Lecce, don Lodeserto condannato per truffa

Un anno e quattro mesi di reclusione per truffa aggravata ai danni dello Stato per don Cesare Lodeserto, già direttore del centro Regina Pacis e assistente dell’ex arcivescovo di Lecce e presidente della Conferenza episcopale pugliese Cosmo Francesco Ruppi. Lo ha sentenziato il giudice monocratico Silvio Maria Piccinno il 14 dicembre. Due anni e quattro mesi chiesti dal sostituto procuratore Imerio Tramis, ma intanto uno dei due reati era caduto in prescrizione e sono scattate le attenuanti. Oggetto del contendere, più di 500mila euro di finanziamenti a favore del centro di permanenza temporanea (cpt) per immigrati clandestini a San Foca in Melendugno (LE), gestito dal parroco. Soldi erogati dal ministero per le Pari Opportunità per un programma di assistenza a donne che si erano uscite della prostituzione, chiamato “Ali Nuove”. Ma di questi, circa 230mila sarebbero stati introitati indebitamente per spese non effettuate: come un corso di taglio e cucito costato 80mila euro, che però non si è mai svolto, o altre voci legate alla gestione, al personale e al materiale prodotto.
Assolto Donato Palladino, ex guardia di finanza e uno dei responsabili della contabilità del centro, per non aver commesso il fatto in quanto, come argomentato dai suoi difensori, agiva sempre sulla base delle disposizioni del religioso. Don Lodeserto vive dalla fine del 2007 in Moldavia, a Chisinau, dove è stato inviato dall’arcivescovo ora emerito Ruppi in missione fidei donum. Lì gestisce altri centri della fondazione Regina Pacis.

Valentino Salvatore

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34 commenti

andrea pessarelli

lode, serto… una volta si addicevano a cesare, ora non più

Federico Tonizzo

Cesare Lodeserto IN GALERA AI LAVORI FORZATI! 👿
E indagare se l’arcivescovo Ruppi lo ha fatto “imboscare” di proposito in Moldavia perchè magari sapeva delle indagini in corso su Lodeserto!

Cesare

Ho avuto la “fortuna” di avere il prete in questione come insegnante di religione durante la scuola media.
Bastava vedere il sadismo con il quale metteva il suo piedone sul tuo se stavi seduto scomposto per capire che razza di uomo fosse.
Ricordo che questa sottospecie di uomo è stato anche condannato per maltrattamenti nei confronti degli immigrati ospitati nei centri da lui gestiti.
Ora fa la bella vita in Moldavia grazie a quell’altra personalità “illustre” che abbiamo avuto a Lecce come vescovo

Paul Manoni

“Ultima cena”, ma a quanto pare, il magna-magna continua da 2000 anni! 😉

Grande decisione quella del Ministero delle Pari Opportunità, di affidare la gestione di un cpt e di concedere finanziamente ad un prete…Sarei curioso di sapere cosa ci faceva con i soldi che truffava allo Stato!

Federico Tonizzo

Anche io sarei curioso di sapere cosa ci faceva con i soldi che truffava allo Stato!

Cesare

Tanto per fare un esempio, il soggetto girava per Lecce con una moto di grossa cilindrata

Paul Manoni

…Per tutto il resto c’e’ “Mastercard” insomma. 🙁

Volo alto

Gli immigrati sono una risorsa, per la chiesa, naturalmente!

Federico Tonizzo

Anche per le aziende che li sfruttano come schiavi, tra l’altro mettendoli in concorrenza salariale con noi.

Alfonso

Da notare i nomi edulcoranti che i preti furbescamente utlizzano per le loro organizzazioni lucrose “regina pacis” “il samaritano” “incontro” “libera” ecc ecc. fanno molto strappalacrime

Paul Manoni

E quando invece le loro organizzazioni, devono colpire l’immaginario collettivo o far propaganda in modo aggressivo, ritroviamo…
“Legionari di Cristo”, “Militia Christi”, “Azione Cattolica”, ecc, ecc. 😉
Ho la sensazione che le cose se le studino a tavolino… 😯

Batrakos

Esiste poi ‘Comunione e Liberazione’ che associa le due tipologie di nomi, quella edulcorata (‘comunione’) e quella più militante (‘liberazione’); tra l’altro la seconda è abbastanza inquietante perchè, se si mescola la pentola fino al fondo, di fatto l’ostacolo verso la ‘liberazione’ che intendono loro sostanzialmente saremmo noi laici(sti) e liberi pensatori.

Auguri di buon anno per chi li gradisce!

Diocleziano

Batrakos,
e io che pensavo che ‘comunione e liberazione’ fosse un’ostia lassativa! Due in uno…

Batrakos

Ah ah ah Diocleziano…
Non ti far sentire troppo sennò gli dai lo spunto per fare ancora più soldi con un bel brevetto e la pubblicità: ‘Comunione e Liberazione, la vera ed originale particola lassativa by Luigi Giussani’, immagino lo spot…già che dicono che vogliono combattere l’analfabetizzazione religiosa quale migliore inizio del loro kulturkampf un’idea come questa!

Alfonso

non scrivete queste cose, perchè se ci legge qualche fedele di santa romana chiesa particolarmente stitico, potrebbe chiedere una doppia ostia al pretonzolo messucolo
😆

Roberto Grendene

questa e’ la sussidiarietà

lo stato paga organizzazioni ideologiche religiose già straricche, che rivendicano sempre piu’ soldi e controllo di settori nevralgici del nostro Paese (scuola, sanità, assistenza)

Diocleziano

E chiedere l’estradizione?

Di primo acchito avevo letto ‘rapina pacis’…

Alfonso

@diocleziano
😆 😆

stamane sei particolarmente blasfemo. doppia scomuniica tiè!

Paul Manoni

@Diocleziano
Sei mica andato tanto distane dalla realtà sai!! 😆

Markus

Mi sa che dalla Moldavia l’estradizione non c’è… che strano eh ? Proprio in Moldavia lo hanno dovuto mandare…

bismarck

Quando la scienza riuscirà a darci la vita eterna tutto questo sparirà.

Bisogna investire in ricerca, donate, se potete ovviamente, qualcosa alle associazioni SERIE che fanno ricerca, è un investimento nel futuro vostro e nostro e soprattutto contro la superstizione.

Un giorno queste notizie saranno un brutto e soprattutto vago ricordo di brutti tempi andati.

LA SUPERSTIZIONE NON PREVARRA’, LA SCIENZA E LA TECNOLOGIA VINCERANNO LA SFIDA.

BUON ANNO E BUON DECENNIO NUOVO A TUTTI.

Federico Tonizzo

Grazie! Buon anno e buon decennio nuovo anche a te!

marcigno

E su Ruppi? Niente? Un tempo si indagava su questo eminente prelato… Che fine hanno fatto le indagini?
Naturalemnte “prelato” deriva da “prelazione” …

Alfonso

@marcigno
Basterebbe guardare il volto di questo sant’uomo (che per molto tratti somiglia tanto al suo compagno di merenda napoletano Sepe), ma anche del suo sottoposto Lodeserto per convincersi che la teoria del Lombroso è una scienza corretta, esatta, precisa.

Alfonso

Il cognome del prete avrebbe suggerito più che altro un vacanza forzata di qualche anno a spalare sabbia nel deserto del Sahara, piuttosto che inviarlo in “missione” in moldavia. Ma si sa, il Dio dei cattolici perdona tutto, tranne gli UOMINI LIBERI E ONESTI!

Diocleziano

È sempre la stessa prassi, sia per i pedofili sia per i truffatori: delocalizzare!

Carmine

” Fin da quando il mondo aveva per viventi i figli di cristo e di santa romana chiesa, era in voga a tutti quanti che la truffa ed il latrocinio nei confronti del prossimo e delleIstituzioni statali era solo dei chierici e dei suoi fedeli, come se non fusse peccato ma dono divino”: in conseguenza, il povero don Lodeserto non ha fatto altro che applicare la regola di santa romana chiesa del gran Pontefice. Che bravo giudice quello di Lecce, magari di queste sentenze se leggessero una al secondo, almeno per dieci anni.

POPPER

la sua è l’ennesima truffa da parte di alcuni preti cattolici, quella vera e alla grande è la truffa di stato che regala soldi a palate alla chiesa catotlica apostolica romana, a cura dell’attuale governo e parlamento.

quadriag

In Moldavia a Chishinau Don Cesare passa le sue giornate dal Lunedi’ al Venerdi’ da mattina fino ad orario di chiusura nella sede del Consolato Italiano come informale facente funzioni di vice ambasciatore, cooptato dall’ambasciatore a fare da tramite con la locale comunita’ di imprenditori italiani residenti, nonche’ con molti locali richiedenti visti.
Insomma non ha ovviamente nessuna funzione ufficiale, ma e’ proprio come se la avesse, e’ l’armeggione numero uno del consolato, attivissimo nel rendersi utile a tutti, e nello stesso tempo ad informarsi su cosa fai e non fai perche’ poi possa diventare tu utile a lui (e forse agli affari privati dell’ambasciatore, che altrimenti perche’ mai lo lascerebbe spadroneggiare?)
Entri e chiedi una informazione e Don Cesare te la da al posto dei funzionari regolari del consolato. Pare un impiegato modello, attivissimo!
Finche’ altri italiani non te lo spiegano bene non ti viene proprio da credere che il tizio in questione non sia un funzionario del ministero degli esteri, ma un latitante!

Cesare

Grazie per queste informazioni che non conoscevo.
Roba da vomito…

Giuseppe C.

Ma Lodeserto, in Moldavia, il servizio di missionariato laido continua a svolgerlo con l’ausilio di “qualche parente” o e’ da solo?

Ci vorrebbero dei Giornalisti (e la polizia giudiziaria) per verificare se le informazioni riferite da quadriag rispondono al vero.

In Italia i giornalisti che hanno a che fare coi preti si comportano da addetti stampa del Vaticano. Senza alcuna vergogna.
Ora non so se, quantomeno, il TgrPuglia ha dato la notizia della condanna a meta’ dicembre;
di sicuro ieri il corrispondente da LECCE ha dato la parola all’attuale vescovo di Lecce che si e’ lanciato in un’auto celebrazione sulla bonta’ caritatevole degli uomini di chiesa.
… che grazie alla Provvidenza riescono ancora a dare aiuto ai poveri…

Vorra’ dire che i bravi preti leccesi avranno un po’ di lavoro extra col prossimo crack del comune di Lecce, cosi’ sagacemente amministrato da diversi lustri da uomini, e donne, di una destra filo clericale quanto mai.

MAI una parola su quanto danaro dalle casse comunali finisce nelle capienti tasche dei preti [—>il vasto e misterioso capitolo degli Oneri di urbanizzazione secondaria ( http://www.uaar.it/uaar/campagne/oneri/ )].

Dalla lagazzettadelmezzogiorno.it del 15 Dicembre 2010:

[…] La pena invocata era di due anni e quattro mesi per ognuno degli imputati.
Da un lato l’intervenuta prescrizione per due capi di imputazione, dall’altro la concessione delle attenuanti generiche e l’esclusione dell’aggravante del danno patrimoniale di rilevante entità, hanno influito nella riduzione della pena a carico di don Cesare.
[…]. Amen.

P.S. Buon Anno a tutti frequentatori del sito.

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