Francia: convalida del licenziamento per maestra con velo

Il tribunale del lavoro di Mantes-la-Jolie (Yvelines) ha convalidato il licenziamento di Fatima Afif, ex maestra, con funzioni di direttrice aggiunta, dell’asilo nido Baby Loup di Chanteloup-les-Vignes. Il licenziamento era avvenuto già nel 2008, poichè la maestra rifiutata più volte di togliersi il velo islamico durante le ore di lavoro, secondo il regolamento della struttura. La Afiff aveva fatto ricorso presso la Halde (l’Alta autorità per la lotta contro le discriminazioni) che in prima istanza aveva emesso un giudizio favorevole nei suoi confronti. (Ultimissima del 12 ottobre).
Tuttavia a questo giudizio si sono opposti alcuni genitori, che si sono rivolti al tribunale del lavoro, ottenendo l’attuale sentenza di condanna nei confronti della Afiff.  Il tribunale ha sostanzialmente riconoscito la gravità dell’ “insubordinazione caratterizzata e reiterata” . La lettura della sentenza è stata accompagnata da numerosi applausi  da parte del pubblico presente nella sala delle udienze. “E’ una vittoria per i laici e un sollievo per Baby Loup” ha dichiarato Richard Malka, uno degli avvocati della difesa. Il regolamento interno della struttura vieta specificamente di ostentare qualsiasi segno religioso, in nome del principio di “neutralità” .

Franco Virzo

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31 commenti

Kaworu

è un asilo statale? allora niente simboli di religioni.

a me sembra semplice come ragionamento.

Eco

LOL

Religione e ragionamento, che accostamento ardito, per fortuna hai scritto in fascia protetta! 🙂

(faccio umorismo, va letta col sorriso)

Tino

è un asilo femminista militante creato da una cilena ma è sovvenzionato alll’80% dal comune, permette alle donne del quartiere senza diplomi di ricevere una formazione, fatima stessa aveva la terza media quando ha iniziato a lavorare e grazie all’asilo ha poi ottenuto un diploma universitario. Questo asilo piace sempre meno agli islamisti non c’è da stupirsi se l’obiettivo vero sia quello di farlo chiudere per sostituirlo con un asilo islamico come è successo a molti centri sociali prima gestiti da associazioni laiche poi tramite la forza elettorale date in gestione dal comune al tabligh.

Kahani

Questo spiega il fumus persecutorio contro l’insegnante musulmana…le ‘femministe militanti’ sono le peggiori razziste islamofobe, evidentemente speravano di farle il lavaggio del cervello e trasformarla in una specie di Hayan Hirsi Ali da portare “in mostra” nelle loro buffonate di tavole rotonde sulle ‘pari opportunità’ e sulla ‘condizione femminile’…non ci sono riuscite e quindi TAAC! E’ scattata la vendetta…

Kaworu

@tino
non conosco la situazione, ma come è possibile che partendo da una polemica per la presenza di simboli religiosi (il velo appunto) e quindi in contrasto con il principio di “égalité”, si passi a un asilo islamico?

Ciccio

“le ‘femministe militanti’ sono le peggiori razziste islamofobe”

ah già. E’ il solito complotto sionista-capitalista! 😀

Tino

@ kahani
Coco il divieto dei simboli religiosi c’era prima che questa si mettese il velo, comunque è inutile discutere con te. ripeti slogan e dai del razzista a destra e sinistra quando l’unico razzista sei tu. Non è scattata nessuna vendetta questa dopo aver vissuto cinque anni a spese dello stato senza lavorare voleva pure 80.000.000 euro per far saltare l’asilo.

Tino

Kaworu l’obiettivo era far chiudere l’asilo comunque nato su basi laiche e per emancipare le donne del quartiere che spesso hanno la terza media se va bene, a questa signora non fregava più lavorare lì a cumulato cinque anni per congedo maternità e poi è venuta qui con la richiesta di 80.000 euro (non 80 milioni come ho scritto prima)

Kaworu

@tino

capita la situazione.

direi che è un’ottima cosa che sia rimasta con un pugno di mosche

Tino

@ Kaworu
Comunque Kahani è veramente insopportabile, perché una struttura del genere in una zona dove prende sempre più piede l’islam politico è importante. Accusare delle persone che nemmeno conosce come la signora rifugiata cilena del regime di pinochet che ha fondato l’asilo di voler fare il lavaggio del cervello è veramente da gente che vive solo di internet e che i musulmani li conosce solo su internet e basta, tantopiù che sette altre dipendenti smettono il velo prima di entrare e non lamentano nessun lavaggio di cervello. Per quanto riguarda l’asilo islamico intendevo dire che in queste zone lo stato e le strutture laiche lasciano lo spazio sempre a più strutture islamiche anche perché quelle sono rispettate non prendono fuoco una settimana si e due no, sai poi chi è a parte questa signora che viene dal cile e che a subito la dittatura di pinochet che ha il coraggio di andare in certi posti?

Dinathos

Non importa che sia statale o meno:
“Il regolamento interno della struttura vieta specificamente di ostentare qualsiasi segno religioso, in nome del principio di “neutralità” .”
Quindi al momento dell’assunzione, madame sapeva già che non poteva portare il velo.

Tino

Molto vistoso. Comunque l’obiettivo della donna era far chiudere l’asilo e prendere 80.000 euro di risarcimento, dopo essere stata per cinque anni alle spese dello stato in congedo maternità, dopo aver ricevuto dallo stesso asilo una formazione che le ha permesso di accedere a studi universitari per diventare maestra d’asilo.

Kaworu

kahani, di questo che dici?

io ci vedo il “chiagni e fo t t i” tipico dei religiosi: approfitta di quello che arriva dalla laicità e poi sputaci sopra se puoi ricavarci un altro tornaconto personale.

Paul Manoni

Et voilà, ceci le principe de laicité ou, si vous voulez, le principe de neutralité exprimée dans la Constitution française.
Au revoir Kahani 😉

Eco

Bocciati entrambi, si riscontrano errori…

Adesso fo il fondamentalista prof di franzoso: conjuguez les verbes aller, avoir et finir à tous les temps et modes.
Signé par vos parents 🙂

Ho avuto anche questo per molto meno.

Paul Manoni

@Eco
il mio francese, soprattutto quello scritto e nonostante sono madrelingua, e’ parecchio arrugginito!Chiedi di coniugare i verbi andare, avere e finire, al traduttore di google, perche’ a quello mi sono appellato! 😆

Eco

O Paul! O Paul!

E non si fa così! Fuori il diario che mandiamo una nota ai tuoi genitori… eh!

Comunque grande risposta 🙂

Kahani

Tu sei madrelingua solo di asinerie…io almeno ho la scusa che il francese l’ho solo “praticato” e mai studiato, sono fluente in inglese (TOEFL) e tedesco (ZDF ZDfdB).

Comunque che tu fossi ignorantissimo l’avevamo già capito!!!

Paul Manoni

@Kahani
Per fotuna che ci sei tu ad illuminarci tutti, con la tua infinita intelligenza, pregievole cultura e massima saggezza. 😆
Peraltro la mia ingoranza, mi porta almeno a conoscere il regolamento del blog che frequento, ed a sapere che ad insultare qualcuno si rischia di essere sbattuti fuori…

Paul Manoni

@Kahani
Peraltro vorrei farti notare che la tua povertà cerebrale, ti porta per l’ennesima volta (la sesta da ieri pomeriggio!) a rispondere “picche” anzichè “cuori”. Te lo o ripeto come si farebbe con i bambini dell’asilo Baby Loup…E’ nel merito del contenuto e nella sostanza dei miei post, che dovresti rispondermi, non nella forma o sugli errori ortografici…Figuriamoci se si puo’ dare credito ad una palese provocazione trollesca, ed ai suoi insulti, per portare avanti un dialogo, fatto tra persone civili.

Eco

Sboroniamo con chi sa più lingue?

Di esami ne ho fatti, e a meno di non conoscere la lingua, non basta avere un pezzo di carta, il classico “so la lingua perchè ho avuto l’attestato” (la classica paper language – lingua imparata per superare l’esame). Kahani sei molto italiano qui… sei molto mostrare di essere.

Comunque il portare sull’errore di Paul che sarebbe il femminile “exprimée” accordato a “neutralité” anziché a “principe”, è un classico errore “d’étourderie”, nulla di grave.

Mentre te Kahani fai il figo e dunque “epic fail”…

Ricordo che usare un argomento come ha fatto Kahani per insultare, è una classica fallacia logica. In realtà fa un’altra figura barbina.

Vantarsi di avere un pezzo di carta è insultare gli altri. E questo non è molto da buon religioso, o sbaglio?

Passo e chiudo sull’argomento.

Tino

Veramente Sarkozy era contrario alla legge sui simboli religiosi a scuola quando è stata fatta da chirac.

Matelda

W la Francia! Che sia di esempio per tutta l’Europa come altre volte è stata! Un grazie a questa grande nazione

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