In una recente nota il Ministero dell’Economia e delle Finanze guidato da Giulio Tremonti, l”inventore’ del meccanismo dell’8permille, ha chiarito i dubbi avanzati da “numerose Ragionerie territoriali dello Stato in merito al trattamento economico da attribuire agli insegnanti di religione cattolica nominati (con nulla osta vescovile N.d.R) nelle scuole di istruzione secondaria di primo grado” (quelle che una volta si chiamavano scuole medie). Dubbi sorti perchè, secondo i decreti di attribuzione emanati dagli Uffici Scolastici regionali, ai docenti suddetti – e solo a loro – va elargito lo stesso stipendio riservato ai colleghi delle superiori (correttamente: della scuola secondaria di secondo grado).
Eppure, hanno obiettato le Ragionerie, con la legge 186/2003 che prevede, tra le altre cose, la collocazione in ruolo degli insegnanti di religione, si è voluto uniformare la disciplina, parificando la posizione di questa categoria all'”immissione di tutti gli altri docenti ed evitando disparità di trattamento”. Disparità che invece apparirebbe evidente in questo particolare beneficio stipendiale.
Per il Ministero, al contrario, la normativa che istituisce il ruolo unico non ha annullato, ma “sostanzialmente confermato tutte le precedenti disposizioni normative e pattizie”, rintracciabili infatti anche nei Contratti Collettivi di Lavoro successivi all’entrata in vigore della 186/2003. E queste disposizioni, tra cui il D.P.R. 399 del 1988, stabiliscono chiaramente che il solo personale docente di religione ha diritto a un trattamento economico corrispondente ai docenti della scuola primaria (per le elementari) o della scuola secondaria superiore. Ergo, come sembrebbe confermato dai CCNL del 2007 che non disapplicano espressamente queste regole, agli insegnanti di scuola secondaria di primo grado, anche se oggi assunti a pieno titolo, spetta la retribuzione della “categoria” superiore, come previsto da norme che supplivano alla carenza di immissione in ruolo. Per concludere con le parole della nota dirimente, che pur non innovando in nulla pone fine a quella che risultava essere una situazione molto variegata a livello regionale, “si ritiene che l’unicità del trattamento economico dei docenti di religione cattolica della scuola secondaria di primo e secondo grado appare coerente con l’istituito unico ruolo degli insegnanti di religione della scuola secondaria”.
Adele Orioli, responsabile delle iniziative giuridiche UAAR
Tante parole per un semplice concetto: “Il vaticano ci ha imposto così, quindi voialtri zitti, mosca e pagare!!!”.
é uno SCANDALO che si insegni una religione a scuola, dalle elementari alle superiori. Fuori i pretacci e i loro emissari dalle scuole pubbliche!!
Tanto più che non essendo ormai la religione cattolica l’unica seguita da consistenti gruppi di cittadini l’alternativa dovrebbe essere: abolirla del tutto oppure trasformarla in un’ora di studio scientifico e comparato delle varie religioni.
Ma guarda, per quanto mi riguarda la scuola può semplicemente trascurarle e basta. Direi che è sufficiente lo spazio dedicato nell’ambito delle altre materie umanistiche: letteratura, storia dell’arte e filosofia.
Ora anche basta!
Magari! E poi mille euro al mese di vitalizio e cibo a volontà gratis! No, non succederà per ora, perché porterebbe molti futuri adulti all’ateismo.
Si arriva al paradosso di sperare in un default Italia per smettere di mantenere il Vaticano e i suoi propagandisti…
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
oltre ai danni, le beffe
non capisco come gli altri docenti lascino passare questi palesi privilegi
gli unici insegnanti assunti a tempo indeterminato negli ultimi anni sono stati quelli di religione cattolica, tutti gli altri… precari a vita
@Roberto Grendene
Presto detto, sono ovini del gregge vaticano anche loro.
@Grendene
Leggi commento sotto di #Aldo# (che non avevo ancora letto) che dice:
“Ho sempre avuto un buon rapporto con i miei colleghi che insegnano religione….”
Alfonso, definirmi un “ovino del gregge vaticano” mi sembra un po’ fuori luogo. Diciamo piuttosto che sono un persona conciliante che prima di partire all’attacco sul piano personale cerca di capire fin dove ne vale la pena. Finora sono stati rati (anche se ci sono stati) i casi in cui è valsa la pena intavolare un rapporto conflittuale coi colleghi di religione, che il più delle volte sono e si comportano da comuni lavoratori. Quella degli “invasati” non è una categoria esattamente sovrapponibile a quella degli insegnanti di religione: ci sono insegnanti di religione non “invasati” e insegnanti non di religione “invasati”. Inoltre, ci sono “invasati” afflitti da manie religiose e “invasati” afflitti da manie d’altro genere (moraliste, politiche, ideologiche, …). Il mondo delle relazioni, quelle concrete d’ogni giorno, non è tutto in bianco e nero come sembra.
“non capisco come gli altri docenti lascino passare questi palesi privilegi”
Sei fortunato, si vede che i tuoi figli hanno sempre avuto buoni insegnanti. Per me invece che purtroppo ne ho incrociati indirettamente diciamo mediocri è ovvio perché lascino passare i privilegi degli altri, ossia per non intaccare i propri. Se si parte dal diritto allo studio, e al diritto di avere un bravo docente, non si capisce come si arrivi al dovere di sopportare docenti mal preparati, il cui scarso lavoro ricade poi sulle spalle dei bravi docenti che seguono. I quali appunto lasciano passare, e sono costretti per recuperare a lavorare di piu’ di quanto dovrebbero. Purtroppo sono in minoranza, e magari precari, e allora tacciono.
Ho sempre avuto un buon rapporto con i miei colleghi che insegnano religione. E’ ora che io cambi il mio modo di relazionarmi.
sì; menali!
@ #Aldo# :
E non ti sentivi a disagio, sapendo che stavano corrompendo i giovani?
Non particolarmente, anche perché i giovani trovano mille e mille modi per “corrompersi” da sè. Anzi, se ti devo dire, una nutrita percentuale di quei giovani (non tutti, ben inteso) “corrompono” me almeno quanto io “corrompo” loro. Le relazioni umane, a ben pensarci, non sono altro che un processo di corruzione reciproca più o meno intenzionale. Sartre diceva con una sintesi molto efficace che «l’inferno sono gli altri». Interpreto quella frase in senso figurato, ovviamente, giacché non penso che Sartre la intendesse alla lettera. Voltaire, il grande Voltaire, ebbe ad affermare che «il mondo è pieno di gente che non vale la pena conoscere»… come dargli torto!
#Aldo#
Scusa se mi permetto, ma il modo di relazionarti nei confronti dei tuoi colleghi, insegnati di religione, non dovrebbe cambiare di una virgola nonostante quest’ennesima sozzura messa in atto dal caro Tremonti.
Secondo me non dovresti prendertela con queste persone, ma con il sistema…E se devi proprio intavolare una critica, un “attacco” nei loro confronti, ti consiglio di farlo sulla base delle violazioni palesi delle questioni di principio.
Insomma, ti basterebbe sbertucciarli bene bene, anche solo per il fatto che a differenza di tutti gli altri prof. delle altre materie, questi non accedono al loro posto di lavoro, con un concorso come tutti gli altri…Ma per raccomandazione!
Sono dei diversi…Privilegiati, ma diversi!Pertanto parassiti della società!
L’italia e il vaticano sono un’anomalia scientifica: è l’unico caso di un corpo in orbita intorno a un corpo di minor dimensione… (si potrebbe dire: in orbita intorno al nulla).
L’apparente “anomalia scientifica” si chiarisce pensando al fatto che il vaticano e i politici italiani sono tenuti legati tra loro (come atomi di una molecola) dai vortici di soldi che orbitano intorno a loro e fra di loro (come fanno appunto gli elettroni che legano tra loro gli atomi di una molecola).
Ma è un capolavoro da legulei! Veramente bello!
: (
Più che bello, direi squallido.
ehm…non mi è chiara la motivazione di questo miglior trattamente: oltr a dire “perché lo dice la legge” non mi sembra vengano esposte le motivazioni reali…mah..
Bleah! 🙁
Trovo che tutti questi cavilli, stratagemmi e garbugli e trattamenti economici privilegiati non abbiano mai giovato all’immagine ed al ruolo degli insegnanti di religione romana cattolica, cosi come alla chiesa cattolica e così come agli studenti ed ai cittadini italiani.
Un tempo alle elementari la religione veniva insegnata dalla stessa maestra, da alcuni anni hanno introdotto un docente esterno che insegna religione, una disciplina dove nn ci sono interrogazioni e nemmeno compiti o esercitazioni scritte, quindi tale docente compie un lavoro molto ma molto meno impegnativo rispetto agli docenti delle varie discipline, nonostante tutto essi ricevono lo stesso trattamento economico, senza fare un cazzo!
Io sono laureato in scienze religiose, in passato ho fatto delle supplenze, ora nn piu’ visto che sono diventato ateo, mi vergognavo vedere gli altri docenti lavorare e spiegare mentre io far leggere Famiglia Cristiana ai ragazzi o mandarli in bagno in continuazione.
mi domando: i sindacati tacciono di fronte a questo schifo o prevedono azioni di protesta?
I sindacati di stì tempi non tutelano neppure i “normali” lavoratori!!
I sindacati???…In Italia sono troppo impegnati a scontrarsi tra loro! 🙁
Che bello, mia figlia di 9 anni non ha mai fatto religione a scuola, qui in Francia non si usa … mi ricordo l’umiliazione e l’isolamento (ma anche l’orgoglio) quando facevo l’ora alternativa in Italia. Paese di pecoroni conformisti … per mia figlia Gesù, Maometto e tutti gli altri sono delle fiabe strambe che non la interessano molto. Preferisce l’astronomia, la storia e tutto quello che stimola la sua curiosità sul mondo.
Un modo di vivere diverso E’ possibile.
Basta pagare e mantenere questi parassiti della società.Vadano a lavorare e nel tempo libero liberi di propagare il loro credo.
Tremorti è un ladro visto che si è fregato anche il5 per mille da devolvere alle varie associazioni tra cui l’UAAR !!!!
Ciccio
Povero Ciccio baciccio , dimentichi che in democrazia valgono i numeri! Allora occorre ricordare (vale per te e per tutti i malevoli commentatori in fila) che oltre il 90% degli studenti e delle loro famiglie sceglie l’IRC come materia curriculare e che , pertanto, gli insegnanti di Religione siedono a pieno diritto sulle cattedre delle scuole di ogni ordine e grado. Non solo, è pure da rilevare che di fatto quelli di religione sono gli unici insegnanti scelti dagli studenti, i quali potrebbero anche non avvalersi della materia. Mentre gli altri docenti, molti dei quali sono degli autentici asini ex sessantottini, entrati in ruolo grazie a numerose leggi e leggine sono praticamente inamovibili.
sono contento di essere quel 10% dei genitori che non hanno scelto l’ora di religione ritenendo la materia del tutto inutile per la formazione di uno studente ! ritenengo invece che andrebbe potenziato l’insegnamento delle materie scientifiche ed artistiche – sopratutto matematica, fisica e musica.
per quanto riguarda le il fatto che il 90 % ( ????) delle persone abbia scelto di avvalersi dell’ora di religione non significa che ciò sia la scelta giusta per la formazione dei ns. figli; in altre parole in alcuni casi il concetto di democrazia non vale proprio altrimenti se il 90 % delle persone dicesse che è il sole che ruota attorno al sole noi dovremmo credergli ?
volevo dire ovviamente: che è il sole che ruota attorno alla terra…. – mi scuso per il refuso !
No, povera allocca, perchè prima di tutto NON è vero che il 90% degli studenti sceglie l’ora di religione.
Ci sono fior di scuole dove la scelta in principio è esattamente al contrario MA, siccome l’ora alternativa è difficile organizzarla per via della solita “mancanza fondi”, giocoforza i genitori sono costretti a non mandare i figli a spasso senza controllo per un’ora.
La prova del nove, cara allocca? Perchè credi che il Ministero abbia proibito di mettere religione alla prima o all’ultima ora?
Uhauhauha! Ma perché altrimenti gli studenti NON LA SCELGONO, ed entrano o escono un’ora prima. Ergo, l’ora di religione è imposta.
Sono gli insegnanti di religione – approvati dai vescovi dipendenti del Vaticano, ente straniero – ad essere i veri intrusi nella scuola pubblica.
Se i fondi statali che servono per pagare quella folla di nullafacenti parolai di IRC venisse dedicata per insegnare educazione civica, vedresti altre cifre e percentuali.
nella mia scuola l’ora di religione si trova lungo tutta la mattinata scolastica, dalle otto alle due del pomeriggio. e ci sono studenti che entrano dopo o che escono prima.
L’insegnamento della religione andrebbe tolta come materia scolastica.
condivido pienamente la tua affermazione !!!!
L’insegnamento esclusivo della religione cattolica da parte di docenti pre-approvati dalla curia vescovile andrebbe abolito, non l’insegnamento della religione tout court.
La scuola deve fornire una gamma di nozioni in ogni campo dello scibile umano e dell’umana esperienza, in qualsiasi modo essa si sia coniugata, comprese le infinite forme del sentimento religioso…io lo trovo anche interessante…non mi affascinano molto le tre sorelle monoteiste abramitiche ma si possono trovare nel Mondo sistemi di credenze davvero stimolanti sul piano intellettuale ed umano…credo valga la pena studiarle…