Wikileaks: gli USA accusano l’Arabia di sostenere Al Qaeda

Tra i documenti diffusi ieri da Wikileaks compare anche un documento che riguarda il più potente alleato degli Stati Uniti in Medio oriente, l’Arabia Saudita. Un cablogramma del dicembre scorso porterebbe infatti alla luce la convinzione dei diplomatici statunitensi che il maggior sostegno economico ad al Qaeda e ad altri gruppi estremisti sunniti venga proprio dall’Arabia.

Raffaele Carcano

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40 commenti

Congo

Una leggera e continua instabilità e… il prezzo del petrolio schizzaaaaaa!!!!!

Barbara

Chi era che mi raccontava che l’Arabia Saudita non c’entrava nulla con la guerra in Medioriente e che era un tranquillo alleato degli USA? Comunque bisognerebbe darsi allo spionaggio, al controspionaggio, e ancora al contro-controspionaggio. Non lo sapremo mai… forse tra 50 anni o più.

daniele

ti basta una fonte incerta su wikileaks per dire con certezza che i sauditi siano colpevoli? apperò…

faber

Fonte incerta? Sono documenti ufficiali della diplomazia USA…che gli stessi USA hanno riconosciuti come autentici sebbene avrebbero potuto affermare il contrario! Se poi i diplomatici USA si mettono a riferire str…ate a Washington non lo so…

Batrakos

Quoto Faber.
L’unico che ha avanzato dei dubbi su queste fonti è…Berlusconi!!!

Marcus Prometheus

Su Wikileaks da ambasciate in generale:
Sono informazioni fra tante altre anche di segno contrario che le ambasciate USA ed atre raccolgono ed inoltrano, non sono ne’ informazioni verificate, ne’ sostenute come vere dal governo USA.

Sulla possiblita’ che “l’Arabia Saudita” sostenga Al Qaeda:
Se si parla della famiglia regnante e governante di certo non sostiene Ossama Bin Laden che la vuole spodestare.
Se si parla di qualche _oppositore_ della famiglia ( comunque centinaia o migliaia di principi) e’ credibile, ma non si tratta dell “Arabia Saudita”

Che poi la “Arabia Saudita” finanzi e sostenga il brodo di cultura del terrorismo islamista ovvero sostenga e finanzi l’integralismo religioso wahabita con mezzi immensi specialmente in UK, Bosnia, Kossovo, Usa, Ed in generale in tutto il mondo e’ vero e molto preoccupante, necessarissime contromisure.

Che sia il solo caso di una alleato dubbio, molto dubbio, ma che non ci si puo’ decidere facilmente a dichiarare sostanzialemente un nemico da abbattere e controattaccare mi sembra sciocco anche solo ipotizzarlo
Basti pensare alla URSS per gli alleati durante la seconda guerra mondiale, o restando in campo islam basta pensare al continuo doppio gioco del Pakistan in Afghanistan.
Eppure pochi di quelli che criticano approverebbero una chiamata alle armi per combattere apertamente anche Arabaia Saudita e Pakistan!

RobertoV

Devono essere dei “geni” i diplomatici statunitensi. Già doveva essergli venuto qualche sospetto per il fatto che gli attentatori dell’11/09 erano in maggioranza provenienti dall’Arabia Saudita, poi mi sembra che di prove ed analisi ne circolassero parecchie. Forse bisognerebbe dire che lo sapevano, ma non potevano dirlo per non creare incidenti diplomatici con un potente alleato e che diventavano meno giustificabili le due guerre (che fanno guadagnare sempre tanti soldi a determinate persone). Sono convinto che se venissero bloccati questi finanziamenti, buona parte dei problemi che abbiamo coi fondamentalisti, anche in Europa, scomparirebbero.

Kahani

Ma Al Qae’da é una creatura della CIA per tramite dell’ISI pachistano, ma a chi crede di raccontarla Wikileaks?

puric

Credo che Al qae’da sia una creatura della Cia: in sostanza che non esista e che gli attentati se li creino gli stessi americani per giustificare spese e occupazioni militari in Afghanistan, Irak e altro. I diplomatici americani intercettati da Wikileaks sono pesci piccoli, e le informazioni che se ne ricavano abbastanza insignificanti.

rolling stone

anch’io.
Credo in un Dio onnipotente
creatore del cielo e della terra …. etc. etc.

JSM

effettivamente,
quando ho letto questa notizia ho pensato: “da che pulpito!”

avanti ragazzi, in america c’è gente che ha fatto miliardi di dollari con l’11 settembre….

e come disse gola profonda: “follow the money”

Tino

E beh vedo che la religione del complotto è molto diffusa tra certa gente alcuni ne fanno pure una certezza.

crebs

Dai documenti non risulta niente sulla Spectre?
Scusate, ma mentre alcune considerazioni sono francamenti inaccettabili, una analisi accurata potrebbe (notare il condizionale) far risaltare come alcuni interessi del terrorismo possano coincidere con altri interessi di multinazionali.
Ma da qui a fare affermazioni non sostenute da altro che da illazioni il passo mi sembra troppo lungo.

puric

@ tino e rolling stone

penso che complottisti e anticomplottisti abbiano due religioni contrapposto. E che gli anticomplottisti non necessariamente siano più razionali degli altri

Diocleziano

Niente di straordinario: queste sono solo comunicazioni diplomatiche, qualcuno pensa che i servizi segreti non conoscano da un pezzo come stanno i fatti?…

Certo che può dare fastidio essere sputt… davanti al mondo, ma sarebbe stato più preoccupante il contrario, cioè che i messaggi fossero stati tutti all’acqua di rose, voleva dire che non avevano capito niente. Non c’è del marcio solo in Danimarca.

denis

Siamo aperti a tutte le ipotesi. E se invece il governo americano stia go.dendo come un riccio per tutto questo putiferio per poter cosi ricalibrare tutti i rapporti con le varie nazioni? Il grande fratello secondo me se la sta ridendo alla grande.. MA davvero gli americani possiamo oensare siano cosi vulnerabili da farsi scappare sto ben di dio di documenti SE DAVVERO NON LO VOLESSERO?. Mi ricorda tanto il Clinton che si fece SORPRENDERE e si INDIGNO per le foto (udite udite) “rubate” mentre era in vacanza con moglie e figlia teneramente abbracciati in acqua alle Hawaii. E tutto questo accadde dopo il can can con la Lewinsky. Infatti con l’apparato di sicurezza che aveva le foto erano cosi ravvicinate e ben fatte che ci abbiamo creduto subito che erano paparazzate.. Andiamo.. ci stanno ancora una volta prendendo per i cosiddetti fon.delli..

Congo

Tieni conto che i documenti messi in rete sono divisi secondo diversi livelli di sicurezza e la maggior parte di essi non erano particolarmente protetti fin dall’inizio. Per esempio, che Berlusconi è un donnaiolo non è tutta questa scoperta…
Fin’ora molto di ciò che è uscito era ufficialmente taciuto e certo non veniva sbandierato, ma era comunque risaputo anche da noi poveri mortali, come il fatto che la mafia comanda in Russia. Con un mio amico ci stiamo anche scherzando: “clamorose rivelazioni: i neri hanno il ritmo nel sangue! e non ci sono più le mezze stagioni! e Pippo Baudo è un professionista!
Comunque, basta uno sufficientemente scaltro e motivato all’interno dei piani alti per poter recuperare tantissimi file. Con il computer è abbastanza facile. Certo, un tempo sarebbe stato costretto a uscire con centinaia di faldoni al braccio e perciò un’operazione del genere a questi livelli era praticamente impossibile da effettuarsi.

Kahani

Bella scoperta! La sostengono per dare modo agli Usa di dichiarare “guerra al terrore” permanente!!!!

Oh oh oh, che pagliacciata questa di Wikileaks, con quel biondastro di Assange con le tasche gonfie delle mazzette che sicuramente prende da CIA e Mossad per seminare la loro propaganda!!!!

Near

Non che la propaganda di chi vuole criminalizzare Israele al fine di giustificarne la cancellazione comunque sia migliore.

Paul Manoni

18:52 Netanyahu: “La verità viene adesso a galla” 113 –All’indomani delle rivelazioni di WikiLeaks, il premier israeliano Benyamin Netanyahu appare disteso, quasi felice. “La verità viene adesso a galla”, esclama in un incontro, fissato da tempo, nel Circolo Stampa di Tel Aviv. Dai documenti che da ieri inondano la rete emerge infatti, a suo parere, che agli occhi di diversi dirigenti arabi della regione la minaccia primaria non è per niente Israele – come era dato pensare sulla base delle dichiarazioni pubbliche – bensì l’Iran. “Un numero crescente di Stati e di leader nella Regione comprendono la minaccia che scaturisce dalla aggressività del regime iraniano, dai suoi piani di espansione, dai suoi progetti di armamento”, incalza il premier. Si riferisce implicitamente ai messaggi secondo cui dirigenti di Paesi come l’Arabia Saudita, il Bahrein e – in vario modo – anche Giordania ed Egitto hanno sollecitato gli Stati Uniti a bloccare gli sforzi di Teheran di dotarsi di armi nucleari.

Paul Manoni

12:22 Libano, armi Iran in ambulanze nel 2006 45 –L’Iran usò mezzi della Mezzaluna rossa iraniana per sostenere con armi e uomini Hezbollah durante la guerra contro Israele quattro anni e mezzo fa: è quanto scritto in un messaggio dell’ambasciata americana di Dubai risalente al 2008 e pubblicato dal sito di Wikileaks. Secondo la comunicazione diplomatica, ambulanze della Mezzaluna Rossa iraniana furono usate per infiltrare in Libano membri delle Guardie della Rivoluzione. L’autore del messaggio cita un’informatore iraniano (il cui nome è stato omesso), secondo cui carichi di armi iraniane indirizzate a Hezbollah arrivavano in Libano nascoste tra medicinali e altre attrezzature ufficialmente inviate dalla Mezzaluna rossa iraniana. Secondo il messaggio, l’informatore “sostiene di aver visto missili a bordo di aerei diretti in Libano mentre materiale medico veniva caricato sul veivolo” e che l’aereo era già “mezzo pieno” prima che a bordo venissero caricati i rifornimenti sanitari. In un altro documento reso noto da Wikileaks e pubblicato dal New York Times, si legge del coinvolgimento della Siria nell’invio di armi a Hezbollah dopo la guerra del 2006: nel messaggio si afferma che il presidente siriano Bashar al Assad aveva promesso a un alto rappresentante del Dipartimento di Stato Usa che non avrebbe più inviato “nuove” armi al movimento sciita filo-iraniano.

Paul Manoni

@Kahami
Dal sito di “Repubblica”:

16:06: Israele consultò Anp ed Egitto prima di “Piombo Fuso” 86 –Israele consultò la leadership dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) e quella egiziana prima di condurre a fine 2008 l’operazione militare “Piombo Fuso” contro la Striscia di Gaza. E’ quanto emerge da uno dei documenti svelati da Wikileaks, datato 2 giugno 2009, dal quale risulta che il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak disse a una delegazione di membri del Congresso Usa in visita nel suo Paese di aver “consultato l’Egitto e Fatah (la fazione del presidente palestinese Mahmoud Abbas, ndr) prima dell’operazione Piombo Fuso, chiedendo loro se volessero prendere il controllo di Gaza dopo la sconfitta di Hamas”. Nel documento, trasmesso dall’ambasciata Usa di Tel Aviv, si legge che, secondo Barak, entrambe le leadership rifiutarono l’offerta.

Kahani

Non ci posso credere Abbas forse ha delle tracce di spina dorsale????

Incredibile!!!

Dovrò scriverci su un articolo!!

Paul Manoni

Dal sito di “Repubblica”:
11:24 Yemen, Saleh a Petraeus: “Sì al whisky purché buono” 31 –Tra le rivelazioni rese note da Wikileaks compare anche lo stralcio di una conversazione tra il generale americano David Petraeus, allora capo del Comando centrale Usa, e il presidente yemenita Abdallah Saleh, che chiede all’interlocutore di non impedire il contrabbando di whiskey dal Corno d’Africa. A capo di un regime islamico conservatore dove il consumo d’alcol è notoriamente proibito, Saleh si lamenta con Petraeus dell’attività di contrabbando di armi, esplosivo e altre merci illegali provenienti da Gibuti: “Dì a Ismail Guelleh (il presidente di Gibuti) che non m’importa se contrabbanda whisky in Yemen… sempre che sia un buon whisky, ma non (deve contrabbandare) droga e armi”.

Cassandra testarda

Mah! io ci andrei piano a trarre delle conclusioni da questa valanga di informazioni sfornate da Wikileaks, che mi sembra una specie di Dagospia internazionale, da non sottovalutare, ma neanche da enfatizzare troppo. Probabilmente in mezzo a chilometri di documenti poco rilevanti e su fatti risaputi, quasi da gossip, ci sono delle “perle” nascoste che invece hanno rilevanza politica. Viene da ridere a pensare a chi l’altro ieri, Frattini in testa, parlava di “complotto internazionale per screditare l’Italia e Berlusconi”. Questo di Wikileaks mi sembra invece, al momento, un bel complottone internazionale contro gli USA e Obama, perchè mette in crisi i suoi rapporti diplomatici col mondo intero. E’ un colpo basso che potrebbe costringere la stessa Hillary Clinton alle dimissioni. Non so fino a che punto sia lecito o utile alla pace nel mondo far aspere che quasi sempre dietro ai rapporti ufficiali di amicizia e collaborazione e alle belle foto di gruppo scattate al termine dei ricorrenti summit internazionali, ci sono scambi di corrispondenze private e riservate di funzionari e diplomatici che rivelano il vero pensiero degli stessi sui comportamenti dei grandi leader o capi di Stato. Comunque non è una gran scoperta perchè credo che i rapporti internazionali abbiano sempre viaggiato su questo doppio binario.
Anche quello che emerge dai carteggi finora rivelati che riguardano l’Italia non è una gran scoperta. Qualsiasi cittadino mediamente informato aveva capito chi è Berlusconi e la sua predilezione per Putin e Gheddafi. Certo che se emergesse qualcosa di più concreto sul piano personale sul “perchè” di questa predilezione, per la magistratura si porrebbe la necessità di aprire un altro fascicolo. Ma siamo solo agli inizi ed è già in atto la contromossa dei vari leader per tentare di minimizzare e ridicolizzare le rivelazioni di Wikileaks. Staremo a vedere chi ci perde e chi ci guadagna alla fine di questo ciclone.

Paul Manoni

-Gli USA che spiavano e schedavano i dati dei rappresentanti dell’ONU….
-Il Re Abdullah dell’Arabia Saudita, che invita Gli USA a bombardare al piu’ presto l’Iran…
-Il Governo cinese che commissiona il blocco di Google agli Hacker….
-Gli USA che fanno pressioni all’Italia, per non vendere navi militari all’Iran…
-Armi nucleari americane in Belgio ed Olanda…..
-Israele che chiede all’Egitto ed a Fatah, se vogliono guidare la Palestina, dopo che avranno bombardato Hamas…

Ed e’ solo la punta dell’iceberg…Al di là dello sputt@n@mento dei vari leader, penso che ci siano già gli estremi per cambiare radicalmente, i rapporti diplomatici tra alcuni stati.
E’ abbastanza normale che adesso, la maggioranza dei Ministri degli Esteri e dei vari Capi di Stato, cerchi di “minimizzare”, “cerchiobottare” e “gettare acqua sul fuoco”…Non sarebbero personaggi dediti alla diplomazia. 😉

Tino

Beh insomma Paul sono tutte cose che più o meno si sapevano in occidente perché c’è comunque libertà di espressione e di analisti che dicevano queste cose c’erano molti. Detto questo aspettiamo e vediamo le conseguenze.

Paul Manoni

@Tino
…Anche quella di Abdullah???
…Anche che gli USA spiavano i rappresentanti dell’ONU???
…Anche che Israele, Fatah, Egitto???

Secondo me, alcune cose sono di estrema rilevanza eccome!Tra la montagna di file che sono usciti, ce ne sono alcuni che portano a galla, cose insospettabili dall’opinione pubblica.
Di Berlusconi, Putin, Gheddafi, Merkel, Cameron e via dicendo, sostanzialmente e personalmente me ne frego…Tutta fuffa o cose gia’ arcinote! Porrei invece l’accento sui paesi arabi, che manifestano apertamente la loro frustrazione nei confronti dell’Iran, vero e proprio paese destabilizzatore dell’area mediorientale.
Il paese confessionale fascio-islamico ed il suo leader infatti, ne esce con le ossa a pezzi.

Tino

@ Paul Mannoni
Delle tre cose che hai citato non conoscevo la seconda ma non mi sembra particolarmente una notizia scorcentante nel senso che si può tranquillamente immaginare.

faber

Una cosa è che un opinionista proponga un suo modo di vedere le cose per cui molte delle cose rivelate da wikileaks le avevamo lette sui giornali. Un’altra è che queste da opinioni diventino dei dati di fatto comprovati da documenti ufficiali. Immagina, per fare un esempio estremo, che non avessimo tracce dei lager nè i filmati girati da sovietici e americani. Tutti sapremmo che milioni di persone sono scomparse, probabilmente uccise, ma non ci sarebbero prove storiche della follia nazista.

Paul Manoni

@Tino
Tu eri a conoscenza che Giordania, Arabia Saudita, Egitto, Yemen e via dicendo, avevano come 1° pensiero da manifestare agli ambasciatori USA(dico…IL PRIMO TRA TUTTI E TRA I TANTI!!), quello di “staccare la testa del collo a Mahmud Ahmadinejad”, bombardare al piu’ presto l’Iran e fermare il loro programma nucleare?????????
Se nescevi 2000 anni fa’, avresti potuto spacciarti per profeta! 😉

Paul Manoni

@Tino
Eri anche a conoscenza che Israele, prima di dare il via ad un massiccio attacco sui palestinesi, facevano telefonatine a Fatah per avvertirli!????
WOW…Lungimirante direi…….!

Tino

@ Cassandra
Sono pienamente d’accordo la rivelazione dell’amicizia di berlusconi con putin e gheddafi lo sono anche i cittadini “non informati” non solo quelli normalmente informati. Ne perlano persino i giornali di gossip.

c.j.

da wikileaks emergerebbe che Berlusconi sia in realtà un portavoce di Putin e un tramite tra la Russia e l’Europa. Ma che i suoi festini gli toglierebbero troppe “energie” per poter governare seriamente… (muahuahuahaha)

Paul Manoni

Anche il Vaticano, nella giornata di oggi ha detto la sua su Wikileaks…

11:40 Fonti vaticane: “Non rivelazioni ma giudizi personali” 35 –Oltretevere non c’è stato allarme, “sono giudizi che riflettono le impressioni di chi le ha redatte, non riferiscono le cose come sono, ma come loro le hanno percepite”. E’ questo il giudizio di un’autorevole fonte vaticana in merito alle rivelazioni contenute nei file diplomatici di Wikileaks. “Il Vaticano è una materia difficile e spesso i diplomatici sono in difficoltà di fronte ai problemi e alle tematiche che riguardano la Santa Sede”, aggiunge la fonte.

14:01 Vaticano registra “l’imbarazzo degli Usa” 66 –La Radio vaticana registra “l’imbarazzo di Washington” per la diffusione da parte di Wikileaks di informative della diplomazia statunitense relative a diversi Paesi e personaggi politici, e dedica al caso Wikileaks un servizio da New York di Elena Molinari e un approfondimento di Fulvio Scaglione, in cui il giornalista cattolico rileva che “note altrettanto imbarazzanti potrebbero trovarsi nelle cancellerie di altri Paesi”. A giudizio di Scaglione l’operazione “ammorbidimento” operata nei giorni scorsi dal segretario di Stato Hillary Clinton è riuscita, anche per la rettifica di alcuni “toni” delle rivelazioni. La sala stampa vaticana ha detto che non ritiene opportuno al momento intervenire sul caso Wikileaks. Da quanto finora emerso nei resoconti di stampa, il Vaticano o la Santa Sede non compaiono in informative particolari.

18:11 Vaticano fiducioso: rapporti con Usa non cambiano 108 –Tra le anticipazioni e le Illazioni dei giorni scorsi è affiorata anche l’ipotesi che emergesse una valutazione critica sul caso della pedofilia. Ma i primi documenti riservati dell’amministrazione usa pubblicati da Wikileaks non preoccupano il vaticano. Del papa, almeno per ora, non c’è traccia. L’ambasciatore statunitense presso la Santa Sede, il teologo Miguel H. Diaz, si è trincerato dietro la consegna del ‘no comment’ impartita dal dipartimento di Stato di Washington a tutte le ambasciate in giro per il mondo.

Sandra

La “rivelazione” importante è che il mondo arabo non è unito come vuol far credere la propaganda. In uno dei messaggi un principe saudita chiede agli usa di “tagliare la testa al serpente” Iran, e altri paesi fanno analoga richiesta, Egitto, Giordania, Emirati … Il presidente yemenita copre l’attacco ai terroristi, compiuto da droni americani su suolo yemenita: “continueremo a dire che le bombe sono nostre, non vostre”.
Alla fine niente di nuovo, il “nemico” è sempre funzionale a un regime: il popolo deve credere che gli usa sono cattivi, che le donne devono portare il velo, che il whiskey è peccato… Altra musica per i ricchi: gli usa sono partner commerciali, le loro donne sono con le chiome al vento di fronte a uomini, e mi raccomando, whiskey, solo di quello buono.

cacasenno

ragazzuoli arriva la catastrofe, la 3° guerra mondiale, l’armagheddon, la fine della fine,
moriremo tutti!!!! (:o)

io quasi quasi mi converto e tu?

Cassandra testarda

il guaio è , secondo me, che anche le rivelazioni di Wikileaks verranno tenute nascoste ai popoli arabi, e potrebbero castringere questi campioni del doppio gioco, per salvarsi la faccia e i rapporti con i duri e puri dell’integralismo islamico, ad allontanarsi ancora di più dalla via moderata e prendere posizioni pubbliche e private simili a quelle di Ahmadinejad, in nome della fratellanza islamica e di un antiamericanismo e un antioccidentalismo che ci porterebbe indietro. Temo che questa “scoperta degli altarini” più o meno segreti, fatta in questo modo, porti più danno che risorsa, sia alla conoscenza della verità, che al miglioramento delle relazioni internazionali e alle possibilità di una evoluzione positiva nei paesi più fanatizzati e arretrati culturalmente.

Sandra

Mah, forse. Del resto non è che ci sia molta scelta. Finora le varie dittature si sono accordate con il potere religioso, a loro i soldi e gli affari e la bella vita con gli occidentali, ai religiosi il popolo sui cui fare propaganda. Un po’ come nel medioevo da noi, le teste coronate con i loro privilegi da una parte, e il clero cristiano dall’altra, e sotto gli ignoranti da sfruttare come carne da lavoro o da macello. L’occidente è riuscito a tirarsi fuori grazie alla circolazione dell’informazione, e in modo non omogeneo: non a caso oggi il paese meno democratico dell’occidente è l’Italia.
Il problema per l’europa adesso è se le dittature all’occidentale non riusciranno a tenere a freno gli integralisti islamici di casa loro. Diversamente avremo un Iran da tunisi a kabul. Per chi si affaccia sul mediterraneo non è una prospettiva rassicurante.

laverdure

Sapete una cosa ?
Io mi chiedo se l’ineffabile Assange sia davvero quel romantico Robin Hood che con un
pugno di amici hackers ,riccchi solo del loro ingegno,sta conducendo la sua Santa Crociata
contro le super potenze.
O se per caso sia solo un prestanome,un galoppino ben pagato di forze di tutt’altro genere che
tramite lui agiscono dietro le quinte.
Mi chiedo se le sue informazioni siano davvero il frutto di SIGINT (signal intelligence),cioe’
frutto di intercettazioni di file tramite internet,o piuttosto di HUMINT (human intelligence),
cioe spionaggio classico,condotto con metodi gia in uso da millenni:corruzione,ricatto,minacce
et similia.Metodi questi ultimi che presuppongono una notevole esperienza ed organizzazione,
come pure grosse disponibilita finanziarie,tutte cose che hanno ben poco a che vedere
con Robin Hood.
E mi chiedo pure se i suoi eventuali sponsor non possano pensare ,un giorno o l’altro, che nella loro campagna di propaganda e disinformazione in grande stile potrebbe essere molto
utile inserire un martire :se dovesse capitargli qualche “incidente” come una piccola dose
di polonio nel martini,chi dubiterebbe mai della colpevolezza quei cattivoni della CIA o
magari del Mossad ?
Non mancherebbero certo dei “valorosi idealisti” pronti a portare avanti la sua opera,magari
inserendo la sua effige nel logo di Wikileaks a mo’ di santino!

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