Germania, concorrenza e beneficenza natalizia

Dal 1949, nel periodo di Natale, sono disponibili in Germania francobolli speciali con una maggiorazione destinata alle associazioni di beneficenza. Secondo i dati delle stesse associazioni i francobolli sinora venduti sono più di 4 miliardi, per un ricavato pari a 600 milioni di euro destinato al sostegno di malati, anziani, persone con handicap, ecc. Dal 2008 le poste tedesche mettono a disposizione anche francobolli con motivi natalizi senza maggiorazione, un’iniziativa che, si legge su evangelische.de, preoccupa sia la chiesa evangelica sia quella cattolica: lo scorso anno le vendite di francobolli speciali hanno fatto registrare un calo del 16%. A detta dell’addetto stampa delle poste tedesche, Erwin Nier, il calo sarebbe imputabile alla situazione finanziaria dei clienti; parlare di concorrenza sarebbe un’accusa infondata.

Gianluca Giachè

Archiviato in: Generale, Notizie

10 commenti

Sbronzo di Riace

cioè pretendono la beneficenza forzosa costringendo le persone a comprare francobolli maggiorati nel periodo natalizio?

per dire poi che a natale in fondo si è tutti più buoni e si fa qualcosa per la fame nel mondo per poi fregarsene tutti gli altri giorni dell’anno

nightshade90

citando una frase di un famoso libro di terry goodkind, “la beneficenza obbligatoria è solo un’altro modo per chiamare la schiavitù. la benficenza è tale solo se libera”

Kahani

Vogliamo citare qualche altro cretinoide fantascientifico portatore di istanze conservatrici e parafasciste?

Non so, heinlein, pournelle…gli stati uniti, patria della cattiva SF sono PIENI di personaggi simili!

andrea, il toscano

io non ho capito se alla fine parte dei soldi ricavati dalla vendita dei francobolli maggiorati finisce direttamente nelle casse della chiesa tedesca oppure se sono devoluti ad associazioni laiche.. il che farebbe molto differenza nei riguardi delle proteste della chiesa…

RobertoV

Le Wohlfahrtsmarken sono dei francobolli speciali con i quali diverse associazioni, la caritas, la croce rossa tedesca, le chiese, raccolgono soldi per l’assistenza sociale secondo una consuetudine datata al 1949. Le poste dal 2008 emettono dei francobolli adesivi (gli altri sono da incollare inumidendoli) senza sovraprezzo con soggetti natalizi e l’anno scorso con le Wohlfahrtsmarken sono stati raccolti meno soldi (-16%), perciò le due chiese vi vedono una concorrenza, ma c’è chi fa notare che il calo dell’anno scorso potrebbe essere dovuto alla crisi economica. Comunque non hanno niente da dire invece riguardo al fatto che le poste nel 2011 emetteranno due francobolli con sovraprezzo per ricorrenze delle due chiese.
Va detto che se uno vuole fare beneficienza sarebbe meglio lo facesse donando direttamente e non con queste forme “indirette”.
Comunque le due chiese tedesche insieme raccolgono dai cittadini direttamente con la Kirchensteuer quasi 10 miliardi di Euro, ma indirettamente dallo stesso altri 7 miliardi per un totale di 17 miliardi di Euro, ma meno di 1 miliardo va in beneficienza. Mi sembra che quei 100 milioni mancanti potrebbero tirarli fuori senza problemi.

Southsun

@ RobertoV.

Potresti indicarci le fonti del gettito della Kirchensteuer?

Sono molto curioso di leggere il dettaglio di quanti soldi questi si cuccano pur piangendo miseria.

Marcus Prometheus

Per Roberto V.
Per favore potresti spiegarci meglio come le chiese raccolgono quei 7 miliardi di euro che tu dici ottengono “INDIRETTAMENTE” ?
RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE

RobertoV

La Kichensteuer è la tassa che i fedeli ufficiali (quasi 50 milioni) pagano alle chiese tramite lo stato tedesco. Ammonta all’8 % dell’imponibile per la Baviera ed il Baden-Würtenberg, al 9% per gli altri Länder. Però ci sono tutta una serie di esenzioni (per es. studenti e pensionati) e riduzioni (per es. per numero di figli) che riducono di molto il numero di persone che la paga effettivamente e che ne dimunuiscono l’ammontare (mediamente siamo appena sopra ai 200 €/anno a fedele per la chiesa cattolica, al 15% in meno per quella protestante). Per il 2009 corrispondeva complessivamente a 9,42 miliardi di Euro per le due chiese principali (4,36 miliardi € alla chiesa protestante e 5,056 miliardi € a quella cattolica). La cosa interessante è che non più del 10% di questa cifra viene data in beneficienza. Ma a queste vanno aggiunte varie altre quote date direttamente dallo stato con i soldi di tutti, e la situazione è peggiore di quel che ricordavo io citando a memoria un articolo dello Spiegel di mesi fa. I 17 miliardi, ma secondo nuovi conteggi sarebbero 19 sono da aggiungersi alla Kirchensteuer, cioè non la includono: vi sono i costi per gli insegnanti di religione (quasi 2 miliardi di Euro), circa 500 milioni di Euro per pagare gli stipendi ai preti in virtù di accordi che risalgono all’epoca napoleonica, al 1803, per indennizzare le due chiese degli espropri di allora (ma chi ha fatto i conti ha rilevato che hanno già pagato alcune volte il valore di quegli espropri), 509 milioni alle università teologiche e delle chiese, 3,5 miliardi agli asili cristiani, sovvenzioni varie date a vescovi e per la restaurazione di loro edifici, maifestazioni, ecc. a cui vanno aggiunte tutte le agevolazioni fiscali (la chiesa non paga tasse patrimoniali, sui terreni, ecc.). Ma a questo si potrebbero aggiungere anche i 50 miliardi della Caritas, pagati quasi interamente dallo stato (cioè fanno beneficienza con i soldi degli altri). E tutto questo a fronte di un patrimonio stimato in alcune centinaia di miliardi di Euro che non viene intaccato, eredità del passato.
Per la Kirchensteuer ed il suo calcolo (è tutto in tedesco, ma potete vedere le tabelle se non conoscete il tedesco):
http://de.wikipedia.org/wiki/Kirchensteuer_(Deutschland)
http://www.focus.de/finanzen/steuern/gehaltsplaner/brutto-netto-rechner_aid_28104.html

Per le stime dei soldi forniti dallo stato:

http://www.spiegel.de/politik/deutschland/0,1518,727683,00.html
http://www.spiegel.de/spiegel/0,1518,700545-2,00.html
http://www.theologe.de/kirchensubventionen_stopp.htm

Commenti chiusi.