Una nuova recensione si aggiunge a quelle presenti nella sezione Biblioteca del sito UAAR: il libro presentato questa volta è La sfida oscurantista di Joseph Ratzinger, scritto da Paolo Flores d’Arcais per l’editore Ponte alle Grazie.
La redazione
Una nuova recensione si aggiunge a quelle presenti nella sezione Biblioteca del sito UAAR: il libro presentato questa volta è La sfida oscurantista di Joseph Ratzinger, scritto da Paolo Flores d’Arcais per l’editore Ponte alle Grazie.
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Leggendo la recensione però mi sono fatto l’idea che c’è un problema nell’approccio al dogmatismo cattolico, si tralascia sempre il vero nodo del problema: la politica. Se la politica non fosse prona il dogmatismo cattolico non ci interesserebbe minimamente, come per esempio non ci interessa minimamente chessò del dogmatismo di qualche religione animista africana. Il problema qui è (in gran parte) politico, il clericalismo (o religione) è politica.
Comunque alla lunga hanno già perso, ad un certo punto le masse secolarizzate conteranno sempre di più e i clericali sempre di meno.
L’esempio che abbiamo è lampante: nonostante ore di religione, crocifissi nelle aule e nei luoghi pubblici, battesimi di incapaci di intendere e volere, funerali, matrimoni, feste comandate, programmi televisivi con visioni unicamente agiografiche della ccar e dei suoi membri, ratzinger un giorno si e l’atro pure al telegiornale per dire sempre le stesse cose trite e ritrite, beh dopo tutto questo la ccar non solo non aumenta in percentuale tra la gente ma perde sempre più adepti.
E’ vero: “dopo tutto questo la ccar non solo non aumenta in percentuale tra la gente ma perde sempre più adepti.”.
Ed è altrettanto vero che tra i politici gli adepti aumentano, per opportunismo o per corruzione; aumentano nel senso che gli ultimi decenni ci hanno mostrato come chi ha iniziato a far politica “laicamente” da giovane, 30 anni dopo ha sposato le “radici cristiane”, l’ “ateismo devoto”, ecc., fino al recente invito al clero “Ingerite nella politica italiana! Se non ora, quando?” di D’Alema.
Viene il voltastomaco nel vedere come la gente va in una direzione ma i politici, che la dovrebbero rappresentare, vanno nella direzione opposta.
Ho letto con riflessione tutto il testo. Non mi sento di condividere le impressioni desunte dalla sola recensione. Stralcio un passaggio a caso a pag. 69: “Insomma , il fatto che oggi risulti improbabile una trasformazione democratica dei paesi islamici sarebbe la dimostrazione dell’errore storico-concettuale di considerare indistinguibili democrazia liberale e laicità rigorosa nei rapporti tra religione e politica. Mentre ne costituisce l’ennesima conferma: laddove tale laicità non si fa strada, non riesce a farlo neppure la democrazia…”
“La forza oscurantista di papa Ratzinger risiede nella debolezza delle democrazie, nel tradimento che esse quotidianamente compiono rispetto alle promesse di ‘libertà, eguaglianza, fratellanza'”(pag 92).
Pag. 82: “una sinistra in astinenza di marxismo, incapace di radicare in laicità, libertà ed eguaglianza un nuovo spirito di rivolta, si è fatta mallevadrice del multiculturalismo e della ‘non neutralità’ della scienza”.
@ Otzi
Da quanto leggo qui la recensione è stata piuttosto lacunosa sulla questione politica.
Comunque comprerò il libro.
Si conferma però anche qui che il problema è solo politico, perchè ratzinger da solo (inteso come ccar) non potrebbe fare niente.
Il mondo va da una parte e i politici come sempre imboccano la via opposta.