Nuovo sondaggio sul sito UAAR

Un nuovo sondaggio è iniziato oggi sulla home page del sito UAAR. La domanda è la seguente: “Sei solito fare doni, durante la festività cristiana del Natale?”
Sei le opzioni tra cui scegliere la risposta preferita:
– Sì
– No, anche se sono cristiano
– Solo in rari casi
– No
– Sì, anche se sono un non credente
– Non so / altro

Si è nel frattempo concluso il precedente sondaggio. Il quesito era il seguente: “Cosa pensi dei registri comunali dei testamenti biologici?”
Questi i risultati (1034 voti):
55% I tribunali sono obbligati a tenere in conto una volontà comprovata, come è accaduto per Eluana Englaro
31% Registrare la propria volontà potrebbe rivelarsi utile anche in sede giuridica
8% Sono inefficaci giuridicamente, ma sono utili a sensibilizzare l’opinione pubblica
2,5% Sono anticattolici: la vita appartiene solo a Dio
2,5% La penso come il governo: sono privi di efficacia giuridica
1% Non so / altro

La redazione

39 commenti

fab

Ho risposto alla 5, che tuttavia più correttamente si sarebbe dovuta formulare come “Sì, dato che non sono credente (“cristiano” sarebbe stato più preciso)”.

Lorenzo Galoppini

Idem come sopra, anche se praticamente li faccio solo ai miei genitori.

Enrico

Fermo restando che il Natale non è affatto una festività cristiana bensì pagana (Dies Natalis Solis Invicti), l’usanza di scambiarsi doni era già in voga presso gli antichi Romani in vista del nuovo anno. Per cui, io ho risposto SI, la n.1

FSMosconi

Scusami, ma sei Enrico il troll o un altro? NO, perchè nel qual caso ti consiglio di aggiungere un numeretto, qualcosa al tuo nick… 😉

Io ero Sai

“Sei solito fare doni, durante la festività cristiana del Natale?”
Festività cristiana? Ma che centra adesso lo zombie ebreo? Il natale è il compleanno di Babbo Natale!

Comunque direi “tendenzialmente la 1” fato che i soldi scarseggiano.

Francesco Porcari

Non faccio regali da più di 30 anni; a mio figlio piccolo li facevo prima di Natale e per il nuovo anno e a dicembre non andava a scuola; li facevo solo per via dei compagni.
La festa è, almeno dal xx secolo, la festa dei commercianti prima che dei cristiani e dei pagani; buttar via la 13ma (che è una quota differita del salario non una regalia extra) è sciocco, come far i regali ogni piè sospinto; roba da condizionati mentali.

Per favore non diciamo “non credenti”, puzza di incenso: meglio dire non teisti o antiteisti
ma credere (obbedire ed evangelizzare) lasciamolo a loro.

Stefano Grassino

Ti sento un pò dogmatico, idealpoliticizzato…….dai, prendiamola come viene. Io mi faccio i conti in tasca; per mia natura sono parsimonioso come i genovesi anche se sono toscano. E poi anche nel terziario debbono guadagnare; semmai la colpa è di chi non fa pagare le tasse ai commercianti 🙁

Lorenzo Galoppini

Sei toscano anche tu? Di dove? Io sono di Livorno. 🙂

Painkiller

Io faccio regali alla parte cristiana del parentado così sono contenti… per gli altri si festeggia quel che ci và quando ci và, quindi non ci sono date precise per i regali.

Alfonso

Il regalo è il più devastante atto di corruzione. Non è un caso che i commercianti religiosi parlino della vita come di un “dono di Dio”. Pensateci bene.

Batrakos

Io voto la 3. Non ho mai avuto l’abitudine di celebrare il Natale con regali, cenoni e presepi almeno sin dall’adolescenza, quindi li faccio solo in casi rarissimi (ben pochi nella vita) quando capisco che la persona percepirebbe la mancanza di regalo come un offesa.

Sarebbe interessante vedere piuttosto quanti fanno albero e/o presepe, cosa che il sondaggio non comprende: già che ho trattato l’argomento, i miei familiari più anziani fanno l’uno o l’altro anche se molto dimessamente e più che altro per fare qualcosa legato alla loto gioventù. Io non lo faccio, altri parenti non lo so.

oinophilos

Più che altro a mia moglie che fa il compleanno qualche giorno prima.
Per il resto in natale cristiano (che di cristiano non ha in realtà nulla) è una buona scusa per mangiare e bere senza ritegno 🙂

Chiericoperduto

Io vorrei un regalo: poter essere libero di godere di questi giorni di vacanza concessi al lavoratore, quando voglio, magari più in là per sciare od a primavera od estate, non per forza durante festività imposte dalla chiesa.
Quindi…8-25-26 dicembre e 6 gennaio in primis, poi c’è il patrono, il lunedì di pasqua, il ferragosto..
Peccato che, con una leggina, prontamente i giorni di festività religiose sono stati assunti festività civili a tutti gli effetti per tutti i CCNL.

alessandro

io festeggio la festa di babbo natale, un vecchio che porta i doni ai bambini buoni…
non avete mai visto realizzata sta cosa? beh semplice, non esistono ancora bambini abbastanza buoni!!! 😀

Federico Tonizzo

Allora manca anche l’opzione “No perchè sono disoccupato da molti anni e vivo con i miei genitori e di quello che mi passano della loro magrissima pensione, dopo che hanno tolto l’affitto, le bollette ecc.”

OT: a proposito di povertà, un paio di mesi fa ho visto in stazione un “barbone” che telefonava col cellulare; non avrebbe dovuto sorprendermi, perchè un telefonino può anche costare 4 soldi, ma un po’ mi ha sorpreso 😉

puric

Al momento i risultati di questo sondaggio sono molto deludenti: quelli che fanno i doni pur non credendo (o pur non essendo cristiani”) dimostrano un comportamento conformista-consumistico.
Io i regali li faccio ad amici e parenti quando trovo qualcosa che è proprio azzeccato per loro, a prescindere da che giorno sia.

SilviaBO

In teoria hai ragione, ma se hai amici che amano queste ricorrenze e sai che ti faranno un regalo, che fai, non ricambi?
Non è neanche una questione di religione, conosco tante persone atee che amano l’aspetto festaiolo del Natale e vanno in brodo di giuggole all’idea di andare a fare shopping natalizio.
A me piacerebbe evitare scambi di regali, o al massimo limitarmi a pensierini divertenti, ma se so che da qualcuno riceverò un regalo “serio”, non è gentile da parte mia non ricambiare.

Sandra

A ognuno il suo albero di natale, questo molto originale “Merry Juana” di due metri di altezza è stato sequestrato in un soggiorno di Coblenza in Germania: 🙂

“http://www.huffingtonpost.com/2010/12/08/marijuana-christmas-tree-_n_793946.html”

Nello stesso articolo raccontano di un 21enne di Monaco arrestato martedi per una sua particolare versione del calendario dell’avvento, dietro le finestrelle c’era marijuana al posto dei cioccolatini…

Barbara R.

Ho scelto la numero 4.Mio marito ed io siamo buddisti e non ci facciamo regalialla mia nipotina di 9 anni faccio il regalo di compleanno che cade a Novembre.

Sol

essendo pagana ho risposto sì… solo che li faccio per Yule (solstizio d’inverno) e non per Natale…

Grace

essendo pagana di rito romano, sì li faccio tra il 13 e il 23 dicembre, per i Saturnalia, ma anche no…

Maila Ermini

Il regista milanese e poeta Toni Comello scrisse a papa Woytila per chiedergli la soppressione del Natale cristiano.

Alice

5

Sì, anche se non sono credente (che immagino sia cristiano)

E quest’anno mi faccio anch’io un regalo: lo sbattezzo!

Ratio

No. E non festeggio il natale. Non festeggio neanche il capodanno perché anch’esso è stato imposto dai preti.
Festeggio volentieri il solstizio d’inverno perché è il risultato di ricerche e osservazioni astronomiche e poi, almeno per me, porta con sé la promessa della primavera.

StefanoM

Sì, anche se sono un non credente.

Faccio regali perchè è un pò egoista riceverne (in quanto non posso rifiutarli pena offesa altrui).
Che poi gli altri lo facciano per motivi che io non condivido non mi tange proprio.

A proposito, pensavo che natale fosse la festa di babbo natale…. chi è questo “figlio di dio”? e questa città chiamata “betlemme” è pure al polo nord? e gli elfi ci stavano tutti nella mangiatoia?

kundalini444

La mia risposta è: “No, ed essere o meno cristiano o credente non c’entra nulla” !
La religione che ci impone di fare doni non è il cristianesimo, ma il consumismo; non credo in alcuna delle due, ma invito a riflettere come i dogmi della seconda siano, in molti casi, ancor più radicati di quelli della prima 🙂 al punto che feroci atei, che combattono con il dogmatismo religioso tutti i giorni, sono pienamente invischiati nel dogma del consumismo.

Tizio

Noto un errore nella frase: “Sei solito fare doni, durante la festività cristiana del Natale?”, non è una festa cristiana, almeno non solo, il cristianesimo ha deciso bene di far cadere il compleanno di Gesù il 25 dicembre, che già era il giorno di altre feste e ricorrenze.

fiertel91

Al contrario di quanto fieramente dicono gli altri commenti: faccio regali di Natale (soldi permettendo). E mi piace: è un’occasione per togliersi dei capricci, quando tutto l’anno si soffre per le ristrettezze. Sarà che sono ancora studente e questa cosa la soffro di più.

Cassandra testarda

So benissimo che quella del Natale è una data convenzionale, che non ha niente a che vedere con quella di nascita del Gesù di Nazaret descritto nel Vangelo, ma che deriva probabilmente dal culto di Mitra e dai calcoli astronomici sul solstizio d’inverno ecc. ecc. , ma vista la tradizione che si è creata, visto che arriva la 13a, visto che ho tanti nipotini, e il periodo di vacanza scolastica e di un po’ di ferie dei figli consente di ritrovarsi tutti insieme , trovo che il Natale sia una ottima occasione per farne una festa della famiglia, con scambio di regalini per quel che si può. Non solo, ma è anche l’occasione per compilare qualche bollettino per dare qualche contributo ad associazioni che si occupano di ricerca scientifica o aiuto reale a chi ha bisogno.
Diserto le cerimonie religiose che non mi dicono nulla, ma conservo quelle tradizioni i che mi piacciono o danno frutti positivi e si combinano con la mia etica laica.

Paul Manoni

-Sì, anche se sono un non credente

A casa, essendo piena di bambini, faccio anche l’albero! 😉
Il presepe non l’ho mai fatto!

giulia

Faccio regali per il solstizio che considero l’inizio dell’anno nuovo e mi sembra benaugurale per le persone che mi sono care.

kundalini444

E cosa ha questa occasione di tanto speciale per fare una cosa che, volendo, si può fare in qualsiasi altro giorno dell’anno?

La verità è che il sistema consumistico ci SPINGE a comprare, che poi il pretesto sia natività, solstizio o quant’altro, al Dio Denaro poco importa…

l’errore che queste “convenzioni sociali” (fortissime al punto che anche gli atei si nascondono dietro la scusa del solstizio) ci spinge a commettere è: farci comprare quello di cui NON abbiamo bisogno, ed ESATTAMENTE TUTTI NELLO STESSO PERIODO, ovvero quando ci viene, più o meno subliminalmente “ordinato”…

Cassandra testarda

Ma io non sono così pregiudizialmente contraria o preoccupata delle convenzioni sociali di origine religiosa o consumistica che siano. Tutto sta nella misura e nel modo con cui si interpretano e si vivono. Innanzitutto è difficile sottrarsi a convenzioni consolidate da secoli e non sempre vale la pena farlo, se hanno un senso o sono utili per qualche aspetto. Da millenni si usa un calendario, diviso in anni, mesi e settimane, con nomi che hanno origini cristiane (solo “domenica”= “dominus dei”) e soprattutto pagane o latine ( cito a caso: martedì, giorno dedicato a Marte, venerdì da Venere, agosto da Augusto imperatore, ecc.).
Possiamo tranquillamente accettarli non per ossequio ad una religione, ma come frutto di una storia passata che non serve cambiare. Ci provarono i francesi dopo la loro Rivoluzione a sostituire le settimane con le “decadi” e a cambiare i nomi dei mesi (vendemmiaio, brumaio,termidoro ecc.) ma fu un fiasco. Come un fiasco fu la sostituzione delle feste religiose con le feste della Dea Ragione. Mussolini volle cambiare la data contando gli anni della sua “Era fascista”, e abbiamo visto quant’è durata.
Serve a poco sostituire una convenzione con un’altra, specie se imposta. Piuttosto io credo nella necessità della evoluzione dei costumi e delle convenzioni stesse secondo lo spirito e le esigenze dei tempi. E quanto al “consumismo” basta stare attenti a non farsi prendere la mano e a comprare solo quel che serve, o, perchè no? ci piace, se possiamo permettercelo. Senza dimenticare che i nostri consumi servono anche a far funzionare le fabbriche e dar lavoro agli operai. Se poi uno vuol far festa il lunedì invece che alla domenica, o in qualsiasi giorno dell’anno invece che a Natale, padronissimo, se la scelta ha un senso per lui.

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