“Koran burning day”: GB, arrestata quindicenne

Inghilterra, contea di West Midlands: una quindicenne è stata arrestata e interrogata dalla polizia perché sospettata, riporta il sito della BBC, di aver postato un video su Facebook in cui darebbe alle fiamme una versione inglese del Corano e inciterebbe all’odio religioso. Arrestato per minacce in relazione alla vicenda anche un quattordicenne. Entrambi sono stati rilasciati su cauzione. Il video è stato rimosso dal sito.

Gianluca Giaché

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23 commenti

Painkiller

Il bruciare libri non è una bella cosa, ma non trovo giusto si facciano deroghe alla libertà d’espressione in favore di questa o quella religione. Mi aspetto che in GB a questo punto mettano in galera anche i mussulmani che bruciano la bandiera, propugnano la caccia all’infedele,e ecc…

#Aldo#

Painkiller: «Mi aspetto che in GB a questo punto mettano in galera anche i mussulmani che bruciano la bandiera, propugnano la caccia all’infedele,e ecc…»

Sarebbe (stato) più semplice mettere un freno alle “miscelazioni” fantasiose tra comunità su uno stesso territorio. Gli eventi del passato recente e remoto hanno dimostrato più e più volte che la convivenza pacifica tra culture diverse su uno stesso territorio è impossibile senza danni sociali rilevanti per tutti. Per qualche ragione le dirigenze (che conoscono fin troppo bene la storia) fingono di non saperlo. Siccome fingono, è lecito pensare che vogliano lo scontro sociale per qualche loro fosca ragione. Qualcosa si potrebbe ancora rimediare arrestando il fenomeno ben poco naturale delle migrazioni di massa, ma le stesse dirigenze non vogliono farlo per qualche loro tornaconto.

Le manifestazioni di intolleranza reciproca che stiamo vedendo da qualche tempo non sono che le prime avvisaglie di un grande, grandissimo problema fabbricato ad arte che assumerà proporzioni ben maggiori di quelle attuali.

Painkiller

Aldo i fenomeni migratori di massa sono stati una costante naturale di tutta la storia umana. Basta pensare a da dove venivano i Dori….
Il punto non è che si ingestibile la mutliculturalità, il problema è che in europa (per far piacer alle religioni pensando di tenere buona la gente) si sono fatte concessioni e regalie a fin troppe confessioni sia autoctone che d’importazione.
L’ideale sarebbe avere una legge laica e unica per tutti… ma fare concessioni al tribalismo è utile ai politici perchè così fai ingoiare all’immigrato il suo sfruttamento. Ti concedo il tribunale islamico però il tuo lavoro sarà pagato meno di quello di inglese, avrai accesso a livelli d’istruzione di qualità inferiore ecc.

#Aldo#

Questione di punti di vista. Non condivido il tuo punto di vista.

Federico Tonizzo

La globalizzazione (con le sue migrazioni varie), le tre guerre USA in Irak e Afghanistan (che hanno acceso una scintilla su scala mondiale, mentre quella israelo-palestinese era su scala locale) e l’esistenza delle religioni (con i loro rispettivi fanatici) hanno incendiato il mondo.
Non penso che ai globalizzatori sia mai interessato che il mondo andasse o no in rovina, tanto loro sono pieni di soldi e generalmente vivono ben protetti.

Painkiller

Eh vabbe se massacrano Kurdi e Sunniti và tutto bene per Frattini, si tratta solo di cani infedeli. Se poi si impiccano atei e gay dichiara festa nazionale.

Paul Manoni

Appunto!
Per i Cristiani (per carità, effettivamente discriminati) si straccia le vesti, ed e’ disposto a scorazzare per tutto il pianeta, così da esercitare pressioni per una loro libertà di culto.
E per tutti gli altri!?!? 😯
Per i Mussulmani discriminati?
Per gli Ebrei discriminati?
Per gli Indu’ discrimnati?
Per gli Atei discriminati?…Ops! No, per gli Atei, e’ lui stesso quello che si prodiga nella discriminazione! 🙁
VERGOGNOSO!!

Flavio

Assurdo. Non brucerei nessun libro per principio, ne’ ne proibirei la diffusione. Ma se una persona distrugge una sua proprieta’, la arrestiamo perche’ qualche poveretto la considera sacra?!

moreno03

L’accusa di vilipendio della religione la trovo assurdo, resta da capire se bruciare uno Corano, oppure una Bibbia, e postare il video, può rientrare tra le forme di incitamento all’odio,

Flavio

Ma diventa una questione di “farlo privatamente”? E’ un’altra ipocrisia. Ovviamente non stava dicendo “bruciamo questo libro E tutti quelli che lo adorano”, quindi non vedo quale violenza o odio stesse incitando.

Se un creazionista brucia l’Origine delle specie di Darwin, non mi sento attaccato. Dimostra il suo disprezzo per l’evoluzionismo ma questo e’ superato dai fatti e dalla scienza. Se brucio un corano dimostro il disprezzo per le religioni e scusate ma mi sento di dire che e’ un sentimento piu’ che giustificabile.

Marcus Prometheus

Bruciare Corani o Mein Kampf o Bibbie anche se di proprieta’ del bruciante e’ inutile, evocatore di altri roghi di libri requisiti sequestrati, da preti, da comunisti, da islamici e premessa di roghi di uomini donne e liberta’, cio’ non toglie che secondo i nostri codici sia legale e debba eventualmente essere protetto e non represso dalle nostre autorita’.
Ma se fosse da reprimere, sarebbe intollerabile nel contempo che le nostre autorita’ diano protezione o non reprimano egualmente i bruciatori di bandiere europee con croci o meno.
Non esiste incitamento a reati finche’ non si incita ad andare a prendere i libri nelle chiese o moschee altrui, nelle librerie o nelle case altrui o a strapparli di mano.
Ma se anche si volesse legiferare che si tratti di incitamento all’odio se si bruciano libri di proprieta’ ovvero cose che costituiscano simboli religiosi o anche nazionali altrui, allora cio’ deve valere per tutti.
Avvertenza per i cristiani: Cio’ equivarra’ a riconoscere ufficialmente come incitatore all’odio il fondatore della loro stessa religione, San Paolo che realizzo’ il primo rogo pubblico di libri pagani da parte dei suoi seguaci, ad Efeso.
(Atti degli Apostoli 19, 18-20)

Io consiglio spessissimo di leggere Corano e Mein Kampf per confrontarli, non di bruciarli, ma ripeto, la situazione del trattamento legale del diritto di proprieta’ e di espressione del pensiero sta precipitando verso la protezione unilaterale dell’islamismo in Europa e dell’Islamismo accanto al Cattolicesimo in Italia, e cio’ e’ solo un ridurci da soli in dhimmi, cioe’ in vassalli degli islamici.

In Afghanistan il comando militare Usa ha sequestrato e bruciato centinaia di Bibbie tradotte nelle due principali lingue Afghane per evitare che venissero distribuite da “missionari” protestanti, e non risultano proteste, tantomeno violente.
Ma in terre mussulmane cristiani pagani ed atei sono uccisi ed imprigionati e pochi protestano (e nessuno violentemente), Donne vengono violentate e schiavizzate (anche per convertirle all’islam) e nessuno o quasi protesta e tanto meno violentemente.
Ma quando un oscuro pastore di un paesello in Florida annuncia di voler bruciare qualche libro di sua proprieta’ si scatena il finimondo sia in paesi mussulmani che in paesi cristiani
Eppure si tratta di un gesto legale di espressione della sua ragionevole condanna di un libro che e’ stato usato per 14 secoli per incitare direttamente ad atti di violenza e di oppressione incluso l’atroce terrorismo dell 11 Settembre 2001. Sissignori Il Corano e’ un libro piu’ sfacciatamente incitante alla violenza di Mein Kampf e della Bibbia stessa (che poi e’ il libro sacro del pastore in questione, che dunque farebbe bene a riflettere sugli incitamenti all’odio ed alla violenza appena un po’ piu’ indiretti, ma altrettanto malvagiamente usati dai suoi correligionari nella storia).

Ha scritto Giulio Cesare Vallocchia:
Quel libro è ancora più pericoloso di qualunque testo di ideologia politica, nazista o comunista, perchè la violenza non viene annunciata e proclamata da un qualunque demagogo o tiranno, ma dallo stesso Allah, il Dio unico delle tre religioni abramitiche, attraverso il suo profeta Maometto. E uccidere in nome di un dio che ti promette il paradiso eterno è molto più convincente. Per noi liberi pensatori, però, che nei secoli bui del cristianesimo finivamo sui roghi solo per aver dubitato di qualche dogma o delle fantasiose balle dei preti, e che ancora oggi finiamo impiccati nei paesi dove vige la sharia, la legge coranica, se solo ci permettiamo di dire che Allah, come tutti gli altri dei, è solo un’invenzione degli uomini, ebbene… per noi liberi pensatori è impensabile di dar fuoco a un libro che rimane pur sempre espressione di un pensiero. E non ci riferiamo solo ai libri sacri per alcuni, come il Corano e non solo, ma anche a testi come il Mein Kampf caro ai nostalgici di Hitler. Ci basterebbe che quei libri venissero venduti con sopra l’etichetta obbligatoria sui pacchetti di sigarette: Nuoce gravemente alla salute… mentale.

AVVISO AGLI ATEI Gli atei non dovrebbero avere in genere tabu’ alcuno, ma e’ comprensibile anche un nostro tabu’ contro i roghi di libri in accordo a quanto scrisse il poeta tedesco Heine: Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini. (Almansor, v. 243 “Dort wo man Bücher verbrennt, verbrennt man auch am Ende Menschen”).
Comunque: Anche la IHEU organizzazione umanista internazionale cui aderisce la UAAR sostiene la legalita’ del disporre dei propri libri come uno preferisce (senza per questo incoraggiare nessuno a bruciare niente).
Io la penso allo stesso modo, e fra l’altro e’ controproducente trasformare l’immagine dei veri carnefici di ogni liberta’ in vittime anche se solo come immagine e pertanto preferisco non bruciare niente ma protestare contro il doppio standard applicato per pura vigliaccheria nei confronti della pretesa “religione di pace” in realta’ una vera macchina da guerra politica cui almeno in occidente dovremmo negare i privilegi di “religione”.
In Italia sono fuori regola per la parte dell’articolo 8 della Costituzione che indica come solo le religioni NON in contrasto con norme di ordine pubblico possano essere riconosciute come tali.
Ma e’ il doppio standard di trattamento che e’ intollerabile e va rinfacciato sia alle autorita’ nostrali in Europa buone ad arrestare la ragazzina inglese per l’intenzione di disporre come vuole di un suo libro e che invece non intervengono contro i bruciatori in pubblico di bandiere con croci o meno. C’e’ poi da far notare che dopo tali atti mai si sente qualche voce mussulmana che si dissoci da roghi provocatori ed accompagnati da ingiuri e minacce ad iosa, e dunque dimostrano che nelle loro comunita’ non esiste nessuna volonta’ di convivenza pacifica col prossimo infedele.

LA CONCLUSIONE spiacevole e’ che il Regno Unito e’ attualmente asservito all’Islam ed al suo progetto di islamizzazione della Gran Bretagna e dell’Europa, e che non esiste piu’ piena liberta’ di espressione del pensiero per i non islamici in UK ( e neanche di disporre come si vuole dei propri beni legalmente acquistati, per esempio di buttare o di bruciare un libro ritenuto inutile o dannoso).
Non esiste neanche eguaglianza di trattamento perche’ non vengono arrestati gli islamisti che pubblicamente bruciano bandiere inglesi o danesi con le croci o altre bandiere di stati occidentali.
Dunque esiste una gerarchia di privilegi in base alla pura prepotenza e minaccia.
A tanto sono riusciti circa un 5% di residenti islamici, nel quadro del moderno antipatriottismo occidentale.
Ci facciamo una migliore figura perfino noi Italiani asserviti al Vaticano dato che qua dobbiamo fare i conti con con una qualche maggioranza di cattolici, stimabile in varie percentuali, in base a criteri diversi, comunque maggioranza, per ora.

Cordiali Saluti a tutti i liberi e laici
Marcus Prometheus
Accogliere solo i profughi laici dall’Islamismo Espellere tutti gli islamisti.
Combattere il masochismo antioccidentale, che mina liberta’ e democrazia.

ser joe

Bruciare corani foglio per foglio non è inutile se stampato su carta RIZLE ……….

Painkiller

Un mio amico di fece una “sigaretta” con la pagina iniziale dell’Apocalisse…. dovrei avere ancora la foto di lui con in bocca questo gigantesco joint con scritto a caratteri cubitali “apocalisse di san giovanni” 😆

Batrakos

Come sei antiquato Ratio…quelle azzurre hanno lo spessore di una pergamena: consiglio la rizzla girigia o la smoking oro!

Ratio

@ Batrakos:

🙂 Grazie! Terrò presente nel momento del….. bisogno! 🙂

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