Bagnasco su unità d’Italia: “Cattolici soci fondatori del paese”

Il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, elogia l’unità d’Italia ed esalta il contributo dei cattolici. Lo ha fatto ieri aprendo i lavori del X Forum del progetto culturale della Cei, dal titolo I 150 anni dell’Unità d’Italia, tradizione e progetto, presso il complesso di Santo Spirito in Sassia, a Roma.
L’unità, ha detto, è una “conquista preziosa e ancoraggio irrinunciabile” e i cattolici sono “soci fondatori” del nostro Paese. “Nessuna ombra” viene “dai rapporti tra laici e cattolici, tra istituzioni dello Stato repubblicano e quelle della Chiesa cattolica” ed è necessario un “federalismo veramente solidale”. Anzi, la Chiesa è “unita a tutto il paese nel festeggiare l’evento fondativo dello Stato unitario”. Per Bagnasco è importante cogliere “il contributo cristiano rispetto al destino del nostro Paese”, che richiede “una lettura della storia scevra da pregiudizi e seriamente documentata, lontana dunque tanto da conformismi quanto da revisionismi”. Parlando di figure come san Francesco e santa Caterina da Siena, il prelato afferma che “l’unico sentimento che accomunava gli italiani era quello religioso e cattolico”.
Ha auspicato inoltre la nascita di una “generazione nuova di italiani e cattolici, che credano nella politica come forma di carità autentica, volta a segnare il destino di tutti”, “alla luce di quanto determinante sia stato il contributo dei cattolici nella storia del nostro Paese”.
“Non vi è ragione di temere una prevaricazione ai danni della libertà da parte della Chiesa e dei suoi membri”, ha detto il cardinale. Ma questi si aspettano “venga loro riconosciuta la libertà di non tradire la propria coscienza illuminata dal Vangelo”. L’identità italiana, sostiene Bagnasco, è “sempre di ordine spirituale ed etico” e cancellare le radici cristiane dell’Italia ne mette a rischio l’unità. Lo Stato “non può creare questa unità, che è pre-istituzionale e pre-politica, ma nello stesso tempo deve essere attento a preservarla e a non danneggiarla”. In Italia, “si fa attorno al ‘retto vivere'” e “a questo livello si pone in primo luogo la presenza dinamica dei cattolici di ieri e di oggi”, poichè “la religione in genere, e in Italia le comunità cristiane in particolare, sono state e sono fermento di rinnovamento”.

Valentino Salvatore

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55 commenti

Tommaso

Infatti il Papa accolse i bersaglieri invitandoli tutti a pranzo !!!

🙂 🙂 🙂

fiertel91

E poi tutti a seguire la Messa per celebrare Dio e l’Unità!

Luciano Franceschetti

stravaganti, questi prelati! Pro domo sua, l’importante è lanciare nuovi slogan nei media, ripeterli all’nfinito, approfittando dell’ignoranza delle masse che non li spernacchia…

Tommaso

Ma questi, al posto della faccia, cos’ hanno: carta vetrata ?

Congo

Per la serie: “Se non puoi combatterli, unisciti a loro”….

Tra qualche anno diranno pure che Garibaldi era cattolico e ispirato dallo spirito santo.

nightshade90

no, diranno che sono stati loro a conquistare torino e il regno di sardegna assieme agli altri stati italiani per poi nobilmente regalare ai savoia il trono italiano e ritirarsi volontariamente nel vaticano, tutto al fine di garantire l’unità d’italia. diranno anche che la breccia la hanno aperta loro dall’interno per far uscire l’immenso esercito di credenti cattolici che hanno operato una così santa unificazione dello stato italiano…….

hanno cercato di trasformare (e con i fedeli ignoranti, cioè la maggior parte, ci sono riusciti) le crociate in “una guerra di difesa dai malvagi barbari assassini e distruttori dell’europa”. faranno anche questo.

Maurizio D'Ulivo

@nightshade90
In qualche modo, le condizioni disastrose della laicità in italia dimostrano che effettivamente è stata la CCAR a conquistare l’italia, e non viceversa.

E’ tristissimo, ma nei fatti è così.

Maurizio D'Ulivo

@nightshade90
In qualche modo, le condizioni disastrose della laicità in italia dimostrano che effettivamente è stata la CCAR a conquistare l’italia, e non viceversa.

E’ tristissimo, ma nei fatti è così.

Rasputin

“Tra qualche anno diranno pure che Garibaldi era cattolico e ispirato dallo spirito santo.”

La vedo dura dire cosí di uno che ha definito il Papa “Sacco di merda”. Ma forse avrebbero ragione:-)))

#Aldo#

Rasputin, che sia un caso che la posizione di Garibaldi nei confronti del clero non venga mai apertamente e chiaramente delineata nei libri di testo?

La storia è menzogna. Sempre, almeno in potenza.
Le parole di bagnasco non fanno altro che confermare questa evidenza.

Federico Tonizzo

A pag. 11 del recente libro “La patria, bene o male” di Fruttero e Gramellini si legge che Garibaldi considerava il papato “negazione di Dio”, “vivaio di vipere” e “pestilenziale istituzione”!!! 🙂

Certo, non è un libro di testo scoalstico 🙁

faber

“L’identità italiana, sostiene Bagnasco, è “sempre di ordine spirituale ed etico”

Vedi alcune espressioni tipicamente italiane come la mafia,la corruzione,l’asservimento al vaticano,scandali continui in tutti i settori della classe dirigente…ah che bell’ordine spirituale ed etico che abbiamo!

nightshade90

ah, ma quelli ci sono a causa del relativismo ateo che nega dio e quindi la morale (come i nazisti, come ha ricordano il caro josef, che di queste cose se ne intende), unitevi per eliminare tali miscredenti che sono la causa di ogni male (anche del terremoto in abruzzo e lo tsunami in indonesia, come ricorda il caro fanzanaga) e l’armonia tornerà sull’italia e sul mondo….

Domenico

Cattolici soci fondatori del paese. Volete lanciare un OPA e comprarlo tutto? O vi accontentate di un semplice pacchetto di maggioranza?

fiertel91

Se si comprano la maggioranza parlamentare, vale lo stesso?

kundalini444

Eppure io ero rimasto a quella storia che insegnano a scuola, che parla di un’Italia fatta dal Risorgimento, con i padri della patria laici ed anticlericali, e le aspre battaglie col papato per l’unificazione del territorio…

#Aldo#

A scuola non mi hanno mai detto che Garibaldi definiva il papa un “metro cubo di letame” e tutto il corollario che ne deriva.

giancarlo

Riporto da Wikipedia :
“Il 20 giugno 2003 è stato nominato Ordinario Militare per l’Italia, ovvero vescovo della struttura religiosa delle Forze armate italiane, carica che gli ha comportato automaticamente la nomina a generale di corpo d’armata dell’Esercito, a norma della legge 512/1961. Ha ricoperto questo incarico in un momento molto delicato per le forze armate della Repubblica, ovvero durante la loro partecipazione alla seconda Guerra del Golfo e alla guerra in Afghanistan. ”
Mi risulta che percepisca anche una lauta pensione per il servizio prestato, ma non lo ho verificato personalmente, mi scuso anticipatamente qualora la cosa non corrisponda al vero.
Giancarlo

Congo

Grazie giancarlo,
ecco una legge che andrebbe abrogata.

Generale di corpo d’armata: un vescovo!!!!

Che cosa ridicola!!

neverclean

risulta anche a me: una volta gli fu rinfacciato in TV e lui stette zitto. chi tace di solito acconsente. o no?

#Aldo#

Sicuramente devolverà in beneficenza l’intero importo della retribuzione che riceve, no?

lucia

Della nostra storia si può sempre fare un minestrone, a sostegno della tesi più conveniente. L’impegno politico, più che carità esige forse passione; e vorrei dire passione organizzativa: due elementi solo apparentemente in contrasto. Giustizia e violenza fanno a pugni tra di loro e non richiedono precisamente di schierarsi in toto per l’una o per l’altra. Chi ha un po’ di esperienza pratica può arrivare a dire “Dio mi salvi da quelli che parlano tanto di giustizia”. In tema di giustizia vale di più: “Li riconoscerete dalle loro opere”: e non é necessario siano opere di carità; anzi..
La religione, la religiosità. come parte integrante della storia del popolo italiano é stata già scoperta e valorizzata dal Manzoni, ma nell’Ottocento (e con tutti i distinguo ancor oggi validi). Di quel particolare stile, di chi anche nella ignoranza di altro, aveva sue caratteristiche di profondità che manifestava, in mancanza d’altro, nella sua costanza e coerenza e dignità e intelligenza nell’affrontare eroicamente le durissime condizioni di un tempo (fam, freℭ.fum e fastidi) supportato da una fede faidate più che istituzionale, é stato particolarmente nostalgico Pasolini. E ci sarebbero motivi per essere nostalgici ancora oggi: a fronte di una certa disinvoltura saccente e superficiale. Nel frattempo, però, é venuto avanti un progresso che, migliorando le condizioni di vita e fornendo mezzi di informazione e comunicazione che sono come la bacchetta magica, permette a molte più persone il lusso di capire certi meccanismi legati appunto a giustizia e violenza : conducendo alla conseguente volontà (molto manovrabile purtroppo attraverso falsità veicolate da quei mezzi ) di non subirli.
L’ideale sarebbe che molte più persone fossero prese dalla vergogna quando si industriano a parlare di giustizia, ben sapendo che per quanto li riguarda, essi e la loro conventicola, sono ben lontani dal praticarla ed addirittura dal desiderarla veramente: la giustizia!!

Diego

Non vi è ragione di temere una prevaricazione ai danni della libertà da parte della Chiesa e dei suoi membri

nono e che scherziamo??? La Chiesa che prevarica i diritti degli altri?? quando mai??

StefanoM

Bagnasco mi dà veramente i brividi…
E’ il peggio di tutti gli aspetti malvagi del cattolicesimo, il tutto super concentrato in un unica forma di vita.

FSMosconi

“Parlando di figure come san Francesco e santa Caterina da Siena, il prelato afferma che “l’unico sentimento che accomunava gli italiani era quello religioso e cattolico””

Appunto la gente applaudeva il papa quando vietò l’energia elettrica, l’automobile… 👿

““Non vi è ragione di temere una prevaricazione ai danni della libertà da parte della Chiesa e dei suoi membri”, ha detto il cardinale. Ma questi si aspettano “venga loro riconosciuta la libertà di non tradire la propria coscienza illuminata dal Vangelo”. L’identità italiana, sostiene Bagnasco, è “sempre di ordine spirituale ed etico” e cancellare le radici cristiane dell’Italia ne mette a rischio l’unità. Lo Stato “non può creare questa unità, che è pre-istituzionale e pre-politica, ma nello stesso tempo deve essere attento a preservarla e a non danneggiarla”. In Italia, “si fa attorno al ‘retto vivere’” e “a questo livello si pone in primo luogo la presenza dinamica dei cattolici di ieri e di oggi”, poichè “la religione in genere, e in Italia le comunità cristiane in particolare, sono state e sono fermento di rinnovamento””

Vorrei commentare questo schifo, ma penso lo farcirei con troppe imprecazioni e bestemmie per L’ASSURDA MALAFEDE di quest’uomo….

Stefano Bottoni

Certo, i cattolici furono soci fondatori… Infatti ogni anno staccano una ricchissima cedola dell’8×1000 sulle azioni. Che non crollano mai, neppure in periodo di crisi.
A proposito, Hitler era un pacifista convinto.
Stalin era assolutamente democratico.
E io sarò il prossimo papa.

neverclean

Come no:
quel Vittorio Emauele II che e’ stato scomunicato era in realta’ il proprietario del “Re di pizza” – trattoria in Castel San Pietro … Terme (BO);
Garibaldi e Mazzini erano ferventi cattolici: infatti da ragazzi facevano i chierichetti;
la Breccia di Porta Pia era una falla nell’acquedotto romano ai tempi di Plinio il Giovane;
il “NON EXPEDIT” e’ un refuso tipografico della Stamperia Vaticana – scusatemi se faccio sfoggio della mia Kurtura storica;
i Carbonari non sono mai stati scomunicati perchè il Diritto Canonico non ha mai previsto la possibilità di scomunicare dei piatti di pasta.
E potrei continuare. Ma ora vado a leggermi le dichiarazioni di papi, quello che amiamo contestualizzare.

Sandra

“federalismo veramente solidale”: questo ha solo paura che la cassa si allontani da roma. Se l’italia fosse nata come stato federale alla tedesca o alla svizzera la chiesa avrebbe avuto meno influenza e meno potere. Se adesso dovesse passere l’idea di una maggiore responsabilità finanziaria a fronte di controlli, la chiesa si vedrebbe tagliare non poche risorse. Possono, pero’, e lo faranno, mettersi d’accordo con la lega: si sosterranno a vicenda, a patto che il federalismo non intacchi gli introiti della chiesa. La chiesa benedirà questi beceri, contestualizzando il Bossipensiero di qualche anno fa:

ottobre 2003: «Tremonti ha fatto un errore, non bisognava dargli l’ 8 per mille, dovevano rimanere poveri, bisognava mandarli a chiedere l’ elemosina»

1997: «L’opera di solidarietà più importante è quella della libertà padana, da cui dipendono il lavoro, l’equità sociale, la giustizia. Credo che la Chiesa intesa come appoggio allo Stato, non sia molto solidale. Federalismo significa dare il potere alla società. Solidale significa sostanzialmente elemosina di Stato. Vuol dire fare un passo verso la società e un passo verso lo Stato. È la logica del Gattopardo».

fiertel91

Ti riferisci solo alla storia dell’Unità o della fede in generale?

RobertoV

Proprio un alto papavero della gerarchia della chiesa cattolica chiede “una lettura della storia scevra da pregiudizi e seriamente documentata, lontana dunque tanto da conformismi quanto da revisionismi”: proprio loro che sono campioni di conformismi e di revisionismi, che cercano sempre di proporre una storia mielosa e agiografica della chiesa e che cercano di appropriarsi (ovviamente a posteriori) di qualsiasi cosa di buono l’uomo abbia fatto, cercando di far dimenticare la realtà delle cose. Indubbiamente ha ragione quando dice che i cattolici (non generalmente i cristiani visto che la chiesa cattolica ha sempre cercato di evitare che vi fosse in Italia qualcosa di diverso dai cattolici) sono stati “soci fondatori” del nostro paese (e visto il paese e popolo risultante non dovrebbe andarne così fiero): il problema è che fino a poco tempo fa era difficile non poter essere cattolici in Italia e, quindi, va visto quanto sincera e libera sia stata questa scelta (altrimenti dovremmo dire che in Arabia sono tutti sinceri e liberi musulmani), ma soprattutto se l’agire di questi “cattolici” sia stato condiviso dalla chiesa e non sia avvenuto più a titolo personale. E dalla storia si vede chiaramente che l’unità d’Italia è avvenuta in contrasto con la chiesa cattolica come istituzione (l’affermazione “nessuna ombra” tra istituzioni è veramente incredibile e spudorata).
Pare che la coscienza venga illuminata dal Vangelo in modo differente a seconda della nazione e del tipo di cristiano e, quindi, doveva dire “illuminata dal volere della chiesa cattolica”.
Ormai siamo abituati all’uso della neolingua da parte della chiesa: “retta ragione”, “vera laicità”, “retto vivere”, “secondo natura”, e così via per dire in accordo con ciò che vuole la chiesa. Bagnasco è un politico, che si muove da politico ed è del livello dei politici che abbiamo oggi che contano sull’ignoranza di buona parte degli italiani e sulla loro mancanza di analisi e capacità critica per fare discorsi da capo popolo.

Cesare b

La classe dirigente liberale del Regno di Sardegna post ’48 e, successivamente, del regno d’Italia, sebbene in parte composta di non credenti, evidentemente riteneva, a differenza di voi, che la poplazione italiana tenesse, in grande maggioranza, alla religione cattolica. Non si spiegherebbero altrimenti i seguenti fatti.
Nello Statuto Albertino si proclama la Religione Rattolica “religione dello Stato”.
Fin dal 1855 furono incamerati in gran parte i beni della Chiesa, ma ne fu lasciata una parte ai parroci “in cura d’anime”, integrandone il reddito, quando il “beneficio” fosse insufficiente, con la cosiddetta “congrua”.
All’ occupazione di Roma, il Vaticano non fu occupato, il Papa non fu mandato in esilio, come sempre e’ avvenuto per i capi di Stato “debellati”,i militari pontifici che vi si trovavano non furono fatti prigionieri, né sciolti dai loro ordnamenti disciplinari, né, almeno, disarmati.
Subito dopo si approvo’ la Legge delle Guarentigie che dichiarava la persona del Pontefice “sacra e inviolabile”, vietava che qualsiasi incaricato dello Stato italiano entrasse in Vaticano senza autorizzazione del Papa, attribuiva al Papa il diritto di mantenere presso di se’ guardie armate e rappresentanti diplomatici di qualsiasi Stato, esentava gli edifici del Vaticano da ogni imposta. In pratica lo Stato Pontificio veniva lasciato sopravvivere, sebbene ridotto ad una superficie simbolica. E veniva pure finanziato attribuendo alla Santa Sede una cospicua somma di denaro annua.
Ora, coloro i quali fecero tutto questo, o erano essi stesso cattolici oppure sapevano che il popolo esigeva il mantenimento (e il rispetto) del culto cattolico e della Santa Sede in Italia. Se, dunque, il Risorgimento vi fu in tale contesto, fu, evidentemente, in buona parte compiuto e in parte di gran lunga maggiore per lo meno accettato da un popolo in prevalente misura cattolico. A meno che non si ritenga davvero che fu l’imposizione prepotente d’una minoranza … Ma allora i suoi principali artefici, che tanto venerate, che figura fanno?
Saluti.

#Aldo#

O, più semplicemente, temevano l’intervento di qualche nazione straniera a difesa del papato qualora avessero usato i metodi più… radicali che sarebbe stato il caso di impiegare per “risolvere” la questione com’era di moda in quei tempi.

Fri

La Religione RATTOlica rende perfettamente l’idea… grazie, riutilizzero’ volentieri questo termine!

cacciatorediTroll

un uomo vomitevole, ma molto abile e pericoloso, al quale non si può rispondere con sberleffi insulti o calci in bocca anche se meritati, ma con preparazione e conoscenza soprattutto della Storia, quella vera, non quella approvata dal Magistero della Santa Sede.

fiertel91

Come scritto più sotto, non serve essere docente di Storia contemporanea per sapere che non c’è niente di più distante dal vero.

fiertel91

Perfino i più inetti sanno che il movimento unitario era di tutt’altra estrazione. Fanno solo la figura degli ignoranti.

spapicchio

Papato (una teocrazia monarchica assoluta) Vaticano e molti conservatori furono contrari all’unità d’Italia, al formarsi dello stato repubblicano e soprattutto alla istituzione dell’istruzione pubblica.
Vedasi Pio IX come la pensava e come si comportò per impedire la formazione dello stato nazionale italiano; questo testo storico è utile per conoscere i fatti realmente accaduti:

http://www.ilcristiano.it/2010/ago10/storia.htm

la storia risulta molto diversa dalla versione di Bagnasco.

ANCIA LIBERA

Mai chiedo se Bagnasco per fare quelle dichiarazioni aveva bevuto, ecc. ??? Non si rende conto diessere ridicolo ? “L’dientità itliana è sempre di ordine spirituale ed etico” si si per me era ubriaco !

Federico Tonizzo

E pensa a cosa si “bevono” coloro che gli credono, pur senza essere ubriachi… 🙁

ANCIA LIBERA

certo un bel bicchierotto di vin santo – mica male è ?

spapicchio

Da acerrimi e sanguinari nemici dell’Italia, ora sono o diverrebbero, secondo Bagnasco, nientepopodimeno che “soci fondatori” del nostro Paese? Davvero bestiale. Ma soci fondatori del “nostro Paese” potrebbe voler dire anche un nuovo paese della chiesa del Vaticano, attenzione: sarebbero cioè soci fondatori di un altro Paese, non dell’Italia attuale.

Massimo

“la presenza dinamica dei cattolici di ieri e di oggi”, poichè “la religione in genere, e in Italia le comunità cristiane in particolare, sono state e sono FERMENTO DI RINNOVAMENTO”.

Insomma, non sembra proprio che le parole del liberale Lloyd George (poi citate dal comunista Trockij) abbiano qualche appiglio: “la Chiesa cattolica è la centrale elettrica del CONSERVATORISMO”

Chissà chi ha ragione. Quasi quasi, chiamo Dio in the Sky su Skype e glielo chiedo…

spapicchio

Garibaldi aveva sentenziato un giorno:

“Non sarà il cannone a liberare Roma dal Papa, sarà l’Evangelo”.

Ossia i cristiani (evangelici) erano tra i patrioti italiani; i cattolici (conservatori) erano invece contro l’unità d’Italia e quindi contro la formazione dello stato italiano unitario.

Vedasi il “non expedit”, le fasi della presa di Roma, eccetera.

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