Il Corriere di Siena ha dato notizia della protesta che il circolo UAAR di Siena ha elevato contro la concessionaria della pubblicità sui mezzi di traporto locale. E’ infatti stata autorizzata, e gli autobus che la espongono stanno circolando, una gigantografia con Gesù e la scritta “Io confido in te”. La concessionaria è la stessa che, due anni fa, negò all’UAAR la possibilità di esporre il proprio slogan.
La redazione
Che stupidi; ma perchè hanno detto che era pubblicità? Potevano dire che Gesù era miracolosamente apparso sull’autobus, sai quanti cattos ci andavano in pellegrinaggio XD
Infondo se appare sui parabrezza di una qualsiasi auto in sosta, può anche apparire sulle pareti dei mezzi pubblici che ci vuole un miracolo per farli arrivare puntualmente.
Nell’articolo ci hanno tagliato un riferimento finale a Confucio ma per il resto…non ci possiamo lamentare.
Nicola, da Siena
(grazie a Federica che mi ha corretto le virgole, come in quasi tutto quello che scrivo :-), oltre a rivedere il tutto)
per come stanno le cose in italia, strano che abbiano pubblicato la lettera sul giornale
Infatti non ci lamentiamo. Non hanno neanche tagliato nulla tranne l’ultima frase, ma non cambia molto. Mi sono anche dovuto sforzare parecchio per scrivere qualcosa che non risultasse offensivo. Per trovare un’alternativa a dire che pare di essere nel medioevo, ho perso più di 1 ora in @#§é*àç£$&
🙂
Resta il fatto che il Corriere di Siena lo leggono in pochi.
“una gigantografia con Gesù e la scritta “Io confido in te”.”
Peccato.
Ci fosse stato scritto “io vado a metano” sarebbe stato più divertente. (http://milano.blogosfere.it/images/autobus%20metano.jpg)
Vabbè, un’occasione persa….
Preferisco camminare.
Quello che risulta inaccettabile è l’arroganza che questi signori si portano addosso. Consapevole che non abbiamo altra arma se non quella di sopportare, mi ritiro in silenzio dal momento che ogni mio commento od azione nuocerebbe all’associazione. Occorre in casi come questo, che sono poi la maggioranza, freddezza e calma, doti che non fanno parte del mio carattere.
Oh Grande Spirito
concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare,
e la Saggezza di capirne la differenza.
(Preghiera Cherokee)
Augh! (qui sta per “Amen”…)
Parola molto sagge, e pensare poi che certi americani nazionalisti del piffero non vorrebbero dare anche solo la cittadinanza agli amerindi perchè li ritengono “selvaggi”! Ma vadano in Mona (cit.), va’…
Secondo me se avessero messo il volto del BG con sotto scritto: “Il Grand Frat ti osserv” o un’immagine di quello che chiamo “lo zio d’America” con la critta “U.S.’ Army Wants you” non avrebbe fatto differenza… 😉 🙁
Ad ogni modo: a quanto una gigantografia del FSM con sù scritto: “io confido nei carboidrati complessi”/”nella dieta dissociata”/”nei pirati”/”nel Sacro Spaghetto”? 😉 🙂
Ricordo una battuta di una vecchia intervista a Woody Allen; il giornalista gli ha domandato “In cosa credi?”, e lui: “Credo nel sesso e nel decesso”.
Che fare? Ritentare con gli ateobus in altre città!
pubblicità ingannevole!
Ripresentate oggi la domanda alla concessionaria per esporre la pubblicità “La cattiva notizia…”.
… i cittadini senesi che non gradiscono le passate discriminazioni verso i non credenti e questo palese trattamento di favore verso i credenti, potrebbero procurarsi dei grossi pennarelli neri indelebili con i quali si possa scrivere su vetro, plastica o metallo, e aggiungere sotto la frase “io confido in te” altre frasi garbatamente ironiche tipo “..non ci sperare”, “..caschi male con noi atei” o simili a vostra scelta; potrebbe anche essere un reato, non ne sono sicuro, ma probabilmente di piccola gravità, sanzionabile forse con una semplice ammenda
…a meno che tirassero fuori dal cappello la questione del vilipendio alla religione, nel qual caso le cose si complicherebbero un po’.
la manipolazione dell’immagine, se fatta bene, è sempre cosa simpatica: un bel cannone dritto nella bocca del fricchettone con barba e capelli lunghi non ci starebbe certo male. richiamerebbe certi adesivi che si vedevano nel retro delle renoquattro nell’età dell’oro.
E’ evidente che non siamo in un paese liberale, qui non ci si preoccupa neanchè più di mascherare il metodo fascista, lo si spiattella e basta senza nessun pudore. Che schifo.
Quella foto è un autentica mistificazione perchè non può rappresentare Gesù. Quella foto riproduce una persona con i capelli lunghi e Cristo come ebreo e cristiano non poteva averceli così, a meno di non essere un disonorato. Quindi raffigura qualcun altro.
(1 Corinti 11.14-16) : ” Non vi insegna la natura stessa che se l’uomo ha i capelli lunghi, è un disonore per lui,.. Comunque, se qualcuno sembra disputare per qualche altra usanza, noi non ne abbiamo nessun’altra, né l’hanno le chiese di Dio.”
“E in quanto ai sacerdoti…Si devono assolutamente tagliare corti [i capelli della] loro testa. ” (Ezechiele 44.15-22)
grazie sal, non conoscevo questi versi…altra arglomentazione utile contro i “fedeli”…
Beh però se, come ipotizzano molti, fosse stato nazireo (anche se beveva vino, cosa impossibile per un nazireo) i capelli lunghi si spiegano.
Inoltre Gesù, sempre stando al NT, non era un sacerdote, semmai era un ‘maestro’ (rabbi) di Torah.
Infine Gesù (sempre che sia esistito in modo abbastanza simile alla predicazione che ne da il NT) non era ‘cristiano’, era ebreo. I cristiani vennero dopo.
A parte tutto ciò, trovare conferme storiche ad un personaggio in cui la storicità e legata al mitologico negli stessi testi mitologici (prendendone poi solo alcuni versetti e non analizzandoli nel complesso) che ne fanno il Messia e Figlio di Dio è piuttosto indifferente ai fini di una comprensione ragionata.
In fondo è normale che dell’ebreo palestinese Gesù (chiunque poi sia stato realmente) ognuno ne fa un’immagine legata alla propria cultura di riferimento anche se, a parte il discorso dei capelli, era certamente olivastro e non biondo norreno
Ricordo male o l’UAAR era stata definita folkloristica anche per gli Ateobus?
Non c’è limite alla faccia tosta!
Un po’ si ride, un po’ si piange…
Infatti nell’articolo ho incluso che erano visti come una carnevalata. Nella foto non si vede bene, ma chi vuole può leggerlo qui:
http://www.facebook.com/photo.php?pid=1725806&l=dee8547908&id=1037735049
beh la risposta sarà ovvia banale scontata e sicura al 100%
“Ma noi cattolici proponiamo il messaggio di Nostro Signore Dio Gesu’… …voi ateacci malvagi proponete in nulla, dopo tutto cos’è l’ateismo se non il l’apoteosi del nullismo?”
😉 …quando i neuroni sono quindici, di cui sette in sciopero perenne dal 1975…
…gli altri otto? Sono in stato vegetativo, ma rifiutano di staccare la spina!!! 🙂
Ma non è che, vista l’ immagine, hanno poi disdetto tutte le polizze di assicurazione ?
Io invece confido negli otto condimenti del pastafarianesimo 🙂
e nei logo blog hanno pure il coraggio di scrivere che sono la categoria più discriminata!!!
Questo è il POTERE… Meglio che mi sto zitta…
argh!
L’UAAR dovrebbe a ‘sto punto ripresentare la stessa domanda rifiutata in precedenza.
Se la rifiutano ancora, adire a vie legali NAZIONALI prima, EUROPEE poi. E chiedere un sostanzioso risarcimento per discriminazione su basi pretestuose ed illegali.
Adottiamo il metodo americano, protestare solo a voce non serve a nulla.
STUPENDA IDEA, LA CONDIVIDO! 🙂
In effetti pare che le discriminazioni su base religiosa non siano ammesse dal nostro ordinamento.
In effetti, si potrebbe studiare la possibilità di chiedere un risarcimento plurimilionario per evidente discriminazione su base religiosa (chiarissimamente anticostituzionale).
Se non altro, secondo la tecnica spiegata dalla Gabbanelli a Report, potrebbe servire a non far ripetere questi comportamenti
sono d’accordo. secondo me ci sono gli estremi per muovere un eventuale ricorso.
Per essere più chiaro, forse saremo folkloristici e tranquilli, ma non fessi.
Cerchiamo di fare in modo che una cos del genere, questa EVIDENTE discriminazione, NON avvenga più.
Chiediamo un risarcimento di cinquecento milioni (di euro).
Potrebbe essere anche un evento mediatico.
Ormai mi aspetto cose come “sono atei, e hanno denti d’oro… scannateli… il paradiso vi attende!”
AteoNelTraffico: Come vorrei che i miei sforzi per vivere in uno Stato laico non fossero vani…
GesùBus: Io confido in te
AteoNelTraffico: …
Sarebbe utile capire chi ha lanciato questa iniziativa in stile ‘Zio Sam ha bisogno di te!’
Se la CCAR nonostante i suoi potenti mezzi storici di persuasione (proselitismo, spazio mediatico, controllo delle coscienze ecc..) deve ricorrere ad un simile strumento di propaganda (che a parer mio non è mai granchè utile, ma questa non vuole essere una critica all’ateobus, è solo un punto di vista) vuol dire che sente sgretolarsi il terreno sotto i piedi e cerca consensi ovunque anche ricalcando slogan in stile pubblicità spicciola di merci.
Se è l’iniziativa di privati -siano individui o gruppi- è altro discorso.
Resta la discriminazione fatta dall’agenzia pubblicitaria all’UAAR, che ipotizzo sia una scelta di mercato: l’azienda, avesse pubblicato l’iniziativa UAAR, si sarebbe probabilmente trovata al centro delle polemiche coi clericali e questo avrebbe potuto nuocere ai guadagni dell’azienda.
Quando le due religioni -il cattolicesimo e il mercato- si uniscono hanno forti argomenti di persuasione, ma credo che la gente rimarrà come minimo indifferente a questa campagna propagandistica.
E’ un privato, che ha anche tappezzato Poggibonsi con analoghi manifesti.
Grazie mille, Nicola.
Se si tratta di un privato la cosa si spiega meglio, anche se, fosse stata un’iniziativa -chessò- diocesana, sarebbe stato meglio per noi perchè, ripeto, espressione di debolezza.
Resta il discorso della discriminazione che, temo, sia legata a ragioni di marketing come già detto.
Resta il fatto, almeno per me, che un privato che fa queste cose mi lascia dei dubbi…non su di lui…mi chiedo se c’è qualcosa dietro. Oppure lo fa davvero perchè…lo vuol fare. Boh. Certo, è una cosa strana.
Ma ovviamente il problema è la censura del pensiero dei non creduloni, non questo tizio.
Nicola,
non sono in grado di dire se ci siano finanziamenti, mi sembra improbabile che la CCAR spenda soldi per una campagna così spicciola, anche se non è da escludere visti i tempi.
Sai, di invasati ce ne sono e il tale potrebbe essere uno così con tanti soldi da spendere…non so, non conosco la situazione.
Ci fossero finanziamenti dietro sarebbe comunque a mio parere un segno migliore: vuol dire che sentono il fiato sul collo.
Il problema centrale resta in ogni caso quello che tu dici.
Ma parliamo sempre della igpdecaux? Ma non esistono altre concessionarie di pubblicità?
Comunque si, io ripeterei la richiesta, se loro rifiutano andiamo in tribunale! 😉
per la pubblicità sugli autobus municipali hanno praticamente il monopolio
Personalmente, credo che le pubblicità a sfondo religioso (ateismo compreso) non debbano esistere da nessuna parte, la religione non è un prodotto del supermercato….
Ciò nonostante appoggio il rinnovo della domanda alla concessionaria della pubblicità, dobbiamo assolutamente farci sentire!
la religione non è un prodotto del supermercato?
ti sbagli di grosso…
è il marketing, baby.
e piazzare una religione non è diverso dal vendere la coca cola.
si deve creare un bisogno, rendere allettante il proprio prodotto…
Nessun religioso (e non) ha iniziato a credere (e non) perchè ha visto la pubblicità di una religione sul catalogo…
E noi atei siamo l’esempio più lampante!
ne sei davvero convinto?
che nessuno ha iniziato a credere dopo un marketing mirato, dico.
sa sa sa saientologi!
I devoti di Scientology direi che sono un perfetto esempio di “schiavi di un prodotto” e del suo marketing.
Attenzione, il marketing della CCAR (e di Scientology) è molto più raffinato: individua prima il suo target (spesso gente sofferente e con soldi a disposizione) sa affabulare bene e con costanza di tempo e modo, porta la persona in una dimensione collettiva e dal sapore ‘mistico’ facendola sentire parte di un gruppo e indebolendone lo spirito critico, come succede sempre quando il gruppo viene prima dell’individuo, tantopiù se poi ci sono credenze religiose gerarchizzate.
E’ cosa ben più sottile di un estemporaneo e sloganistico manifesto per la strada che, anche secondo me, non porterà nessuno alla fede nè la rinfocolerà in chi ce la ha debole.
Scientology per me è una filosofia religiosa, un culto…
Non avendo un dio e non richiedendo la fede, non la considero una religione a tutti gli effetti, nonostante in alcuni stati lo sia.
A questo livello non so se indignarmi o sorridere. Indignarmi per l’ulteriore invasione di spazio pubblico per far proselitismo da parte di una religione che ha già la disponibilità di tutti gli spazi e i mezzi di comunicazione pubblici e privati, in chiese, parrocchie, scuole, televisione, stampa, associazionismo ecc. e che ora si vuole attaccare pure al tram.
Sorridere perchè questa idea di mettere una immagine che ha la pretesa di raffigurare un Gesù piuttosto improbabile e da santino illustrato, non mi sembra renda un gran bel servizio alla serietà e alla attendibilità della religione cattolica, mettendola allo stesso livello della pubblicità delle bibite o di qualsiasi altro genere di consumo.
Non parliamo poi di una immagine spacciata come “sacra” e usata come amuleto pubblico e come protezione; da che? E siamo nel 2010.
Jesus Christ Superbus
Monellaccio.
Scomunicato dal 2007. Scusi!
😎
a quando anche il crocefisso sugli autobus ??? siamo proprio il paese del bunga bunga governato da un manipolo di cerico fascisti paranoici !
Faccio una domanda….Se fosse stata concessa all’epoca l’autorizzazione per lo slogan dell’Uaar, avreste ora criticato lo slogan con Gesu’? Per intenderci, e’ solo una questione di par condicio o si cela una idiosincrasia a priori verso il pensiero religioso?
se avessero concesso il permesso all’ateobus, non ci saremmo minimamente lamentati di questo manifesto. al limite se fosse stato affisso dalla CCAR avremmo gioito in quanto segno di debolezza, ma non lo avremmo di certo contestato. è la disparità di trattamento che ci indigna, non che la CCAR pubblicizzi un suo prodotto (cosa che fà comunque già da tempo in televisione in tutte le trasmissioni senza mai un contraddittorio….)
Sono pienamente daccordo con quanto scrivi…
Sono convinto che la polemica della associazione sia legata alla disparita’ di trattamente che e’ cosa indegna di un paese veramente democratico e laico,anche se da certi interventi qua’ e la’ si notano avversione apriori verso il sentimento e/o il pensiero religioso…ma d’altronde il mondo e’ bello perche’ e’ vario e non per forza il pensiero dell’associazione puo’ essere condiviso in toto da tutti gli aderenti.
x paolo 76
sono contento che hai capito perche’ la nostra associazione fa questa polemica, per quanto
riguarda l’avversione a priori di qualcuno verso il sentimento religioso, mi pare che anche i religiosi e non certo solo qualcuno di loro, parlino abbastanza male degli atei e degli agnostici
Verissimo,infatti sbagliano entrambi a mio avviso!
E pensare che quando venne fuori la storia degli ateobus, ci scherzai sopra con una lettera che pubblicò il Vernacoliere:
http://www.nicolaulivieri.com/Immagini/Lett_Vernac.jpg
e ora diventa di nuovo molto attuale, anche per il riferimento a Eluana, vista la nuova idea di indire un giorno nazionale per gli stati vegetativi. (senza parole).
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