Aveva fatto molto discutere, in Francia, la candidatura alle ultime elezioni regionali della musulmana Ilham Moussaïd tra le fila del Nuovo Partito Anticapitalista: la donna aveva infatti rivendicato con orgoglio il proprio diritto di indossare il velo, scatenando vivaci dibattiti all’interno della sinistra francese. Mediapart ha ora annunciato che l’intesa è finita: Moussaïd ha infatti lasciato il partito. Il disaccordo, scrive il sito del Figaro, risiede nella linea da tenere su laicità e femminismo. Se ne rammarica il leader dell’NPE, Olivier Besancenot: “avevo l’impressione che il dibattito stesse progredendo, nel rispetto delle posizioni di ognuno”.
Raffaele Carcano
La Francia è la Francia, non è l’italietta del “si no ma si potrebbe, però vedremo forse…… siamo ma anche ” giuste o sbagliate che potranno in futuro rivelarsi le scelte, le decisioni si prendono e ci si assumono le proprie responsabilità.
La Francia dimostra di avere una ‘sinistra’ tanto miope e autolesionista quanto quella italiana, altro che!
Combattere il capitalismo vuol dire anche accettare le diversità e le pluralità culturali.
Che pena!
Il capitalismo non lo si combatte in toto……si combatte ciò che nel capitalismo è negativo.
Non scordiamoci mai che la secolarizzazione si è messa in moto e continua ad avanzare grazie a tre fattori: Rivoluzione Francese e Rivoluzione Industriale Inglese che hanno messo in moto l’economia moderna con l’aggiunta della Rivoluzione D’Ottobre che ha messo un freno alla ricerca della ricchezza smodata a favore di pochi sulla pelle di tanti. Grazie a tutto ciò le grandi masse hanno conosciuto il tempo libero, hanno potuto mandare i figli a scuola, gli analfabeti sono scomparsi e le religioni (guarda caso) hanno iniziato il loro declino. I mussulmani sono ancora indietro ma aspettate che assaggino la loro fetta di benessere e vedrete che fine farà il corano: un libro da leggere più per curiosità che per altro. Dai Kahani, vieni con me che ti offro un panino con la porchetta ed un bel bicchiere di vino rosso.
“accettare … le pluralità culturali”
ah beh, se discriminare le donne e’ una “cultura”, la si deve accettare?
per piacere
Bravo Kahani, hai proprio ragione! L’islam si’ che combatteva il capitale, non a parole, ma con sane le razzie dei predoni jihadisti in base al comandamento coranico obbligatorio alla guerra sacra!
Il Corano da buon libro di devozione contiene anche sagge norme per la spartizione del bottino, degli schiavi delle donne rese vedove, anche secondo l’esempio del Profeta Maometto.
Covertitevi dunque compagni, voi non lo sapete ma lo schiavismo islamico (14 secoli di schiavismo terminato solo a causa delle cannoniere Europee ed americane) sono la vera risposta ai bisogni (di asservimento) della gente!
Allah e’ la risposta. Il “filosofo” marxista Garaudy, e tanti dopo di lui compreso il famoso Carlos lo sciacallo, noto filantropo, lo hanno capito e si sono gia’ convertiti. Voi che aspettate?
Kahani veramente l’autolesionismo la sinistra l’ha dimostrato candidandola e perdendo un sacco di voti senza raccogliere quelli dei musulmani ai quali importa un fico secco dell’anticapitalismo. Ora in più si pigliano un pacco da questa, no francamente sei proprio fuori rotta.
A quel che ho capito: non trovandosi d’accordo su una linea fondamentale -quella su laicità e femminismo- anzichè accettare di stare in minoranza come ogni militante dovrebbe fare, la donna se ne è andata (dunque non è stata buttata fuori a quel che ho capito), dimostrando pessima disciplina di partito.
Se così è andata e fossi io Besancenot non mi rammaricherei più di tanto: gente così alla lunga è utile solo per romperli i partiti. Sappiamo bene quel che è successo in Rifondazione con gente che non accettava di andare in minoranza.
Giusta o sbagliata che sia la decisione, indipendentemente dalle posizioni del Partito e della candidata, che non conosco (e ho anche enormi lacune in francese) e su cui quindi non mi pronuncio; è un discorso sul metodo, quindi a prescindere.
la sinistra deve tutelare la libera scelta. Per quanto io non condivida usare il velo, se quella è una libera scelta io devo accettarla. La libera scelta è dietro al senso di molte campagne della sinistra (aborto, eutanasia ecc..). Spero più che altro che sia l’espansione dell’ateismo a risolvere questi problemi o quantomeno il fatto che le donne musulmane capiscano che il velo è una imposizione di una religione maschilista e che con la loro libera scelta di indossarlo non fanno altro che perpetrare quel sistema.
“La libera scelta è dietro al senso di molte campagne della sinistra (aborto, eutanasia ecc..)”.
Parole che avrei voluto pronunciare io.
Chapeau, Ilaria.
Non credo che il contrasto sia stato sul velo, ma su posizioni ideologiche e politiche divergenti dalla linea politica riguardo a laicità e femminismo.
Così fosse nessuno le ha imposto di togliere il velo nè l’ha cacciata, visto anche quel che dice Besancenot e visto che mi pare che il partito non le abbia fatto problemi sul velo, che lei portava già quando si candidò.
Per questo ho detto quanto sopra
Ma bisognerebbe capire meglio; se è andata in altro modo può cambiare la mia valutazione.
Hai perfettamente ragione batakros al contrario il npa aveva sperato racimolare i voti dei musulmani candidandola proprio perché velata. Detto questo ci sono alcune candidate nei consigli municipali sia socialiste che comuniste che indossano il velo.
Concordo in pieno, parola per parola.
rileggi la notizia, penso che il velo non c’entri nulla
“Il disaccordo, scrive il sito del Figaro, risiede nella linea da tenere su laicità e femminismo”
in pratica la signora velata non era molto d’accordo sulla laicità e il femminismo…
“in pratica la signora velata non era molto d’accordo sulla laicità e il femminismo…”
Che combatta il capitalismo fondando un partito islamico invece di utilizzare partiti di sinistra. Difficile vero? Si ha meno consenso è……
Penso che alle spalle della signora velata ci siano guide spirituali islamiche intenzionate ad infettare la politica Francese.
Tante religioni un unico metodo. Nella sinistra italiana mi sembra di vedere sempre più catto che comunisti. Che i francesi non si lascino “infettare” dall’islam. Ci penseremo noi tra qualche anno.
Beh Ilaria veramente nessuno ti obbliga ad accettare una candidata velata nel tuo partito, tanto più che la “sinistra” l’ha candidata proprio perché velata come “rappresentariva dei quartierei popolari” peggior modo per sperare nella diffusione dell’ateismo. Io direi che questi dibattiti rivelano il vuoto ideologico della sinistra e forti convinzioni invece da parte musulmana molto più importanti dell’anticapitalismo.
Ci fosse in italia un partito anticapitalista come in francia……Per il velo se sono le donne che vogliono portarlo nessun problema ma ho paura che per molte sia una sottomissione alla religione. Cmiunque a me da più noia tutti quelli uomini e donne che ostentano il crocifisso, magari con strasse e diamanti al proprio collo.
Anche a me può dar noia l’ostentazione di crocefissi al collo, oppure certi piercing estremi. Ma, essendo laico, difendo il diritto delle persone di bardarsi come vogliono, indipendentemente dai miei gusti.
Ricordiamoci che è tipico dei fondamentalisti religiosi cercare d’imporre al prossimo i propri simboli, cancellando quelli delle altre religioni, mentre è compito dei laici opporsi a tali imposizioni.
Se portare il velo é un’imposizione e non una libera scelta allora le donne musulmane (o nate in famiglie musulmane) devono lottare contro di essa, ma devono farlo LORO, se no arriviamo a quelli che “distruggono i villaggi afghani per aiutare le donne afghane”.
@Kahani E’ nostro dovere lottare contro *ogni* sopruso, che calpesti la libertà individuale, quindi *anche* contro l’imposizione del velo (così come, ad esempio, ci battiamo contro l’imposizione delle cure terapeutiche, anche se magari non ne siamo direttamente interessati).
Non ha senso invece contrapporre ad un’odiosa imposizione altre imposizioni di segno opposto, mettendosi in questa maniera dalla stessa parte dei fondamentalisti.
una volta tanto concordo con kahani, devono essere loro a ribellarsi, chi siamo noi per giudicare o per esportare democrazia (democrazia=fascismo della maggioranza).. eppoi la nostra societa femi-nazista radicale ha poco da insegnare alle altre societa
Romeno,
scusa ma dove la vedi questa società così femminista? Nei bunga bunga, che ne sono l’esatto opposto?
Probabilmente si tanno perdendo quelle tendenze alla parità di diritti per cui tante donne e uomini hanno lottato; è l’esatto contrario.
Poi scusa ma adesso anche il femminismo è paragonato al nazismo?! La reductio ad hitlerum ormai è strumento comune per denigrare l’avversario, da buona fallacia logica quale è.
Inoltre, capisco che magari tu ti riferisca al separatismo, che però è componente minoritaria dell’arcipelago femminista e comunque col nazismo non c’entra proprio nulla anzi le separatiste sarebbero state arrostite subito, ma usare un termine quale femi-nazista è ingiusto oltre che falso.
@ Leonardo
Dunque concretamente, dopo averla candidata proprio perché velata npa doveva pure supplicarla di restare mentre è lei stessa ad essersene andata? Francamente tu e kahani ripetete come dischi rotti le stesse cose come se le situazioni fossero tutte uguali. I musulmani religiosi che si infilano nella sinsitra se ne fregano dell’anticapitalismo, dopo un po’ diventano pesanti perché parlano solo ed esclusivamente di religione. Questa è la realtà.
@ Kahani
“essa, ma devono farlo LORO, se no arriviamo a quelli che “distruggono i villaggi afghani per aiutare le donne afghane”.”
Veramente in Francia ci sono delle donne musulmane che lottano contro il velo e vengono regolarmente insultate da palestinisti e intellettuali varie. Comunque solo tu puoi credere che la guerra in Afghanistan sia stata fatta per quello. Mi sembra che ad aver avanzato questo pretesto sia stata Laura Bush che è sicuramente la moglie di presidente che ha contato di meno nella storia degli USA.
“Quello di portare il velo è una mia libera scelta ed in una vera democrazia nessuno mi puo’ impedire di indossarlo liberamente”
disse una giovane donna musulmana che da piccola si sentiva spesso ripetere:
“Se non indossi il velo ti caccio di casa a calci nelle chiappe” (il padre)
“Cammina senza il velo è ti prendo a schiaffi” (Il fratello maggiore)
“Se non porti il velo ti considereremo una sgualdrinella occidentalizzata” (La madre)
“O indossi il velo islamico o verrai ripudiata e finirai all’inferno” (L’Imam della moschea)
Ma insomma… …perché questi occidentalacci non voglionoi proprio rispettare la libera scelta delle donne musulmane d’indossare liberamente il velo islamico? E’ una loro scelta, no?
Stai dicendo che “gli occidentali” dovrebbe comportarsi esattamente come il padre, il fratello maggiore, la madre e l’iman ?
Quand’è che invece impareremo a rispettare il diritto all’autodeterminazione delle persone ?
ma hai capito il senso del mio commento??
Non l’ha compreso; Leonardo è uno che porta il burka.
@C.J. Io l’ho compreso. Hai piuttosto tu compreso quello che ho detto in risposta ?
posso chiederti quanti anni hai? Dalle risposte che dai mi sembri un tredicenne.
Il capitalismo va criticato per andare avanti, non per tornare indietro. Purtroppo nel fronte anticapitalistico spesso convivono le due opposte tendenze.
Stefano Grassino
La Francia è Francia! Sei il solito provinciale! La Francia laica e repubblicana, pseudoprogressista a casa propria, ha praticato (e in parte pratica ancora, seppure in forme diverse in Africa) una delle peggiori forme di colonialismo. E durante la seconda Guerra Mondiale si è infangata con il collaborazionismo e l’antisemitismo. Riscattandosi dalla rovina che avrebbe meritato solamente grazie ad un grande statista (cattolico!!!), Charles De Gaulle. Grassino, studia un pochino!
Ho studiato abbastanza non ti preoccupare e conosco i limiti della Francia come quelli di tanti altri. Proprio per questo, visto che la perfezione non esiste ma possiamo contare solo sul meno peggio, rispetto i Francesi come una nazione che può camminare a testa alta e tra me e te, non posso che rispettare solo me e non un presuntuoso che dà dell’ignorante al prossimo senza conoscerlo. Vedi di scendere dall’alto del piedistallo dove ti sei collocato perchè il giorno in cui, per forza di cose cadrai, ti farai molto male.
L’Italia fascistissima e cattolicissima ebbe il “privilegio” di essere la prima nazione al mondo a utilizzare le armi chimiche contro i “negher” abissini.
Per non parlare della “solidissima” alleanza con il mostro nazista, suggellata da cattolicissime spiate sugli ebrei italiani, con conseguente concentrazione degli stessi alla risiera di San Sabba. Destinazione: Auschwitz.
Studia meglio la storia, Ruth, e lascia perdere le favolette bibliche.
Ringrazia la Rivoluzione francese se ora tu – come tutti noi – hai la libertà di critica.
Domandine a RUTH che parla di Francia come “Una delle peggiori forme di colonialismo” Vediamo: 1) Trattare per secoli e secoli, anche oltre il millennio interi popoli indigeni dei paesi conquistati come schiavi fiscali ed in piu’ con volute e specifiche vessazioni dette dhimmitudine come lo qualificheresti?
Ridurre molti di questi popoli attraverso la semischiavitu’ (dhimmitudine) o la riduzione in schiavitu’ vera e propria al lumicino, cioe’ a percentuali sulla popolazione totale di quello che fu il proprio paese, inferiori all’1% (Zoroastriani in Persia) o 5-10 % copti in Egitto o 2- 3 % Assiri e Caldei in Iraq come lo classificheresti come tipo di colonialismo?
Continuare a perseguitare i Berberi e la loro lingua e tradizioni a 1300 anni dalla conquista coloniale araba come lo classificheresti?
Stefano Grassino
La Francia è Francia! Sei il solito provinciale! La Francia laica e repubblicana, pseudoprogressista a casa propria, ha praticato (e in parte pratica ancora, seppure in forme diverse in Africa) un feroce colonialismo. E si è infangata con il collaborazionismo e l’antisemitismo. Riscattandosi dalla rovina che avrebbe meritato solamente grazie ad un grande statista (cattolico!!!), Charles De Gaulle. Grassino, studia un pochino!
Hai dimenticato Santa Genoveffa e Santa Giovanna d’Arco (cattoliche!!!) RUTH, studia un pochino!
Beh, dovresti studiare un po’ meglio anche tu, Ruth, perché non tutti apprezzarono il “riscatto” di De Gaulle:
“Par quel miracle la ville de Paris a-t-elle pu être libérée en 1944 par des troupes totalement blanches alors que les forces françaises libres étaient composées aux 2 tiers de soldats noirs ?
Simplement en éliminant sciemment et systématiquement les soldats noirs de toutes les unités qui allaient entrer dans Paris pour la libérer en ce 25 août 1944.
Un scandale ? Oui et c’est la BBC qui le relate dans un document édifiant diffusé le 6 avril 2009 .
Ainsi, alors que les armées françaises et alliées étaient censées combattre le racisme nazi qui allait conduire à des milliers de morts en camps de concentration et d’extermination, elles toléraient en leur sein, des pratiques immondes.
Charles de Gaulle avait une exigence : que Paris soit libérée par des soldats français.
Le commandement américain et britannique a accepté et même accompagné cette exigence à la condition que les divisions qui entreraient dans Paris ne comportent aucun soldat noir.
En raison de l’énorme contribution des tirailleurs sénégalais aux forces françaises libres, il fut bien sûr impossible de trouver une seule division entièrement blanche. Il a donc fallu, en une hideuse opération, remplacer tous les soldats noirs par des soldats blancs (pas nécessairement français d’ailleurs) afin que la libération de Paris ne soit pas « entachée» par des soldats noirs !”
fonte: nouvelobs, 2009
Questa non la sapevo . Pero mi fa tanto ricordare a Pio XII che chiese agli alleati di non fare entrare soldati neri nella Roma liberata .
Se De Gaulle era un cattolico praticante, era altretanto rispettoso della laicita dello stato e non fece mai un segno della croce o farsi fotografare in chiesa in tutto il tempo che occupo un incarico ufficiale .
Se una che porta il velo entra in contrasto con un partito di sinistra su laicità e condizione femminile, non è difficile immaginare quali siano le posizioni della donna su tali temi.
Diciamo, non proprio di sinistra. direi che sia stata quantomeno coerente ad uscire dal partito, il quale dovrebbe ringraziarla per averlo tolto da un legittimo imbarazzo.
Si chiama “anticapitalista” ma naturalmente non è soltanto quello: si tratta pur sempre d’un partito di (vera) sinistra, laico, democratico, per la libertà di pensiero ed il rispetto delle diversità.
Non vedo come possa sentirsene parte un/una bacchettone/a, di qualsiasi fede sia.
Scusate, ma mi sembra che questa qui fosse la Binetti d’Oltralpe finita per sbaglio in un partito che con lei non ha nulla a che fare.
Di conseguenza, se n’è andata come la bigotta ciliciata. Buon viaggio.
non so se fosse addirittura come una Binetti, ma il senso sembra quello
pero’ non mi sembra finita li’ “per sbaglio”
mi sembra che avessero sottovalutato il suo integralismo
Come dapertutto ci sono gli ” infiltrati ” che hanno come unico scopo, quello di manovrare il partito in una certa direzione . Con l’entrata di questi islamici in partiti di estrema sinistra, sono arrivati tanti dissensi e la multiplicazione di partitini, il quale fa dire ad alcuni che alla fine i congressi dei partiti di estrema sinistra si svolgerano in cabine telefoniche .
SI PUO’ ESSERE ATEI E CREDERE NEL LIBERO MERCATO?
Si
SI PUO’ ESSERE ATEI ED ESSERE CONTRO L’IDEOLOGIA COMUNISTA E CONTRO GLI ORRORI CHE IL COMUNISMO HA PRODOTTO IN CONCRETO?
Si
SI PUO’ ESSERE ATEI ED ESSERE CONTRO L’IDEOLOGIA ISLAMISTA E LE SUE PERVERSIONI?
Si
Semplice mi pare
Gèrard
non mi sembri documentato:uno dei primi atti che fece De Gaulle dopo la liberazione di Parigi fu la partecipazione al solenne Te Deum di ringraziamento nella Cattedrale di Notre Dame: esistono a riguardo foto e filmati. Nel 1961, il Generale venne ricevuto in visita ufficiale in Vaticano e nel descrivere l’udienza nelle sue memorie afferma…: il Papa ci benedisse….”E ancora: i suoi solenni funerali vennero celebrati sempre nella Cattedrale di Parigi dinanzi ai Capi di Stato di quasi tutto il mondo. E solenni funerali religiosi ebbero pure i Presidenti Pompidou e addirittura Mitterand, che non aveva mai disconosciuto di aver compiuto eccellenti studi presso una prestigiosa scuola cattolica, quella dei Fratelli Maristi
Come ben si vede la sana laicità non può essere confusa o contrabbandata con il becero laicismo.
Di becera ci sei solo tu.
@ Ruth
De Gaulle bombardò il porto di Bizerta.
C’è da dire che in Francia a livello nazionale il maggioritario penalizza i piccoli partiti e i musulmani non votano. Diverso è il caso delle elezioni locali dove infatti riescono a portare avanti le loro rivendicazione che sono essenzialmente “rispetto dell’islam” e fondi per le moschee, poi palestina ma a livello simbolico gemellaggi con città palestinesi ecc.
Vorrei fare un’ulteriore riflessione al di là della polemica sul velo. A lasciare npa sono stati in tutto undici persone del suo gruppetto. A me sembra abbastanza normale, queste persone hanno integrato il partito non perché comuniste ma attratte dal lato antisraeliano, antiamericano antifrancese e pure antilaico del partito (npa si è sempre distinto in questo contrariamente alla LO della mitica Arlette). Già non avevo trovato sano che si definisse “rappresentativa dei quartieri popolari” dove non ci abitano solo musulmane velate e poi ognuno rappresenta se stesso, solo l’elezione in democrazia legittima la rappresentatività. Non essendo stata eletta non è rapprentativa di nulla. Uno dei rischi che corre la sinistra è svendere a basso prezzo la sua logistica e i suoi appigli a futuri partiti islamici solo per mantenere il posto in parlamento e dico in generale non solo per npa. Il Partito comunista francese raccoglie molti voti dai musulmani nei comuni promettendo moschee e gemellaggi con città palestinesi, ma non c’è nessun musulmano in parlamento eletto per il pcf, men che meno sindaci comunisti di origine musulmana. L’unico musulmano in parlamento è tra l’altro di destra.
Un ultima cosa, npa candida ragazze velate ma non è capace di dire che uno dei suoi leader Daniel Bensaïd è morto in seguito all’aids, parlando pudicamente di “lunga malattia” nel loro comunicato. Guarda a caso Bensaïd di cui si ricordavano, che chiamava l’aids, aids, era il più ostile a questi cambiamenti in senso islamico.