Lo haji, il pellegrinaggio annuale a La Mecca che ogni musulmano, al quale le condizioni di salute ed economiche lo consentano, è tenuto a compiere, è al centro di una controversia, riportata dal Washington Post, tra una scuola media di Chicago e una docente.
Il governo federale americano, nelle vesti del Dipartimento di Giustizia, ha citato in giudizio la scuola per aver negato il permesso a Safoorah Khan per il pellegrinaggio. La donna aveva iniziato a insegnare nella scuola nel 2007, e nel 2008 ha richiesto tre settimane di permesso, non retribuite, che le sono state negate. Khan si è quindi dimessa, sostenendo che “non poteva giustificare, date le sue credenze religiose, il mancato pellegrinaggio”. Ha presentato una querela presso la Commissione per le pari Opportunità d’Impiego, la quale ha riconosciuto la discriminazione e ha passato la palla al Dipartimento della Giustizia. La scuola, nel non accondiscendere alle pratiche religiose della docente, avrebbe violato il Civil Rights Act del 1964, e la avrebbe obbligata a scegliere tra l’impiego e le proprie convinzioni religiose. Il governo ha chiesto alla Corte che alla scuola sia ordinato di reintegrare Khan e pagarle lo stipendio arretrato e i danni aggiuntivi, e di adottare politiche ragionevolmente concilianti rispetto alle pratiche religiose dei dipendenti.
Silvia Righini
non poteva prendersi le ferie come ogni persona normale (o mettersi in malattia secondo l’italica tradizione)?
da quello che mi pare di capire, voleva fare la furba: andare sì in pellegrinaggio come prescrive la sua religione, ma senza intaccare le ferie (in sostanza pretende dei privilegi tipo “vacanze aggiuntive” per poter seguire i suoi prcetti religiosi senza fare alcun sacrificio).
o almeno è l’uinica interpretazione che posso dare, in quanto è poco credibile che in tutto l’anno non le abbiano dato le ferie.
in ogni caso una cosa è “non concedere il permesso di andare in pellegrinaggio usufruendo delle proprie ferie” (se il caso è questo, ha ragione la corte usa, ma mi sembra poco probabile che sia questo il caso), tutt’altro caso è “non condere ferie AGGIUNTIVE in modo da andare in pellegrinaggio e farsi comunque il mese annuale di vacanza” (ed in tal caso, la corte usa ha fatto una boyata……)
concordo in toto
Credo che, trattandosi di un’insegnante, le ferie siano stabilite in corrispondenza della chiusura della scuola. E che quindi un periodo di ferie in corso di anno scolastico non sia contemplabile, salvo “cause di forza maggiore” (generalmente per cause di forza maggiore sono considerare assistenza a un parente malato, questioni di salute del dipendente stesso, cose così).
“nel 2008 ha richiesto tre settimane di permesso, non retribuite, che le sono state negate.”
ferie o permesso?
immagino ci sia differenza tra le due cose, no?
non avrebbe potuto prendere le ferie?
d’altra parte l’attività di insegnante è strettamente regolata dal calendario scolastico, cosa che immagino sapesse al momento dell’assunzione.
Bisognerebbe vedere come sono regolate le ferie ed i permessi in America. Da noi si puo’ addirittura chiedere l’aspettativa, se e’ per questo. 😉
Se ha chiesto 3 settimane non retribuite, in un periodo in cui si e’ nel culmine dell’anno, ci credo bene che gliele abbiano negate…!
ma soprattutto la domanda è: perchè non ci è andata durante le sue vacanze? non ci credo che da gennaio a dicembre non le hanno dato delle ferie….
Poteva prendersi le ferie eccome. Basta un periodo minimo, anche 3gg, per andare fino alla mecca e ritorno. Non capisco le tre settimane.
Il permesso è una pratica particolare, non so com’è regolata negli usa, ma qui di sicuro non è dovuto affatto!
Chiamano discriminazione trattare tutti alle stesse condizioni. Mi pare grave. Non so voi.
La mia religione prevede un pellegrinaggio invernale di almeno 2 mesi l’anno verso una spiaggia tropicale dotata di amaca(necessaria per gli ondeggiamenti/orazioni), spiaggia in sabbia bianca, mare cristallino e palme; dite che devo trovare lavoro in usa?
abbastanza scarsa la tua religione: la mia prevede un anno intero alle Bahamas circondato da signorine svestite che praticano assieme a me il Sacro Rito Del Bunga Bunga. Convertiti anche tu alla mia religione, miscredente!
Se vado in USA posso farmi assumere e poi usufruire dei 365 giorni annui da dedicare al Sacro Rito??
potrei anche fare apostasia è che non sopporto la stagione dei monsoni
Ciccio, ho visto la luce attraverso la tua rivelazione. Mi converto immantinente al tuo credo. Illuminami, maestro!
@ Ciccio
Sono pronto a convertirmi, ma mi sorge un dubbio: dopo l’assunzione, i 365 giorni annui da dedicare al Sacro Rito (negli anni bisestili si deve lavorare un intero giorno?) devono essere presi con permesso non retribuito o si deve essere pagati egualmente, altrimenti sarebbe discriminazione religiosa?
mi sembra assolutamente in linea con la tradizione politica liberale anglosassone della piena libertà di culto e di espressione religiosa (che rientra all’interno della libertà individuale) compatibilmente con le leggi vigenti.
Sono curioso di sentire Kahani su questo fatto: gli USA tanto cattivi difendono la libertà religiosa di una docente musulmana! Chissà cosa dirà
Forse tirerà in ballo la vergogna di Guantanamo e Abu Ghraib e non avrà torto, ma la tortura è sempre esecrabile sia che a praticarla siano soldati USA o pasdaran iraniani.
Secondo Kahani, il complotto american-pluto-giudaico-sionista-massonico, ha fallito nei suoi intanti islamofobici…E’ tutto mertio dei sacrifici dei martiri della religione dell’amore, e del loro dio Allah, che continua ad essere clemente e misericordioso, nonostante la CIA in combutta con Al-Quaeda! 😆
Però tenendo conto che gli americani prendono in media meno di tre settimane di ferie all’anno chissà che non si convertano tutti all’islam per pellegrinare alla mecca.
Più che in linea con la tradizione politica liberale etc. etc. mi sembra un’altra, cosa che non scrivo per non farmi censurare il post.
Se non ho maturato abbastanza ferie a me tre settimane di permesso, anche se non retribuite, non me le da nessuno; non capisco perché qualcun’altro debba averle come suo diritto esclusivo.
in Italia invece siamo tutti obbligati a non lavorare per tutte le feste cattoliche più rilevanti e sicuramente giustificati per tutte quelle cattoliche meno rilevanti, poi ti negano la maternità, la malattia, e perfino le ferie se sei un “collaboratore”. Io personalmente come “consulente” sono obbligato a stare a casa senza essere pagato per natale, tutti i santi, l’immacolata, ecc., ma ricevo alla fine dell’anno un bigliettino di “auguri di buon natale e che belli e santi siamo tutti”.
Io ho il problema opposto. Quest’anno noi non chiudiamo per la settimana natalizia + settimana dell’epifania. Ho detto ai dipendenti di 2 reparti (2 per reparto) se volete prendetevi una settimana a testa senza sovrapporsi (ovvero 1 persona per reparto andava la settimana di natale, 1 persona per reparto quella dell’epifania). Apriti cielo!!!!
Come se con la crisi che c’è ci si potesse permettere di perdere fior di lavori.
Bè le persone, religiose o no, hanno comunque famiglia e amici con cui vorrebbero passare le feste, lo scontento dei tuoi dipendenti mi sembra comprensibile. sarebbero girate le palle anche a me
questo perchè sono dipendenti, appunto. Prova a chiedere ai collaboratori invece, quelli che non vengono pagati quando non lavorano. Comunque, io intendevo dire che obbligare ai datori di lavoro a retribuire le feste religiose e obbligare i consulenti/collaboratori a non lavorare (a spese proprie) perchè la madonna partorisce è una aberrazione.
qualcun’altro—- sigh!!
ma poi… 3 SETTIMANE??!!!
E quanto deve pregare??!!
Questa ci marcia…
dice che va in pellegrinaggio alla Mecca (e magari lo fa davvero per un giorno) e poi si intrattiene con i parenti, con la scuola che intanto deve pagare la sostituta.
O magari non ci va proprio come i ragazzi che vanno a vedere il papa alle giornate della gioventù sfruttando l’opportunità a prezzo modico di una vacanza all’estero e poi fanno i turisti ;-), come è sempre successo in tutte le capitali europee.
Che bello leggere i post di voi islamofobi razzisti che siete costretti a masticare amaro.
Su, su, farete festa granda alla prossima “esportazione di democrazia” verso il Sudan o verso Gaza…
Cioè tu godi quando la società si islamizza e quanto più gente abbraccia l’islam in maniera integralista? Per quanto riguarda il Sudan immagino che ti piaccia quello che gli arabi musulmani hanno fatto tutti questi anni agli anglofoni neri cristiani del sud, ti ricorda i bei tempi dello schiavismo contro i neri quando gli arabi castravano chi non si convertiva.
scusa kahani, ma no si capisce: per te è giusto che qualcuno, avendo una religione che prescrive che visiti un posto una volta l’anno, non ci vada durante le sue vacanze come tutti, ma PRETENDA che le vengano date 3 SETTIMANE di vacanze PAGATE in più rispetto agli altri? non mi pare che la scuola le abbia impedito di andarci durante le sue ferie canoniche, ma solo non le ha REGALATO ferie gratis davanti ad una scusa che non regge 5 minuti…..
non ha chiesto che le vacanze venissero pagate, ma permesso non retribuito
Non sai nemmeno leggere le notizie, ha chiesto di andarci senza essere pagata, ma siccome a differenza di te io ho viaggiato sia nei paesi musulmani sia negli stati uniti so molto bene che nei famigerati “iuessei” chiedere del permesso é una gravissima infrazione alla loro “sharia” (quella sì, oppressiva e antidemocratica), quindi capisco benissimo la situazione di questa poveretta che voi invece fate a gara a schernire e attaccare…
anche se non retribuite, sono comunque vacanze. togli il trermine PAGATE dal mio post e comunque il dubbio rimane: perchè non ci è andata nelle SUE VACANZE CANONICHE? e perchè dovrebbe avere 3 settimane di ferie (anche se non pagate) in PIU’ rispetto0 ai colleghi? inoltre mi pare giusto che negli usa facciano storie nel caso uno chieda dei giorni di permesso in più (pagati o non) se non per motivi davvero gravi e non prevedibili (ad esempio una malattia, un’incidente o un grave problema in famiglia) per la semplice ragione che SIGNIFICA SCOMBINARE TUTTI I TURNI DI LAVORO DI TUTTI I COLLEGHI. di certo uno non si scegli a piacere quando andare a lavorare e quando non farlo, gli unici casi in cui è permesso è appunto per problemi gravi e non evitabili (e questo non lo è appunto perchè evitabile andondoci durante le vacanze CANONICHE). che poi in italia, la patria dei fannulloni, si sia abituati a fregarsene e usare certificati medici falsi per saltare il lavoro ogni volta che si vuole, non giustifica un tale comportamento. non si salta il lavoro quando si può evitare, tantomeno se la cosa comporta gravi disagi per tutti (come appunto succede per gli insegnanti, visto che la cosa significa O saltare le lezioni per 3 settimane per tutta la classe O prendersi una supplente per quelle 3 settimane, cosa non facile e che comunque incasina lo stesso le lezioni per tre settimane….)
“Su, su, farete festa granda alla prossima esportazione di democrazia verso il Sudan o verso Gaza…”
a me basterebbe una “esportazione di buon senso” nella tua testa: ci arrivi a capire che (stando alla notizia) il governo federale sta abusando del civil rights act per discriminare i non credenti? in questo modo con la scusa della religione solo i musulmani potranno prendersi quando vorranno dei permessi di 3 settimane, mentre i non musulmani saranno costretti a stare al lavoro. e’ una vergogna.
E che è, siam nati solo per lavorare? Quanto la fate lunga in questo caso, si voleva prendere 3 settimane di permesso, NON retribuito, non voleva fregare nessuno, con la sua retribuzione mancata la scuola ci avrebbe pagato la supplente.
Tu devi essere nuova, ormai l’Uaar é diventata l’Unica Accozzaglia Anti-musulmana Rabbiosa…
…e il tono e la natura delle notizie postate qui si adegua…
guarda che barbara c’è da più tempo di te 😆
mi sa che quello che ha capito male qui sei tu.
pensavi di trovare un sito di anticattolici, e invece ti sei trovato un sito di atei e agnostici nei confronti di tutte le religioni, compresa la tua 😉
@Kaworu
…Il sapientino, stanco di arrampicarsi sugli specchi dopo un mese che ce la scassa con l’Islam, cerca disperatamente appoggio in altri commentatori. 😉
Il fatto è che ormai l’argomento palestina non interessa più a nessuno, aveva toccato l’apice quando c’erano bush e sharon che polarizzavano per la loro personalità. Ora sono costretti a venirci a ossessionare con le loro fissazioni qui anche in forum laici. Perché sai gli hanno spiegato che dietro i laici oggi si nasconde il perfido sionismo. Pensa che i ragazzi in djebballah che sostenevano la velata che voleva far saltare l’asilo con 80.000 euro di danni, al processo gridavano al complotto sionista e all’islam come unica verità. Quindi vedi vai con lo zoppo…
Dovresti leggere meglio il blog kahani…
@barbara
lo hai deluso così… crudele 😉
@Kahani
ADEGUATI A QUESTE DI NOTIZIE: http://thereligionofpeace.com/
kaworu, ma se volevo dargli un consiglio proprio spassionato! 🙂
io mi aspettavo di trovare un sito di superficiali quaqquaraquà ignoranti e pieni di sé e sono stato pienamente soddisfatto…
pensa, io in un filoislamico mi aspettavo di trovare un superficiale quaquaraquà che ritiene che chiunque non gli dà ragione sia una razzista islamofobico a prescindere (nonostante attacchi l’islam esattamente quanto qualsiasi religione o culto) e usi perennemente “due pesi e due misure”, giustificando ogni atto criminale ed antiumanitario perpetrato dai suoi “buonissimi ed innocentissimi” islamici come risposta alle invasioni occidentali/inganno perpetrato dai media occidentati/commessi da da infiltrati occidentali per screditare i mussulmani/Gomblotto in generale e trattando ogni singola infrazione commessa dagli occidentali (anche quando e se numericamente e qualitativamente inferiori a quelle sopracitate…) come prova di malvagità e fanatismo antiislamico…..
in sostanza di trovare un fanatico religioso che ha sostituito il fanatismo per il cattolicesimo (o induismo o qualunque altra religione) con il fanatismo filoislamico, ma senza cambiare di una virgola la sua razionalità ed il suo comportamento nei confronti dell’oggetto dei suoi fanatismi e nei confronti di chi non gli dà ragione su tale argomento……
e pensa un po’, le mie aspettative sono state pienamente soddisfatte. ed io posso anche portare prove oggettive come centinaia di tuoi post a riprova di ciò…….
vai a frquentare il forum di Forza Nuova.
La’ sarai libero di sfogare la tua rabbia anti ebraica e antiamericana.
Qualche volta ti daranno della scimmia…ma per fare liberamente propaganda razzista, è un rischio che puoi correre 🙂
io mi aspettavo di trovare un sito di superficiali quaqquaraquà ignoranti e pieni di sé e sono stato pienamente soddisfatto…
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beh ovviamente…hai iniziato a scriverci, cosa pensavi di trovare?
@Kahani
Bene, se sei soddisfatto, allora ciao! 😉
Negli Stati Uniti prendere permessi non pagati e’ piuttosto frequente, anche per chi insegna a scuola, perche’ le ferie retribuite sono poche. Il problema e’ che negli USA non esistono contratti nazionali di categoria, per cui per sapere perche’ la scuola le abbia rifiutato il permesso bisognerebbe sapere cosa c’e’ scritto nel suo contratto. Nell’articolo originale si dice che il motivo e’ che lo scopo del permesso non era in relazione con la sua attivita’ lavorativa, il che non e’ contemplato dal suo contratto.
per capire questo scontro legale occorre conoscere la giurisprudenza del lavoro in America.
mi sembrerebbe strano però che le norme privilegino l’opzione “permesso per motivi religiosi” rispetto a “permesso per cavoli miei”.
eventualmente può sorgere il problema se la negazione del permesso è stata data per discriminazione religiosa, qui capirei che la giurisprudenza americana sia netta. ma la discriminazione religiosa è da dimostrare bene.
qualcuno ha capito esattamente quali sono i termini della querelle?
Ma perchè non si inventano la mecca portatile? Un sasso nero autenticato dall’Imam della Moschea di Napoli per soli 100 euro. 🙂
Il pellegrinaggio in questione è quello che il fedele musulmano deve compiere almeno una volta nella vita. Che fretta aveva nel 2007 questa insegnante per farle scrivere alla scuola che “sulla base dei suoi principi religiosi, non poteva ritardare il pellegrinaggio”? Era gravemente ammalata? Non poteva aspettare che l’haji cadesse durante le vacanze estive?
E ora il governo americano, quello dei cattivi cattivi che odiano l’islam, vuol reintegrare l’insegnante (che SI è licenziata), pagandole gli arretrati e il risarcimento. O ma quanto sono perfidi sti americani…. i musulmani fanno di tutto per far passare la voglia di assumerli, e loro li proteggono….
“… denied the request of Safoorah Khan on grounds that her requested leave was unrelated to her professional duties and was not set forth in the contract between the school district and the teachers union.”
Cioè non potrei prendermi 3 settimane di ferie non retribuite per farmi gli affari miei perché non sono in relazione col lavoro che svolgo? Suvvia.
E i contratti americani non prevedono un’assenza di 3 settimane non retribuite quale che ne sia la ragione privata? Siamo messi bene!
Di contro si potrebbe dire che alla Mecca ci devono andare una volta nella vita e non l’anno, come mai tutta questa fretta di andarci per forza ad un anno dall’assunzione? Però non si possono fare i processi alle intenzioni.
gli altri lavoratori che vogliono prendere 3 settimane di permesso non retribuito per i loro motivi personali possono farlo?
se sì, vietarlo per un pellegrinaggio, sarebbe una discriminazione
se no, permetterlo solo per un pellegrinaggio sarebbe discriminazione per tutti gli altri
temo valga la seconda, ossia siamo di nuovo di fronte ad un caso di privilegio su base religiosa
non c’e’ ragione alcuna per cui il motivo religioso dovrebbe valere di piu’ di altri motivi personali
La seconda che hai detto Grendene, sciaguratamente.
A me sembra logico che per una professione come quella dell’insegnante che di solito prevede gia’ ferie piuttosto abbondanti, (anche se non so esattamente negli Usa) ma legatissime al calendario scolastico, vi siano notevoli limiti al prendersi permessi durante il periodo previsto dal calendario contrattuale come lavorativo.
Pertanto indirettamente pare di capire che il datore di lavoro (la scuola) faccia riferimento ad un contratto che prevede permessi non pagati solo per motivi professionali.
Se e’ cosi’ e non sono previsti motivi personali genericamente a scelta del richiedente, non c’e’ stata nessuna discriminazione, anzi la discriminazione che privilegerebbe gli islamici su tutti gli altri (ne’ atei ne’ cristiani ne’ buddisti ne’ indu’ hanno pellegrinaggi obbligatori) cercherebbe di introdurla chi riconoscesse una inesistente discriminazione religiosa.
D’altronde se il contratto o la prassi prevedono che si possa chiedere il permesso di varie settimane non retribuite anche per motivi personali a scelta dell’insegnante, allora potrebbe esserci anche un caso di discriminazione (o di carenza di supplenti), non lo possimo sapere.
Ma poi e’ molto interessante che il signorino islamista qua di servizio permanente antilaico ed anti occidentale non ha corretto nessuno degli interventi poco informati che si domandavano: “Ma perche’ la tizia non ci va durante le regolari vacanze”.
Si’ perche’ come solo pochi interventi fa e’ stato scritto correttamente da altri, il pellegrinaggio regolamentare (da farsi comunque solo se e quando si puo’ una volta nella vita) non si tiene tutto l’anno, ma solo nell’ultimo mese LUNARE dell’anno islamico (non il Ramadan) che appunto essendo lunare non e’ fisso rispetto al nostro calendario solare e varia di anno in anno fino a coprire nell’arco di 3 decenni tutto l’arco dei diversi mesi dell’anno solare.
Per l’amor di Dio, il signor K sara’ anche credente in Allah, non lo metto in dubbio, ma non mi pare molto addentro neanche a cose islamiche non troppo segrete. Secondo me e’ molto piu’ impegnato ad essere anti qualcosa che pro qualcosaltro, ed ovviamente anti ameriKano in primis.
Questo fa pensare a quanto il signorino in questione sia davvero verde ebbasta e quanto invece non sia forse molto molto bruno o molto rosso, con lieve sopraverniciatura di verde.
In base allo slogan antagonisti di tutte le risme unitevi per sfasciare quella liebe vernice di civilta’ che ci siamo faticosamente costruita e che non e’ per niente garantita se non la difendiamo con le unghie e coi denti.
Sono profondamente convinto che si dovrebbero rivedere le leggi a livello mondiale (qui in Italia prima di tutto) per quel riguarda le religioni.
Se da una parte è certamente corretto eliminare le discriminazioni religiose (ma non solo quelle religiose ovviamente), dall’altra è evidente che le necessità dello stato non debbano poter essere piegate ai ghiribizzi di questa o quella religione (vedi questo caso, come anche in Italia la possibilità della obiezione da parte di medici).
A mio avviso si deve quindi lottare affinchè le leggi di tutto il mondo permettano la perfetta integrazione di tutte le religioni e quindi di tutta l’umanità, ma d’altro canto proibire privilegi nati dalla propria religione.
Se un’insegnante fosse rastafariano si potrebbe tollerare che si faccia canne in aula in mezzo agli alunni solo perchè la sua religione ne prevede un largo uso?
Quindi: libertà di religione ma libertà dalle religioni.
Ciao a tutti
Da quel poco che so è che alla festa dell’ haji sotto un sole a 50° uomini vestiti solo di un camicione bianco e nudi sotto continuano a girare intorno ad un baldacchino che sembra quello delle bibite invece all’interno c’è una pietra nera, probabilmente un meteorite. Le donne sono ammesse solo al rito del lancio delle pietre contro una stele in marmo che simboleggia il diavolo, all’interno di un grande catino in cemento. E questa per tirare quattro sassi ha bisogno di tre settimane di permesso? Mah… con la scusa della pratica religiosa se la sta tirando mica male……….
ma se ha chiesto “permesso non retribuito” (quindi ci smena dalla sua paga) perché non concedergliele, quelle tre settimane, visto che presumo possa solo averle chieste in periodo di chiusura della scuola? (se così non fosse, come non detto…)
Se la scuola fosse stata chiusa, che motivo avrebbe avuto di chiedere un permesso?
Quello che non va è che abbiano dato ragione all’insegnante in virtù del fatto che il permesso era per motivi religiosi. O i permessi li possono avere tutti, non credenti compresi, per i cavolo di affari loro, oppure non devono averli neanche i credenti per le paturnie della loro religione.
Dipende dal regolamento della scuola e dal contratto con cui era assunta questa insegnante. In linea di principio comunque chiunque puo’ fare richiesta di un permesso non retribuito e per qualunque motivo.
Avrei realmente paura di un sistema produttivo che non mi permetta di prendermi mai 3 settimane non retribuite, per esigenze mie, compatibilmente con le esigenze aziendali! Va beh che il sistema lavoro è radicalmente cambiato ultimamente, ma davvero la cosa metterebbe paura! Menomale che confermi che non è così.
E non credo neanche sia una buona soluzione violentare le intime credenze di qualcuno, anche se idiote, per invidia sociale.
Non esultare troppo, come ho detto dipende dai contratti. I dipendenti pubblici statali e federali sono dei privilegiati. L’hai visto il servizio sulla Chrysler di Marchionne a Detroit? Niente assicurazione, niente pensione. E quello e’ solo un esempio.
Sì, hai ragione, sulle tutele sociali gli USA non hanno proprio nulla da insegnare! E i liberisti nostrani che ci li hanno sempre venduti come quelli da imitare… Ma con la globalizzazione si è fatto tutto ancora più complicato…
Purtroppo negli Stati Uniti la religione è sacra, poco ci manca che in nome della libertà di culto ti permettono di fare i sacrifici umani se te lo dice la tua religione.
Infatti gli USA sono un paese molto condizionato dalla superstizione. Per qualche ragione (probabilmente per la loro ricchezza che viene spesso confusa con la civiltà) vengono spesso presi come esempio da seguire ma in realtà l’unica cosa buona che hanno è la forte protezione del primo emendamento… tutto il resto se non è da buttare è per lo meno profondamente da rivedere.
Sara’, pero’ nelle scuole pubbliche americane non si vede un crocifisso nemmeno col lumicino e non esistono ore di religione.
Accidenti a tutte le religioni.