebbe inserire del materiale pedopornografico nel computer di una persona innocente”

Grace

sì infatti per esempio a Bologna nel 2004 un uomo è stato processato per detenzione di materiale pedopornografico solo perché essendo non molto esperto di informatica ha scaricato per errore un file criptato, credendolo l’aggiornamento di un gioco, e dimenticandolo poi nella memoria del computer, certo infine è stato assolto, ma penso che sia rimasto non poco traumatizzato dall’accaduto.

Trattino

sono d’accordo con Ernesto, considerato anche che qualcuno, per vendetta, potrebbe inserire del materiale pedopornografico di una persona innocente, esponendola a conseguenze penali…sottoporre a misure penali una persona per il solo fatto che è stato ritrovato del materiale pedopornografico nel suo pc mi sembra eccessivo, sarebbe come arrestare per omicidio qualcuno perché trovato in possesso di una foto in cui qualcuno uccide

Nightshade90

giusto, allora non dovrebbe più essere reato neanche il possesso di 50 kg di cocaina in casa: potrebbe essere per uso personale, o addirittura “qualcuno potrebbe inserire della cocaina nella casa di una persona innocente”. ma hai riflettuto su quello che dici?

inoltre faccio notare il possesso, scaricamento e visione di materiale pedopornografico fà aumentare il suo commercio, e di conseguenza la sua produzione. chi fà uso di simile materiale indirettamente è complice di chi lo produce.

Ernesto

50 kg no perché l’uso personale non è credibile.
Il posseso di 5 g invece dovrebbe essere del tutto legale.

Ed è già successo che forze dell’ordine o servizi segreti deviati abbiano messo droga in casa di qualcuno per ricattarlo (vedi caso Marrazzo).
Hai riflettuto tu su quello che dici?

moreno03

Allora siccome uno, per vendetta, potrebbe anche commettere un omicidio e addossare le prove del delitto a te, non dovremmo neppure condannare che viene incastrato dalle sole prove per omicidio, ma farlo solo sulla base di una confessione.
Il tuo è un concetto di garantismo assurdo.

moreno03

Ernesto se ti chiamo Kate Mosse 50 kg sono per uso quotidiano.

Ernesto

l’omicidio è un atto che fa del male a qualcuno.
il possesso di qualcosa non è un atto e non fa del male a nessuno.

si dovrebbero punire solo le azioni.

Ernesto

Senza contare che “addossare le prove di un omicidio” non ha alcun senso.
Al massimo uno può creare prove false per incastrare qualcun altro, ma sono sempre prove false. Uno deve condannare sulla base di prove vere, anche in assenza di confessione. C’è la polizia scientifica apposta.

Massimo

Mettiamola così: io vado al mercato e acquisto una milza di bambino pakistano, un rene di bimba afghana e due etti di colon di angolano cinquenne. Compro un prodotto introdotto sul mercato da qualcuno che strappa milze, reni e colon a minori “meno fortunati” – come si usa viscidamente dire – in giro per il mondo. Se non lo facessi, contribuirei a indirizzare questo qualcuno verso un altro mestiere, “boicottando” la sua attività di smembramento di pargoli. Se lo faccio, lo aiuto a prosperare, rendendo florido il suo commercio e stimolandolo a “fare di più” – magari, alle cornee di giovane eskimese non ci aveva ancora pensato ma, grazie al mio apporto, prende in considerazione l’ipotesi.
Un po’ come si fa quando: 1. se non si vuol essere coresponsabili, si evita di comprare quel certo latte in polvere – non cito la marca, ma molti mi capiranno -, di quella certa marca, perché si sa che l’azienda vuole solo accreditarsi come “umanitaria”, mentre sa benissimo che i destinatari del “regalo alimentare” moriranno mescolandolo con acqua infetta; 2. se ce ne sbattiamo le animelle, non facciamo cernite al supermercato e infiliamo tutto nel carrello: dal latte in polvere al fegato d’infante… extracomunitario

Grace

Il responsabile morale della guerra dei Narcos in Messico è il proibizionismo contro la produzione e la vendita legalizzata delle sostanze stupefacenti secondo i criteri della preparazione farmaceutica, nessun altro.

kundalini444

Bisognerebbe chiarire di che tipo di materiale si tratta, e che uso ne facesse.
Se si limitava ad avere foto di nudi di adolescenti, effettivamente non è un reato poi così grave… anzi mi pare che non sia nemmeno reato.

Diverso è il caso in cui ne facesse commercio, oppure il materiale incriminato fosse collegato a violenze e abusi di qualsiasi genere (REALI, non virtuali).

Si deve stare molto attenti a non cadere nella caccia alle streghe e nella caccia agli untori. Chi molesta bambini e chi guarda foto di bambini su internet vengono chiamati allo stesso modo “pedofili” ma NON sono la stessa categoria di reato. C’è quasi la stessa differenza fra chi uccide e chi guarda filmati di violenza.

Tra il FARE e il FANTASTICARE c’è una differenza bella grossa, chi fa cose cattive va punito, ma chi si limita a immaginarsele può non essere altrettanto pericoloso.

Sandra

Con la sottilissima differenza che nei filmati di violenza si fa per finta!!!! Se vuoi fare un paragone che regge, allora dovresti dire che non c’è differenza tra chi uccide e chi guarda filmati dove vengono torturati per davvero prigionieri o ostaggi. Facciamo per esempio che c’è uno a cui piace vedere gente torturata ed è disposto a comprare un filmettino cosi’ per distendersi un po’, e uno che ti rapisce e ti tortura per vendere il filmato al tipo…. qual è la differenza di responsabilità tra il richiedente e il fornitore?

Painkiller

Appunto. I fruitori di materiali pedopornografici sono I MANDANTI degli stupri e degli omicidi. Se non ci fosse chi compra non ci sarebbe chi produce e vende.
Comprare materiale pedopronografico è l’equivalente del tenere fermo un bambino mentre viene stuprato, non equivale ad immaginare.
Se fossero fumetti me ne fregherei…. ma qui si parla di foto e video dove bambini sono stati violentati.

Certo quando le vittime sono bambini e donne non frega a nessuno, se fossero state foto di sturi e torture su uomini sai che levata di scudi.

moreno03

Non facciamo del buonismo d’accatto, per la legge c’è differenza tra semplice possesso di materiale pedopornografico e la sua produzione, infatti vengono tutti e due puniti ma in maniera diversa: più blandamente il primo, più severamente il secondo. Ma ciò non toglie che, pur con tutte le differenze nella responsabilità di tale condotta criminosa, tutte è due gli atti siano corresponsabili nel creare il turpe commercio del materiale pedopornografico, per qui vengono tutt’e due puniti (con differenti severità, com’è già stato detto).

sin.night.

Ammettiamo per un attimo che davvero non fosse al corrente che la detenzione di materiale pedopornografico è un reato, ipotizziamo persino che non si fosse reso conto che si trattava di materiale raffigurante persone non adulte… ci manca solo che dica che non sapeva che il materiale pornografico è *leggermente* in contrasto con la morale cristiana in ambito sessuale!

Quello che mi lascia basito è quel “così grave”: spero che non sia una traduzione letterale delle esatte parole di quel prete… quel “così” mi suona come “sapevo di sbagliare, ma non pensavo avrei mai scatenato un simile putiferio e che ne avrei dovuto pagare le conseguenze”, vi colgo una consapevolezza tutt’altro che rassicurante…

spapicchio

fanno quello che vogliono e se la ridono alla faccia dei devoti, degli ingenui, e della legge

FSMosconi

Ma nooooooooooo. Non lo sapeva. Ma vaff… a ‘n bicchiere! 👿

MicheleB.

Ma l’onanismo non è già peccato in sè? Vero che il loro capostipite faceva il falegname, ma in questi conventi piovono saracchi a iosa!

Nightshade90

ma nooo, onanismo è il coitus interruprtus, da quando è diventato così difficile per i preti trom..are più o meno apertamente (non sono più i bei tempi dei borgia…), improvvisamente le pippe sono state depenalizzate……

ParkaDude

“Il vescovo glielo ha accordato.”

Non avrà avuto problemi a mettersi nei panni del sacerdote, immagino.

RobertoV

Paradossalmente con la sua difesa “di non essere stato al corrente che si trattasse di un delitto così grave”, tradisce quello che è stato, ed è probabilmente ancora l’atteggiamento diffuso nella chiesa, nonostante le dichiarazioni retoriche attuali di condanna dei suoi vertici. In molte delle testimonianze nei casi di pedofilia vengono fuori affermazioni del genere ed anche in ammissioni di qualche cardinale che riconosceva che la pedofilia è un problema di cui stanno imparando solo ora gli effetti pesanti sulle vittime. Evidentemente lo consideravano un vizietto, debolezza umana, niente più, vizietto che ovviamente si può perdonare.

moreno03

Il clero ha già più volte palesato che per loro è più grave l’omosessualità della pedofilia come peccato, che cosa vuoi dire a gente del genere? qualche mese fa, per alleggerire le loro responsabilità, stavano pure a spaccare il capello in quattro dicendo che ma maggior parte dei preti non sarebbero pedofili ma efebofili (però quando non sono preti li chiamano pederasti!).

Paul Manoni

Se accadesse ad una persona qualsiasi, marcirebbe giustamente in galera!
Se questa persona chiedesse perdono, lo schiferebbe chiunque lo stesso!

Viene la nausea al solo pensiero che queste notizie ormai escono all’ordine del giorno…Un giorno un pedopornografico, un’altro uno che abusa di bambini, un’altro giorno un preste masochista che si eccita al dolore degli altri, un’altro giorno ancora, un prete che sodomizza ragazzi sordomuti!

…Ma l’omosessualità e l’ateismo sono fenomeni “illogici e patologici contro natura”!!
CHE PONTIFEX SI VERGOGNI!!

ser joe

E’ risaputo che chi detiene materiale pedopornografico lo fa per adescare la curiosità dei minorenni. Se poi chi lo detiene è un prete, ritengo sia più grave perchè lo fà per azioni che violano sia la fiducia che il minore pone nella figura “spirituale” sia il suo ruolo morale e sopratutto la legge visto che è stato processato. Il suo vescovo poi assolvendolo fa ancora più schifo.

Massimo

È ovvio; sono così puri, disinteressati e ignari del mondo delle ricchezze terrene e del vile mercato – con il suo strascico di miseria umana e di gretezza – da non immaginare – che dico? da non sospettare nemmeno, per eccesso di candore angelico – che cosa sia la “legge della domanda e dell’offerta”. Il fatto, cioè, che se tu consumi pedopornografia incentivi la produzione e la circolazione di una merce nata dallo sfruttamento, dal sopruso e dall’oltraggio perpetrato a danno di minori – a volte addirittura nella prima infanzia. Un po’ ingenuo da parte di chi ne ha sempre saputa “una più del diavolo” – al punto di averlo inventato… E pensare che, in altri contesti, sembrano invece intendersi piuttosto bene di meccanismi economici e finanziari, tanto sono bravi a maneggiare i dobloni – d’oro, di carta e virtuali (come nel caso dello IOR, tanto per fare un esempio fra milioni).

Near

“50 kg no perché l’uso personale non è credibile.”

Ernesto, anche l’effettivo rispetto dei bambini da parte di chi è pieno zeppo di materiale pedopornografico mi sembre poco credibile.
Chissà se al posto di quel chierico fosse stato beccato colle mani nel sacco un esponente dell’UAAR se saresti qui a prodigarti in difese dalla dubbia sensatezza.

Federico Tonizzo

1) Costui non poteva non sapere che quello che faceva è ed era contrario alla legge, dopo anni che fu scoperchiato il pentolone della pedofilia dei preti e dopo che il Vaticano promulgò le “Crimen sollicitationis” e “De delictis gravioribus” per mettere al riparo le persone come lui dal contatto con i tribunali civili. E’ palesemente un bugiardo.
2) Al posto del giudice, indagherei se costui ha fatto anche di molto peggio che possedere “un gigantesco archivio pedopornografico”.

moreno03

Poveretto, bisogna capirlo: per la Chiesa i bambino sono angioletti > gli angeli non hanno sesso > ergo non c’è niente peccaminoso in una sessualità che non c’è

Cesare b

Comunque un altro caso di prete giustamente punito – e per nulla “coperto” – dalla Chiesa, in seguito ad azioni indegne.
Un’ulteriore conferma del fatto che la Chiesa fa pulizia.
Saluti.

Southsun

Punito? Mandarlo in convento a “meditare” per te è punizione?

Fosse stato un signor nessuno qualunque, starebbe in galera.

Cmq, mi compiaccio che finalmente abbiate riconosciuto il problema. Fino al 2007-2008 strillavate di “gigantesco complotto mondiale”.

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