Germania, l’uscita dalla Chiesa può costare cara

Chi abbandona la Chiesa in Germania dovrebbe conservare per sempre il “certificato di abbandono”. Altrimenti c’è il rischio di trovarsi una richiesta di rimborso della “tassa per la Chiesa”. In Germania, infatti, solo chi si dichiara appartenente ad una Chiesa è tenuto a versare la Kirchensteuer (che ammonta a circa l’8-9 % del reddito), anche a chi ha sempre pagato puntualmente le imposte. Soprattutto a Berlino e nel Brandeburgo questo problema si ripete frequentemente, come conferma al Frankfurter Allgemeine Zeitung Volker Jastrzembski, della Chiesa Evangelica locale. Egli quantifica la cifra di simili casi in 4000 all’anno. Il problema: l’onere di provare di essere usciti dalla Chiesa ricade su tutti coloro che sono stati battezzati.
L’avvocato berlinese Karsten Sommer accusa l’Ufficio Tasse della Chiesa di seguire un disegno preciso, al fine di aumentare gli introiti. È curioso che l’ufficio colga quasi sempre solo persone dichiarate aconfessionali che sono state però battezzate con rito evangelico. A seguito di una sentenza della Corte Suprema del Berlino-Brandeburgo, l’avvocato sconsiglia ai suoi clienti di fare causa. Sommer parla di “gestione senza scrupoli”: soprattutto le persone dei nuovi Laender che sono uscite dalla Chiesa ai tempi della DDR non hanno mai potuto ottenere un “certificato di abbandono”.
Anche secondo la Chiesa Evangelica Tedesca è soprattutto nel Brandeburgo che l’applicazione delle norme è così rigida. Il Tagesspiegel già nel 2006 riportò di casi di professionisti e dipendenti che, dopo il trasloco da svariati Laender nel Brandeburgo, si trovarono a dover dimostrare la loro uscita dalla Chiesa, anche fino a 40 anni più tardi. In alcuni Laender l’ufficio deputato al problema è la procura locale, che però conserva gli atti solo per dieci anni; in altri è competente l’Anagrafe.

Marko Germani

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55 commenti

Ciccio

non capisco perché lo Stato tedesco debba farsi carico di raccogliere soldi per le varie chiese. Se una persona vuol donare soldi a una chiesa (o altro…) dovrebbe farlo liberamente nella misura in cui ritiene opportuno.

In ogni caso il comportamento dei viscidi gonnelloni è sempre uguale a tutte le latitudini: sono attratti dal denaro come le mosche lo sono dalla pupù!!

Federico Tonizzo

“non capisco perché lo Stato tedesco debba farsi carico di raccogliere soldi per le varie chiese.”
Forse perchè anche lo Stato tedesco è un tantino corrotto dalla chiesa? 👿

nadia

meno male che anche nell’efficentissima Germania qualcosa non va …ma sempre a favore della chiesa…

Alfonso

Ma hai idea di quanti politici, funzionari statali di ogni ordine e grado, giornalisti, magistrati etc etc mangiano con i soldi che la chiesa saccheggia legalmente ai popoli di tutte le Nazioni? Capisci perchè tutti si dicono “cristiani” e fedeli di Santa Romana Chiesa?

Roberto Grendene

beh, in piu’ lo stato italiano da’ anche i soldi suoi, ossia l’8×1000 dell’IRPFEF

il Germania, almeno, sono i soldi dei fedeli che vengono prelevati in piu’ e girati alle chiese

se fosse cosi’ anche in Italia, penso sarebbero i fedeli ad essere l’8×1000 degli italiani

c.d.

quindi siccome quando eri un poppante sei stato battezzato a tua insaputa ti possono estorcere i soldi vita natural durante, e la corte suprema di berlino se ne lava le mani! qua c’e materiale abbondante per la cedu.

Barbara R.

Infatti visto che in Germania c’èla tassa dovrebbe essere illegale battezzare un neonato incapace di intendere e di volere!!

Federico Tonizzo

Cavolo! E’ vero!
Ma forse l’inghippo è che il battezzato comincia a pagare tale tassa solo quando comincia a lavorare? Oppure mentre è ragazzo la “sua” tassa la pagano i genitori? E con i disoccupati come la mettono? 😯

Sandro

Mi sembrava un po’ eccessivo. In Italia l’addizionale regionale si aggira attorno all’1%.

Alfonso

@Paolo
anche a me sembra spropositata una tassa dell’8% del reddito! 😯 Penso proprio che ci sia un errore. Sandra dove sei? 😉

Sandra

Si’, è imposta sul reddito, non reddito. Pero’ non è obbligatorio, è sufficiente una dichiarazione di non essere appartenente alla chiesa per essere esente dalla tassa per la chiesa, almeno da non tedeschi. Mi sembra che l’articolo faccia riferimento al Brandenburgo cioè i territori delle repubblica democratica, quindi una situazione un po’ particolare.
Nella tabella in fondo alcuni esempi di retribuzione mensile lorda con relativa tassa alla chiesa a seconda dello stato civile (single, coniugato, con uno o piu’ figli).
http://www.ekd.de/statistik/kirchensteuer.html

paolo

Scusate, fatemi capire: in Germania va alle religioni una tassa pari all’8% della tassa sul reddito, e non all’8% del reddito?
Mi sembra comunque un’enormità, da noi le religioni si pappano l’8 per mille dell’IRPEF, non l’8%. Possibile che in Germania le religioni si prendano 10 volte di più che da noi?

Paul Manoni

@paolo
Calcola che in Germania, e’ possibile “uscire dal gregge” (Cit.), e non pagare un bel nulla di nulla a nessuna chiesa. 😉

Paul Manoni

E’ un buon motivo per tenere ben in evidenza e bello incorniciato, il certificato di “Sbattezzo”, con tanto di scomunica! 😉

Federico Tonizzo

Meglio in cornice una copia da scanner, e in cassaforte l’originale! 😉

Southsun

Ho un’idea migliore. 5 copie AUTENTICATE: una in cornice, una dai genitori e l’altra dalla nonna, una in archivio e l’altra in soffitta. L’originale dal notaio insieme al testamento.

Credevo che comunque il sistema tedesco fosse l’uovo di colombo. Questa vicenda prova che delle Chiese NON ci si può fidare, mai e poi mai. Riescono a sabotare anche il miglior sistema, pur di far soldi.

Federico Tonizzo

WOW, mi ero apprestato a scrivere un intervento simile a quello di Southsun, ma lui mi ha preceduto! 🙂
Non so di Southsun, ma io non sto scherzando per niente: metti la “visita” di un ladro cattolico a cui, di passaggio, dia fastidio vedere appeso in bella mostra il certificato di sbattezzo e di scomunica… o metti un incendio o un crollo della casa ad esempio per terremoto… 😐

test

io volevo stampare in carta pergamenata con caratteri dorati, un certificato di scomunica latae sententiae per apostasia e blasfemia reiterata

Diocleziano

Forse una via d’uscita ci sarebbe: comportarsi in maniera tanto eretica e blasfema da farsi scomunicare. 😉

Federico Tonizzo

Interessantissima proposta! 🙂
Occorrerebbe però prima assicurarsi di non incorrere in condanne di tribunali statali per “vilipendio della religione”…

Scimmia Spaziale

Domanda:
Ma io che non sono battezzato, se mi dovessi trasferire in germania, come farei a dimostrare che non “appartengo” (free SpaceApe!) alla chiesa cattolica?

lucia

Se é come Paolo C scrive, desumendolo da Wikipedia e dandoci il modo di controllarlo; se é come il senso comune presume che debba essere, in linea con l’8 per mille dell’Italia…. trovo MOLTO CONTROPRODUCENTE che siano state dette cose NON VERE. Condivido l’osservazione circa l’indebita collaborazione dello Stato tedesco nella raccolta del danaro destinato alla Chiesa; ma anche questo risulta del tutto in linea on quello che avviene in Italia. Arriveremo, spero, a poter controllare come viene utilizzato il danaro che in mille forme e da più parti ci viene prelevato e sarà un gran giorno…

Federico Tonizzo

Sempre che non accada che siamo convinti di aver scoperto tutto e invece no…

Pietro

ma per caso vi siete coalizzati cotro di me? o so bene che in italia ci sono problemi di laicita’ e di ingenrenze ecclesiastiche, pero’ nn abbiamo tasse da pagare e nemmeno siamo obbligati a lsciare offerte in chiesa se dovessim visitarne una da un punto di vista artistico.
per quanto riguarda 8permille è altro discorso, ovvio che su quel versante c’è molto da cambiare.
pero’ noi in italia nn abbiamo obblighi di dare, quindi gia’ è qualcosa.
cmq io sono ateo, nn professo nessuna religione e nn ho alcun credo, quindi le vostre accuse nn mi toccano proprio, cmq siete troppo aggressivi come i cattolici e come ogni credente, io mi dissocio da ogni forma di aggressivita’ che nasca da credenti e nn credenti!

Kaworu

probabilmente non hai mai sentito parlare di 8xmille e non hai idea di quello che arriva (si, anche dei tuoi soldi) nelle casse della chiesa.

o sei MOLTO ingenuo, o sei MOLTO in malafede.

io sospetto la seconda.

Kaworu

l’8xmille a te cosa sembra se non fondamentalmente un obbligo?

sei tu che hai esordito con un fantastico “nn diamo e nn riceviamo nulla dalla chiesa”.

errore.

nightshade 1990

1) se non scrivi niente sull’8×1000, i tuoi soldi vanno distribuiti proporzionalmente a come hanno votato gli altri. i toui soldi vanno comunque alle chiese (ed in parte allo stato che li rigira sistematicamente alla chiesa cattolica), mentre se non scrivi niente sul 5×1000, i soldi non vengono distribuiti
2) al 5×1000 c’è un tetto massimo: dopo che una certa quantità di soldi (totale) viene distribuita, la distrubuzione ha termine. in sostanza se più di un tot di persone decidono a chi mandare il 5×1000, tutti i successivi vengono ignorati nella loro decisione.
3) l’8×1000 và sempre O ad una chiesa O allo stato (che li rigira sistematicamente alla chiesa cattolica), quindi la scelta è poca e strettamente religiosa,, il 5×1000 può essere inviato ad un immenso numero di associazioni diverse, che spaziano dall’UAAR alla ricerca universitaria, quindi la scelta non è limitativa.
4) stanno già pensando a come limitare ulteriormente il 5×1000, quindi fà un po’ te il confronto….

Ciccio

ma come non “abbiamo tasse da pagare [alla chiesa]”?? :-O
l’8permille che è? si paga lo stesso anche se scegli di destinarlo allo Stato, che poi lo rigira alla chiesa alla fin della fiera.

Per non parlare degli svariati finanziamenti indebiti o esenzione dalle tasse che riceve la chiesa… tutti soldi che tiriamo fuori noi o che non arrivano nelle nostre casse!

nightshade 1990

il restauro è sistematicamente pagato in contemporanea da stato, regioni e comuni con le scuse più varie. la quasi totatlità dei soldi spesi per il mantenimento delle opere d’arte cristiane (cioè delle chiese) è alla fin fine finanziato dallo stato.

Marcus Prometheus

A proposito del 5 per mille informo che l’Uaar ancora non ha visto un solo EURO dalle scelte effettuate finora in suo favore credo da almeno un paio di anni.
E’ comunque solo un trovata di Tremonti per CHIUDERE in partenza ogni messa in discussione dell’8 per mille.

Southsun

Guarda che il tuo errore è nel ritenere il sistema dell’8 x mille un sistema equo. Non lo è.

Infatti il trucco c’è, ed è la ripartizione delle quote spettanti allo Stato, che vengono sistematicamente girate alle Chiese con un sistema di ripartizione truffaldino. Guarda caso, la Chiesa che si becca la fetta più grande è sempre quella cattolica!

Nel 5 x mille questo ‘trucchetto’ non c’è!

Infine, i fondi dell’8 x mille non sono a rischio ‘scippo’ dello Stato. Quelli del 5 x mille SI’!

test

no tranquillo, io ho capito il discorso che fai, pietro.
però vorrei farti solo un’osservazione. se in italia non c’è obbligo di dare, è perchè il prelievo è a monte.
sia noi che la germania che molti altri stati, abbiamo un bel cammino lungo e in salita, per ottenere una laicità statale degna di questo nome.

Meursault

Questo e l’altra articolo bastano per chi credeva che la Germania fosse uno stato realmente laico. Ci vivo da un anno e di laico non c’è né lo spirito né l’amministrazione. Se pensate a un trasferimento, ripensateci.

gpmag

Io vivo in Germania, in Baviera e, essendo ateo, dichiaratomi tale al momento dell’iscrizione al comune in cui vivo, non pago alcuna Kirchensteuer. In effetti io non sono cresimato, ma comunque nessuno mi ha mai chiesto di provare il mio ateismo. Il discorso sarebbe diverso se, dichiaratomi cattolico almomento dell’iscrizione, decidessi di dichiararmi ateo in un secondo tempo. In questo caso dovrei provare, in qualche modo, credo con il certificato di sbattezzo, di essere fuori dal gregge

Alien

Esatto. Io in Baviera ci sono vissuto parecchi anni, e dato che nel modulo di iscrizione anagrafica avevo dichiarato “religione = nessuna”, non ho mai pagato le tasse alla chiesa. Ma il bello e’ che non ho mai avuto da dimostrare nulla: io sono battezzato e cresimato, ma non in Germania. Sono stati sulla parola. Anzi: secondo me il battesimo non conta nulla, essendo stato eseguito su di me quando ero lungo mezzo metro. Io sono battezzato, ma non mi ritengo cattolico.
Ancora piu’ interessante la situazione di un mio collega, italiano anche lui: aveva dichiarato “religione = nessuna”, ma si ritiene un cattolico. Alla richiesta di spiegazioni, aveva semplicemente risposto che, essendo italiano, voleva usufruire dei servizi ecclesiastici in Italia e non in Germania. Che io sappia, non e’ successo nulla nemmeno a lui.

Paul Manoni

“Sono stati sulla parola”

Autocertificazione di Sbattezzo!!….Fichissimo!! 😆

daigoro

non sò quanto possa reggere questo ribaltamento della prova, ossia se non paghi la tassa e non hai l’atto di ricusazione allora sei un evasore.

la ragione direbbe che se non paghi le tasse alla chiesa allora non ne fai parte e dovrebbe arrivarti in automatico un certificato di scomunica.

sauro

Il punto è se si può ritenere legalmente valido un atto(il battesimo)imposto da altri in un momento in cui non si è in condizione di intendere.

Marcus Prometheus

A proposito del 5 per mille informo che l’Uaar ancora non ha visto un solo EURO dalle scelte effettuate finora in suo favore credo da almeno un paio di anni.
E’ comunque solo un trovata di Tremonti per CHIUDERE in partenza ogni messa in discussione dell’8 per mille.

In quanto alla soluzione di casi come quello segnalato dalla notizia delle Ultimissime UAAR che stiamo commentando in cui in Germania viene affibbiato l’onere della prova della uscita dalla Chiesa (evangelica) a chiunque sia stato battezzato, ed anche a distanza di decine di anni da quando si sono percepiti redditi non tassati allora a favore della Chiesa (evangelica) secondo me solo un ricorso alla CEDU (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, con sede a Strasburgo) potrebbe funzionare, e nel quadro di un tale ricorso giustamente dovrebbe avere peso il fatto che il battesimo viene imposto ai bambini in eta’ in cui sono assolutamente non in grado di intendere e di volere.

Volo alto

Chi deve promuovere questo sacrosanto e legittimo ricorso alla CEDU?

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