Usa, Obama riapre al fine vita con decreti attuativi

Il presidente statunitense Barack Obama apre alle tematiche del fine vita. Non avendo potuto inserire disposizioni in merito nella legge per la sanità pubblica a causa delle aspre critiche dalle confessioni religiose e dai repubblicani, il governo Usa ha scelto la strada dei decreti attuativi.
Nel nuovo regolamento di Medicare, programma di assistenza medica pubblica statunitense per gli over 65 che entrerà in vigore da gennaio, verranno concessi finanziamenti per i dottori che forniranno indicazioni terapeutiche ai pazienti. Saranno quindi coperti i costi della pianificazione volontaria anticipata delle cure e gli anziani potranno avere informazioni dai loro medici su quali trattamenti ricevere o rifiutare, concordandoli in anticipo nel caso non potessero esprimere una decisione sul momento.
La scelta di Obama ha ravvivato il dibattito sul tema anche in Italia. Dure critiche da Paola Binetti, senatrice Udc, che parla di strategia dei “burocrati della morte” per tagliare i costi dell’assistenza sanitaria. “Basta convincere le persone anziane, sole, malate e senza altri punti di riferimento che non vale la pena di vivere” – ha detto Binetti – usando concetti “accattivanti” come “libertà personale”, “principio di autodeterminazione”, “rifiuto dell’accanimento terapeutico”. Le direttive Usa sarebbero “un altro passo avanti di quella cultura che fa della morte” una “nuova proposta sociale di avanguardia”, “quasi uno status symbol di chi è padrone di sè e del suo destino, mentre in realtà è solo vittima dell’indifferenza delle istituzioni e dello spaesamento delle famiglie”, “vittima fortemente condizionata da un circuito mediatico che rifiuta valori come la solidarietà, il sacrificio, la fede”. La Binetti auspica che invece il governo italiano riprenda l’iter della legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat) contro “rigurgiti eutanasici” e il “rischio di regolamenti ostili e aggressivi”.
Ignazio Marino (senatore Pd) contesta la tesi della Binetti, che “scambia la promozione della consapevolezza del paziente con un tentativo di diffusione del suicidio assistito”. “Le disposizioni volute dal presidente Barack Obama”, spiega Marino, “ricompensano semplicemente i medici che dedicano tempo ai pazienti spiegando loro i risultati e i rischi di alcune terapie, mettendoli nelle condizioni migliori per partecipare alla scelta delle cure”.
Interviene il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, che dà ragione a Paola Binetti e dice: “è ora di mettere all’ordine del giorno della Camera la legge sulla fine di vita”. In questo modo si avrà “una maggioranza capace di riunire non solo i cattolici ma più in generale tutti coloro che – credenti e non – esprimono una laicità adulta”, ovvero “ancorata ai valori unificanti della tradizione nazionale”, primo fra tutti “il valore della vita”.

Valentino Salvatore

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68 commenti

davide

ma perché perdono occasioni per tacere? anche io voglio una legge sul fine vita e la voglio anche contro l’accanimento terapeutico e la voglio anche per il testamento biologico, e ho 24 anni.
è vero che può essere usato per “scaricarsi” il peso degli anziani, ma questo se si usa in malomodo, io la voglio per poter decidere, sperando di non doverlo mai fare comunque, a me la vita piace.
non penso comunque che anche se dovessi restare solo a 90 anni vorrei prendere e morire, il fatto che sia solo non vuol dire che stia male.
certo, se fossi malato, magari terminale, magari soffro, magari ho 90 anni…ma chi me lo fa fare scusate?

Tommaso W.

“””esprimono una laicità adulta”””

per i “topi che ruggiscono” Binetti, Sacconi ed altri, l’ unica “laicità adulta!”
è quella schierata a favore del Vaticano !!

Non ne esistono altre !

Kaworu

ahahahahahahaha

si perchè secondo loro non c’è già un generale menefreghismo nei confronti degli anziani?

gli istituti religiosi ci campano su questo menefreghismo, e i figli che scaricano il padre o la madre non più autosufficienti di solito poi la domenica vanno a messa perchè sono bravi cattolici 😆 sorvoliamo poi su tutti gli anziani circuiti dai preti che si fanno lasciare sostanziose eredità in cambio di un bel niente.

ho esempi significativi in famiglia e per questa gente non provo altro che schifo per la loro disgustosa ipocrisia (che sembra essere il fondamento della “cultura” cattolica).

Eco

Se può farti sorridere:

dove è nata mia madre c’è stato un prete che è morto sui 95 anni! Ed è rimasto a farsi dare eredità fino quasi alla sua morte da tutti quelli che conosceva. Tutti anziani.
Contando che è stato parroco da quasi uscito dal seminario fino ad età avanzata, è riuscito a spremere tutti.

Arrivato il nuovo parroco, queste emorragie di lasciti alla chiesa si sono arrestati.
Infatti c’è stato un declino vistoso.

Il vecchio parroco conoscendo le porcherie di tutti grazie alla confessione, estorceva bene.
La cosa è confermata dato che molti di quelli che non hanno lascito nulla nadavano a confessarsi altrove per non avere le balle rotte da costui.
Per cui non è un semplice raccontare.

Ecco, questa è l’assistenza ai bisognosi in punto di morte… se poi anche facoltosi… alè!

Massimo

Chissà perché – a prescindere dal fatto che si parte sempre un presupposto: gli individui possono solo essere “indirizzati” e “convinti dall’alto” di qualcosa, senza mai essere in grado di decidere da sé e per sé, consapevolmente -, tutte le volte che si vuole negare la libertà del singolo si è costretti ad aggiungere, accanto al sostativo “laicità”, un aggettivo – che assume il ruolo primario, con buona pace della grammatica e del tanto decantato “senso comune”.
La laicità diventa così “sana”, “positiva”, “responsabile”, “adulta” o quant’altro.
Come se, da sola, non fosse un concetto in grado di reggersi sulle proprie gambe; come se andasse “ridefinita” e “contestualizzata” volta per volta – ma, guarda caso, TUTTE LE VOLTE, senza eccezione.
Simili giochetti lessicali sono il veleno di qualunque ragionamento degno di questo nome.
È stato più volte rilevato, ma non bisogna MAI stancarsi di ripeterlo: le parole sono i mattoni del discorso. Giù le mani dal vocabolario!
Dalla “guerra umanitaria” alla “scelta non ideologica”, passando per l'”indottrinamento anticlericale”, DEVE pesare più il sostantivo che l’aggettivo.
La guerra è più “guerra” che umanitaria (e sa di militarismo); la “scelta” è più una visione del mondo e della vita che un condizionamento esterno – tranne che nel caso di Binetti & Co. -; l'”indottrinamento” è più una cosa da papi, vescovi e preti che una pratica di chi è costretto a lottare contro le loro ingerenze – e ne farebbe volentieri a meno, se non fosse necessario.
E la laicità è un’idea chiara e netta: lo si capisce meglio quando la si menziona da sola, senza aggettivi né correttivi.
Amen 😉

bruno gualerzi

Pienamente concorde, specialmente sulla denuncia di tante espressioni ipocritamente ambigue, quando non di veri e propri ossimori.

fiertel91

La laicità adulta per Sacconi è un confessionalismo con un brand più trendy.

hakamarossa

una laicità adulta, secondo quel genio di sacconi, consiste nel permettere ai cattolici di interferire pesantemente su leggi e vita di uno stato laico.
la menata dei valori unificanti della tradizione nazionale sarebbe ora che venisse adeguatamente spernacchiata.

Red Passion

La Binetti e Sacconi parlano di cose che non conoscono. Non hanno neanche il senso di pietà per coloro che dovessero decidere per il fine vita nelle condizioni in cui non è possibile più vivere.
Faccio un esempio, vero, che ho vissuto sulla mia pelle.
Più di 30 anni fa, mio nonno scoprì di avere un forma leucemica, che poi lo portò alla morte. Lui viveva con noi e quindi, anche se 11 enne, ho potuto seguire tutte (o quasi) le sue peripezie.
Il giorno che morì, fra atroci dolori, era a casa mia, e non in ospedale, dove non lo volevano più, perchè ormai la morte era prossima e i medici, per quella che era la medicina di allora, non potevano più fare niente.
Ricordo bene le sue urla strazianti per il dolore e il fatto che implorasse mio padre (suo figlio) di prendere la pistola di ordinanza e di ammazzarlo, perchè non riusciva più a sopportare quel dolore atroce e purtroppo senza nessuna prospettiva. Poche ore dopo morì (a scanso di equivoci dico subito di morte naturale, mio padre non poteva certo mettere in pratica quelle sue ultime volontà) e io, che ero poco più che bambino e che, vi assicuro gli volevo un gran bene, provai un gran sollievo per lui. Per me aveva finalmente trovato la pace. Magari ci fosse stata una legge sul fine-vita, avrebbe accompagnato mio nonno alla morte (che ormai era ineluttabile) senza quelle atroci ed inutili sofferenze. Questa sì che è “indifferenza delle istituzioni”! Se la Binetti, dall’alto della sua follia, crede che sia giusto questo tipo di sofferenza, allora la invito al suo prossimo intervento chirurgico, foss’anche un’estrazione dentale, di eseguirlo in assenza di anestesia. Vedrà come si sentirà vicina al suo Cristo.
E’ un invito che faccio a lei e a tutti i prelati buoni a dire agli altri come si devono comportare, purchè essi stessi ne vengano dispensati.
Auguro, infine, a lei e a tutti quelli come lei le stesse e inutili sofferenze subite da mio nonno.

Kaworu

mi spiace molto per quello che ha dovuto passare tuo nonno, capisco bene avendo visto situazioni simili.

Stefano Grassino

Quando noi due iniziamo a leticare, mettiamoci a parlare della binetti (la minuscola è voluta) e di sacconi, giovanardi, frattini, gasparri e qui mi fermo altrimenti si fa notte. Si lo so che è fin troppo facile ma non è certo colpa nostra se esistono elementi simili.
E’ terrificante pensare che il nostro destino, la salute ed il dolore sia fisico che morale possa essere messo nelle mani di questi individui i quali, invece che legiferare in parlamento, dovrebbero stare sotto osservazione presso un’istituto di cura per malattie mentali.

Stefano Grassino

Guarda Red Passion che la binetti è talmente invasata (di questo sono sicuro al 99%) al punto che con tali sofferenze sulla sua pelle, chiederebbe a dio di farla vivere ancora per donarle all’umanità a nome di gesù.
Credi che esageri? Io penso proroprio di no.

Sergio

Ma già trent’anni fa esisteva la morfina per questi casi. E si badi che la Chiesa cattolica non mette al bando gli oppiacei, anche nel caso che essi possano affrettare la morte. Basta che l’«intenzione» sia quella di attenuare i dolori e non di spedire anzitempo un malato all’altro mondo.
Penso comunque che oggi nessun malato terminale debba soffrire dolori atroci, neanche in Italia, anche se ci sono ancora remore per la morfina.

Ratio

L’uso della morfina per lenire le sofferenze dei malati terminali è stato facilitato da una legge voluta da Umberto Veronesi che fu osteggiata da alcuni personaggi che ora, purtroppo, sono al governo e che, naturalmente, fanno parte della fazione piu’ clericale.
Un mio amico che se ne è andato l’anno scorso ne ha potuto usufruire.
Mi ricordo sempre un domenicano grasso e rubizzo che partecipò a una trasmissione televisiva di G.Ferrara dedicata al trattamento dei malati terminali: parlò di “valore salvifico del dolore e della sofferenza”. Vergogna!
Immagino la sofferenza di questo turpe individuo di fronte a quattro dozzine di ravioli!

Paul

L’uso della morfina in certi casi è utile solo al prezzo di trasformare il paziente in un sacco delirante di organi in disfacimento, e per fortuna ogni tanto qualche medico pietoso va oltre le dosi massime previste dal protocollo, perché altrimenti non si avrebbe la necessaria efficacia al trattamento del dolore.

Ffrank

Ho visto un ragazzo morire di epidermiolisi bollosa: nemmeno la morfina gli era piu’ di sollievo (ma forse perche’ come dice Paul perche’ gli somministrvano le dosi insufficienti previste dal protocollo ?!).
Una giusta legge sull’eutan:sia e’ necessaria. Non tutto hanno il coraggio, la determinazione e le necessarie forze fisiche per fare come Monicelli. Senza contare che anche con questa soluzione drammatica non e’ garantito che non si debba soffrire. Mi viene in mente la frase “partorirai con dolore”: e’ dello stesso “genere horror” e sempre farina di questi ferrivecchi medievali.

Paul

@Ffrank

Deve essere stato orribile anche solo il vederlo, figuriamoci viverlo sulla propria pelle.

Quel che so è che gli infermieri ci dissero che a mio zio stavano somministrando una dose giornaliera quattro volte maggiore di quella usuale, perché era completamente invaso di metastasi.

Davvero, bisognerebbe filmare questi malati e far vedere i video ai parlamentari alla maniera di Arancia Meccanica.

fiertel91

Con quale pertinenza può intervenire la Binetti sul tema della sofferenza, quando lei stessa la pratica volontariamente su se stessa col cilicio?

Io non capisco perché ricorrere al cilicio, poi. Il mondo è così pieno di sofferenze che vengono da sole. Ecco, come dicevano sopra: perché non rinuncia all’anestesia dal dentista? Anzi, dovrebbe rinunciare a tutti i metodi per alleviare il dolore, per dimostrare che non è lei a decidere il quando e il quanto della sofferenza.

fiertel91

Perché decidere da se stessi il quando e il quanto è il principio dell’eutanasia.

Brachigobio

Questi crisiani liberticidi ed ipocriti fanno quasi venire voglia di suicidarsi subito, per non correre il rischio di cadere nelle loro infami trappole.

Alessandro Bruzzone

La Binetti è di un’ipocrisia insopportabile. Rimbecillire gli anziani con promesse di premi oltremondani alle sofferenza, questo è lo schifo… non altro.

Alessandro Bruzzone

Senza contare (sono stato troppo rapido a chiudere) che, alla fine, l'”umanità” della Binetti è dovuta alla sua difesa degli interessi della sua setta, non a caso principale imprenditrice nelle cliniche legate a malattie terminali.

Stefano Grassino

Signor pasticciere, vorrei una bignetti ripiena…si, di quella cosa semiliquida e color marrone….certo, la cioccolata 🙂 🙂 🙂

ANCIA LIBERA

il duo binetti sacconi è quanto di peggio la politica italiana possa offrire, con personaggi di questo tipo c’è da stare poco allegri, soprattutto se uno pensa in prospettiva !!!!

rolling stone

sono preoccupato.
E’ un po’ di tempo che non sento ragliare la Roccella
la esperta in questioni etiche
che non perdeva occasione come queste per esprimere il suo dotto parere.
Cosa le sarà successo?

bradipo

“Basta convincere le persone anziane, sole, malate e senza altri punti di riferimento che non vale la pena di vivere” – ha detto Binetti – usando concetti “accattivanti” come “libertà personale”, “principio di autodeterminazione”, “rifiuto dell’accanimento terapeutico”.

Basta convincere le persone anziane, sole, malate e senza altri punti di riferimento che vale la pena vivere soffrendo – ha detto il bradipo – usando concetti “accattivanti” come “volere divino”, “offrirsi a Dio”, “sofferenza salvifica”.

E basta convincere gli elettori che le persone malate siano necessariamente sole e senza altri punti di riferimento e incapaci di scegliere…

Sì, insomma, basta!

Maurizio_ds

La binetti come al solito parla per slogan e conformismi. E sacconi gli va dietro. La legge sul fine vita è una questione di civiltà: e il valore della vita, tanto sbandierato, non può prescindere dalla qualità della stessa, che per i malati terminali è praticamente nulla come le numerose testimonianze, anche di questo thread, dimostrano.

Cassandra testarda

Non credevo esistessero le streghe, finchè non ho scoperto l’esistenza della Binetti.
Quelle che una volta erano definite “streghe” erano solo personaggi da favola, o povere donne ignoranti e pasticcione, scelte spesso come capri espiatori da popolazioni di villaggio altrettanto ignoranti e superstiziose.
La Binetti invece è una strega reale, scientifica, un’invasata (o indemoniata?), con il culto della sofferenza volontaria, e imposta, che vuol darsi motivazioni etiche per nascondere una reale propensione al sadismo e un sottofondo di odio per chi è felice e vuol star bene.
In questo mio giudizio, lo so, posso sembrare cattiva anch’io. Ma i tipi alla Binetti proprio non li sopporto, perchè credo abbiano un’influenza nefasta in tutto ciò che fanno, a danno del prossimo. La manzoniana donna Prassede “che voleva far del bene per forza a della gente che non lo voleva e lo faceva pure nella maniera sbagliata”, al confronto era una santa donna.
Il guaio è che la nostra moderna strega può pontificare in Senato e c’è gente che la vota o le sta dietro, per opportunismo, ipocrisia o paura.

RobertoV

In effetti basta guardarla ed ascoltare i suoi interventi per rendersi conto di quanto “amore” sprizzi in ogni direzione. Ho letto nella sua biografia di Wikipedia che si è specializzata in psicologia e psichiatria e ha lavorato quasi esclusivamente all’interno di strutture dell’opus dei ed anche in un centro di orientamento per adolescenti e per l’addestramento delle infermiere. Mi immagino con quale sensibilità e comprensione abbia agito e quanti danni abbia fatto.
Una che giustifica l’uso del cilicio con l’affermazione “ci costringe a riflettere sulla fatica del vivere, è il sacrificio della mamma che si sveglia di notte perché il bimbo piange” secondo me avrebbe veramente bisogno di una psicologa.

Kaworu

no no, ha bisogno di una camicia con le maniche lunghe lunghe e una stanza dalle pareti imbottite…

Ffrank

Il lapidario ritratto-epitaffio che fa il Manzoni per donna Prassede sembra proprio adatto anche per la Binetti:
« Di donna Prassede, quando si dice ch’era morta, è detto tutto. »

Sergio

Il catechismo della Chiesa cattolica disapprova e sconsiglia l’accanimento terapeutico, anche se non lo condanna esplicitamente (il testo del catechismo è di una chiarezza disarmante). Perché allora tutte queste inutili discussioni?

Ma perché la Chiesa è potere e il potere è tale solo se può dirti no, questo non lo puoi fare: posso impedirti di farlo e punirti se lo fai.
La Chiesa, cioè il potere, deve per forza negare l’autodeterminazione dell’individuo, se no che potere sarebbe?
Quelli che dicono la vita è mia e me la gestisco come voglio sbagliano. La nostra vita appartiene al potere (cioè a Dio e ai suoi rappresentanti, cioè a Berlusconi e Sacconi e a Ratzinger). A volte i due poteri litigano fra di loro (per es. a chi ce l’ha più lungo), ma sono screzi: in sostanza uno si specchia nell’altro. Berlusconi è Ratzinger e Ratzinger è Berlusconi. È il potere. È sacro. È osceno.

Paul

Come altri che hanno scritto, anche a me è capitato di avere un malato terminale in famiglia.
Non è mai stato abbandonato dalla famiglia e dagli amici, è stato curato dai medici e infermieri (eccezionali ben oltre i propri doveri) in ogni momento….. Eppure, in un lampo di lucidità ha chiesto al suo dottore che le sue sofferenze potessero cessare definitivamente.
E questo non perché fosse solo, ma perché affrontare dolori lancinanti sapendo che si morirà comunque, in un crescendo di sofferenza e deperimento è davvero roba da masochisti.

Persino ai cani si fa una pietosa iniezione quando non c’è più nulla da fare.

Dobbiamo arrivare al punto di filmare lo strazio dei nostri cari, malati terminali, e inviare il video a questi biechi individui?
Forse uscirebbero dal loro mondo fatato, dove il lieto fine sempiterno li attende.

rolling stone

non credo che uscirebbero.
E’ gente che non sa neppure cosa sia la compassione.

Ffrank

@ Stefano..
anch’io ho questa impressione.. quella persona e’ disturbata.
Mi chiedo che diagnosi possa mai fare ad eventuali paziente… e’ preoccupante.

Stefano Grassino

Credo, ma potrei sbagliare, le stesse diagnosi che facevano i dottori in Germania tanto tempo fa, nelle famose case di cura dove venivano ricoverati i bambini paraplegici………..

Volo alto

I vescovi tedeschi si sono espressi in modo molto più liberale e democratico sul tema dell’accanimento terapeutico.
Non capisco perchè nella teocrazia italiana si verifichi una sorta di accanimento nel tenere nell’ignoranza e nel sottosviluppo il gregge belante e non pensante.
Forse si controlla meglio chi non pensa,non decide ma delega, purtroppo anche la propria vita.

fab

Fra Obama da una parte e Binetti e Sacconi dall’altra, chi potrei mai buttare giù da una torre alta alta, con sotto vetri immersi nella lava? Aspetta che ci penso…

Kaworu

obama o sacconi, perchè la binetti potrebbe essere così felice da arrivare all’orgasmo alla sola idea.

Federico Tonizzo

Qualcuno conosce la barzelletta del sadico e del masochista? 🙂
Il masochista dice al sadico: “Picchiami!”
Il sadico gli risponde: “No!”.

Federico Tonizzo

Concordo con tutte le obiezioni espresse qui contro le folli (e probabilmente interessate, visto quanto ci dice Alessandro Bruzzone oggi alle 14:58 : “Senza contare (sono stato troppo rapido a chiudere) che, alla fine, l’”umanità” della Binetti è dovuta alla sua difesa degli interessi della sua setta, non a caso principale imprenditrice nelle cliniche legate a malattie terminali.”).

Inoltre, sono anche completamente schifato da questo governo che ha anche innalzato l’età pensionabile: in questo modo, si condurrà una vita da schiavi fin quasi alla fine (sempre che si trovi lavoro), la pensione sarà pochissima e per pochi anni, e per di più – se il governo farà una legge tipo quella che propongono Binetti &C – si dovrebbe anche morire di morte lenta (e prossibilmente dolorosa).

LANCIO UNA PROPOSTA: se mai un giorno passasse, invece, una legge che permetta l’eutanasia, questa si potrebbe praticare (su eventuale richiesta) con un’overdose di EROINA: a quanto si dice, si dovrebbe così avere uno stupendo “flash” di sensazioni paradisiache (ALMENO ALLA FINE DELLA VITA, PERDIO!!!), e tutto sarebbe felicemente compiuto!

Federico Tonizzo

Ho dimenticato di “chiudere” il primo periodo; volevo dire:
“Concordo con tutte le obiezioni espresse qui contro le folli (…) proposte di Binetti &C. Costoro, oltre a meritare di soffrire terribilmente per lungo tempo prima di morire, meriterebbero di essere ricoverati da subito in clinica psichiatrica e trattati più o meno come il protagonista di “Arancia meccanica”: venire legati e costretti a vedere e ascoltare per UN ANNO dei filmati di sofferenze (bestemmie comprese!!!) di malati terminali e dei loro congiunti!!!

Stefano Grassino

Ma perchè legarli? Facciamoli fare un lavoro creativo, anzi un giuoco: ecco una pala; adesso iniziate a scavare. Qui avete le misure del rifugio antiaereo: mt 2x2x1.

Alfonso

La Binetti mi ha inquietato dalla prima volta che l’ho vista. Da allora evito sempre di vedere il suo volto e quando incidentalmente ciò accade, percepisco un malessere che non so spiegare. Quella donna è decisamente MALVAGIA.

Ffrank

Anch’io ho questa impressione. C’e’ qualcosa di pèazzesco in lei e si percepisce “a pelle”.

Kaworu

è la totale mancanza di sentimenti.

sinceramente penso che anzichè impegnarsi tanto a fare test della mi n c h i a di logica per il numero chiuso a psicologia, dovrebbero costringere tutti gli studenti che vogliono intraprendere la strada di clinica a iniziare dal primo anno una seria analisi personale con la possibilità di essere scartati se non ci si dimostra adatti.

hakamarossa

concordo. d’altronde il centro di orientamento giovanile diretto dalla binetti era gestito dal’opus dei le cui pratiche sono ben note. per cui lei, oltre a fare parte di questa famigerata istituzione, ha dato il suo bel contributo per attirare giovani vittime all’interno di essa.

Federico Tonizzo

@ Alfonso “La Binetti mi ha inquietato dalla prima volta che l’ho vista.”

A me sembra il ritratto di una suora incattivita dalla rimozione della sessualità (non è sposata e figurarsi se ha amanti – d’altra parte chi la vorrebbe?).

Tento un’analisi.
Sigmund Freud ci parla del “ritorno del rimosso”, ovvero: le istanze psicologiche rimosse “ritornano” sotto altra forma, eventualmente somatica.
Riporto da Wikipedia: “Come è d’uso tra i membri numerari di sesso femminile dell’Opus Dei, [la Binetti] dorme quotidianamente su una dura tavola di legno, come lei stessa, interrogata, non ha smentito, praticando la mortificazione corporale suggerita dall’Opus Dei per i suoi numerari, donne e uomini, ossia indossare, a propria discrezione, un cilicio sulla coscia, e praticare, sempre a propria discrezione, l’autoflagellazione con un frustino di corda chiamato anche tradizionalmente “disciplina”. Paola Binetti ha recentemente giustificato l’uso del cilicio asserendo che esso “ci costringe a riflettere sulla fatica del vivere, è il sacrificio della mamma che si sveglia di notte perché il bimbo piange”.”

Ovvero: la Binetti ad un tempo “mortifica” il suo corpo con le torture (ritenendolo “colpevole” di desideri erotici) ma per una sorta di “anticompensazione” gode mentalmente nell’esaltare “sensazioni corporali” causandosi dolore fisico.

Riguardo alla sua frase secondo cui il cilicio “ci costringe a riflettere sulla fatica del vivere, è il sacrificio della mamma che si sveglia di notte perché il bimbo piange”: mi fa pensare che il cilicio se lo metta di notte, quindi lei si sveglia per il dolore; ma contemporaneamente mi fa pensare che le sensazioni che le dà il cilicio fanno per lei da sostituto anticompensatorio per una maternità che probabilmente desidererebbe intensamente ma che lei stessa si è negata (il “bimbo che piange” sarebbe la sua coscia sofferente per il cilicio; da notare che la coscia è fisicamente prossima al punto di uscita del bambino durante il parto).

Riassumendo: l’Opus Dei l’ha trasformata in un essere folle, un automa umanamente devastato, con una sessualità “zombie”/masochistica verso sè stessa e con un’invidia distruttrice verso la sessualità altrui.

Per tutto questo, lei si sente inconsciamente “forzatamente e orribilmente morta dentro” (intendo “forzata” dal lavaggio del cervello che le deve aver fatto l’Opus dei), quindi, come per “mettere il suo orribile dolore fuori da sè”, lei si oppone a che gli altri decidano di por fine alla loro esistenza quando non la sopportano più: è un modo per far provare il più a lungo possibile agli altri il “dolore orribile della morte da vivi” che prova lei stessa autoinfliggendoselo quotidianamente.

Domando a Kaworu: secondo te ho esagerato, o sono fuori strada?

Ffrank

Non ho titoli adeguati a certificare quanto scrivi, ma secondo me la tua e’ un’analisi perfetta.
Da piccolo, quando avevo 10-11 anni, a seguito di un incidente stradale sono stato ricoverato in un ospedale infantile per 15 gg. Al tempo non era ammessa la presenza dei genitori ed il personale era composto per lo piu’ da suore.
La superiora (caporeparto) era UGUALE alla Binetti, anche nell’espressione facciale. Era un mostro di severita’, insensibilita’ e durezza: e’ stato un inferno, ho sofferto piu’ per le condizioni di detenzione che per l’incidente vero e proprio che avevo subito.
Non so perche’ ma ho pochi ricordi della mia infanzia ma questo mi e’ rimasto, si e’ fissato in maniera INCANCELLABILE.
Mi chiedo se organizzazioni malate come OP, se non avessero il patrocino della ccar, quanto potrebbero restare in piedi prima che vengano chiuse d’autorita’ ?

Federico Tonizzo

@ Ffrank:
Mi dispiace molto per la tua disavventura in ospedale con quella superiora.

D’altra parte ti posso dire che ho conosciuto nella vita delle ragazze/donne che avevano frequentato qualche scuola diretta da suore, e tutte me ne hanno parlato in termini disgustati, anche se tali suore non facevano parte dell’Opus Dei. Credo sia la rimozione della sessualità che le rende acide e cattive. Che gli istituti religiosi, in particolare quelli delle suore, siano perlopiù dei manicomi (in cui però non si viene curati ma si viene fatti impazzire), è attestato anche dal romanzo drammatico “Storia di una capinera” di Giovanni Verga.

Riguardo all’Opus Dei, penso che effettivamente senza il sostegno della ccar sarebbe ben presto perseguita come vengono perseguite ad esempio le sette che maltrattano e sfruttano i loro adepti dopo aver loro “lavato il cervello”; inoltre sarebbe probabilmente perseguita per qualche attività criminosa tipo corruzione, ricatto o altro.

Considerazione finale. A volte quelle sette “psicoreligiose” che concentrano i propri adepti in luoghi anche ampi ma circoscritti e li fanno vivere lì in “comunità” propinando loro illusioni su un qualche radioso futuro, ma in realtà sfruttandone il lavoro, hanno dei metodi per sfavorire il loro rendersi conto della situazione in cui si sono cacciati e ribellarsi o fuggire: uno di questi metodi è il riempirli di impegni per tutto il giorno e farli dormire poco la notte, in modo che siano perennemente stanchi e inebetiti, proprio come automi incapaci di ribellarsi, ma capaci solo ad eseguire ordini.
Ebbene: lo sguardo della Binetti spesso mi ricorda lo sguardo assente, folle, stanco, perso, inespressivo, fisso, allucinato, duro e “zombie” di una persona che da sempre dorme troppo poco: e forse dorme poco, e anche male, proprio per via della tavola di legno e del cilicio impostile dall’Opus Dei, e da lei accettati perchè, come detto sopra, sono l’antisurrogato della rimozione della sua sessualità.

Sandra

I concetti “accattivanti” come “libertà personale”, “principio di autodeterminazione”, “rifiuto dell’accanimento terapeutico” sono esattamente quelli a cui ha fatto ricorso il grande amico dell’opus dei, e percio’ della Binetti, Karol Wojtyla. Binetti dovrebbe spiegare perché quello che si è potuto concedere al papa non va bene per il fedele. Abbiamo una classe politica e un clero piuttosto attempato: sarà interessante nei prossimi anni poter seguire il loro fine vita. Cosi’ oltre ai cattolici divorziati, ci saranno anche quelli che chiederanno di andare alla casa del padre (dopo aver frequentato a lungo quella del papi non ci si stupirebbe piu’ di tanto).

Oltre a quello che ha detto Marino c’è il fatto che prima di questo decreto i medici di Medicare (l’assistenza di base, non per i ricchi insomma) non potevano parlare di alternative, rischiavano la denuncia: ora sono liberi di paragonare gli effetti di un intervento chirurgico a una terapia del dolore, a parità di prognosi, dando al malato la scelta.
E adesso i repubblicani sono in una situazione imbarazzante: come convincere il proprio elettorato, quello anziano e povero, che sapere e scegliere della propria pelle è un male??

Paolo Garbet

Beh a me ogni volta che vedo la Binetti, o la sento parlare, viene voglia di suicidarmi. Perciò sia coerente con se stessa e se ne stia zitta e rinchiusa da qualche parte.

Batrakos

Una come la Binetti mette bocca sulle scelte dello Stato sovrano Usa…davvero i clericali mettono bocca ovunque, è più forte di loro.
Immagino quanto interesseranno ad Obama questi pareri; penso che non ci dormirà la notte pensando a ciò che dice la Binetti…vabbè che là c’è gente come la Palin, la quale addirittura potrebbe anche vincere le future elezioni presidenziali: non è che siano messi meglio.

Ffrank

La Palin… non ci posso pensare! La democrazia e’ il “meno peggio” che siamo riusciti ad inventare come sistema di governo, certo che anch’esso ha le sue belle aberrazioni (e noi italiani abbiamo un bel laboratorio che produce mostri).

Volo alto

Che democrazia è la nostra?
Quando persone con le nostre idee, razionali,liberali,tolleranti.umaniste, non trovano obiettivamente un partito decente di riferimento?
Destra,sinistra,centro, è tutto uno strofinarsi, prostrarsi,prostituirsi,ammiccare,stisciare alle sottane dei preti?

Sal

Per essere coerenti dovrebbero prima eliminare la legge sull’aborto che uccide una vita che sta nasce non proteggere a tutti i costi una vita già finità.

Ma la coerenza non è dei politici incoerenti e lecconi o lecchini servi di una religione inventata.

Painkiller

Secondo te a cosa stanno puntando con:

– legge 40 ( che tenta di introdurre il concetto di concepito come soggetto di diritto)
– imposizione delle associazioni catto-talebane nei consultori
– campagne mediatiche tese alla demonizzazione dei medici non obiettori e delle donne che scelgono la IVG
– ecc ecc

Stanno lavorando su tre fronti:
– l’introduzione del reato di feticidio
– l’obbligo di gravidanza (sia con la ri penalizzazione dell’aborto sia reintroducendo le tasse fasciste su chi non ha figli)
– l’obbligo di accanimento terapeutico

+ Sovrappolazione + Miseria + Disperazione = + Ignoranza = + superstizione = gente ancora più facile da manipolare

Vogliono tornre ai bei tempi 15 figli, 7\8 aborti spontanei causati dal fisico spossato e un po’ di figli morti durante infanzia e adolescenza per le privazioni.

POPPER

Obama mi sta sorprrendendo assai, la fine dlela discriminazione dei gay e l’inizio del rispetto per tutti coloro che in fin di vita soffrono e vorrebebro morire dignitosamente senza accanomenti terapeutici e torture varie, di cui i catto politici come la Binetti, Sacconi, Giovanardi, Frattini ec…ec… sonio gli apologi e inquisizionisti boia che in Italia ci vogliono torturare.

Southsun

Obama ha finalmente fatto una cosa giusta e sacrosanta.

In quanto alla gaBinetti: stringa il cilicio, tiri lo sciacquone, spruzzi il deodorante e vada al diavolo.

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