Poche ore fa un’esplosione ha sconvolto la città sacra di Varanasi, lungo il fiume Gange in India. Una bomba è esplosa all’esterno di un tempio, durante la cerimonia religiosa del Ganga Arti, uccidendo una bambina di due anni e ferendo una trentina di persone, tra cui un italiano. L’ordigno era stato sistemato vicino un ghat, scalinata che porta al fiume, che i fedeli percorrono per immergersi nel Gange. L’esplosione ha creato il panico tra le migliaia di persone presenti, tra cui numerosi turisti. L’attentato è stato rivendicato dal gruppo terroristico Indian Mujahideen, come risposta al recente verdetto sul sito sacro di Ayodhya, conteso tra musulmani e induisti (Ultimissima del 3 ottobre). Proprio il 6 dicembre del 1992 infatti estremisti indù distrussero la moschea Babri che sorgeva nell’area contesa. Il primo ministro indiano Manmohan Singh ha rivolto un appello alla calma: “si è trattato di una provocazione di terroristi che non avrà alcun effetto”. Già nel 2006 la città era stata colpita da tre attentati in contemporanea, che avevano ucciso una ventina di persone (Ultimissima dell’8 marzo 2006).
Valentino Salvatore
Ma e’ cosi’ difficile venerare il proprio dio senza rompere i cosiddetti al prossimo?
sì, è impossibile. nella definizione stessa di religione.
almeno questo è quello che vanno dimostrando le religioni da quando esistono.
Purtroppo!
con il politeismo era piu’ semplice
Ma in soldoni l’induismo no dovrebbe essere più simile al politeismo?
Credo però che in questi casi l’aggressività di una parte scateni l’altra. Chi sa di avere la verità non fa sconti, almeno leggendo la storia.
beh ma dei tizi che si chiamano indian mujaheddin dubito siano indù
@ bismarck
basta un monoteismo per rendere piu’ a rischio la pace e la libertà religiosa (intesa anche come libertà dalla religione)
@ grendene
Stavo ripensando all’impero romano. Finchè come dici tu il politeismo era, diciamo così, la religione di stato l’impero ha prosperato nonostante le varie crisi, facciamo dal 753 a.c. al 313 d.c. (costantino per intenderci), divenuto poi il cristianesimo religione di stato in 2/3 secoli l’impero è crollato nella parte occidentale e in quella orientale (costantinopolo o bisanzio) ha languito fino a crollare definitivamente anche se ha durato all’incirca 1000 anni, ma non ha certo brillato come i, millennio guidato dal politeismo….
E’ molto semplice: chi crede è un ammalato di un dubbio inconfessato che lo tormenta circa il suo dio e s’illude di risolverlo pragmaticamente costringendo in tutti i modi gli altri, poco volenti o nolenti a credere come lui. Quando poi questa fede diventa un fattore sociale anche parziale, cancrenizza e distrugge ogni idea di democratica convivenza umana. Dio, ogni dio è fonte di MALE.
Le religioni sembrano fatte apposta per dividere gli uomini. Pensiamo a tutte le guerre scatenate per motivi religiosi, agli odi terribili tra popoli.
A) Il problema principale sono le religioni esclusiviste, dogmatiche, proselitiste
1) *esclusiviste* (che escludono la salvezza o la verita’ – giustezza di altri approcci religiosi o non religiosi) = cristianesimo ed islam (mentre l’ebraismo ammette che si salvino i giusti di qualsiasi religione che seguono i cosiddetti comandamenti minimi di noe’)
2) *Dogmatiche* = cristianesimo ed islam quelle dei libri sacri Bibbia e Corano, con la correzione che per ebrei e cristiani modernisti la Bibbia e’ interpretabile ed allegorica, mentre per i mussulmani assolutamente no, e’ la perfetta e diretta immodificabile parola di Allah e pensare di interpretarla in qualsiasi modo che non sia la pura ricerca del senso letterale originale e’ considerato apostasia blasfemia e passibile di lapidazione obbligatoria.
2) *Proselitiste* = cristianesimo ed islam entrambe violentemente proselitiste, il cattolicesimo tuttora in Italia e altri paesi tramite accordi di scambio con la politica (concordati, sostegni a politici amici, imposizione del peccato come reato ecc), l’islam addirttura ancora col terrorismo del jihad o guerra santa contro gli infedeli obbligatoria secondo il Corano (e dunque almeno teoricamente anche per tutti i mussulmani.
nominali)
Ovviamente poi queste tre tendenze distruttive agiscono fra di loro a tenaglia, potenziandosi a vicenda.
Mentre religioni che ne hanno blandamente una sola non fanno il danno di Cristianesimo ed islam, per esempio il blando proselitismo buddista, non dogmatico e non esclusivista non fa certo i disastri dei proselitismi violenti.
B) Non e’ vero che in passato le religioni diverse da quelle 2 esclusiviste dogmatiche e proselitiste abbiano fatto principalmente danni o solo danni.
Si pensi alla pacifica, libera, e benefica funzione integratrice del sincretismo religioso dei tempi greci (fra dei greci ed italici, etruschi, siro mesopotamici, orientali ecc) poi dei tempi ellenistici (fra dei greci siro mesopotamici persiani ed egizi) infine dei tempi romani (fra dei grecoromani e dei celti, germanici, britanni, orientali, persiani, egizi).
Non che fossero tutte rose e fiori, la parola fanatismo (da fane’ tempio), nacque proprio col senso attuale ancora in tempi politeistici, ma ripeto, non c’e’ paragone fra quasi innocenti superstizioni e licenze poetiche mitiche che mai portarono ad una guerra di religione per una interpretazione diversa sugli attributi di un dio, e le divisioni, gli odi. il disprezzo e le guerre di religione continue nate dalla invenzione di dogmi e concetti come ortodossia contro eresia.
L’ignorante, disingenuo e ipocrota prometeuccio, che dovremmo forse ribattezzare epimeteo sembra ignorare tutte le violenze, le distruzioni e i roghi che la minoranza musulmana ha dovuto subire in India da parte di induisti fanatici protetti e spalleggiati dal partito nazionalista BJP…
Invece trovo l’analisi di Prometheus brillante! Veramente!
India agli Indù! Le religioni semitiche tornino nel deserto dal quale sono venute!
no dai anonymus stai scherzando vero?
Non sta scherzando, l’India è stata invasa partendo da nord, piu’ o meno dall’attuale afganistan e l’islam è stato imposto, come al solito, “manu militari”.
La moschea di Babri fu costruita su un tempio indu’.
Il brutto vizio della prepotenza delle religioni cristiana e islamica ha, purtroppo, tragiche ricadute che durano secoli.
non contesto la validità storica, ma mi sembra la controparte induista dei talebani, d’altronde è anche vero che il fanatismo sia religioso o nazionalista si alimenta reciprocamente.
E’ vero che l’Islam è stato imposto manu militari, ma si tratta di un periodo storico lontano che non può risolvere un contenzioso.
Di fatto, oggi e da diversi secoli, tra gli indiani ci sono musulmani, indiani anch’essi.
Con questo voglio solo dire che lo slogan di Anonymous è storicamente irrilevante quanto demagogico e che anche gli hindù fanatici (che ovviamente sono una minoranza, credo) non si comportano bene: anche se la moschea fosse stata costruita secoli fa su un tempio hindù nessuno legittima di distruggerla.
In passato ci furono altri attentati? Beh…bisogna vedere da cosa sono scaturiti, senza con questo minimamente giustifiKarli che è diverso dal cercare di capirne le ragioni.
Per me al fondo di tutto il problema resta la religione, anche quella hindù che non è una bella religione come la vulgata new age vorrebbe farci credere.
Batrakos ha scritto: In passato ci sono stati attentati (islamisti a danno degli indu’).
Io osservo che non si tratta di passato, ma di continuita’ o comunque di attualita’.
Nella notizia delle Ultimissime si parla di OGGI a Varanasi (Benares), piu’ di un altro attentato recente sempre a Varanasi. Ma vi siete gia’ dimenticati dell’attacco al Parlameto indiano di 4 o 5 anni fa e dell’attacco a 3 alberghi a Mumbai (Bombay)?
E della guerriglia islamista in Kashmir? e questi sono solo gli attacchi principali. Autobombe, moto bombe e biciclette con pacchi bomba, tutte di matrice islamista credete che arrivino ai nostri telegiornali?
L’India e’ stata per un millennio sotto attacco jihadistico e terroristico con stragi di uomini donne e bambini, violenze asservimenti, rapimenti, conversioni forzate anche per sfuggire ad asservimento e tassazione speciale dhimmi, distruzioni di templi, demonizzazione della propria cultura, ed e’ sotto attacco di nuovo dalla indipendenza dall’impero britannico. Come immaginarsi che possa disconoscere questa continuita’ e l’origine della stessa nel razzismo supremazismo religioso e jihadismo COMANDATO irrevocabilmente dal Corano?
Nonostante che i mussulmani siano stati al governo per circa 50 dei 63 anni di indipendenza indiana e “godono” di diritti speciali compreso l’applicazione del diritto familiare shariatico, cio’ non impedisce terrorismo antiindu’, separatismo e tradimenti filopakistani.
Senza illusioni New Age, l’India non e’ perfetta, e’ la piu’ grande democrazia al mondo progredisce, e lotta contro le caste. Percio; fra India ed Islam le simpatie dei laici a chi dovrebbero andare? Agli eterni millenari aggressori e schiavizzatori oppure a chi, lasciato in pace ha sempre rispettato gli altri (oggi e nei millenni) e non lasciato in pace raramente accenna ad un minimo contrattacco?
No, l’attacco era del 2006, ma la distruzione della mosche del 1992 leggi bene Prometheus.
Sulle caste non si sta progredendo affatto nonostante la legge le abbia abolite loro le mantengono e mantengono persone in miseria perchè il loro credo dice che sia giusto.
A me come laico non sta simpatica nessuna delle due religioni, soprattutto nel versante estremista.
Per il resto ho solo detto che esistono anche indiani musulmani, quindi dire che gli islamici se ne devono tornare nel deserto è demagogico e privo di senso; ma il tuo anti islamismo, giusto nei principi ma esasperato nei metodi non ti fa ben comprendere, e qua esulo un attimo dall’India.
Perchè esasperato nei metodi? Perchè confondi la dottrina dai singoli individui; perchè ti basi sul Corano per giudicare l’Islam quando molti il Corano non lo seguono alla lettera (anzi non lo seguono se non sul maiale e sul ramadan) ed esistono scuole che dicono di non seguirlo alla lettera; perchè ci sono un miliardo di islamici al mondo e se fossero tutti come dici tu le conseguenze sarebbero ben altre.
Io ho solo detto che dire ‘gli islamici tornino nel deserto’ è demagogico e assurdo perchè sono indiani anche loro e basarsi sulla conquista di secoli fa è storicamente irrilevante perchè ora i musulmani che sono lì sono indiani pure loro e andargli a buttare giù la moschea è gesto di fanatismo; evidentemente anche gli indù hanno settori di fanatici (esempio la setta dell’omicida di Gandhi), perchè un laico avrebbe comunque agito per altre vie e non tollererebbe le caste, che, ripeto, ci sono ancora nonostante la legge dica altro.
“guerriglia islamista in Kashmir”!!!!!
Ecco un titolo a effetto che l’ipocrita e disingenuo prometeo deve aver copiato da qualche ‘fallace’ sito di islamofobi occidentalisti filo-imperialisti.
In Kashmir c’é una popolazione MUSULMANA che viene tenuta a forza nello Stato indiano e lotta per affermare il suo diritto di unirsi allo Stato che preferisce.
@Kahani: prima che i tuoi confratelli invadessero l’India e imponessero la religione inventata dagli Arabi il Kashmir era una pacifica terra sivaita.
Manmohan Singh: “si è trattato di una provocazione di terroristi che non avrà alcun effetto”
Un morto e trenta feriti. Nessun effetto. Ok.
Normale amministrazione insomma! 🙁
ahhh che anime pie e devote…. Ma che vadano tutti a…..
Bontà, amore e scannatoio…
Se almeno avessero la dignita di scannarsi proclamando apertamente i veri motivi invece di giustificarsi con l’alienazione religiosa,si potrebbe parlare di follia umana, ma i motivi religiosi vi aggiungono solo uno spesso strato di imbecillità
Beh, l’alienazione vale per gli “adepti” e i veri motivi valgono per i “capi”, che di fatto usano gli adepti.
Tra le possibili cause di ostilità tra gruppi di persone, la religione è una delle più forti se vista da dentro, poichè la contesa tra le fedi si basa sull’identificazione del soggetto con il suo super-io o con il suo gruppo di aggregazione o con la propria superbia che si contrappongono alle identificazioni dei soggetti di un’altra fede religiosa con i loro corrispondenti super-io o gruppi di aggregazione o superbie; ma è, al contrario, la causa più vacua e più inconsistente se vista da fuori, poichè la contesa tra le fedi è sul “niente”.
Ironia della sorte: uno non nasce musulmano o induista, e tantomeno Indian Mujahideen, ma lo diventa per “identificazione con il gruppo”.
Riguardo a questo, condivido il punto di vista della scuola psicanalitica lacaniana, secondo cui ogni identificazione è un’alienazione…
Mentre il Presidente getta letteralmente “acqua sul fuoco” (o perlomeno per lavare il sangue dalla scalinata induista!), conoscendo i perosnaggi che animano queste tristi vicende, mi aspetto a brevissimo tempo, la risposta degli induisti, contro qualche moschea o durante qualche rito mussulmano.
Consiglio al Sig. Manmohan Singh, di andare a recuperare un bel apllottoliere, per tenere a conta dei morti, dovuti a queste “provocazioni”.
Infatti non è che gli estremisti indù siano molto più civili degli autori di questo attentato. Ho la brutta sensazione che ci sarà un escalation di violenza.
In realtà hanno iniziato gli indù, a quanto dice l’ultimissima:
Proprio il 6 dicembre del 1992 infatti estremisti indù distrussero la moschea Babri che sorgeva nell’area contesa.
Scusate, ma Varanasi è l’altro nome di Benares? No, non credo. Al TG la notizia l’hanno riportata parlando di Benares. Comunque non fu già ai tempi di Gandhi che l’India dovette espatriare i musulmani perché insieme proprio non ci riuscivano a stare? Bella l’analisi di Tonizzo sull’identificazione della religione con il Super-Io.
sì, Varanasi credo che fosse il nome originale della città, poi trasformato dagli inglesi in Benares, poi ritrasformato dopo la fine della dominazione in Varanasi
Sicuro si tratti solo di dominazione inglese? Vedi i recenti cambiamenti tra Bombay e Mumbai, Madras e Chennai, ecc., magari politicamente ci si rifà ancora oggi agli inglesi, però non saprei, ne deve essere passata di acqua sotto i ponti.
Sì, sono due nomi diversi per la stessa città.
Il problema della fondazione del Pakistan (e poi della guerra tra le due nazioni per il Kashmir), e delle conseguenti enormi migrazioni per i musulmani verso il Pakistan e gli hindù verso l’India con scontri feroci e violenze da ambo le parti è stata la fine del sogno di Gandhi.
Ma anche negli hindu esistono i fanatici tanto che Gandhi, ormai molto sfiduciato come testimoniano sue frasi di allora, fu ucciso da un estremista hindù che lo rimproverava di essere troppo benevolo verso gli islamici.
Inoltre l’induismo in generale, seppure ha lati migliori dei monoteismi abramitci,ad esempio non tende al proselitismo e non è sessuofobo, ha l’orribile concezione delle caste, verso le quali i riformatori, compreso Gandhi che non si sentì di abolirle temendo una rivolta pur essendo lui contrario, non ebbero mai buon gioco. Ancora oggi le caste, seppure non esistono più giuridicamente esistono di fatto proprio in forza della cultura induista.
Il buddismo trae le sue fondamenta anche come ribellione al sistema delle caste.
Magari non è neanche colpa della religione, certo quella non aiuta, ma magari son proprio gli uomini ad essere messi maluccio.
M infatti la colpa non e’ della religione che e’ una ideologia come tante altre piu’ o meno condivisibile ma l’uomo appunto, o meglio l’ignoranza di quest’ultimo che si lascia sopraffarre dalle proprie tossine mentali lontano anni luce dal vero risveglio spirituale.
Ho ricordato che l’India subisce attacchi jihadistici islamici quasi continui da 1300 anni
Eppure Batrakos non ne tiene conto ed ha scritto: *No, l’attacco era del 2006, ma la distruzione della moschea del 1992 leggi bene Prometheus*.
Leggi bene tu Batrakos: che senso ha fare iniziare la storia delle relazioni fra India ed Islam solo nel 1992 quando ci sono stati mille anni di jihad, di oppressione, di discriminazione, di razzie schiavistiche durati circa mille ?
Nessuno secondo me. L’India e’ stata sotto attacco e/o sotto dominazione islamica quasi sempre violenta ed opprimente (ma c’e’ stato anche uno shah moghul ufficialmente mussulmano ma che evidentemente non credeva molto all’islam che cerco’ di trattare tutte le religioni su piede di parita’, peccato che morto lui fini’ anche la festa).
E le relazioni sono state sempre e chiaramente di attacco islamico e di danni subiti dagli autoctoni indu’ nonostante continui eroici tentativi di resistenza.
Ma il 90 o 95 % delle vittime sono state indu’. e praticamente quasi il 100 % delle distruzioni materiali sono state subite dalla civilta’ indu’, cosi’ come le vittime rapite nelle razzie e nelle schiavizzazioni seguenti. Vero e’ che presumo qui siamo tutti d’accordo sulla necessita’ di superare il passato, pero’ mettere sullo stesso piano l’eterno aggressore e l’eterno aggredito non mi sembra molto ragionevole.
Anche se dopo simili premesse in risposta alla millenaria ostilita’ insita ideologicamente nell’islam a causa diretta di ciio’ che di criminale ed ostile comanda il Corano, e’ vero che sono sorti gruppi estremistici di indu’ non disposti a porgere l’altra guancia, ma desiderosi di ripagare gli eterni aggressori con i loro stessi metodi, e diffidenti del fatto che su 63 anni di indipendenza indiana se non mi sbaglio di molto gli islamici sono stati al governo per ben 50 anni come componente del partito del Congresso, resta il fatto che gli islamici in India godono dei piu’ ampi diritti ed anzi anche di privilegi confessionali come il riconoscimento del diritto shariatico per la loro comunita’ (incluso l’esclusivo privilegio alla poligamia negato a tutti gli altri indiani)
Eppure con tutto questo gli indiani debbono nuovamente lottare contro la jihad islamista!
Ma e’ normale, ogni volta che un mussulmano fino allora tranquillo entra in crisi magari per problemi personali, e si va a leggere il Corano trova dei comandamenti aperti di odio e di guerra contro i non islamici.
Continua Batrakos con l’accusa:
*confondi la dottrina dai singoli individui; perchè ti basi sul Corano per giudicare l’Islam quando molti il Corano non lo seguono alla lettera (anzi non lo seguono se non sul maiale e sul ramadan) ed esistono scuole che dicono di non seguirlo alla lettera*
Marcus Prometheus replica:
Non confondo niente. Si’ mi baso giustamente sul Corano per giudicare negativamente l’Islam, ma, no non giudico negativamente un miliardo e mezzo di mussulmani solo in base al Corano, no, non ritengo tutti i mussulmani come degli attivisti nazi islamisti, anche se POTENZIALMENTE si’ lo possono diventare, proprio come ho scritto sopra: prima o poi UNA PARTE di loro sono tentati di applicare letteralemente il Corano esattamente come viene loro insegnato che e’ il solo modo di leggerlo e di viverlo.
A questo proposito PREGO molto gentilmente e molto seriamente Batrakos di specificare quali sarebbero secondo lui le scuole [presumo si dovrebbe parlare di scuole legali islamiche se lui ha usato correttamente e specificatamente il termine scuole cosi’ come viene usato in ambito islamico ] oppure le sette o correnti islamiche [almeno minimamente organizzate] che direbbero che il Corano si possa interpretare in modi diversi dalla ricerca della corretta interpretazione LETTERALE. e cioe’ come allegoria o come testo storico legato a circostanze specifiche non piu’ esistenti nella modernita’ o attualita’ che dir si voglia.
Confesso sinceramente che codesta conoscenza mi sfugge,
(sara’ vera o e’ solo presunta da Batrakos ?)
La cosa sarebbe di enorme importanza per una possibilita’ di sopravvivenza di qualcosa della attuale civilta’ europea occidentale (imperfettamente tendente a stato di diritto, liberta’ democrazia, laicismo, diritti umani) una volta che l’Europa sia sommersa dalla ondata demografica immigratoria mussulmana.
Quali sarebbero dunque le * scuole che dicono di non seguirlo alla lettera * il Corano?
Resto in ansiosa attesa di queste nuove importanti conoscenze.
Forza Batrakos!
Prometeheus, a proposito di scuole giuridiche, chiedo venia ma sbagliare questo non giustifiKa un’ironia del genere visto che credo sappia benissimo anche tu che ci sono imam (di uno se ne è parlato anche sulle ultimissime) ed intellettuali (Tahar Ben Jelloun il primo che mi viene in mente) e, soprattutto se vedi l’intervento, sarò andato leggero sullo sbagliare sulle scuole giuridiche, ma ribadisco, cosa ben più importante all’atto pratico, che ci sono moltissimi singoli musulmani che lo prendono alla lettera, ripeto, solo sul maiale e sul ramadan, sul resto sono molto ben integrati. Si vede dalla prassi di vita e relazioni che tengono, credo che ce ne siano anche da te.
Credo dunque che il tuo sarcasmo sia eccessivo e, venendo ad altrri punti, devo dire che il tuo argomento che mi rivolgi contro aggiunge conclusioni al mio discorso che non ho tratto.
E appunto: partiamo dal fatto che io ho detto che sia assurdo il motto ‘l’India agli indù’ perchè ormai storicamente gli indiani musulmani sono indiani anche loro.
Sulla politica interna nemmeno ci sono entrato, ho solo detto che la vicenda della moschea l’hanno iniziata gli indù e che esiste un fondamentalismo hindù che io, come ogni fondamentalismo condanno.
Veniamo allora agli attentati di cui ti parli: tu hai svarionato e io l’ho fatto notare, credo che ora sbagli ad invitarmi a leggere bene, perchè tu hai parlato di ‘attentati di quattro o cinque anni fa’ e io ti ho fatto notare che gli attentati erano successivi alla moschea.
Sarebbe inoltre da vedere se il gruppo politico degli attentatori di Bombay sia lo stesso qua in cui la prima ad essere distrutta la moschea, altrimenti gli indù qua hanno iniziato prima e stop, non c’è legame tra i due attentati.
Io lo depreco questo attentato, ma come avevo detto prima, depreco anche che gli indù buttino giù una mosche e tengano le caste, argomenti su cui astutamente sorvoli.
Ora sposti anche capziosamente ai secoli antichi. Andare al discorso di troppi secoli fa, te l’ho già fatto notare che è un assurdo. Si desumerebbe che bisogna stare per i nativi americani e quindi avere lo stesso metro verso gli USA o pensare che l’Italia debba avere i confini dell’Impero romano. Storicamente improponibile.
Sei sicuro che i gruppi che hanno fatto gli attentati di cui parlavi sia lo stesso di cui si parla nell’ultimissima? Perchè questo è il punto centrale.
Sulle scritture…anche la Bibbia per un ebreo offre la tentazione dell’integralismo, la offre anche per i cristiani e forse anche per alcune religioni non abramitiche, ma restiamo alle abramitiche. Paradossalmente le scritture meno violente sono quelle cristiane, eppure dalle scritturi più mite è nato un fenomeno oltranzista e integralista anche lì, come fu il Cattolicesimo in diverse situazioni storiche, e lo stesso dicasi dell’inquisizione contro le streghe dei più moderati protestanti.
Per cui questo dire che il musulmano passi la tentazione dell’integralismo è una cosa esagerata, anche perchè su un miliardo e mezzo (come rettifiKi bene tu) la percentuale non è alta, vedi tu.
D’altronde mi sembra che tu sottovaluti l’importanza numerica ed economica di molti ebrei osservanti che la Bibbia la interpretano in modo fortemente nazionalista.
Invito a rispondere senza sarcasmi e ironie facili perchè io non ne faccio: ciò oltre ad essere una demonizzazione dell’avversario ed una maldeucazione, è anche un modo di liquidare un discorso ben più complesso, il centro è il discorso della ‘continuità’ degli attentati
Mi scuso per i refusi di questa notte: l’ora era tarda e la foga di rispondere era tanta. Spero si sia capito.
Per spiegare meglio e riflettere meglio con Prometheus, nonostante il suo modo maleducato di rivolgersi, riprendo meglio per punti e chiarisco
– ho sbagliato perchè per scuole si intendono le 4 scuole giuridiche; mi riferivo a singoli imam (uno citato nelle ultimissime), intellettuali e tendenze, soprattutto in occidente a uscire dalla visione letteralista coranica. Un buon testo in merito all’Islam occidentale, i suoi limiti le sue contraddizioni e le sue prospettive si trova qua. Ieri non avevo voglia di vedere se si trovasse qualcosa in rete; ero partito dicendo scuole come dire approcci all’islam e sono stato impreciso
http://books.google.it/books?id=kXf8ycChueQC&pg=PA73&lpg=PA73&dq=islam+razionalizzan&source=bl&ots=8_RAlh7NU6&sig=qY2z-SAa6Tz5BIfsky4x51i5K1s&hl=it&ei=qpUATeSvJc-VOpDBvaYB&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&sqi=2&ved=0CBcQ6AEwAA#v=onepage&q=islam%20razionalizzan&f=false
– proprio partendo dal discorso nel testo sulla percezione individuale dell’islam è importantissimo il fatto per cui molti musulmani, appena escono dal condizionamento dei loro paesi, smettono di seguire il Corano alla lettera anche se poi magari a parole dicono che ne corano è tutto vero. Ben più pericolosi sono i convertiti nostrani, almeno a mia conoscenza, e fenomeni identitari in stile banlieue legati però alla marginalità sociale e alla ghettizzazione miope che rinfocola la Umma.
-la Bibbia se presa alla lettera è non meno inquietante del Corano, per cui la tentazione integralista c’è anche nell’ebraismo; ci sono infatti diversi gruppi anche occidentali di ebrei ortodossi
– i testi cristiani sono meno feroci, eppure ne è nato il cattolicesimo e l’inquisizione anche protestante per cui i testi diciamo che non fanno troppo ‘testo’
-dunque ero partito accusando la fallacia del dire ‘l’India agli indù’ giacchè sono indiani anche i musulmani
-se ci si attacca al fatto che l’Islam sia entrato con la forza, dovremmo arrivare a considerare veri americani solo i nativi oppure poter rivolere l’Impero romano senza stare a vedere come molti movimenti in quelle epoche si siano imposti con la forza.
-per quel che riguarda il discorso dell’ultimissima, ho solo detto che gli attacchi li hanno iniziati nel 92 gli indù, questo è scritto.
-ribadisco che buttare giù una moschea perchè costruita secoli prima su un luogo sacro indù e premere sulle caste non sia indice di laicità ed apertura, nonostante lo Stato sia andato avanti, come sappiamo che integralista era l’omicida indù di Ghandi
-sulla politica interna non sono entrato, contestavo solo l’affermazione di Anonymous
-tuttavia legare gli attentati di Bombay a questo discorso solo per la matrice religiosa è poco, visto che a Benares tutto lo scontro è di tipo religioso. In sostanza si tratta di capire se è acclarato che gli attentatori di Bombay fossero lo stesso gruppo politico/religioso di Benares; altrimenti io potrei equiparare un neturei karta ad un colono israeliano solo per il motivo che hanno la stessa religione