Il comune di Vigodarzere, in provincia di Padova, da ora permetterà di spargere le ceneri dei defunti cremati, senza doverle conservare in urne o al cimitero. Lo rende noto Il Mattino. Con una recente modifica al regolamento di polizia mortuaria, Vigodarzere è uno dei primi comuni veneti che recepisce la legge regionale di quest’anno in materia. Quindi sì alla dispersione sia in aree private, previa autorizzazione dei vicini, che pubbliche, anche se lontani dai parchi per bambini. Permessa anche la dispersione nelle acque, ma non vicino a case, approdi o imbarcazioni. Approvato un registro comunale dove lasciare disposizioni sul trattamento delle ceneri.
Da poco anche a Venezia è possibile disperdere le ceneri, ma solo in laguna, mentre a Padova non è ammessa la dispersione.
Valentino Salvatore
Un po’ alla volta… come le ceneri, andrà in cenere anche il monopolio clericale sulle esequie.
E’ il commento perfetto!
@bismark
….con il suo profittoso BISENESS! Hai dimenticato la parte più “sostanzionsa” dell’AFFARE pretesco! 😎
Cioè, decidono anche cosa devi farne delle ceneri?! Questa proprio mi mancava. Per fortuna sono di Venezia!
Ciao anch’io abito a Venezia!!
“Cioè, decidono anche cosa devi farne delle ceneri?!”
Pensa che le ceneri dei defunti cremati sono in realtà solo i residui non volatili delle ossa e dei sali minerali che costituivano il corpo, sminuzzati e racchiusi in un recipiente.
Mono male che nessun clericale si è ancora intromesso a dettar legge sull’anidride carbonica, sull’azoto, sul vapore acqueo eccetera (derivati dalla combustione della parte organica del corpo defunto, nonchè dell’ebollizione dell’acqua che lo costituiva al 75% circa) che se ne vanno per il camino durante la cremazione e si disperdono seguendo semplicemente il vento! 😉
Tonizzo
Potassio! Buono per concimare i campi!
@ Alfonso:
Certo, le suddette ceneri, contenendo potassio e anche altro, sono teoricamente usabili come concimi; però occorrerebbe fare attenzione, perchè tali ceneri sono essenzialmente ossidi di metalli alcalini e alcalino-terrosi, che quindi alcalinizzerebbero un po’ il terreno, quindi potrebbero essere usate soprattutto per le piante alcalofile; in ogni caso non si riuscirebbe a concimare grandi estensioni di terreno, vista la limitatezza della quantità di ceneri ottenibili da un singolo cadavere.
Durante le scuole medie un insegnante ci aveva raccontato che in passato qualche prete usava piantare le sue verdure nel cimitero, perchè lì crescevano bene trovando molto concime. E non occorreva che avessero radici fino a 2 m di profondità, poichè alcune sostanze volatili provenienti dalla decomposizione batterica del cadavere si diffondono in tutte le direzioni, quindi anche verso l’alto, e possono venir intercettate da altri batteri o dalle radici delle piante come sostanze nutritive.
Hai presente anche i “fuochi fatui”? Sono composti del fosforo e altro, provenienti dalla decomposizione del cadavere, che si incendiano spontaneamente a contatto con l’ossigeno dell’aria; interessante la relativa pagina di Wikipedia, che dice che una volta alcuni ritenevano che i fuochi fatui fossero la dimostrazione dell’esistenza dell’anima, ma aggiunge che Luigi Garlaschelli e Paolo Boschetti li hanno riprodotti senza coinvolgimento di anime 🙂
“Approvato un registro comunale dove lasciare disposizioni sul trattamento delle ceneri.” cioè non accettano i registri in cui puoi lasciare disposizioni su te stesso in punto di morte, ma sì quanto sei defunto.
piccoli passi per un paese più laico e civile
una sola osservazione: “sì alla dispersione sia in aree private, previa autorizzazione dei vicini”
mi sembra un po’ ridicolo: prima di disperdere le ceneri nel proprio giardino occorre fare il giro del vicinato chiedendo di firmare un nulla osta?
Immagino sia una di quelle norme prive di sanzione: se si disperdono le ceneri senza aver avvisato i vicini, fa niente
Hai ragione. Prova a immaginare la situazione tragicomica che verrebbe a crarsi se i vicini, successivamente interpellati, esprimessero un parere contrario. Devi raccogliere le ceneri disperse? 🙂
Tu pensa quando arriverà il giudizio universale: “e dio dovrà andare a ricercare le ceneri sparse per il mondo e ricomporle per giudicare…………………….” 8)
La sacralità del corpo umano è un retaggio cattolico – mi si passi il termine – duro a morire.
Qual’è – chimicamente parlando – la differenza tra la cenere di una sigaretta e quella di un corpo umano combusto?
E la prima non viene tranquillamente sparsa senza chiedere il permesso ai vicini di casa?
Più che di sacralità del corpo parlerei di superstizioni legate alla morte ed ai morti.
Di fatto questa penso che sia la grande ragione che spinge avanti le religioni: la paura della morta e il non sapere accettare la propria finitezza. Su moltissimi altri argomenti ho avuto la possibilità di confrontarmi con amici credenti (chiaramente non cattotalebani) e a volte sentirmi persino dire di avere ragione, questo invece è un tabu assoluto!
Il ridicolo non muore mai.Peccato!
Accompagnerà i nosrti legislatori e burocrati anche nella tomba, pardon, nelle ceneri!
Qui con sta roba siamo ancora all’anno zero. Pensate che nei paesi del nord europa dove la cremazione è una pratica corrente da decenni, han dovuto risolvere il problema delle otturazioni dentali che creavano seri problemi di inquinamento atmosfrico per via dei metalli pesanti presenti nell’amalgama. Da alcuni anni hanno risolto il rpoblemi estraendo i denti otturati ai cadaveri prima di essere cremati. Una roba del genere nel nostro Stato pontificio sarebbe roba da interrogazioni parlamentari, leggi speciali, commissioni di odontoiatri, comitati etici per la salvagurdia dei molari, oppure con un vero e proprio testamento biologico per i denti! Interverrebbe pesantemente anche l’Accademia Pontificia del dente del GIUDIZIO! 😆
@Alfonso
Tenuto conto delle quantita infinitesime di metalli pesanti contenuti nella dentatura anche la
piu’ rabberciata,e del numero annuo di cadaveri cremati,penso che onestamente
questo sia solo l’ennesimo esempio di “seri problemi” creati solo dalla fantasia distorta
di qualcuno.
Basta pensare ai residui di metalli pesanti contenuti,malgrado qualunque selezione,nei rifiuti
eliminati negli inceneritori,o quelli dispersi nel fumo di un incendio,specie di un
edificio industriale,cosa che non e’ certo infrequante ovunque.
Sarebbe come attribuire alle sigarette,oltre ai loro gravi danni reali,anche un contributo
sostanziale all’effetto serra .
E se uno, zitto zitto, le ceneri le disperdesse “abusivamente”, senza preoccuparsi di lacci e lacciuoli? Mi piacerebbe sapere cosa accadrebbe in quel caso (già praticabile sull’intero territorio nazionale, senza contare i mari e le acque interne più o meno correnti). E’ prassi comune disperdere nell’ambiente sostanze ben più nocive dei resti d’un cadavere carbonizzato, e non mi risulta che ciò dia luogo a reprimende particolarmente gravi. Anzi, il più delle volte non dà luogo ad alcuna reprimenda, in assoluto. Dunque, è possibile che “il vicino” ci avveleni senza troppo clamore con qualsiasi emissione, ma guai se concima l’orto con i resti del padre defunto e sterilizzato dal fuoco. Molto ragionevole.
Eh eh già immagino la polizia che viene a controllarti a casa il contenitore per vedere se ci sono ancora dentro le ceneri!!! 😀 Una volta constatato che è vuoto si potrebbe gridare al miracolo, come fecero trovando il sepolcro di gesù vuoto!!!
Chissà che casino il giorno del Giudizio Universale.
…una domanda che non vuole essere polemica: la dispersione di ceneri può essere in qualche modo nociva della salute(ovviamente non del morto :-))?
Io ho lasciato scritto (per i miei eredi) che alla mia morte desidero essere cremato e che le mie ceneri vegano disperse in qualche luogo opportuno (montagna, mare, fiume). C’è qualche difficoltà in tutto questo? Qualcuno sa rispondermi?