Un cartellone pubblicitario degli American Atheists

Secondo notizie della CBS New York e North Jersey.com, gli American Atheists hanno fatto erigere un grande cartellone in posizione strategica all’imbocco del Lincoln Tunnel, che collega il New Jersey con Manhattan: su una scena di presepio campeggia la scritta: “Lo sai, è un mito”, seguita dall’esortazione “In questa stagione celebra la ragione”. I promotori di questa campagna da 20.000 dollari vogliono raggiungere quelle persone che non si dichiarano atee, a volte neppure a se stesse, e prevedono altri simili attacchi per il periodo delle feste. Anche l’American Humanist Association con la “Fondazione Stiefel per il libero pensiero” ha lanciato una campagna multimediale da 200.000 dollari, di critica della morale biblica e del fondamentalismo cristiano.
Queste campagne sono partite sulla base di studi che hanno raccolto dati sulla crescita negli ultimi anni della percentuale di non credenti in America. La Catholic League ha già risposto, spedendo statue della natività ai governatori di tutti i 50 stati e chiedendo loro di esporle in risposta agli atei, che quest’anno starebbero sforzandosi di neutralizzare il Natale. Il portavoce dell’arcidiocesi di Newark s’è invece dichiarato indifferente, ritenendo troppo forte il bimillenario messaggio cristiano per poter esser minacciato da un cartellone montato per un mese.

Ermanno Morgari

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28 commenti

Tizio

Il Natale è già neutralizzato, almeno dal punto di vista religioso, essendo a tutti gli effetti una festa dei consumi. Utile, certo, a religiosi e anche ad atei, per stare un po’ a casa con le proprie famiglie, rivedere i parenti (chi vuole), fare grandi mangiate, e poi è comodo il periodo perché dopo una settimana è capodanno… però di religioso direi che il Natale ha veramente poco ormai.

Batrakos

Si hai ragione; il bello è che se poi glielo fai notare i religiosi si offendono!

Brachigobio

Non concordo: il natale mantiene tuttora una duplice natura di festa religiosa e allo stesso tempo commerciale. E questo lo rende la cosa più perversa mai concepita dalla mente umana.
Forse ancora più odioso del consumismo che lo caratterizza, è la gente che si lamenta di questo consumismo e che difende sciocchi valori spirituali, come se essi fossero tanto migliori, mettendo al contempo sotto accusa i materialisti.
Cenoni ed ipocrisia, gioia insensata e odiosi babbi natale, presepi e speranze incautamente ottimiste, cosa ci può essere di peggio?

Marco

Superman, Justice League, Catholic League?

Ma vanno in giro mascherati e con un mantello sulla loro cat-mobile?

nightshade90

perchè, quello indossato dal papa e dai vari preti quando appaiono in pubblico non è un travestimento per nascondere la loro doppia identità? vuoi dire si vestono davvero così NORMALMENTE?!?! OMG

Ozymandias

Se guardi il cristone che han tirato su in Polonia, sembra proprio che sul petto abbia il posto per una qualche simbolo.

Tiziano

E’ interessante notare che, nonostante gli sforzi della religione cattolica di “convertire forzatamente” il Sol Invictus, questo sia ancora festeggiato allo stesso modo da ben oltre i 2000 anni di storia. Ora come ora comunque, resta solo il lato consumistico ed umano (quello religioso è stato impastato con la filigrana delle valute mondiali e col consumismo) di una festa che auguro a tutti di passare come meglio a loro sia confacente.

Personalmente, il natale cristiano è ormai solo un diorama da museo che la chiesa tenta in tutti i modi di preservare come una specie in via d’estinzione…

hexengut

condivido, ringrazio per gli auguri e contraccambio. Un po’ di polemica leggera e di autodenuncia che nulla hanno a che vedere con la buona iniziativa degli American Atheists. Premesso che tutti sappiamo che il culto di origine orientale del Sol invictus, sancito da Aureliano nel 274 precipuamente quale attribuzione imperiale e festeggiato il giorno dopo la conclusione dei Saturnalia (17-24 dicembre), si estenderà successivamente alla figura mitraica e confluirà poi, nel 337, nell’istituzione del natale cristiano, operata da Giulio II, la data è significativamente connessa con i cicli stagionali e con il solstizio invernale; se nell’area nordica sono i cristianizzati (sovrappostisi a Lugh e ad altri dei psicopompi) san Nicola, le sante Lucie o i san Martino a ricordare, all’inizio dell’inverno, la festa delle luci, se nell’area slava, da tempi antichissimi, la vera festa, fortemente rivalutata nel periodo sovietico, era, il primo gennaio, quella di Babbo Gelo (quel gelo che nei secoli ha fiaccato ogni volta gli invasori, salvando il paese), il 25 dicembre era anche il giorno consacrato dai Natabei al dio Dusares (appunto un dio solare) ed era anche, come ricorda il Venerabile Beda, l’anglosassone Modranicht (la Notte della Madre) probabilmente dedicata alla triade femminile. Premesso ciò e ferma restando la deprecazione dello sfrenato consumismo (in cui, temo, quasi tutti cadiamo, almeno un po’), una domanda: chi di noi, sinceramente, non festeggia, ognuno a suo modo, questa ricorrenza, fosse pure solo con un pranzo o un incontro coi parenti o un regalo ai bambini di casa? al di là e al di fuori della sovrastruttura religiosa, resta comunque una ricorrenza ciclica, una partecipazione-comprensione degli eventi naturali, una forma di convivialità e di rinsaldamento degli affetti. Superstizione? condizionamenti non del tutto sopiti? consuetudini dure a morire? probabilmente sì; ma a me, personalmente, piace la casa addobbata, piace il vischio, piace l’albero e piace anche il presepe (e consiglio una gita napoletana a San Gregorio Armeno). Che poi, per me, le uniche due vere feste siano il 25 aprile e il primo maggio è altro discorso.

Painkiller

Presente. Io non festeggio il natale e trovo che sia solo un’ipocrita massainscena consumistica. Mi dà letteralmente il voltastomaco.
Lo spreco di denaro per luminarie, regali, carte, cibarie ecc e il picco di inquinamento mi fanno girare i cabasisi e di brutto.
E’ il periodo dell’anno in cui le masse ipocrite dei benestanti si fingono felici e fanno finta di fare della beneficenza, mentre d facto sprecano a più non posso insultando la miseria.
Fortunatamente la mi dolce metà la pensa come me.

Il natale per rinsaldare i legami? E’ semplicemente patetico che ci si debba appoggiare alla festa che celebra la nascita di una delle più nefande religoni inventate per farlo, ancora più squallido che lo si faccia perchè “così fan tutti”.

In casa mi si festeggia quando ci gira e a sorpresa. Non c’è miglior modo di celebrare gi affetti che sorprenderli con atti inaspettati di gentilezza e cavalleria, fatti solo per il piacere di vedere felice l’altro.

BJ90

“chiedendo loro di esporle in risposta agli atei, che quest’anno starebbero sforzandosi di neutralizzare il Natale.”

Cioè, adesso abbiamo preso il posto del grinch :D.
Che poi si sono scordati che in realtà dietro c’è una lobby ateo-giudaico-massonica…

Tommaso

Neutralizzare il Natale, più che un problema religioso, è un problema commerciale !

Ratio

Mi piace molto questa iniziativa degli American Atheists, la trovo educata, intelligente e simpatica.

c.j.

la traduzione in italiano è sbagliata:

non è “Lo sai, è un mito” ma è “Lo sai che E’ UN MITO” e in inglese fa la differenza.

Beh beati loro che hanno la possibilità di pubblicizzare cose che in Italia sarebbero bollate immediatamente come “relativismo irrispettoso, deriva laicista e bieco illuminismo dal retrogusto vagamente comunista ed altamente offensivo per il santo padre” e bla bla bla…

Diocleziano

Scusa la pignoleria, ma credo che l’enfasi sia su ”Tu SAI che è un mito”. O no?

c.j.

ho sbagliato a mettere le maiuscole… 😉 intendevo dire: “LO SAI che è un mito” o “TU SAI che è un mito”. Quello che intendevo dire era che quella virgola al posto del “che” in inglese avrebbe fatto una buona differenza. 🙂

Massimiliano Ortolani

Si, la cosa in sè è simpatica. Ed è sempre bene far vedere – specie nello Stato dove la stessa Costituzione richiama l’esistenza del “Creatore” (biblico s’intende…) – che l’esercizio del diritto di cittadinanza della miscredenza non si fa timori. Ma limitare il messaggio a variabile dipendente della celebrazioni natalizie rischia un pò di annacquare la portata della campagna: il testo biblico infatti non parla nè di “Natale” nè di “25 dicembre”. E neppure del “1 gennaio”. Correnti bibbio-fondamentaliste Usa potrebbero benissimo (e anzi, taluni come i Testimoni di Geova lo fanno) irridire alle festività natalizie e sottolineare: “si, è proprio un mito del paganesimo: la festa del Sole Invictus e dei saturnali. E’ il paganesimo-cristiano nato con il cattolicesimo e fatto proprio anche dai protestanti storici”. Purtroppo queste sviste possono rafforzare la visione di quei religiosisti (di tradizione giudeo-cristiana letteralista così abbondanti negli Usa) che asseriscono che molti atei sono tali perchè non conoscono la bibbia.
Personalmente trovo maggiormente puntuale la campagna della AHA e della Fondazione Steifel.

Anonymous

Perché voi laicisti/ateisti, e i vostri colleghi americani, usate il termine “mito” NON nella sua accezione pristina ma nel significato cristiano, nel significato che i cristiani gli hanno sovrascritto?

FSMosconi

@Anonymus

Perchè:
1) non siamo Greci (in greco “Mutos” significa “racconto”)
2) e’ entrato nel linguaggio corrente

Ah, e piantala di usare quegli “-sti” nell’accezione che i cattolici gli hanno dato…

fab

Anonymous intende: perché voi bruttoni cattivoni, che ce l’avete tanto con i buoooni cristiani, che pensate di poter fare a meno di tutte le conquiste cristiane, poi usate la parola “mito” nel significato inventato proprio dai buoooooooni cristiani?

Risposta: così vi potete guardare allo specchio, con il vostro specchio.

Inoltre, “ateista” è un brutto calco da “atheist”, per cui mi sa che sei più americano tu di noi.

Andrea65

LOL, una supercazz@ra alla “Amici miei”.

Sei un grande, fanne più spesso.

Ciao a tutti

Osvaldo

Perche’ voi cristiani avete dato al termine un altro significato, invece di usarlo nella sua accezione pristina?

Anonymous

1) Io non sono cristiano, probabilmente sono più certo di tutti voi messi insieme dell’inesistenza del Geova.

2) “Ateista” è molto diffuso come estremizzazione di “ateo”, ossia per indicare quegli atei che fanno dell’ateismo una fede (e sottolineo una fede, un dogma) da difendere, e magari imporre, con la spada.

Anonymous

1) Io non sono cristiano, probabilmente sono più certo di tutti voi messi insieme dell’inesistenza del Geova.

2) “Ateista” è molto diffuso come estremizzazione di “ateo”, ossia per indicare quegli atei che fanno dell’ateismo una fede (e sottolineo una fede, un dogma) da difendere, e magari imporre, con la spada.

c.j.

se vabbe’… …il bue che dà del cornuto all’asino…

1. “quegli atei che fanno dell’ateismo una fede” è la solita cagata

2. da difendere, magari “da imporre”, cioè adesso sono gli atei e gli agnostici che impongono e magari i religiosi sono le vittime che subiscono… …le droghe pesanti fanno male… …dosare con cura…

c.j.

E’ la solita sbobba:

55 milioni di italiani cristiani e cattolici interamente “sequestrati” maltrattati e discriminati da 5 milioni di atei agnostrici razionalisti miscredenti laici (o laicisti)…

Questa storia è vacchia come il mondo:

Una donna viene violentata da 10 uomini (il rapporto è come sopra sempre uno a dieci – 5M su 55M) e poi alla fine potremmo dire che “era lei a provocare, magari ci stava pure ed il rapporto era pure consenziente, poi i lividi se li sarà fatti cadendo per le scale”…

Sempre lo stesso disco graffiato che gira all’infinito. Cambiare disco please……

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