Arborea (OR), giro di prostitute in comunità gestita da prete

I carabinieri, dopo lunghe indagini, hanno scoperto un giro di prostituzione all’interno della Comunità Il Samaritano di Arborea (OR), gestita da don Giovanni Usai e specializzata nel recupero di detenuti. A prostituirsi dentro la struttura erano almeno 5 donne nigeriane, tra i 20 e i 30 anni. Don Usai, che è anche cappellano del carcere di Oristano, è stato messo agli arresti domiciliari, accusato di non aver esercitato il dovuto controllo sui detenuti in affidamento. Non solo il giro di prostituzione andava avanti dal 2005 con conseguente via vai di estranei che, sostiene la Procura, il parroco non poteva non notare. Lo stesso sacerdote è accusato di aver preteso una prestazione sessuale da una nigeriana nel 2009 in cambio della sua assunzione a tempo indeterminato, che le venne concessa permettendole di regolarizzare la sua posizione in Italia. In manette anche Eze Alphonsus, trentacinquenne nigeriano che prendeva parte degli introiti delle prostitute per controllare che non venissero scoperti i loro traffici. Un’altra persona coinvolta per favoreggiamento si è data alla fuga.
Il vescovo di Oristano, mons. Ignazio Sanna, in una nota si dice “dispiaciuto” e “sorpreso” ed esprime “vicinanza nella preghiera” al sacerdote incriminato, esprimendo “solidarietà e paternità” e invitando alla preghiera per il “confratello che in questo momento sta soffrendo”. I collaboratori di Usai non credono alle accuse e anzi parlano di complotto ordito contro il sacerdote e la sua comunità.

Valentino Salvatore

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21 commenti

FSMosconi

Ironia della sorte: la comunità era gestita da don Giovanni… 😆

Diocleziano

Come sono cadute in basso ‘ste pu††… : bazzicare coi preti!

POPPER

Solo prostituzione? A questo punto si potrebbe sospettare di tutto ed è bene fare anche ipotesi più audaci sul prete a cui andrebbe automaticamente tolto il grado di capellano e spretato al più presto.

Non si può contesualizzare, il capellano ha commesso dei reati gravissimi e deve pagare con il carcere e sanzioni pecuniarie, ma nemmeno più da ocnsiderare prete, ha ceduto volontariamente e deliberatamente all’immoralità del peccato secondo i canoini di comportamento sacerdtotale, quindi, da considerarsi senza più gli onori dell’altare e meno che mai canonizzabile.

Federico Tonizzo

“A questo punto si potrebbe sospettare di tutto ed è bene fare anche ipotesi più audaci sul prete a cui andrebbe automaticamente tolto il grado di capellano e spretato al più presto.”
Concordo. E il prete andrebbe anche messo in galera.

Southsun

Io sono della zona e la cosa puzza di bruciato.

Ho idea che o Don Usai sia stato incastrato oppure che abbia perso la testa per una delle prostitute, con quello che ne consegue tra ricatti e richieste di favori. Trovo difficile che possa aver fatto quello di cui è accusato sapendo benissimo di aver i poliziotti in casa ogni giorno a tutte le ore. Se è vero, oltre che pappone è pure stupido.

In tutti i casi, è una storiaccia vergognosa che fa il paio con quella di Don Marco Dessì del 2006.

Il vescovo di Oristano dovrebbe solo tacere ed andare a nascondersi, visto che non ha speso una sola parola per quelle disgraziate.

Paul Manoni

3 gradi di giudizio. Staremo a vedere! 😉
Certo e’ pero’, che per essere una comunità di recupero, il fatto che ci si potesse prostituire liberamente al proprio interno, la dice davvero lunga su chi la gestiva.

Clair de Lune

Probabilmente il pretonzolo ha cercato di “recuperare” alcune cose sane della vita…

Alla sua maniera, s’intende.

faber

Non sarebbe il primo caso. Mi viene in mente quanto successo qualche anno fa a padre Fedele qui a Cosenza. Montarono una caciara enorme, con una suora che lo accusò di stupro ,accuse che tra l’altro furono costruite talmente male da risultare subito false. Nonostante ciò la curia prese durissime posizioni nei suoi confronti. In realtà padre Fedele è solo un frate francescano mooooolto “eccentrico” (e uso un eufemismo), amante del calcio e delle belle donne, ma in definitiva una persona onesta che gestiva una comunità di recupero per tossicodipendenti che faceva girare diversi quattrini che facevano gola a qualcuno. Lo stesso vescovo che fu così duro nei suoi confronti fu poi sospettato (non conosco la sua attuale posizione giudiziaria) di essere complice nello squallidissimo affare della casa di cura a Serra D’Aiello. A volte è vero che la chiesa si “depura”, ma dei suoi pezzi migliori!!!

Volo alto

L’importante che si procedesse ad un uso corretto dei condom , secondo le ultime disposizioni papali!

Federico Tonizzo

Vedere “I papi e il sesso”, di Eric Frattini. Da 2000 anni non è cambiato niente.

Rothko61

Era cappellano del carcere… perché metterlo agli arresti domiciliari? Doveva essere abituato a star dietro alle sbarre…

Emanuele

…mi commuove il supporto del vescovo alle prostitute sfruttate…

Alessio

Vedere anche “La croce della Chiesa” di Karl-Heinz Deschner. Sottotitolo “Storia del sesso nel Cristianesimo”.

luigi

non solo colle prostitute, ma pure negre! ;))))) (chiedete a licio gelli)

ignazio

Avviso: sarò provocatore e antipatico (come sempre)

Si legge: “Lo stesso sacerdote è accusato di aver preteso una prestazione sessuale da una nigeriana nel 2009 in cambio della sua assunzione a tempo indeterminato, che le venne concessa permettendole di regolarizzare la sua posizione in Italia.”

Ieri in un tg è stato intervistato un lavoratore Fiat di Pomigliano, alla domanda cosa ne pensasse dell’accordo ha risposto “Ho famiglia e il mutuo da pagare”.
Da notare che gli accordi che la Fiat sta imponendo sono palesemente anticostituzionali, questa gente oltre rovinare se stessi, distrugge la democrazia italiana.

Se è vero, trovo abbia più dignità la nigeriana; almeno lì c’è un colpevole che può finire in galera, Sergio Marchionne no.

P.S. naturalmente non sto prendendo le difese del prete.

ANCIA LIBERA

IL FRATELLO CHE STA SOFFRENDO ??? IN GALERA DEVE ANDARE E RIMANERCI !!!!

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