Vaticano: motu proprio del papa, arrivano norme anti-riciclaggio

Con la legge 127, Benedetto XVI ha emanato tramite motu proprio nuove disposizioni per adeguare il Vaticano alle normative internazionali contro il riciclaggio di denaro, come primo passo per poter entrare nella white list, che comprende stati in linea con gli standard.
La nuova norma impone controlli su tutte le somme che transitano in Vaticano e istituisce per questo una Autorità di Informazione Finanziaria (Aif), organismo che comminerà anche delle sanzioni amministrative. Col motu proprio si colpiscono la tratta di persone, la vendita di prodotti falsificati, il contrabbando, la manipolazione del mercato, il traffico illecito di rifiuti e il contabbando. Tra le pene previste, reclusone fino a 12 anni per riciclaggio, anche 15 anni per terrorismo ed eversione, ma anche da 6 mesi a 4 anni per malversazione ai danni dello Stato e da 1 a 6 anni per truffa e abuso di informazioni privilegiate.
Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, nega che ci sia “direttamente” una relazione tra il sequestro dei 23 milioni di euro dello Ior depositati su un conto del Credito Artigiano (Ultimissima del 20 dicembre) e la stretta sancita dal papa con questa normativa, che entrerà in vigore tra tre mesi. “Diventa impensabile che si verifichino inconvenienti come quello” in futuro, chiarisce Lombardi, “perché l’informazione è reciproca e le procedure saranno più precise”.

Valentino Salvatore

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24 commenti

bismarck

Voglio proprio vedere chi farà rispettare questo motu proprio, la stessa magistratura vaticana del caso degli omicidi di Alois Estermann sua moglie Gladys Meza Romero e la giovane guardia Cédric Tornay?

robby

è ma ci sono tre mesi,e trenta danari,si possono sempre cambiare,no..ììì–ìììbuon anno popper,è anche a tutti i simpatizanti,e membri del uaar.PS SIAMO PICCOLI,MA CRESCEREMO

Cartman666

Bene bravi, clap clap applausi! Ma… che ne direste se magari cominciaste a rispondere sulle rogatorie dei magistriati italiani, senza falsificare documenti?
Sul caso Gea/Moggi o sul caso Anemone ad esempio?

Sandra

Il fatto che le nuove misure non riguardino soltanto la banca vaticana, come si pensava, ma l’intera struttura amministrativa della Santa Sede testimonia della volontà di Ratzinger di cogliere l’occasione per una grande operazione di trasparenza in linea con gli standard nordici. “Si eviteranno errori motivo di scandalo”, commenta Lombardi.

L’unico rischio è che la “struttura italiana” riesca lentamente a smosciare il rigore delle norme. I precedenti non mancano. In Germania – ad esempio – per ottenere fondi pubblici le diocesi devono pubblicare il loro bilancio. In Italia il Vaticano ha ottenuto con il nuovo concordato che le diocesi pubblicassero soltanto l’uso dei fondi dell’8 per mille, ma non l’inventario dei propri beni e delle loro attività economiche. Non è una differenza da poco.

da Il fatto quotidiano del 31 dicembre 2010

Diocleziano

Direi che più che ”motu proprio” è stato ”obtorto collo” al fine di uscire dalla lista degli stati c@naglia. Le patetiche dichiarazioni di ieri del sig. lombardi: sembrava che i loro traffici siano sempre colpa di qualcun altro che fa di tutto per indurli in errore.

Ciccio

ma certo è sempre colpa di qualcun altro (magari mosso o tentato dal demonio), loro sono solo dei teneri agnellini innocenti che sono stati aggirati a causa del loro troppo fidarsi del prossimo…

Otzi

“Soldi, cul e siori i fa quel che i vol lori” diceva mio nonno…
Il Potere del Vaticano si basa solo sul capitale di ricchezza materiale tra i più alti del mondo e per di più senza il controllo di un’etica sociale democratica condivisa. Pertanto questo dio non smentirà mai il suo solo vicario sul profumo dei suoi soldi!

Stefano Grassino

Secondo la C.I.A. sotto le spoglie di un certo “Enrico” si nasconderebbe il Rag. Mario Rossi detto la “mano longa” dello I.O.R. in quanto il nostro amico terrebbe contatti con i vari paradisi (non quelli di dio) fiscali di mezzo mondo.
Dietro il complotto di cui parla Bismarck ci sarebbe la sua mano così come dietro quasi tutti i misteri che legano il Vaticano agli episodi più oscuri degli ultimi quarant’anni.
Individuo dotato di una intelligenza molto superiore alla media, si sarebbe cammuffato da “Enrico delle ultimissime” per depistare le polizie di mezzo mondo, con risultati, a quanto facilmente si comprende, più che lusinghieri.

Flavio

Un’authority nominata dai controllati, suppongo! Berlusconi fa scuola.

Puntano solo ad entrare in whitelist e allargare il giro d’affari!

Paul Manoni

Se non hanno smesso di ripulire i soldi con la lavatrice dello IOR dopo Calvi e Sindona, non penso che lo faranno adesso dopo il “Motu proprio” di Palpatine. 8)

Da oggi e per i prossimi 3 mesi, quanti traffici si possono ancora nascondere sotto i tappeti del Vaticano? 😉

Che senso ha l’istituzione di una LORO agenzia che vigila sui LORO conti??? 😯

“Col motu proprio si colpiscono la tratta di persone, la vendita di prodotti falsificati, il contrabbando, la manipolazione del mercato, il traffico illecito di rifiuti e il contabbando”

…E per tutti gli altri reati, c’e’ MasterCard scommetto!?!?! 😆

crebs

Il Papa riconosce pubblicamente che, malgrado quanto scritto da giornalisti “più realisti del re”, le normative dello IOR erano da paradiso (fiscale).
Come avviene in tutti i campi (vedi le nuove norme di collaborazione con la giustizia civile nei casi di violenze sessuali) le nuove norme servono solo a fare da schermo, a far finta di rispettare regole civili.

Mauricius Tarvisii

Ma qualcuno che argomenti perché sarebbe solo uno specchietto per le allodole c’è? Mi piacerebbe approfondire la faccenda, visto che mi sono già occupato in passato di beghe vaticane e simili.
Non linkatemi Turco, che dice che è tale perché non sarà applicato (ovvero perché è uno specchietto per le allodole, ma perché?), grazie.

Paul Manoni

L’isttuzione di una LORO autorità, che vigili e faccia LORO da garante, per i LORO movimenti bancari e dei LORO amici, mi sembra già un buon motivo per sospettare del nuovo Make-up dello IOR.

Mauricius Tarvisii

Non mi sembra azzeccato come ragionamento: è come dire che la magistratura italiana non è attendibile nel giudicare gli italiani solo perché italiana…
C’è qualche link su qualcuno che abbia approfondito VERAMENTE la faccenda nel merito? Grazie

Paul Manoni

Se ti fidi tu di uno che viola la legge con la stella da sheriffo attaccata in petto…Io non penso che sia “salutare”, essere al tempo stesso controllato e controllore. Ci vedo qualcosa di malato, di storto e di cattivo gusto.
Se circolano pochissimi link in merito (dopo 1 giorno e mezzo stai ancora cercando), e’ un motivo aggiuntivo per subodorare storture.

Volo alto

Mi chiedo cosa abbiano a che fare questi esseri schi fo si con gesù cristo, ammesso che i vangeli, cosidetti canonici, abbiano credibilità?

andrea pessarelli

IOR . Turco: cambiare tutto per poter far meglio quello che non si poteva più fare.

Il Vaticano sarà l’unico paese ostentatamente totalitario a entrare nelle “white list”.
Pubblicato il 31/12/2010

Nota stampa di Maurizio Turco, deputato radicale.

La decisione papale di sottoporre il vaticano e gli enti della santa sede interessati ad una legislazione antiriciclaggio è stata accolta unanimemente con favore dai commentatori che hanno potuto esprimere la propria opinione attraverso i mezzi di informazione. L’unica voce critica, quella radicale, con l’unica eccezione del quotidiano Terra, è stata messa a tacere. Senza nulla togliere alle qualità giornalistiche e tecniche, ed in alcuni casi anche ad una oggettiva autorevolezza in materia, va sottolineato che hanno sottratto alle loro stesse analisi –ancora una volta unanimemente – alcuni dati di contesto oggettivi che fanno la differenza.

La questione era ed è lo IOR e la IOR va circoscritta, tutto il resto è aria fritta.

Perché lo IOR? Non solo per i fatti cosiddetti noti, ovvero Sindona-Calvi per restare ai cadaveri eccellenti (senza dimenticare, ma per motivi opposti, Ambrosoli), fatti che noti lo sono molto parzialmente. E i fatti non sono noti perché la Santa sede ha sempre invocato l’articolo 11 del Trattato clerico-fascista, per evitare che la magistratura italiana potesse indagare su episodi criminali di interesse della Repubblica italiana. Lo ha fatto e continua a farlo.
Forse da aprile non lo farà più. Forse.

Perché lo IOR? Nessuno ha avuto la perizia di sottolineare qual è il suo oggetto sociale: “Scopo dell’Istituto è di provvedere alla custodia e all’amministrazione dei beni mobili ed immobili trasferiti o affidati all’Istituto medesimo da persone fisiche o giuridiche e destinati ad opere di religione o di carità.” Per la realizzazione di un simile scopo non c’è bisogno di avere una legge antiriciclaggio: basta appoggiarsi ad una banca di un qualsiasi paese in cui vi siano adeguate normative antiriciclaggio.

Perché lo IOR? Prendiamo ad esempio l’ultima vicenda, quella che ha portato i magistrati romani a sequestrare 23 milioni di euro per violazioni delle norme antiriciclaggio. Se ci fosse stata l’attuale legislazione vaticana, non ci sarebbero stati i controlli previsti per le transazioni provenienti da paesi che non hanno norme antiriciclaggio e la transazione sarebbe passata come una comune transazione tra due conti della stessa banca di un paese con una legislazione antiriciclaggio. Non è un paradosso: con la legge antiriciclaggio il vaticano potrà essere ancora più utile ai Sindona e ai Calvi di oggi (purtroppo la magistratura non ha potuto appurare se quanto affermato dal pentito Francesco Marino Mannoia – la mafia riciclava i soldi attraverso la banca del Vaticano – fosse o meno vero: la magistratura non chiede nemmeno la rogatoria: tanto il Vaticano la nega! è la spiegazione.)

Ma quello che fa più specie nel catalogo delle omissioni – umanamente comprensibili, per carità! – è quello di evitare accuratamente di analizzare il contesto.

Nello Stato città del Vaticano il Capo dello Stato – unico detentore del potere legislativo, esecutivo e giudiziario – promulga la legge antiriciclaggio; nomina i membri dell’organo di controllo finanziario indipendente; nomina i membri di gestione e controllo delle istituzioni finanziarie; nomina i giudici; può bloccare in qualsivoglia momento un processo ed avocarsi qualsiasi decisione.

Probabilmente nemmeno la Corea del Nord ostenta in maniera così spudorata, istituzionale, legale l’essere un paese totalitario retto da un monarca assoluto.

Conosciamo l’obiezione: il Vaticano non è uno Stato come gli altri ma risponde alla necessità di garantire la libertà di azione delle gerarchie cattoliche.

A questa obiezione rispondiamo che sebbene non si possa pretendere che una confessione religiosa sia governata secondo principi democratici è altrettanto improponibile che una istituzione civile accetti che un paese totalitario – solo perché espressione di una confessione religiosa – possa partecipare ad azioni in cui il connotato della trasparenza, del controllo, della democrazia è essenziale.

Peraltro eccepire una “eccezione religiosa” in materia rischia di annientare l’istituzione civile che l’accetta e la confessione religiosa che la reclama. Ma comprendiamo: gli affari è evangelicamente noto che non sono del regno di Dio, ma nel regno degli uomini sono pur sempre affari.

Tutto questo non interessa agli osservatori politici, ai giornalisti, ai tecnici che hanno somministrato al popolo la buona novella che il Vaticano non renderà più servigi alla criminalità politica e comune (tacendo ed evitando di reclamare che siano resi pubblici quelli sin qui resi).

Noi riteniamo invece che queste informazioni siano oggettivamente essenziali alla vita civile del nostro paese e soprattutto dovute ai tanti fedeli cattolici, ed ancor più cristiani, che lo abitano. E a tutti i decisori civili, politici e tecnici.

Federico Tonizzo

Il fatto che solo ora il Vaticano si dia “norme antiriciclaggio”, significa che ammette che prima riciclava alla grande! 👿
Ma secondo me continuerà a riciclare. La cosa migliore sarebbe annettere militarmente il Vaticano e tutti suoi beni immobili alla Repubblica Italiana, prelevare dallo IOR anzichè fare “leggi finanziarie” a nostro danno per i prossimi anni, e mandare preti, suore, cardinali, vescovi e papa a coltivare i campi: http://rossoshocking.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/63837/6316056.jpg

Pier

Qualcuno ha notato le uscite di Lombardi, stile: “così non potranno più approfittarsi di noi”?
Ah ah! Sembra di vederli, questi poveri piccoli ingenui pretini di campagna, vittime dei cattivoni che si approifittano della loro cassetta delle offerte! Patetico.
Di base, credo che il Vaticano stia cercando di rifarsi una verginità: Ratzinger è molto attento a concedere, o fingere di concedere, quel minimo per non rischiare di perdere troppo consenso popolare (vedi la pagliacciata sul profilattico), pur restando ancorato all’ortodossia più becera.
Buon anno a tutti!

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