Costerà 4,4 milioni di euro il restauro parziale del duomo di Milano. Gli interventi, che riguarderanno la guglia maggiore e il museo, che verrà riallestito, sono stati garantiti dalla Regione Lombardia, dalla Provincia e dal Comune di Milano, oltre che dal governo e dalla Veneranda Fabbrica del Duomo. “Il duomo è il simbolo dell’identità della Lombardia, per il quale tutte le istituzioni, pur in un periodo di penuria di risorse, hanno fatto insieme la loro parte”, ha dichiarato il presidente della Regione Roberto Formigoni. Il presidente della Fabbrica del Duomo, Angelo Caloia (ex presidente dello IOR, attuale vicepresidente di banca Fideuram e consigliere d’amministrazione del Banco di Napoli) ha dichiarato di sentirsi ora “meno solo”: il contributo a carico della Fabbrica sarà di 686 mila euro, il resto sarà sulle spalle delle amministrazioni pubbliche.
Milano, le amministrazioni pubbliche garantiscono il restauro del duomo
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La cosa avrebbe senso SOLO per motivazioni turistiche, ma non penso che i Verdani la pensino cosi… 🙁
Facciamo così: io stato presto i soldi che poi con le entrate, visto che alcune visite si pagano (e poi perchè non far pagare l’ingrasso al duomo?) me li riprendo……..Io Stato, no i preti.
Facciamo così: io stato NON presto un accidenti di soldi a costoro, ma ci pensi lo IOR che è pieno di soldi nostri, visto che è pieno di soldi di evasori fiscali e malavitosi vari che in definitiva hanno sottratto dei soldi a tutti noi.
Facciamo così: io stato NON presto un accidenti di soldi a costoro, ma REQUISISCO lo IOR che è pieno di soldi nostri, visto che è pieno di soldi di evasori fiscali e malavitosi vari che in definitiva hanno sottratto dei soldi a tutti noi. Meglio ancora, no?:-)
Ottimo, abbiamo raggiunto la perfezione! 🙂
Sfortunatamente la vedo realizzabile solo dopo un’invasione militare a sorpresa del Vaticano e l’incarceramento di tutti coloro che vi siano stati trovati, ad iniziare dal papa, e la loro incriminazione con le accuse mosse al cristianesimo dal giudice Tosti sabato 27 novembre 2010 alle 11:03 in http://www.uaar.it/news/2010/11/26/spagna-leo-bassi-querelato-per-derisione-della-religione/#comment-437530
Non sarà fattibile con questa classe politica 🙁
E questa classe politica non sarà cambiabile con la mentalità attuale degli Italiani. Occorre diffondere il più possibile le idee atee, o almeno anticlericali, fra la gente.
Io sono Cattolico.
Comunque la cosa ha anche ottime ripercussioni “laiche”.
Cosa sarebbe Roma senza le sue Chiese? Quanto turismo lo dobbiamo alla bellezza dei luoghi Sacri?
E nella stragrande maggioranza di essi possono entrare tutti (anche gli atei e agnostici) gratis.
E indubbiamente anche voi, se avete un minimo di buon senso, ammetterete che sono edifici stupendi che vanno conservati.
certo che vanno difesi e conservati, ma non devono assolutamente godere di un trattamento di favore rispetto agli edifici “che non sono cattolici” (vedi pompei ed ercolano). ben venga la cura degli edifici storici, un po’ meno se tale cura è di parte e finalizzata ad uno scopo propagandistico di una precisa fazione religiosa. sarebbe come se si spendessero miliardi per restaurare gli edifici simbolo del fascismo ponendo sistematicamente al secondo posto gli edifici che non appartengono al ventenno, anche fregandosene altamente dalla graduatoria della necessità di restauro dei vari edifici. anche perchè il duomo non è certo ai primi posti tra le necessità di restauro, visto che ne ha subiti numerosissimi ultimamante, tra cui pure la sbiancatura totale da tutte le varie macchie avvenuta alcuni anni fà…
Ammetterai che tra il Duomo e un edificio fascista, in termini di bellezza, c’è un abisso..
Molti edifici del periodo fascista, politica a parte, sono esempi di architettura razionalista che non hanno nulla da invidiare a certe opere di Gropius o Frank Lloyd Wright.
Un edificio storicamente, artisticamente ed esteticamente valido è patrimonio di tutti e ha bisogno della tutela dello Stato.
Non so se hanno qualcosa da invidiare o meno alle opere delle persone da te citate. Rispetto al Duomo però qualcosa da invidiare ce l’hanno, a mio avviso.
Poi de gustibus..
@augusto
a parte il fatto che la bellezza è soggettiva e che ci possono benissimo essere edifici fascisti belli (soggettivamente) quanto il duomo, esattamente come ci sono miriadi di chiese storiche molto più brutte (soggettivamente) della media degli edifici fascisti, il problema è che la bellezza non ha rilevanza del fattore storico: ci sono edifici che mi fanno proprio schifo esteticamente, ma essendo storici vengono (e devono essere) trattate meglio di qualsiasi altro edificio più bello ma meno storico. dire “noi possiamo fare distinzioni e favoritismi per gli edifici del nostro credo/religione perchè i nostri edifici sono belli mentre i fascisti non possono perchè ce li hanno brutti” è un argomento pretestuoso.
Caro Augusto, io che vivo a Milano, non posso che apprezzare la complessità architettonica del duomo, pur non essendo credente. L’arte cosiddetta “sacra” è un patrimonio dell’umanità. io ne ammiro l’aspetto artistico. così come mi è capitato di leggere la divina commedia, o la bibbia: letteratura, non verità.
Quello che mi riesce difficile è capire come mai, questi quattro milioni non sono stati presi dalla quota dell’otto per mille che ogni anno la chiesa riceve dallo stato italiano (un miliardino o giù di li), dal momento che quei soldi, che anche chi non è cattolico (paradossalmente) conferisce alla chiesa, dovrebbero essere utilizzati, per la conservazione e per gli interventi sui beni culturali.
Allora.
1) Se scrivi “Bibbia” e “Divina Commedia” con le minuscole, visto che sono comunque il titolo, per coerenza, devi anche scrivere il tuo nome, e altre robe meno importanti, con la minuscola.
2) Con l’unità d’Italia furono presi alla Chiesa un sacco di beni. Prima la Chiesa Cattolica era indipendente. Non solo; ad esempio mentre prima i condadini che lavoravano le terre della Chiesa pagavano ad esempio 1/3 di imposte, dopo con l’unità d’Italia si passò sostanzialmente alla mezzadria (cioè si pagava la metà). Questo per far capire che tante cose sono anche molto semplicemente peggiorate con l’Unità d’Italia; non ultima la condizione del sud che rimase per circa o quasi due decenni ad esempio senza scuola mi è stato detto.
3) Quando furono fatti i Patti Lateranensi in realtà l’accordo fu anche sostenuto da comunisti & altri certamente non cattolici. Perché? Perché era palese che era stato fatto un torto enorme alla Chiesa. In pratica è comunque come se si rubasse una fattoria ad un uomo e poi in cambio gli si da una pagnotta affinché non muoia di fame.
4) Dei beni ecclesiali godono anche non Cattolici. Appunto anche uno che va per Milano è non è Cattolico gode della bellezza del Duomo.
5) Che si debba mantenere anche Pompei sono ovviamente d’accordo anche io. Anzi è una vergogna che in Italia certi monumenti siano trattati cosi male (io sono Cattolico, ma ho anche la nazionalità olandese e so che all’estero certe cose archeologiche sono trattate molto meglio).
Quado andammo a Pompei noi rimanemmo molto stupiti dal fatto che era mal indicata ecc.
E potrei continuare.
Ho risposto perché non sembravi un troll, ma, ahimè, lo sei.
Comunque è molto intelligente il paragone della fattoria è della pagnotta, credo che al posto dell’otto per mille sarebbe “giusto” un otto per cento della nostra irpef, cosa ne dici? Visto che la chiesa ha subito così tante ingiustizie, porgendo sempre l’altra guancia naturalmente, mi sembra il minimo che i cattivoni italici possano fare.
Sei un muro, non vado a sbattere contro i muri.
ps, il mio nome, la bibbia e la divina commedia, le scrivo come mi pare. Se non ti sta bene, nella tua preghierina notturna chiedi al tuo dio di fulminarmi.
Perché tanto odio contro il mio Dio se non credi che esista?
Non sono un troll. Mica uno che non è d’accordo con te diventa solo un troll!
Sulle maiuscole: si tratta di rispetto, buona educazione e alla fine anche buona formazione (visto che si stratta di regole grammaticali).
politica a parte, Kahani ha ragione per quanto riguarda certa architettura fascista; nella sola Como, ad esempio, ci sono edifici di tutto rispetto. Per quanto riguarda il Duomo…vogliamo ricordarci che è il monumento tangibile delle mire viscontee al dominio della penisola? il “principe nostro sacrosanto” Gian Galeazzo, così attratto dal titolo regale che mai lui e la sua famiglia sarebbero riusciti a conseguire, nel 1386 diede inizio alla fabbrica (che sarebbe durata secoli) con spaventoso impegno di denaro e al solo fine di magnificare ulteriormente la potenza e il fasto della dinastia viscontea; quei Visconti, per altro, che avevan costantemente accumulato su di sé accuse di ghibellinismo, di anticlericalismo, di eresia; quei Visconti perennemente in lotta con papato e diocesi e che nominavano i loro arcivescovi impedendo a quelli di nomina papale anche l’ingresso in Milano. Monumento ai Visconti e per i Visconti, il duomo milanese. Certo è che, anche se un Goethe lo trovava orrendo, è divenuto senza dubbio il simbolo della città. Ma, di fronte all’ennesima, lucrosa questua, non mi vengano a dire che la chiesa non ha soldi per ristrutturalo a sue spese!
certo che gli edifici storici vanno conservati
ma saprai che il comune di Milano paga gia’ milioni di euro alla Chiesa milanese per questo scopo, ogni anno, vero?
e’ una ennesima tassa di religione: gli oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto
e poi c’e’ pure l’8×1000, che dovrebbe servire anch’esso per il culto
saprai che la Chiesa cattolica ha un patrimonio immobiliare immenso e avrebbe tutte le risorse per restaurare gli edifici storici che usa come luoghi di culto.
i cattolici, per onesta’ intellettuale, dovrebbero rifiutare quei soldi da parte di uno stato che ha gran bisogno di sostenere sanità, pubblica istruzione statale, stato sociale, ecc.
…Onesta intellettuale.
Hai detto tutto.
“Il duomo è il simbolo dell’identità della Lombardia”
Specie in faccia allo psiconano:-)))
rotfl!
ma almeno glielo avesse tirato davvero…
invece è stato un bluff (ne sono fermamente convinta. come i pugni a capezzone o combriccola. solo fede effettivamente le ha prese. prosit, con un amaro giuliani 😆 )
L’attentato a Belpietro, indubiamente la montatura piu’ grossa che sia mai stata messa in scena! 😉
Si basano su luoghi comuni e cliché davvero di pessimo gusto: della serie “i comunisti mangiano i bambini”, “in Giappone mangiano solo riso”, “Italia pizza-mandolino”…
Davvero triste. Il guaio è che ci credono davvero… 🙁
Ero sicuro che si sarebbe andati a finire lì.
L’ignobilità è più prevedibile della nobiltà.
E ci mancherebbe! Il duomo non è patrimonio solo dei cristiani, ma di tutta l’umanità. E’ un monumento storico, quindi va restaurato a spese della collettività, comune regione o provincia che sia.
Spero solo che non ci mangino troppo sopra, discorso del resto valido per qualsiasi opera pubblica.
ciò che viene mantenuto a spese della collettività però deve appartenere alla comunità, non solo nel senso lato del “patrimonio culturale” ma specialmente in quello pratico del “patrimonio immobiliare”.
quoto; inoltre farei notare a kundalini che 686 mila a fronte di 4,4 milioni sa dell’ennesima presa per i fondelli
la chiesa cattolica riceve gia’ finanziamenti pubblici per il proprio immenso patrimonio immobiliare
se si finanzia un edificio privato con soldi pubblici, si dovrebbe come minimo pretedere una convenzione ad esempio perche’ venga usato come luogo di culto per altre religioni
…e sai che mangia mangia…
Forse i costi veri si aggirano sui 2 milioni di euro… ma raddoppiandoli a 4.. e chi lo sa che i cittadini dovranno sborsare il doppio… e cosi’ qualche furbo si intascherà 2 milioni di euro…
In Italia i lavori di restauro sono un’ottima scusa per fare Gnam Gnam…
Com’era quella frase? ….senza oneri per lo stato….ah già, la lombardia fa parte del vaticano.
La Lombardia e’ supervisionata da CL.
e ci risiamo – e io pago !!!!!!
La mia idea che una via sensata di privatizzare sarebbe quella di liberarsi del patrimonio monumentale anziché di quello produttivo e territoriale. Si avrebbe un duplice vantaggio: mettere all’incasso un patrimonio enorme e liberarsi delle enormi spese che ne derivano. Invece i nostri governanti (quali che siano) vendono terreni su terreni, industrie alimentari, impianti energetici, strutture viarie fondamentali… Se una famiglia in difficoltà si comportasse allo stesso modo, svendendo i beni essenziale per conservare i soprammobili e le sciccherie, la considereremmo tutti una famiglia bislacca; per qualche strana ragione non facciamo lo stesso quando vediamo i nostri “rappresentanti” che fanno lo stesso col patrimonio pubblico. C’è qualcosa che non quadra nella nostra salute mentale.
Stai forse dicendo di privatizzare i beni storico artistici? e chi te li compra? Non hai idea di quanto costi mantenerli: il bigletto di ingresso dovrebbe costare quanto una notte al Savoy.
Il museo archeologico di Firenze riesce ad auto finanziarsi per il 4,5 % delle spese, gli Uffizi credo rientrino del 15-16% facendo i salti mortali; Pompei era quello messo meglio: con gli ingresi copriva circa il 25% delle spese. Poi abbiamo visto perchè: non spendeva.
No Aldo, queste cose sono di tutti e devono restare di tutti, cioè dello Stato.
Smetta questo, piuttosto, di dar soldi sempre ai soliti, alla FIAT, alle banche, ai preti, alle Forze Armate, agli “amici”ed alle “amiche”.
Michele, se c’è gente che compra un quadro per decine di milioni di euro, credo che sarebbe possibile anche vendere un leviatano come il duomo di Milano o il Colosseo o, a pezzettini, l’intera Pompei.
Tu stesso rilevi che mantenere questa roba ci costa un capitale, il che è incompatibile con i proclami che inneggiano alla solidarietà sociale: come può una comunità che brucia energie in quantità enormi per mantenere i propri “soprammobili” affermare che non ha energie per affrontare le disparità sociali che l’affliggono? Davvero noi gente comune abbiamo bisogno di queste opere mirate esclusivamente alla celebrazione dell’apparenza? La mia risposta è no.
Sugli “aiuti” che citi, invece, posso ben essere d’accordo con te.
Questo mi preme davvero: il patrimonio artistico/storico/architettonico italiano è immenso e meraviglioso, al di la di chi e percosa abbia costruito. E’ necessario – anzi: indispensabile, doveroso, obbligatorio!!!- che Stato e regioni si prendano cura di certi tesori che sono di tutti (italiani e non solo) ed è necessario che se ne occupino in ordine di importanza storica e di necessità strutturale oggettiva. OGGETTIVA!!!
Invece, ogni chiesupola di campagna (consacrata, n.b.) o seminario o collegio religioso o monastero -addirittura residenze private- riceve i fondi e le energie che dovrebbero andare prima ai siti archeologici bisognosi di restauri urgentissimi. E non parlo solo dell’orribile scandalo di Pompei, che pure è il sito archeologico più visitato del Mondo -DEL MONDO!- e che quindi necessiterebbe di una attenzione particolare, considerato che ne va veramente della credibilità internazionale del paese . Sono innumerevoli le vestigia della nostra antichità lasciate al degrado del tempo ed alla furia ottusa dei balordi, mentre altrettante vengono mantenute solo grazie ai fondi comunitari, a contributi di ricchi mecenati (come la HP per Ercolano) ed agli sforsi titanici di singoli comuni ed enti benefici come il FAI.
Mai una lira -MAI!- è arrivata dai preti a qualcosa che non fosse roba loro.
E’ veramente uno schifo, un’indecorosa dimostrazione di disprezzo per il collettivo retaggio storico artistico, da parte sia della Chiesa che del Governo.
Ma d’altro canto, come giustamente ci ha ricordato il saggio Tremonti, con la cultura non ci si mangia: “provate a farvi un panino con la Divina Commedia”.
E poi sarei io che bestemmio?
Mantenere la Divina Commedia o una sonata di Scarlatti non costa nulla, alla lettera. Mantenere Pompei costa un patrimonio.
Sarebbe ben speso, al contrario dei finanziamenti colossali ale missioni coloniali in Libano ed Afganistan.
Michele, questione di opinioni.
è vero, anche napoleone diede una svolta ai lavori del duomo che latitavano da anni e permise la fine del cantiere
ma non so se all’epoca c’era il concordato sull’ici e il 5 x mille………………………………..
se comunque, alla fine, si dovesse elargire denaro pubblico alla Fabbrica del Duomo sarebbe buona cosa che all’interno dello stesso si permetesse lo svolgimento di manifestazioni pubbliche e ludiche
magari il MiSex.
mag.ut di tutto il mondo unitevi
quanti duomi ci sono in italia?perche costruiscono chiese miliardarie ancora?dove sono i fedeli di quella citta’?dove sono i fedeli delle altre citta’?perche’ in chiesa passano col piattino piccolo invece di passare con il cestone?so che i cattolici sono tra i piu ricchi d’italia!ma come vogliono bene al loro dio?
li si paga con finanziamenti pubblici ordinari per mantenere ed ampliare il loro privato patrimonio immobiliare, senza imporgli alcuna convenzione
Ad esempio il comune di Milano ha versato alla Curia 3.000.000 di euro per il solo 2007
vedi Campagna Oneri UAAR:
http://www.uaar.it/uaar/campagne/oneri/
E questo ogni anno.
E questi se ne escono con ulteriori finanziamenti per lo stesso scopo???
Ma la Corte dei Conti non dice nulla????
Una volta si diceva: Grandi cattedrali per grandi peccatori. Poi si è capito che arano grandi per contenere grandi cornuti.
Grendene
Come si può fare la proposta di aprire il Duomo di Milano,un monumento innalzato al cuto e alla liturgia cattolica, alle sette acattoliche che non farebbero che profanarlo con i loro riti eretici?
Prendendo carta e penna.
“Perché? Perché era palese che era stato fatto un torto enorme alla Chiesa.”
@ Augusto
Forse bisognerebbe considerare anche le enormi ingiustizie perpetrate dalla chiesa nei confronti dell’umanità per secoli, quali povertà, limitazione delle libertà di espressione, sfruttamento e altro.
Sulla scuola su wikipedia se cerchi puoi trovare i dati, che mostrano un sensibile e costante calo dell’analfabetismo nei primi decenni dopo l’Unità d’Italia.
La mezzadria non è certo un’invenzione dell’Unità d’Italia: http://it.wikipedia.org/wiki/Mezzadria
Sull’indipendenza della chiesa, forse non ci sarebbero stati problemi se Pio IX avesse proseguito nella sua politica di modernizzazione in sintonia con le aspettative del popolo e la storia, fatto sta che poi, sentendosi escluso dalla questione politica relativa alla lotta contro l’Austria, ritornò nella posizioni retrive dei papi precedenti. Ritengo che non si possa definirsi laici e democratici e allo stesso tempo denigrare la lotta contro il potere temporale della chiesa, che storicamente ha rappresentato tutto tranne libertà e democrazia, stesso dicasi per le monarchie del Regno di Sicilia e austriaca.