Diocesi di Verona: rendiconto dell’8 per mille

L’ultimo numero del Bollettino della Diocesi di Verona (che è il ritardatario n.1 gennaio-febbraio-marzo 2010) pubblica il Rendiconto relativo alla erogazione delle somme attribuite alla Diocesi dalla Conferenza episcopale italiana ex art.47 della legge 222/1985 per l’anno 2009, cioè dell’8 per mille. La Cei ha dato alla Diocesi di Verona 2.852.856,96 euro; di questi 1.441.849,20 sarebbero stati spesi per “esigenze di culto e pastorale” e 1.411.007,76 per “interventi caritativi”. Neppure un euro è stato speso per integrare il reddito del clero secolare, che sarebbe lo scopo principale dell’8 per mille alla chiesa cattolica. Ma andando a spulciare nelle due sezioni si scopre che, come negli scorsi anni, il grosso della spesa è stato per il mattone, cioè per l’edilizia. Ad esempio, tra gli interventi caritativi è compresa la spesa di 1.000.000 di euro per il “progetto casa Perez”; si tratta di “somma messa a disposizione per la realizzazione e ristrutturazione di Centri di assistenza ospedaliera e sociale per sacerdoti anziani”. Nella prima sezione, “esigenze di culto e pastorali”, troviamo 140.000 euro per “nuovi complessi parrocchiali”, 249.999,20 euro per “conservazione o restauro edifici di culto già esistenti o altri beni culturali ecclesiastici”, 400.000 euro per “manutenzione strordinaria di case canoniche”. La somma delle quattro voci edilizie indicate è di 1.789.999.20 euro, cioè quasi il 63% della somma complessiva. Invitiamo i nostri lettori a confrontare questi dati con quanto verrà detto nella prossima campagna pubblicitaria della chiesa cattolica per l’otto per mille.

Il circolo UAAR di Verona

13 commenti

Paul Manoni

“Con l’8×1000 alla Chiesa Cattolica, avete fatto MOOOOOOLTO per tanti!” 🙁

Timoteo

Quella dell’8×1000 è per voi una vera ossessione, quasi che i cittadini non siano liberi di destinare parte del gettito fiscale a chi desiderano. E non si venga a ripetere la solita stantia storiella della ripartizione iniqua: il metodo è quello stesso della ripartizione elettorale, dove i seggi vengono assegnati anche se i cittadini non votano, cosippure i fondi e i cosiddetti rimborsi(ingentissimi) ai partiti. Tale metodo è sostanzialmente adottato anche in Paesi democratici, spesso da Voi esaltati, quali la Germania, Spagna, il Portogallo ecc ecc
Non bisogna poi dimenticare che il sistema in oggetto sostituisce, a seguito della revisioone concordataria del 1984 quello della congrua, a sua volta stabilito dallo Stato per sopperire alle necessità del clero, a seguito delle spolizioni dei beni della Chiesa effettuate dopo l’Unità dell’Italia : spoliazioni che, come ben sappiamo , arricchirono solamente la classe borghese e liberal-massonica , non certo il Popolo; spoliazione che portarono alla dispersione di un grande patrimonio culturale (archivi, libri, opere d’arte, chiese, conventi) con un metodo ladronesco e poliziesco.
Sono ben altre le istituzioni, e non certo la Chiesa, che dilapidano allegramente il denaro pubblico: gli organi costituzionali( un verso scandalo il loro bilancio, a cominciare dalla Presidenza della Repubblica) , i partiti, i sindacati, i giornali di partito (foraggiati senza che nessuno li legga) Radio radicale, la Rai, ecc ecc ecc!!! Ma a quanto pare, ed è molto comodo, la vostra denuncia è sempre a senso unico! Da veri razionalisti!

Ozymandias

Cosa meriterebbe Tremonti per aver disegnato e quindi realizzato questo meccanismo? Questo 8×1000? Ovviamente, da parte CCAR, i plausi ed un perpetuo “ad-honorem memoriam” posto in vaticano.
Da parte dello stato italiano invece? Ma ovviamente essere ministro dell’Economia e Finanze ora…in futuro chissà.

#Aldo#

Non dimentichiamo che Tremonti lo avrà anche progettato, ma a implementarlo è stato un governo di sinistraì… ehm… scusate… tinto di rosso. Ovviamente, se il governo fosse stato tinto di nero, o d’azzurro, o di verde, o d’arancione, […] non sarebbe cambiato nulla. Il fatto è che cane non morde cane così come dirigente non morde dirigente, nonostante le sceneggiate pubbliche organizzate per confondere le acque.

RobertoM

Tu Aldo forse sei troppo giovane per ricordare, ma il governo dell’epoca era il cosiddetto “pentapartito”, cioè composto dalla Democrazia Cristiana (partito confessionale di centro-destra con all’interno una corrente minoritaria di centro-sinistra) che aveva circa il 40% dei voti, il Partito Socialista (all’epoca si definiva di sinistra, ma molti di loro oggi sono eletti nel centro-destra, come per esempio Sacconi e Tremonti) con il 13-15%, più i partiti “laici”: Liberale (destra), Socialdemocratico (centro-sinistra) e Repubblicano (centro) con pochi punti percentuali in tutto.
Il grosso della sinistra all’epoca era rappresentata dal PCI che aveva attorno al 30% e non ha partecipato a nessun governo dal dopoguerra ad oggi.
Può darsi che possa essere definito un governo sostanzialmente di centro, ma definirlo di sinistra direi proprio di no.

#Aldo#

In quegli anni i socialisti erano “l’ago della bilancia”; una loro defezione avrebbe significato la caduta del governo in carica. Per questo il loro potere decisionale era altissimo. Da un grande potere deriva una grande responsabilità, diceva il cattivone d’un noto film di serie C…

biondino

non lo diceva un cattivone, ma lo zio dell’uomo-ragno prima di essere ammazzato da un delinquente

dv64

Per carità, già tentano di passare per vittime del demonio quando non riescono a controllare i loro più bassi istinti sessuali, figuriamoci se…

FSMosconi

“il prelato ha pronto il Verbo
del creato è molto è esperto
dall’abitacolo cacia il Diavolo
ma ne maneggia lo sterco!”
-CapaRezza, Cacca nello Spazio

Commenti chiusi.