Cardano al Campo (VA): consiglio d’istituto dice no a benedizione nella scuola

Nel comune varesotto di Cardano al Campo, il consiglio d’istituto del locale polo scolastico ha deciso di non ammettere la benedizione natalizia nella scuola, come proposto da un genitore. Su una quindicina di presenti dalla riunione, una decina ha votato per la decisione, 2 contro e 3 si sono astenuti. Fino all’anno scorso, come compromesso, il prete passava nei corridoi della scuola e chi voleva poteva uscire per la benedizione. Neanche la festa di Natale delle elementari si farà nella scuola, ma si svolgerà all’oratorio col nome di “festa d’inverno” e senza canti religiosi.
Il parroco ha comunque deciso di presentarsi martedì 21 dicembre, celebrando il rito di fronte alla scuola, subito dopo le lezioni del pomeriggio. Diversi genitori contestano la decisione del consiglio d’istituto e del dirigente scolastico. Hanno sollevato il caso e intendono mobilitarsi con una raccolta firme.
Due consiglieri comunali di minoranza del Pdl hanno anche scritto al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini per chiedere la rimozione della dirigente scolastica, che quest’anno ha assunto l’incarico. Pure il sindaco, Mario Anastasio Aspesi (Pd), ha criticato la decisione, sostenendo che la “partecipazione era del tutto libera” e che i genitori contrari alla benedizione potevano scegliere di far rimanere in classe i figli. “Capisco che le normative dicano no agli atti di culto all’interno delle istituzioni scolastiche”, ha affermato il sindaco, ma a suo dire “questo non è un atto di culto”. Il sindaco ha ammesso che è stata “una scelta presa legittimamente sulla base del voto degli organi di rappresentanza scolastica”, ma “non è stata accompagnata dal buon senso”, perchè la benedizione “si è sempre fatta”. Aspesi ha aggiunto che “la situazione è stata esasperata” e si è lanciato in disquisizioni teologiche del tipo “Gesù ha sempre dato fastidio, una persona che parla di uguaglianza è un problema” e “anche duemila anni fa qualcuno non aveva trovato posto in albergo”.
Secondo il vicesindaco Laura Prati negli anni passati non era mai stata sollevata la questione, neanche dagli stranieri. Anche se “la benedizione è una tradizione culturale a Cardano”, ha chiarito che “non sarebbe corretto chiedere la delegittimazione di questa decisione: la scelta è stata presa democraticamente”.
Dina Paludetto, dirigente scolastico, ha commentato: “Sono stupita da questa polemica, si tratta di una decisione presa di comune accordo da insegnanti e genitori”, anche perchè “noi ci occupiamo di istruzione e lo facciamo da scuola di Stato, non confessionale”.

Valentino Salvatore

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84 commenti

Kaworu

no certo, quello non è un atto di culto.

e il crocefisso non è un simbolo cristiano.

e il battesimo non è una pratica religiosa.

e i gatti neri sono satanici.

Daniele

Più che altro, in linea col resto delle negazioni d’evidenza, i gatti neri non sono scuri…

Non sopporto più la ‘motivazione’ del “si è sempre fatto”. E’ da decerebrati incapaci di pensare. Se mi dicono che si deve fare perché l’esistenza di Dio è un dato di fatto mi arrabbio di meno.

Tu puoi decidere che una cosa si debba fare in base a un motivo di cui io posso contestare la validità, ma “si è sempre fatto” ha la stessa valenza del “rubo perché lo fanno tutti”.

Credo sia esperienza di chiunque essere stato rimproverato dalla maestra, essersi giustificato col classico “Ma anche Marco lo ha fatto!” e aver ottenuto l’altrettanto classica replica “E se Marco si butta dalla finestra, ti butti anche tu?”.

Io ho sempre trovato sensata questa replica, e infatti ho smesso di giustificare il mio comportamento con “Ma Tarzan lo fa”.
Ebbene: alla luce di un “adulto” che usa come giustificazione “ma mio nonno lo faceva”, la replica della maestra sull’imitazione del suicida appare una freccia mooooooolto spuntata.

Si insegna con l’esempio.

Se si vogliono nuove generazioni pensanti si fa uso del proprio senso critico nei discorsi istituzionali.

Se invece volete una nuova generazione di pecoroni… continuate pure a belare: siete sulla strada giusta. 🙁

Kaworu

hai fatto un esempio azzeccato col “rubo perchè lo fanno tutti”.

difatti in italia il motto è “fo t ti il possimo tuo prima che lui fo t t a te”.

Barbara R.

Son d’accordo con la tua risposta.Ache se la religione cattolica non è più religione di stato,purtroppo tacitamente,per tradizione,perchè “si è sempre fatto” lo è tuttora e nessuno(per fortuna quasi nessuno)protesta.L’Italia è proprio un popolo di pecoroni nelbenee nel male e questo devo dire mi fà paura.
Comunque è anticostituzionale e non èleggittimo che una religione abbia il sopravvento quanto a diritti.Sicuramente ce l’ha per la grande arroganza,dato che crede di possedere la “verità” assoluta.
In riferimento alla’ffermazione del sindaco:la benezione “non è un atto di culto”,come si può voler aver ragione negando pure l’evidenza…per favore non ci prenda in giro!!!!!!

Eco

Barbara, le pecore fanno massa… i leoni guardano dal colle e ridono, poco dopo andranno a sbranarle.
E le pecore tra di loro scalciano.

G.B.

Hai dimenticato una cosa: alimentazione e idratazione forzate non sono terapie!

hakamarossa

vorrei capire perchè i genitori credenti devono imporre i loro metodi educativi anche sui figli dei genitori non credenti, danneggiando il diritto dei secondi ad educare i propri figli come pensano sia opportuno.
se i genitori credenti desiderano sottoporre i loro figli ad un rito magico a base di spruzzate di acqua possono farlo nelle sedi opportune, cioè i covi della loro setta.

Tino

“Gesù ha sempre dato fastidio, una persona che parla di uguaglianza è un problema”

Beh ma comportandosi in questo modo il prete mi sembra che dimostri proprio il contrario cioé la disuguaglianza.

bradipo

già… immagina quanto sarebbe fastidioso un “Gesù” che predicasse uguaglianza verso l’omosessualità ai cattolici… fastidiosissimo. Su Pontifex lo bannerebbero subito 😆

Stefano Bottoni

SE davvero arrivasse oggi un gesù che predicasse VERAMENTE ciò che dicono che abbia predicato, e avesse pure un certo seguito, la ccar sarebbe la prima a volerlo far fuori.
Niente croci, però, troppo eclatanti… un anonimo pilastro della Salerno-Reggio Calabria (impastato all’interno, non certo inchiodato all’esterno) andrà benissimo, e di compari che possono fare il favore ce ne sono tanti…

Triceratops

il clericale domanda la libertà per sé in nome del principio liberale, salvo a sopprimerla negli altri, non appena gli sia possibile, in nome del principio clericale Gaetano Salvemini

Da scolpire nella pietra

Tino

Sì in effetti mi sembra un atteggiamento condiviso da tutti i clericali.

Lorenzo Galoppini

E’ la prova che l’Italia è sotto il giogo di una dittatura atea, laicista, illuminista, relativista, gay e comunista che vuole impedire alla chiesa di esprimere liberamente la propria opinione (tanto per anticipare eventuali troll, così risparmiano il fiato ;-))

POPPER

Effettivamente, nell’illogicità degli sproloqui dei catto-troll hai colto veramente il loro humor di pessimo gusto clerico-fascista; si è vero Lorenzo, i catto troll scriverebbero proprio così come tu li hai anticipati.

POPPER

Aspesi ha aggiunto che “la situazione è stata esasperata” e si è lanciato in disquisizioni teologiche del tipo “Gesù ha sempre dato fastidio, una persona che parla di uguaglianza è un problema” e “anche duemila anni fa qualcuno non aveva trovato posto in albergo”.

Una immigrata è morta di freddo a Milano, dove c’è una giunta catto.leghista, quindi, gesù non è stato accolto dagli stessi cattolici se lo si immedesima in quella donna respinta e abbandonata al freddo, e poi parlano di pro-vita dal concepimento fino alla morte naturale (o meglio di tortura di fine vita).

Il sindaco può aver anche ammesso che il Consiglio di Istituto ha legittimamente deciso e seconfole norme costituzionali, ma il discorso del buon senso non me la bevo; la benedizione è un atto di culto, altrimenti cosa sarebbe?

La tradizione cattolica per il sindaco è culturale e non cultuale, francamente mi appare come un prete mancato.

per concludere riscrivo quello che ha detto la Dirigente Dina Paludetto

“Sono stupita da questa polemica, si tratta di una decisione presa di comune accordo da insegnanti e genitori”, anche perchè “noi ci occupiamo di istruzione e lo facciamo da scuola di Stato, non confessionale”.

Diocleziano

Non sarebbe possibile, il 21, invitare il Divino Otelma davanti alla scuola per officiare un contro-rito a base di limoni e spilloni? 😉

#Aldo#

Ultimissima: «Neanche la festa di Natale delle elementari si farà nella scuola, ma si svolgerà all’oratorio col nome di “festa d’inverno” e senza canti religiosi.»

Questa non la capisco. Se fanno la festa all’oratorio, perché escludono gli aspetti religiosi? Proprio quella è la sede deputata alle manifestazioni religiose! Che logica c’è dietro a questa decisione?

jsm

sottoscrivo
quanto a vittimismo, sono assolutamente i numeri uno. lo hanno elevato a pura arte

Roby GOD

1. Il punto è CHI organizza la festa non DOVE. Se la scuola pubblica organizza una festa questa deve essere conforme ai principi che regolano la scuola pubblica, anche se la festa si svolgerà materialmente in un luogo gentilmente concesso da una organizzazione religiosa. Del resto se l’avessero fatta presso una Casa del Popolo, secondo te era corretto far cantare Bandiera Rossa ai bambini?
2. Azzardo l’ipotesi che il suddetto oratorio abbia negli anni ricevuto come spesso accade cospicui finanziamenti pubblici e trovo quindi più che legittimo che un’istituzione pubblica possa sfruttarne i locali quando occorre, ricordiamo che una scuola è organizzata in aule mentre l’oratorio ha probabilmente uno spazio più ampio, magari un palco o piccolo cinema/teatro.

Kaworu

ordinaria amministrazione, non so se hai presente la zona del varesotto…

FSMosconi

😯

Mi sa che hai aperto una cloaca che manco PontifeSS…

😯

POPPER

Caro FSMosconi, nella storia dei sacrifici agli dei, le mamme e i papà andavano fieri dei propri figlie e figlie che si immolavano, ciò per aumentare la stima degli dei verso il popolo e benedirlo con molta prole (che poi saranno i futuri soldati e crociati e pasdaran), buone stagioni e molto raccolto e fortuna.

A volte il sacrificio del figlio primogenito era come una fondazione di un nuovo popolo e il padre e madre divenivano re e regina, come nel caso di Abramo e Sara, se volgiamo citare alcune delle abitudini di Ur dei Caldei.

Abramo era disposto a sacrificare la moglie Sara lasciandola alla corte dle faraone salvo poi pretenderla con assieme ricchezze dal faraone stesso come risarcimento per il disonore, poichè già al tempo di abramo vigeva in Egitto una legge che puniva l’adulterio.

Lot era disposto a sacrificare la figlia ai Sodomiti pur di salvare l’angelo del Signore; cosa vogliamo aspettarsi da ste gente che si beve tutto ncora oggi quello che la CCAR ha insegnato per quasi 2000 anni?

FSMosconi

@POPPER

Che comincino a camminare nel deserto gridendo nel deserto tipo qualche profeta? Sai da bravi farisei (o forse è meglio zeloti)…

FSMosconi

L’arrampicata sugli specchi del sindaco è… EPICA! 😆
Peccato che tale epicità in certi ambienti sia all’ordine del giorno. 🙁 😉

RAmen

Luciano Volpato

In certi ambienti del Pd c’é di peggio. A volte non si capisce se siano più clericofascisti quelli del pd o quelli del pdl.

Roberto Grendene

Dina Paludetto, dirigente scolastico: “noi ci occupiamo di istruzione e lo facciamo da scuola di Stato, non confessionale”.

mi sembra talmente ovvio…

e comunque gli atti di culto a scuola non sono ammessi, nemmeno se l’unanimità del consiglio di istituto l’avesse deliberato

POPPER

é ovvio per noi, caro Roberto, che ragioniamo da laici, ma quella gente, che vorrebbe tenere i crocifissi alle pareti imponendoli a tutti e far benedire la scuola e gli alunni in orari di istruzione pubblica non è sensible come noi ai valori di neutralità del supremo principio di laicità dello Stato, scuola e ospedali inclusi.

Caro Roberto, noi diamo per ovvio molte cose tra noi perchè li condividiamo questi valori della laicità e vediamo che in molti altri stati europei tale laicità è rispettata e vivermalmente come una realtà istituzionale , ma purtroppo c’è una gran parte di persone che non esiterebbero a dirti sfacciatamente testuali parole:

“noi abbiamo il diritto di vedere il crocifisso appeso alle pareti delle scuole pubbliche, nelgi ospedali, negli uffici comunali, ecc…eccc, e a voi non farebeb male farvi benedire” peccatori che non siete altro”.

Che cosa si può replicare a ste deliri da emeriti sudditi del papa o opportunisti politici?
Ogni risposta razionale a questi deliri riceve una risposta vittimistica e paranoica a cui poi si deve replicare con tanto di informazioni legali in base alla Costoitituzione, ma anche questa verrebbe ignorata da loro perchè per loro ciò che è importante è la tradizione olica da imporre a tutti e chi non l’accetta è intollerante, cioè, noi tutti uarrini e quelli assieme a noi che vogliono il rispetto civile e legale della laicità dello stato e desiderano che vi sia una nuova generazione che capisca l’importanza di questi valori laici che noi difendiamo.

Barbara R.

Per assurdo dobbiamo ringraziare l’alto numero di immigrati presenti in Italia che stanno sollevando il problema del riconoscimento ed il rispetto della LAICITA’.Altrimenti le minoranze religiose o gli atei ed agnostici italiani dovrebbero “perchè si è sempre fatto” tacere e subire….

paniscus

Per la verità, questo non è esatto: la convinzione diffusa che la confessionalità della scuola sia stata messa in dubbio solo adesso “perché ci sono gli immigrati” è una mistificazione bella e buona. I dibattiti sul crocifisso, sull’esonero dall’ora di religione o sulla preghiera in classe, erano già fiorenti 40 anni fa, ad opera esclusivamente di laici italiani (o magari di appartenenti ad altre fedi, ebrei, valdesi, ma sempre autoctoni), quando ancora di immigrazione si parlava pochissimo e di musulmani in giro non ce n’era nemmeno uno!

saluti
Lisa

pastafarian

sono d’accordo con Lisa, mi ricordo certe lotte portate avanti con il comitato scuola-costituzione 25-30 anni fa a Bologna.

Roberto Grendene

Neanche la festa di Natale delle elementari si farà nella scuola, ma si svolgerà all’oratorio

la festa della scuola nell’oratorio?!?!?!?!

col nome di “festa d’inverno” e senza canti religiosi.

per decenza?

FSMosconi

Ma, dato il luogo, non sarebbe meglio chiamarla Yule? E magari [ri]dare a Santa Claus il nome di Odin-Wodan Il Viandante?
Proprio loro che gridano tanto alle radici se ne vergognano – ora -? 😉

Bruno Moretti Turri

Su facebook quel monello di Stefano Grassino mi fa notare che a Cardano
“Le mamme cattoliche si faranno benedire sul “marciapiede”……. 🙂 “

POPPER

Allora direi che le mamme cattoliche a Cardano battono ogni record di sudditanza psicologica al loro signore e papa-vescovo, e mancanza di dignità oltre che essere disposte ad affidare al clero (i boss) i propri figli, non sapendo cosa potrebbero farre queste tonache nere sotto sotto.

Poveri figlimamme cattoliche, innocenti consacrati al dio veterotestamentario contestualizzato da Fisichella e imposto alle pecore obbedianti come l’unico vero dio a cui sacrificare innumerevoli “isacco”.

Stefano Grassino

Bruno, a Roma mentre stava transitando l’auto del ponteficie, ho sentito una ragazzina di otto, nove anni circa dire alla mamma: “mamma, mammaaa guarda ce stààà er pappa tuo”.

spapicchio

Finalmente anche da noi, qualche buon esempio di civiltà ed un po’ di ossigeno.

bismarck

Kulturkampf! Quella della scuola è una battaglia di civiltà! La superstizione non prevarrà!

Red Passion

Evidentemente il Varesotto non è tutto bigotto! Bene! Io, intanto, a Busto Arsizio, vado avanti con le mie battaglie per l’ora alternativa a scuola, anche scontrandomi con la mia ex-moglie.
Quest’anno l’ora alternativa nella scuola elementare dei miei figli è garantita anche se viene richiesta da una sola famiglia, con tanto di programma e percorso educativo, volto a insegnare agli alunni il riconoscimento delle differenze ed il rispetto reciproco. Con tanto di percorso anche di educazione alimentare.
Peccato solo che, ad illustrare il programma, mi hanno mandato l’insegnante di religione. Poverina, mi faceva una gran pena per il fatto che al posto di trovarsi di fronte un genitore morbido ne ha trovato uno tosto, che le ha dato del filo da torcere. Secondo me si è pentita di aver svolto quel ruolo, così la prossima volta starà più attenta a fare la galletta!

SILV

Genitori tosti(… ce ne fossero…) servirebbero anche negli isitituti scolastcici dei miei figli dove i dirigenti piangono miseria e dove noi genitori(io e mio marito ) abbiamo perso tempo e fiducia per l’ n-esima richiesta di attivazione dell’ ora alternativa…sigh

busta

Ha ragione il sindaco: non è un atto di culto, è per lo più accattonaggio molesto.

marco.g

A questo punto la cosa più fantomatica di tutte sembra essere proprio quel “popolo” che la destra ha preso l’abitudine di invocare, con ogni evidenza senza nessun fondamento nella realtà.

tonii

ma permettere a un prete cattolico di entrare in una scuola elementare non è reato di favoreggiamento della prdofilia?

Diego

si, ecco perchè a natale i preti son più contenti. Ma tanto il favoreggiamento alla pedofilia è ben tollerato dall’attuale governo

Batrakos

Ecco come funziona in Italia…una cosa si è sempre fatta ed è divenuta una sorta di tradizione e si crede che questo di per sè la legittimi.
La benedizione (cosa che mai ho visto a scuola dove andavo io) è una tradizione e secondo costoro va bene farla, anche se gesto di culto e anche se rifiutata da genitori e docenti di comune accordo.
Invece le tradizioni ci sono per essere valutate e dove si capisce che siano sbagliate o ormai inappropriate essere abbandonate, sennò non si progredisce.
Chiaro che questo della benedizione è un piccolo esempio ma mi pare abbastanza rappresentativo della mentalità tradizionalista del nostro Paese, mentalità su cui il cattolicesimo sguazza anzi le religioni in genere sguazzano.

Batrakos

Grande Kaworu, hai detto una cosa verissima in modo semplice e chiaro!
Quante volte si sente dire ‘tanto tutti lo fanno’ per legittimare pratiche illegali e -cosa più importante- incivili nel senso di mancanza di senso civico, come l’evasione fiscale…
Poi però in Italia quando uno è vittima dello stesso sistema che pratica anche lui spesso diventa il primo moralizzatore contro il ladrocinio e la moralizzazione dei costumi.
E allora dico una cosa forte e appositamente provocatoria tanto ormai sapete tutti come la penso e saprete comprendere il triste sarcasmo…è giusto che a governarci sia Berlusconi e dovrebbe farlo a vita!
Chi meglio di lui esemplifiKa questo vizio? Chi non sa che in un sistema generalizzato di menefreghismo e disonestà vince sempre il più disonesto?
Scusate la digressione, ma mi è venuta dal cuore come suol dirsi.

tonii

nel sito di repubblica si riporta la notizia. interessanti i commenti: per molti è dato per scontato che la “colpa” sia degli “stranieri”. Come se non essere cattolici (o essere semplicemente laici) comportasse automaticamente la perdita della cittadinanza italiana!
Altro commento che si ripete sarebbe la supposta impossibilità dei cristiani di celebrare il natale nei paesi islamici (peraltro cosa falsa) e qui viene il bello: si invoca di fare altrettanto imponendo il natale. Praticamente si invoca una teocrazia ancor più invasiva di quella iraniana in nome… della tradizione cattolica.

FSMosconi

Il catto-troll perde il pelo ma non il vizio. Indipendentemente da dove sia…

Festival_Vaticano

Il rito superstizioso della ‘benedizione’ ad una scuola?? equivalente cattoitalico degli interventi degli stregoni nella tribu africani. che tristezza nel 2010 essere ancora a questo 🙁

busta

Mai capito perché benedire annualmente un luogo. Possibile che il grande capo non riesca a garantire una benedizione eterna? E non mi vengano a dire che i soldi non c’entrano niente.
Con la benedizione si invoca la protezione di dio, se si rivela necessario un rinnovo vorrà dire o che l’efficacia è scaduta o la richiesta è stata disattesa. In entrambi i casi sarebbe meglio cambiare provider.

Eco

Lo stato dovrebbe approntare uno strumento per poter valutare l’intervento divino, se poi non è soddisfacente, potersi slegare dal vincolo senza pagare penali 🙂

Come per l’adsl.

Ormisdas

Bella idea: non negare a priori le ipotesi teistiche — cosa che può sembrare un’avversione pregiudiziale — ma mostrare logicamente la loro fatuità.

pastafarian

bravo, non ci avevo mai pensato, ora ho un argomento logico in più da usare contro i cattotalebani

Giorgio77

A voler essere rigorosi anche la strada è un luogo pubblico quindi i religiosi dovrebbero svolgere i sacramenti solo nei luoghi di culto, però effettivamente negli spazi aperti gli si può concedere di benedire o di predicare, alle volte ad esempio mi fermo a parlare con i Testimoni di Geova senza troppi problemi ed uno scambio di vedute non fa mai male.

Eco

Qui dipende da chi ti trovi, se le solite vecchiette o quelli preparati che ci credono.

Paul Manoni

“noi ci occupiamo di istruzione e lo facciamo da scuola di Stato, non confessionale”

La sublime musica che si vuol sentire… 😉

Belial

Neanche la festa di Natale delle elementari si farà nella scuola, ma si svolgerà all’oratorio col nome di “festa d’inverno”

Lol, come in Warcraft 🙂

Painkiller

Adesso hai capito chi è veramente Ratzinga Z? Dopo che l’han cacciato a calci da Icecrown è venuto a fare danni qui….

Nightshade90

in effetti, le similitudini con il re dei lich non sono mica poche: un esercito di servi privi di mente ai suoi ordini……mania di trasformare ogni singolo essere vivente del pianeta in tali servi……un passato con scismi nella sua setta che ne ha generata un’altra saltuariamente altrettanto fanatica (reietti/culti protestanti), l’unica differenza è il feeling con gli orchi: che il nostro ner’zul abbia imparato la lezione e stavolta abbia cercato di farseli amici, almeno quelli nelle sue file?
di sicuro l’abitudine di “possedere” i giovani è rimasta, anzi ha pure abbassato l’età del target. e ha pure imparato che invece di “possedere” il figlio del re, conviene farsi come servo il capo di stato (parente del re dei nani?) che “possiede” le figlie degli altri (al grido di “meglio così che gay”).

Ciccio

“Capisco che le normative dicano no agli atti di culto all’interno delle istituzioni scolastiche ma questo non è un atto di culto”

logica ferrea: è un po’ come dire che mangiare una pizza non è un atto per nutrirsi.

Sandro

Abito vicino a Cardano. Mi compiaccio della scelta del consiglio di istituto, ma mi rattristo per quelle patetiche polemiche

Massimo

Ti stupirò: mi fanno compassione. La vita è spesso una dura prova e, le menti più sprovvedute, trovano consolazione illudendosi con questi mezzi. Noi, com’è ovvio, ne facciamo abbondantemente e serenamente a meno. C’è chi non ci riesce.
Certo, la storia del “correlativo oggettivo” – le gocce d’acqua che, scosse dalla mano, raggiungono dritte dritte il purgatorio in tempo reale meglio di una mail con l’indirizzo giusto, può strapparci un sorriso. Ma è un sorriso di compassione (quella vera: quella etimologica). Compassione per questa povera gente che forse dovremmo abiturarci a non considerare troppo diversa (o troppo più evoluta) rispetto alle popolazioni del così detto “terzo mondo”. L’uomo è cambiato poco – purtroppo. Ovunque.
Altro discorso, è logico, vale per quando (praticamente sempre), sulla base di simili superstizioni pretendono di legiferare e imporre agli altri ciò che non riescono ad imporre a se stessi – castità, contrizione, umiltà verso la metafisica e la fisica, fisime pseudo-scientiche e quant’altro di anacronistico.
Cellulari, forni a microonde, scaldabagni e Ipod non devono indurci in inganno: la macumba è fra noi…(e, chissà, al netto dei più svegli, pretendere che la nostra “civiltà” se ne sia davvero affrancata, sarebbe, oltre che un sogno, un atto di superbia).

Federico Tonizzo

Sono d’accordo.
Il guaio è anche che ad ogni generazione si perde gran parte della memoria storica della generazione precedente, e inoltre tutte le conquiste della scienza ecc. vengono perlopiù insegnate (e nemmeno molto bene) a scuola, e in genere non dalla famiglia…
Quindi, nonostante i cellulari ecc., molti rimangono alla macumba, all’acqua “benedetta” (una volta ho visto un’intera collezione: acqua di Lourdes, acqua di Medjugorije, e atre 4-5 acque di altrettanti “santuari”, corredate da un foglietto con le “indicazioni per l’uso” di ciascuna!), ovvero al “pensiero magico” di Freud.

MEVI

Questa è bella!Abito a Gallarate pero non avevo ancora sentito niente di tutto questo…Chissà come sarà incavolata la mia bigotissima congata 🙂 !

Massimo

“[…] perchè la benedizione ‘SI È SEMPRE FATTA”.

Certo. Dietro questa “semplice” affermazione, così candida e placida, così poco preoccupata di cercare motivazioni a proprio sostegno (del resto “non ce n’è bisogno”, basta la parola…) si cela qualcosa di mostruoso. È nelle pieghe apparentemente più innocue che si cela l’orco, spesso travestito da buon senso.

Si è sempre usato un sacchetto imbevuto di aceto per combattere la peste bubbonica.
Si è sempre lapidato chi violava le prescrizioni che, disattese, comportavano la lapidazione.
Si è sempre provveduto al riscaldamento col fiato dei bovini o con un focherello arrangiato.
Si è sempre curato ogni male con un buon salasso.
Si è sempre condannata a morte la moglie fedifraga.

È vero: si è sempre fatto. “Da che mondo è mondo” – altra frase criminale mascherata da agnello.
Si è sempre fatto. Almeno, finché non si è fatto qualcosa di diverso – purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista… Colpa del progresso?

Federico Tonizzo

Anche io mi incavolo molto quando qualcuno dà qualcosa per scontato “perchè sì è sempre fatto / è sempre stato così”!
E’ la rinuncia a pensare, un penoso fatto di pigrizia mentale o di chiusura mentale.

fab

“La benedizione non è un atto di culto”. Più invertiti di così…

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