Casi di abusi sessuali in Belgio: cardinale chiede perdono a nome della Chiesa

Gottfried Danneels, ex primate del Belgio, ha espresso la “vergogna ed il dolore della Chiesa” per le sofferenze inflitte alle vittime di abusi sessuali da parte dei preti, e la sua personale “ammirazione” per il coraggio dimostrato dalle vittime che hanno esposto denuncia. “La chiesa ha pensato troppo a se stessa ed ai suoi preti e non alle vittime” ha affermato l’alto prelato, secondo quanto riporta il quotidiano Le Soir. L’ex presidente della conferenza episcopale belga ha poi affermato che si tratta tuttavia di un'”epoca ormai passata” in cui il potere della Chiesa sulla società era tale da poter imporre il silenzio, mentre oggi la Chiesa ha bisogno di “umiltà e trasparenza”, senza temere la perdita di potere che ne consegue. Ascoltato dalla commissione speciale per gli abusi sessuali, Danneels ha però minimizzato il proprio ruolo nella problematica degli abusi: “Non potevo intervenire se non nel caso del mio arcivescovado di Malines-Bruxelles; in totale sono sette i casi di cui sono venuto à conoscenza dopo che la giustizia se n’era già occupata. Non potevo prendere iniziative nei confronti degli altri vescovi, sui quali non ho alcun potere giuridico. Non ero l’alto responsabile della Chiesa del Belgio poiché questa non esiste, non vi sono altro che vescovati. Ero il volto della Chiesa belga solo attraverso una costruzione mediatica”, riporta ancora Le Soir. Il cardinale ha poi investito l’attuale conferenza episcopale della responsabilità di giudicare l’eventuale indennizzo delle vittime, in funzione di un “dovere morale superiore della Chiesa” o perché le vittime non possono più essere indennizzate dalla giustizia, ovvero nei casi di morte del colpevole o di prescrizione.

Franco Virzo

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13 commenti

Congo

Insomma, chiede scusa e invoca la trasparenza solo adesso che (almeno dal punto di vista legale) può dimostrare di non avere responsabilità…

E’ chiaro che invece dal punto di vista morale la responsabilità ce l’aveva, eccome!!

Alfonso

L’ex presidente della conferenza episcopale belga ha poi affermato che si tratta tuttavia di un’”epoca ormai passata” in cui il potere della Chiesa sulla società era tale da poter imporre il silenzio

Questa è la parte più rilevante e agghiacciante del discorso di questo impostore. Colgo perfino una punta di nostalgia. Maledetti!! “CHIACCHIERICCIO”!!!

FSMosconi

😯

Prima parla di umiltà e poi inizia a parlare di “superiorità morale”. Ma dico io…

😯

Federico Tonizzo

Pensano di attuare quello che dicono le scritture: “Chi si umilia sarà esaltato…”, solo che le scritture non dicono “si esalterà”! Ma loro fanno tutto da soli… 😉

Clair de Lune

Chiedono continuamente perdòno, ma il vizietto però non lo pérdono.

Federico Tonizzo

Com’era? “Amare significa non dover mai dire “Mi dispiace!” ” 😉

MASSIMO

“il potere della Chiesa sulla società era tale da poter imporre il silenzio”

La Chiesa può ancora imporre il silenzio alle persone che gli sia assoggettano.

Io sono orgogliosamente ateo e non mi faccio imporre proprio nulla dalla Chiesa.

nightshade90

se è colpevole, la richiesta di perdono di un colpevole è credibile solo PRIMA di essere beccato. ora (sia per il prete che per la chiesa) la cosa può solo suonare come tentativo di imbonimento nei confronti dei giudici (“siamo tutti molto pentiti, chiediamo scusa a tutti, noi siamo buoni, vede? ci lasca ora tornare a casa, o almeno ci minimizza la pena?”). un colpevole che chiede scusa dopo essere beccato non ha alcuna credibilità.

se è davvero innocente (come afferma:”Non potevo intervenire se non nel caso del mio arcivescovado di Malines-Bruxelles; in totale sono sette i casi di cui sono venuto à conoscenza dopo che la giustizia se n’era già occupata. Non potevo prendere iniziative nei confronti degli altri vescovi, sui quali non ho alcun potere giuridico.”) le sue richieste di perdono sono prive di qualunque senso, e non ha alcun titolo per parlare a nome di un’associazione dove per sua stessa ammissione regnava il marcio (anche se lui “non ne faceva parte”). sarebbe come se uno degli unici dipendenti onesti di un’impresa condotta e gestita dalla mafia chiedesse perdono all’italia a nome della mafia, magari ricordando a tutti che ha anche fatto del bene alla gente….

infine, se anche fosse vero che “dei casi nella sua diocesi non sapeva nulla, se non dopo le indagini della polizia” e dei casi nelle altre diocesi “non poteva intervenire perchè fuori dalla sua giuristizione” (implicitamente ammettendo che sapeva tutto di quello che facevano la, ma non poteva intervenire come vescovo), era comunque MORALMENTE E LEGALMENTE TENUTO A COMUNICARE TUTTO CIO’ CHE SAPEVA (o i suoi sospetti) ALLE AUTORITA’. se non poteva agire come vescovo, POTEVA E DOVEVA AGIRE COME CITTADINO QUALUNQUE CHE è VENUTO A CONOSCENZA DI SIMILI FATTI. l’essere fuori dalla sua giuristizione non può essere una scusa per il silenzio. è comunque complice.

bradipo

il potere della Chiesa sulla società era tale da poter imporre il silenzio

Questa frase sottolinea una questione, quasi a margine, che secondo me non è affatto da poco… sembra dire che la Chiesa di cui parla sia un ente incapace di gestire responsabilmente il potere che gli viene dato e che quindi la colpa è un po’ di chi glielo ha dato… come dire: “le era stato messo un grosso coltello in mano, era normale che ferisse qualcuno”… il che non preoccuperebbe se stessimo parlando di un bambino, ma qui è riferito ad autoreferenziati e accreditati (nella mentalità popolare) possessori di un’etica superiore…

Southsun

I pretoni belgi hanno calato le arie dall’ultima Ultimissima di pochi giorni fa?

No, perchè dalle parole dei suoi accoliti si evinceva che costoro credono di essere uno Stato nello Stato che fa quello che vuole, non risponde che a tiranno di Roma e pretende di delinquere a man salva.

D’anti toccau su cu’ a mammai? Hehe. Era ora!

MetaLocX

“La chiesa ha pensato troppo a se stessa ed ai suoi preti e non alle vittime”

ha poi affermato che si tratta tuttavia di un’”epoca ormai passata”

Come ho già detto in altre occasioni, sono sia i carnefici che i giudici di loro stessi. E si sono autoassolti, possiamo voltar pagina e andar avanti perché l’han detto loro.

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