Un insegnante di storia in una scuola pubblica di Rueil-Malmaison, nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine nella regione dell’Île-de-France, ha detto espressamente ai suoi allievi di essere musulmano, violando così le leggi sulla laicità del 1905 e del 2004 che impongono ai funzionari pubblici nell’esercizio delle loro funzioni il divieto assoluto di fare proselitismo religioso o politico. Ha inoltre insegnato ai suoi allievi la sharia, come dimostrato dal testo di una prova di verifica in cui, oltre a domande relative al Corano e all’islam, ne comparivano altre del tipo: “In che modo si è costituita la sharia?”, “Che cosa ti ricordi della nostra discussione sulla sharia?”
Il professore ha interpretato molto liberamente il programma d’insegnamento – che prevede solo la storia del primo islam e accenni significativi alle credenze – inserendo “complementi” di carattere esplicitamente religioso. Infatti dal piano del corso, ricavabile dal quaderno degli allievi, si notano voci come: l’insieme delle credenze nel Corano, il Corano definisce i doveri di ogni giorno, il Corano definisce una morale, il Corano fornisce una guida per definire le leggi. In particolare l’ultimo punto potrebbe indurre a violare le leggi dello stato se in contrasto con le norme previste dal Corano.
La notizia è del 29 novembre e reperibile sulla rivista on-line Riposte Laïque. L’autrice dell’articolo, Christine Tasin, è molto indignata per quello che sta succedendo nella scuola di Rueil-Malmaison, e conclude invitando tutti i genitori a protestare presso le autorità scolastiche, ispettive e ministeriali.
Daniele Stefanini
Basta licenziarlo no? 😉
Mah licenziarlo forse è troppo un avvertimento va bene e poi si segue cosa combina, penso solo che parlare pure di sharia a scuola quando la storia stessa è diventata un campo di battaglia con persone che non vogliono sentire parlare di shoah mi sembra voler aggiungere problemi. L’obiettivo qual’è quello di fare esplodere la scuola pubblica a termine?
Era una mia opinione personale. Il licenziamento in tronco dell’individuo, metterebbe in allerta tutti coloro che subdolamente, vorrebbero imitarlo…Islamici e non! 😉
Nelle scuole pubbliche non si può fare proselitismo religioso. Se lo ha fatto va cacciato senza se e senza ma. se qualcuno facesse proselitismo cristiano o ebraico o peggio ancora cercasse di parlare di ateismo in termini non di condanna in una scuola di un Paese a maggioranza islamica andrebbe verso una sorte ben peggiore.
Ma per caso ti risulta che gli insegnanti italiani nelle scuole italiane non facciano proselitismo religioso (o anche politico)? No perché dal modo in cui ne parli, tirando addirittura in ballo paesi non democratici come esempio su cui dovremmo basarci per la nostra democrazia (che ti ricordo include il diritto alla libertà di espressione, cosa che invece non esiste nei paesi dittatoriali), sembra quasi una cosa che qui da noi non succede mai con i cristiani.
Io non sono cristiano, né religioso, e sono assolutamente per una scuola il più possibile laica (tollerante in equal modo con tutte le religioni e non religioni), ma trovo allucinante che si giustifichi la censura. Credo che un insegnante abbia pieno diritto di dire come la pensa ai suoi studenti, soprattutto se l’argomento della lezione lo riguarda, come d’altra parte può farlo un insegnante di storia o di italiano mentre insegna la sua materia. Credo che l’insegnamento di un insegnante vada oltre la materia insegnata, e credo che questo non sia affatto un male.
Gli insegnanti non sono DVD, ma sono persone, persone da cui gli studenti hanno diritto di avere un contatto umano, inclusa la condivisione del proprio sapere ed esperienze, che va al di là del semplice asettico insegnamento delle materie.
Se così non fosse allora la scuola sarebbe un’istituzione inutile, sostituibile in qualsiasi momento da un programma per computer.
In particolare al signore in oggetto è stato chiesto di insegnare storia ed usanze di una religione di cui egli fa parte e ha raccontato agli studenti la sua esperienza in materia con approfondimenti che, seppur non richiesti, non possono, almeno da quanto ho compreso dall’articolo, essere scambiati per propaganda religiosa. Cosa certamente più laica che la propaganda alla religione cattolica (e solo quella) istituzionalizzata nelle scuole italiane.
Quindi riassumendo da un lato abbiamo un insegnante che integra le sue lezioni con le sue esperienze e conoscenze specifiche (come ogni insegnante deve avere diritto di fare), dall’altro abbiamo un intero paese che ha scelto di introdurre fra le proprie ore di lezione un’intera ora a settimana (o più) di propaganda esplicita alla religione cattolica.
Ora, magari ci sono aspetti della questione che non sono stati ben riassunti dall’articolo nell’UAAR, ma per quanto leggo io non mi sembra proprio che questo professore abbia passato la linea. Insomma… gli si chiede di insegnare ai suoi studenti cos’è la religione islamica e poi ci si arrabbia se lo fa troppo bene con approfondimenti non richiesti? È come invitare la Hack a parlare di astrofisica ed arrabbiarsi se, fra l’altro, ci parla delle sue esperienze da astrofisica a Berkeley o di alcune delle sue scoperte.
Solo che l’ora di propaganda esplicita in Italia non è obbligatoria, mentre l’ora di storia è obbligatoria in Francia. E nessuno gli ha chiesto di insegnare la sharia o il codice morale dell’islam, ma stiamo scherzando? C’è gente che evidentemente non sopporta che in altri paesi la propaganda religiosa sia altrettanto forte che in Italia passando per l’islam. Ti sei mai chiesto come mai tutto questo boom per le scuole private in Francia e che pure i musulmani moderati preferiscono mandare i propri figli alla scuola cattolica piuttosto che a quella pubblica. Comunque si evince dal tuo articolo che sei completamente sbilanciato in favore dell’islam con quei tuoi “troppo bene” ecc. Poi comunque sta storia che un insegnante debba dire sempre e comunque come la pensa su tutti gli argomenti. A scuola ci si va per imparare non per assorbire le idee del proprio insegnante. Tu parli di dvd, ma io ho avuto insegnanti che per tutto il liceo non mi hanno mai fatto né propaganda politica né religiosa, non sapendo nemmeno le loro idee.
Secondo me non ha fatto male. Le lezioni di storia sono il posto dove insegnare e approfondire le caratteristiche religiose dei popoli e delle epoche che via via si affrontano nel programma. Capire cosa sia la sharia, dove origina, cosa prescrive e su che basi mi sembra utile e una scuola laica è il posto migliore per discuterne. L’unico interrogativo è eventualmente il taglio che un docente credente può dare alle lezioni, ci sono credenti civilizzati e credenti che non sanno evitare il proselitismo. Il fatto che il docente dichiari la sua posizione religiosa non mi sembra che violi la laicità dell’istituzione che è comunque formata da persone, credo ognuno abbia il diritto di credere in ciò che preferisce e di dichiararlo senza problemi, diverso il discorso dei simboli e del proselitismo.
Questo è vero. limitarsi a dichiarare la propria fede e spiegarne i fondamenti di per sè non si può considerare proselitismo.
Ma che dici. Sei forse nato ieri? E’ un’insegnante Mussulmano e loro il proselitismo lo hanno nel sangue. Quando riuscirete mai a capire che goccia dopo goccia, se non corriamo ai ripari, tra dieci anni le nostre donne porteranno il burka? Mi sembrate Chamberlain alla conferenza di Monaco……….oh scusa, non so se hai studiato 🙁
Ma certo Roby il numero di studenti che arriva alle medie nella scuola pubblica in Francia senza sapere né leggere e né scrivere aumenta ogni anno, ma è importante sapere citare almeno tre pilastri dell’islam (una domanda del compito in classe).
Sei mai stato alle medie, tino? Sei davvero convinto che ci si arrivi semianalfabeti?
In Francia c’è una buona percentuale che ci arriva guarda che tutte le inchieste lo mostrano compresa la pisa. Non capisco questo tuo intervento aggressivo, continua a negare la realtà nel frattempo le scuole private francesi hanno un successone enorme.
Per quello che tra l’altro la scuola pubblica italiana è ancora eccellente rispetto a quella francese.
Che si sia affrontato un COMPLEMENTO ULTERIORE al programma di Storia sull’Islam, dal titolo “il Corano definisce i doveri di ogni giorno” o “il Corano definisce una morale” o ancora “il Corano fornisce una guida per definire le leggi”, la dice lunga su che taglio abbia dato il professore, alle sue lezioni, non pensate!?
Eh già!
@ Paul
Ma robygod non pensa. Gli dicono che il giornale danese su cui sono state pubblicate le vignette di maometto è di estrema destra? Ci crede senza informarsi. L’onu preme per condannare la blasfemia? L’uaar non deve partecipare a queste campagne islamofobe. Inoltre per lui le religioni minoritarie non devono essere assolutamente attaccate tenendo presente che in Francia per numero di praticanti è veramente minoritario l’islam?
Se il programma di Storia delle scuole francesi, fissa dei punti precisi sull’insegnamento dell’Islam, non si capisce con quale arrogante faciloneria, un professore credente in quella religione, si debba prendere la libertà di andare oltre ed aggiungere complementi ulteriori…Complementi piuttosto complessi e dalle forti connotazioni religiose.
Le linee guida dell’insegnamento ce le aveva. Se questo Prof. se ne e’ strafregato altamente, ed ha voluto prendersi la responsabilità di fare di testa sua, che quantomeno ne paghi le conseguenze, se qualche genitore gliene chiederà il conto finale.
P.S: Le vignette su Maometto, sono state pubblicate anche su un giornale norvegese di ispirazione “Catto protestante” (Tipo la nostra rivista Ciellina “Tempi” per intendersi!).
Qualche precisazione per Tino, paul e Stefano:
No, non sono Kahani e sono molto lontano dal nutrire la minima simpatia per l’islam o qualsiasi altra religione.
So benissimo chi era Chamberlain; ebbene si, ho studiato, ma non il francese e quindi mi sono basato solo sulla notizia come è riportata qui, non ho potuto leggere l’articolo di Riposte Laïque linkato.
Oltre ad aver studiato penso, altro colpo di scena. E proprio per questo non è mia abitudine trarre conclusioni affrettate su fatti che non conosco approfonditamente e nel dubbio preferisco concedere le ‘attenuanti generiche’.
Non escludo che il docente in questione sia un bigotto plagia-bimbi, ma non posso saperlo con certezza e quindi, nel dubbio, lo tratto razionalmente da persona per bene e ribadisco che un approfondimento che vada oltre il programma (che è una linea guida e non un vangelo) sia il benvenuto. Io stesso ho affrontato la tortura di leggere il corano (ho ceduto a metà ma conto di riprenderlo) per meglio capire cosa muove circa un miliardo di persone con cui ci si deve comunque confrontare.
Caro Roby, leggere un post pacato, equilibrato e razionale come il tuo, dopo tutta la fetida melma razzista che ha libertà di circolazione su queste pagine, mi dà la stessa soddisfazione di trovare un prezioso diamante in una pattumiera.
Ancora qua sei tu!?
Perche’ non vai a commentare le notizie sulla donna frustata dai tuoi amici???
Perche’ non vai a commentare le notizie sui tuoi amici iraniani che si fanno la buccia a vicenda???
Perche’ non ti fai un giro su questo sito???
http://thereligionofpeace.com/
Credo siano la stessa persona kahani si è tradito probabilmente rispondendo ad una domanda che gli era stata posta rispondendo con il nome Roby God sarebbe interesante controllare i nick ma solo per curioistà non per fare la polizia, tanto per conoscere la salute mentale di certi iscritti.
e perchè allora non insegnare anche qualcosa sul buddismo taoismo shintoismo confucianesimo induismo religioni pagane?? cosa c’entra l’insegnamento dei principi religiosi di una qualsiasi religione con la storia se poi non l’ha influenzata?
Certamente avrebbe avuto più senso se il professore avesse insegnato “storia delle religioni”, un professore di storia che tiene un ciclo di lezioni SOLO sull’islam è piuttosto sospetto.
Il proselitismo potrebbe esserci, bisognerebbe vedere il taglio che ha dato come dice Roby.
Sicuramente ci deve essere un’ispezione prima di trarre delle conclusioni affrettate, ma a me sinceramente un compito in classe solo sull’islam o comunque con una parte così ampia dedicata all’islam non può che apparirmi sospetto.
Non vorrei tediarvi oltre ma insisto a fare l’avvocato del diavolo. Nei programmi di storia l’islam viene affrontato solitamente in un preciso momento storico ergo una verifica che verte solo su questo argomento può starci come può aver senso una verifica sull’induismo quanto si inizia a parlare della dominazione inglese in India.
Il sospetto di cui parli è lecito e legittimo, quello che vorrei puntualizzare è che non lo si può trasformare in accusa senza avere una chiara conoscenza dei fatti.
@ Roby
Ma infatti chiedono semplicemente un ispezione ministeriale, detto questo ribadisco che per me entrare in classe e dichiarare la propria religione o il proprio credo politico non mi sembra un gesto particolarmente professionale. Io ho avuto dei professori che sono riusciti durante tutto il ciclo a non rivelarci mai la loro religione o il partito per cui votavano (all’epoca eravamo più che altro curiosi del secondo).
in francia non scherzano, verrà giustamente sbattuto fuori.
Vorrei sapere cosa potrebbe succedere se l’illuminata e razionale UAAR dovesse fare i titoloni ogniqualvolta in Francia un docente cristiano, buddista o ateo “rivelasse” ai suoi discenti la sua posizione religosa.
Ah, ma qua si parlava di un “muSSulmano” quindi era opportuno fare il titolone per lanciare l’offa alla claque islamofobica residente, in servizio permanente effettivo.
Sentinelle! All’erta!
All’erta state!
Tacete! Il nemico (“islamico”) vi ascolta!!!!!!
Guarda che l’uaar ha fatto i titoloni sull’insegnante anti-abortista cattolico subito sanzionato dal ministero quindi sei proprio fuori strada.
@Tino
“sei fuoristrada”
…MA VA’!?!?!?!
Come al solito non hai capito un tubo della notizia riportata. Il problema non e’ che il Prof. abbia detto di essere mussulmano, cristiano o Ateo…Il problema e’ che ha dato lezioni ed indottrinato i suoi studenti sull’Isalm, oltre i parametri ed i punti fissati nel programma di insegnamento nazionale, arrivando ad affrontare dei complementi così intrisi di religione, da suscitare le ire di alcuni genitori.
Ovviamente e come al solito, mi risponderai sul complotto american-sionista, e sui poveri palestinesi che muoiono di fame con 12 Kg di tritolo attaccato al collo, quindi ormai non ci spero piu’ in una risposta in merito alla questione, da parte tua.
scusa ma tu non hai letto tipo tutte le ultimissime uaar fino ad oggi?
no perchè se ci vedi uno squilibrio verso l’islam, mi sa che ci vedi davvero molto male.
in ogni caso ogni religione andrebbe trattata allo stesso modo per quello che mi riguarda.
il vittimismo mettilo da parte che è completamente fuori luogo.
@Kaworu
Il suo metro di giudizio, da buon fedele, e’ diverso e varia in base alla religione in oggetto. 😉
Finche’ gli ateacci criticano la CCAR…tutto ok!
Quando mi toccano i miei amichetti “sgozza&decapita”, allora bisogna fare le vittime, insultarli e rivendicare i propri diritti di fondamentalista d.o.c. (!!!)
non capisco perche sei cosi di parte?? cosa puo insegnarci di buono l’ islam?? l’ islam fa schifp, come il cristianesimo e l’ ebraismo. pero c’ e’ una bella differenza tra l’ islam e le altre due r. monoteiste: l’ islam non ha subito il rinascimento, l’ illuminismo quindi l’ islam esprime ancora pienamente il suo fondamentalismo (o nazifascismo) ideologico. tu dici di sostenere i palestinesi pero si vede che sostieni anche l’ islam: lo sappiamo tutti che la popolazione palestinese e’ guidata da ideologia nazifascista islamica(fascismo=religione+politica). percio i tuoi palestinesi sono dei terroristi (fascismo e’ di fatto terrorismo non importa la natura) cosi come lo sono i sionisti. i tuoi cari palestinesi non sono migliori dei sionisti hai capito? e il tuo islam non ha niente da insegnare a nessuno. le religioni non hanno mai portato niente di buono.
Draga prieten Roman dece scrii ca nazi palestiniani si sionisti sunt la fel ?
Mi se pare ca:
1) unul isi limiteaza in actiunile sale si incerca sa respecte drepturile omului
si altul nu,
2) Unul isi foloseste o millime di puterea lui de foc si tinteste numai la objective militare si altul nu. tinteste preferabil chiar la civili neinarmati.
3) Unul a mereu oferit pacea si impartirea teritoriului de nenumerate ori si altul a refuzat orice idea de pace si de a imparti teritoriul pentru a se construi 2 state.
Chiar declara in catile sale constitutive OLP si Hamasc ca pretinde tot teritoriul intre Jordan si marea.
Salutare si respect!
a kahani,a parte il fato che l unica parola che usi,per non essere smentito,e quella del dare del razzismo,sei patetico,poi se credi che gli arabi,siano,affranti dai palestinesi soli,quello è il mito di un certo tipo di stampa,conosco na marea di mussulmani,che non dchiarano e non vogliono esere fratelli dei palestinesi,è per di piu odiano l iran,perche?.
poiche nel loro radicato razzismo,i palestinesi e gli iraniani,sono persiani.
e sè ne fregano delle sofferenze dei palestinesi,usate anche dai tuoi amici petrolieri,per avere una buona è sana indignazione,per distogliere i le propie magagne interne,e rinfacciare ad israele l aumento del fondamentalismo islamico,che gli stessi arabi (giordani quatar ecc vogliono che ci sia)poiche loro vogliono fa la bella vita.e gli altri devono stare nei campi a preparsi a farsi esplodere,e la tu odiata CIA,ne a prese di lezioni dai giordani e dai sauditi,per diventare cio che è.
Bisogna alimentare la paura del diverso. Altrimenti addio razzismo.
Guarda che Kahani è un troll ed è favorevole a movimenti omofobi misogini e antisemiti dunque la paura del diverso….
Sennò sul post in questione hai qualcosa da dire?
La laicità è anche libertà di insegnamento.
L’insegnante non ha fatto una cosa del tutto sbagliata, di sicuro i ragazzi che escono da quella scuola avranno un’idea più precisa dell’Islam.
Se poi ha esagerato, imponendo le proprie idee religiose o personali come verità storiche indiscutibili, allora penso possa essere richiamato, o mandato un ispettore a sanzionarlo.
Il problema della storia è sempre stato il revisionismo. Insegnarla in modo DEL TUTTO neutrale non è facile per niente.
Ma perché dovrebbero avere un’idea più precisa dell’islam rispetto ad un’altra religione? Libertà di insegnamento è anche rispettare i programmi scolastici, a questo punto se possono insegnare l’islam possono pure insegnare il creazionismo in storia scusa. Comunque questi nomignoli sono sempre molto simili…
beh no.
nel senso, libertà di insegnamento in una scuola privata volendo si, ma con dei “minimi” stabiliti comunque a livello statale.
in una scuola pubblica uno fa anche il piacere di seguire il programma normale, sarebbe stato altrettanto deprecabile la stessa cosa versione cattolica, evangelica o buddista (difatti già si protesta per il fatto che qui da noi si prendano troppe libertà per la versione cattolica).
Sono d’accordo, ma i parametri di insegnamento sono fissati a livello nazionale, ed in questo caso, con tutti i complementi che il Prof. ha liberamente inserito, persoalmente ritengo che sia andato ben oltre…E se i genitori degli alunni, si stanno già muovendo con una raccolta di firme, evidentemente ce n’e’ motivo. 😉
Peraltro, la notizia e’ stata ripresa da un gionale on line che si chiama “Risposte Laïque”…Piu’ laico di così!? 😉
Non credo che la raccolta di firme dei genitori possa in alcun modo garantire che ci siano i presupposti per ritenere ciò che il professore in oggetto ha insegnato proselitismo o meno. Così come non credo che una raccolta di firme possa essere usata per imporre il crocefisso su una minoranza o censurare un sito web (cose purtroppo già successe) e via avanti.
I parametri di insegnamento stabiliscono dei punti minimi che un professore è tenuto ad insegnare, se poi il professore è così bravo da averli coperti tutti e si è pure dedicato ad approfondimenti non ci vedo proprio alcun problema.
Se i genitori in oggetto sono così preoccupati che i loro rispettivi figli possano farsi influenzare a tal punto da non riuscire più a distinguere una favola dalla realtà possono solo guardarsi allo specchio e accettare di aver fallito il loro compito di genitori. Scommetto infatti che se il professore avesse insegnato la favoletta cattolica anziché la favoletta islamica nessuno si sarebbe nemmeno sognato di alzare le sopracciglia.
Se ai tuoi figli insegni a confondere realtà e favole non puoi poi lamentarti quando essi confonderanno la realtà con una favola raccontata meglio della tua.
@ Wakko Warner
Cioè ai miei figli fanno un compito in classe in cui deve citare i principii morali del corano ed è colpa mia? E con questi discorsi è chiaro che la scuola privata in Francia conosce un boom. Inoltre è stato sospeso un insegnante antiabortista quindi contraddice in peino i tuoi discorsi. In ogni caso tu sei un esempio di persone che è a priori contro il cristianesimo e a priori a favore dell’islam.
Comunque in sostanza i bambini a cui si impone una croce appesa a un muro sono vittime, mente quelli a cui si impone in un compito in classe di citare esempi di doveri nell’islam e di rispondere a “qual’è la nicchia che indica la direzione della mecca” invece è insegnare “troppo bene”. Complimenti.
Comunque io direi ai miei alunni che sono ateo solo se lo chiedono. Ci scommetto che se questo insegnante fodde entrato in classe dicendo sono sionista tutti i kundalini i kahani o che so io che poi sono probablimente la stessa persona venuta già in questo blog sotto diversi nomignoli gli saleterebbero addosso.
“Comunque io direi ai miei alunni che sono ateo solo se lo chiedono.”
ma mi pare ovvio, come dovrebbe essere anche se uno è religioso.
se una persona non riesce a scindere la propria vita privata dal suo lavoro che non contempla (o in cui a volte è dannosa) la religione, faccia altro. e vale per l’insegnante così come per il medico, lo psicologo, il giudice…
RIBADISCO. Qui il problema non e’ un insegnante che si definisce “fioredibacchiano” o “omeopata” o “ufologo”. Qui il problema e’ che le linee guida dell’insegnamento della Storia dell’Islam, nelle scole francesi, sono state sostanzialmente violate. Tutti sono assolutamente liberi di dichiarare apertamente la loro religione…NESSUNO deve prendersi la libertà di fare di testa propria, nell’insegnamento delle materie scolastiche, andando profondamente oltre il consentito. Altrimenti viene a mancare quella neutralità dell’insegnamento di cui parlava l’amico Kundalini444. 😉
preciso che non volevo dire che in assoluto uno non deve dire la propria convinzione o non convinzione religiosa eh.
solo che se uno sente questo impellente bisogno di “confessarsi” con alunni, pazienti o altro e influenzare di conseguenza i programmi o il suo lavoro, forse è meglio che vada a fare altro.
@Kaworu
Concordo, concordo… Era piu’ una risposta a Tino, che tornava sulla questione del “dichiarare la propria religione”. 😉
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MA PERCHE’ OGNI TANTO SU ULTIMISSIME NON SI PARLA ANCHE DELL’ISLAM?
Sulle Ultimissime diamo NOTIZIE. Ci possono essere periodi in cui le notizie riguardano prevalentemente i musulmani: ci sono poi altri momenti (per esempio sabato scorso, http://www.uaar.it/news/2010/12/11/) in cui le notizie riguardano maggiormente la Chiesa cattolica.
Quello di appiccicare etichette gratuite a chi non si conferma alla propria visione (quasi sempre monolitica) è un bruttissimo viziaccio italiano, ed è a mio parere alla base del progressivo imbarbarimento del clima nel nostro paese. L’UAAR non ha, non dà e non vuole dare pre-giudizi, e vuole fornire per quanto possibile un’informazione completa, con la quale ognuno può formarsi proprie opinioni. Per quanto mi riguarda sono assai contento che sia periodicamente accusata di essere anti-cattolica (dai filo-cattolici) e anti-islamica (dai filo islamici). Vuol dire che va molto vicina a una concreta imparzialità.
Concordo con Raffaele.
Da un pò non partecipavo a Ultimissime e, avendo ripreso a consultare il blog, mi sono trovato davanti una sfilata di notizie che ricoprivano un’intera giornata e tutte sull’islam. Rcordando le accuse che venivano rivolte a UAAR di non dare lo stesso rilievo all’islam (alla critica all’islam) come alle altre religioni (alla critica alle altre religioni), ho ritenuto di rilevare questo fatto.
Riconosco (me ne rendo conto rileggendo adesso alla luce dei rilievi) di aver usato un tono nvolontariamente ironico verso Ultimissime. Per questo mi scuso, come mi scuso di non essere intervenuro col mio solito nome… ma non volevo essere coinvolto ancora in sterlili polemiche che l’argomento ‘islam’ ha sempre suscitato (e vedo continua a suscitare) con scambio di accuse (filoislamismo, islamofobia, razzismo, calabraghismi, buonismo, ecc.) che non hanno mai reso possibile – se non raramente – un confronto serio tra opinioni diverse. Questa almeno è sempre stata la lia impressione.
Di ciò naturalmente non è responsabile Ultimissime, e mi scuso di nuovo.
Chiedo scusa, ma è comparso ancora lo psudonimo di cui ho scritto non essendo riuscito a cambiarlo in tempo.
In realtà dietro questo ICSIPSILONZETA (abbastanza stupido, ma tant’è) ci sono io: BRUNO GUALERZI.
Forse le critiche in fondo sono state utili 🙂 Comunque mi sembra che a parte kahani che insulta la discussione è abbastanza profuica.
proficua scusate il mio italiano 🙂
Concordo con l’intervento di Carcano, sul lungo periodo gli argomenti vengono trattati in modo equilibrato.
E concordo anche sul commento di Bruno Gualerzi con l’evidenziare la difficoltà di un confronto serio tra opinioni diverse quando si parla dell’islam. Al di la del caso patologico Kahani alcuni che in altri ambiti si dimostrano equilibrati, con questo argomento evidentemente molto sentito sembrano indossare l’elmetto e non accettare distinguo.
@ RobertoV
Veramente sei tu che accusi tutti senza distinguo di considerare tutti i musulmani integralisti francamente questo mettersi su un piedistallo e dare i punteggi di razionalità mi sembra un po’ arrogante. Tra l’altro con il caso patologico Kahani tu sei raramente intervenuto (se non mai).
Tino
Come volevasi dimostrare.
Io parlo di alcuni e lei lo trasforma in tutti.
Senza conoscermi mi addebita appartenenza a gruppi filoislamici, cose analoghe sono successe anche a Gualerzi in passato per aver cercato di argomentare. Per questo ho evitato a lungo questo argomento che sembra essere molto caldo. E mi sembra che lei di “verità” e giudizi personali sulle persone quando il loro pensiero non coincide col suo ne distribuisca a piene mani.
Su Kahani non ha senso intervenire perchè non trovo sensato nessuno dei suoi inerventi.
Mi sconcertano interventi tipo quello “38 di meno” a cui lei mi pare non abbia trovato niente da contestare nella sostanza. Per questo insisto sul non generalizzare e su un’analisi più complessa.
Con Grassino abbiamo avuto uno scambio equilibrato e vantaggioso pur avendo differenti visioni, perchè con lei è impossibile?
RobertoV
Secondo me tu non sei interessato a quello che scrivo (ed è un tuo diritto) ma io non ti ho attribuito nessuna appartenenza a gruppi filoislamici, o detto semplicemente che magari ti trovi spesso a frequentare quel tipo di persone, ho significato la mia disapprovazione al commento sui 38 di meno subito per primo magari “ma dai” era troppo poco, ma poi si è partiti con una discussione complottistica della cia. A me non sembra di avere scambi squilibrati con te, vedremo in futuro cosa succederà 😉
Saluti
perchè l’islam è una religione in cui vi è il maggior numero di fondamentalisti e violenti??
Perchè il Corano lo prescrive.
Inoltre, Maometto fin dall’inizio fece la guerra alle popolazioni circostanti per imporre la sua pretesa “Rivelazione”.
Ma ancora non avete capito che i tipi alla Kahani aspirano a diventare “guardie della rivoluzione”.
Del resto gliene frega poco… finti eruditi, falsi buonisti. Travestiti di pace. Pieni di nemici, senza amici…..
Una delle attività a cui si dedicano più intensamente i Guardiani della Rivoluzione, oltre al tiro dinamico sugli studenti che protestano, è lo stupro delle ragazze arrestate, chiamato tecnicamente “interrogatorio”, eh.
Anche dei ragazzi.
Per come la vedo io quell’insegnante andrebbe licenziato senza indugio.
Sebbene sia d’accordo che dovrebbe esistere una materia tipo “Storia di religioni, leggende, occulto”, questa dovrebbe essere insegnata da una persona al di sopra delle parti, tipo un ateo (al momento non troverei una figura meglio indicata) la quale dovrebbe spiegare i fenomeni che portano alla creazione degli dei e delle leggende, entrando poi nel dettaglio per quelli a noi più vicini; chiaramente ciò però verrebbe boicottato dagli appartenenti di tutte le religioni, in quanto come minimo questa materia verrebbe definita blasfema.
Nella fattispecie invece è evidente che non sia stato niente di tutto questo, e comunque in Francia sarebbe proibita anche una lezione tenuta realmente al di sopra delle parti, quindi ribadisco che l’insegnante in questione andrebbe licenziato in tronco.
Ciao a tutti
Faccio notare a tutti che all’Università di Cagliari imperversa un docente di GEOGRAFIA – ripeto: Geografia – che infarcisce le sue lezioni di filippiche pseudoSTORICHE contro chiunque attenti o abbia attentato alla “purezza” e all’autorità della sua religione di riferimento, cioè il cattolicismo illiberale e antidemocratico di Pio IX e Leone XIII.
Questo cialtrone che infarcisce la Geografia – per sua natura a-politica e a-ideologica – di sue considerazioni STORICHE personali assolutamente piegate al clericalismo più vieto, sta ancora al suo posto.
Ancora nessuno gli ha fatto notare che deve insegnare Geografia, non Storia, di cui evidentemente ha letto solo i libri scritti nel Ventennio.
Non solo: pretende che i suoi studenti studino SOLO sui SUOI libri, forte di un impunito e pazzesco conflitto di interessi intrecciato al diktat didattico.
Come vedete, anche in Italia abbiamo gli stessi figuri clerical-fascisti di Rueil-Malmaison.
Ma io penso che la maggior parte delle persone che scrive qui sia cosciente che in Italia il principale problema è l’integralismo cattolico. Semplicemente con l’islam anche paesi come la Francia dove si era arrivati a mettere la religione al posto dove deve stare cioé tra le mura delle chiese si sta ritornando indietro a causa dell’islam. Tutto qui. E siamo un po’ disarmati perché dobiamo ancora abituarci a sorbirci trasmissioni dove si parla di lapidazione, flagellazione, veli, corano, sharia e alte amenità.
@ Wakko Warner
Vorrei informarti che in Francia un’insegnante di origine berbera musulmana ma atea è stata sospesa per cinque mesi con amputazione del salario per aver bevuto un bicchiere d’acqua in classe durante il ramadan su pressione dei genitori musulmani maggioritari nella scuola, altro che religione cattolica, e che un’insegnante è stata sospesa per aver parlato troppo di shoah non su pressione dei genitori ma di un sindacato di insegnanti vicino agli ambienti propalestinesi che le rimproverava di parlare troppo di shoah e non del genocidio a Gaza. Qundi questo vittimismo islamico è completamente fuori luogo. Trovo normale che i genitori a cui i propri figli è stato sottoposto in un corso di storia un compito in classe tutto incentrato sull’islam chiedano almeno spiegazioni. Poi io non sono per le sospensioni credo che si debba comunque dare una seconda possibilità e anche una terza alle persone prima di metterle alla porta o sospenderle, ma sinceramente decidere che “insegna troppo bene” come fai tu facendo credere che se fosse cattolico non ci sarebbe stato nessun problema è fuori luogo.