Fabio Garagnani, deputato PdL, ritiene che le famiglie e gli studenti che scelgono scuole non statali “sono in condizioni di grave svantaggio economico rispetto alle altre famiglie”; ha quindi lanciato una campagna d’opinione per promuovere una legge che garantisca un finanziamento a tutte le famiglie che mandano i loro figli nelle scuole materne ed elementari paritarie. La notizia è riportata da L’Unità. La proposta di Garagnani, oltre a incontrare l’opposizione del centrosinistra, ha suscitato perplessità anche in esponenti della Lega, temendo che le regioni, competenti in materia di politiche scolastiche, possano essere scavalcate da una legge statale.
Daniele Stefanini
Fabio Garagnani. Un passato nella Democrazia Cristiana, un presente in Forza Italia poi PDL.
Il 20 luglio 2010 ha presentato una proposta di legge per l’abolizione del valore legale della laurea. Era membro della VII commissione – Cultura, Scienze e Istruzione e coordinatore cittadino del PDL bolognese (!!!). Ora e’ componente commissione permanente Giustizia.
Questa la sua attività svolta in Parlamento: http://www.camera.it/671?shadow_deputato=300441
Per come la vedo io, il passo che va dal finanziamento diretto degli studenti che scelgono di frequentare istituti paritari privati, all’istituzione diretta di “Faith school” finanziate dallo Stato, e’ brevissimo. La scuola deve essere libera, democratica e laica. Fine del discorso.
Nel 2001, all’indomani della formazione del Berlusconi bis, Garagnani promosse un’iniziativa di delazione di massa dei professori che parlavano male di Berlusconi in classe. Mise a disposizione un numero di telefono (che chiamai per autodenunciarmi) dove chiunque poteva fare la spia al proprio professore.
Lo ha fatto anche il quotidiano “Libero” con i Finiani, mettendo i prima pagina i nomi dei “traditori” del regime berluscotico, con tanto di e-mail per far esprimere la contrarietà dei loro elettori. 😉
Articolo 33 della Costituzione Italiana:
“Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, SENZA ONERI PER LO STATO”.
Norma già ampiamente disattesa, come del resto buona parte della Costituzione stessa!
@volo alto
Costituzione?
Dove? Quando? Perchè?
La proposta di legge n° 552 del 2008 del Gargagnani (in complicità con nientepopodimenoche’ Gabriella Carlucci), riguardante i luoghi di culto, prevedeva che a qualsiasi centro culturale religioso, tra le religioni NON riconosciute dallo Stato (cioe’ quella islamica, per dirla in breve, visto che a quella era rivolta principalmente), ne venisse vietato categoricamente, l’istituzione di scuole in questi centri. Prevedeva inoltre che i suddetti centri culturali, per statuto, dovessero riconoscere i valori espressi nella Costituzione, compresa la libertà di culto.
Tutto abbastanza comprensibile, se non fosse che alle religioni pienamente riconosciute dalla Stato, questo divieto o questi riconoscimenti della Costituzione, non ci sono!
Ergo, una legge anticostituzionale, che è finita in fondo al water come la credibilità della sculettante soubrette.
Questa zonca rifatta è la stessa starnazzante gallinaccia che voleva insegnare fisica delle particelle a Luciano Maiani.
Ovvio che il suo compare di strada sia un zazzoi come Gargagnani. Chi si somiglia si piglia.
Il motivo per il quale molte leggi (per fortuna!!) finiscono nel WC, eì perche’ la Costituzione Italiana, a prescindere dal chi, dal come, dal quando e dal perche, e’ stata ben scritta e va difesa a spada tratta. E’ sostanzialmente l’ultimo baluardo che mantiene ancora in vita certi valori, in questo paese dimenticato dal buonsenso. 😉
La strategia è ormai chiara ed il cerchio si chiude con questa proposta di legge:
1°) distruggere la scuola pubblica (già fatto)
2°)finanziare le scuole paritarie (- già fatto- 90% cattoliche, ricodiamolo)
3°)pagare le famiglie che mandano i loro figli alle paritarie. (ultima tappa)
Risultato esodo in massa dalla scuola pubblica scientemente distrutta dal progetto criminale vaticano e ricorso in massa alle scule paritarie cattoliche. L’indottrinamento con i soldi dello Stato italinano (pontifico) è servito!
Si salvi chi può.
Esatto!
Con questo intervento di Garagnani se non altro si va subito al sodo, senza tanti giri di parole… il che dà la misura di quanto si senta libera di dire ciò che veramente pensa questa classe dirigente, sicura di non destare troppo scandalo.
Basta pensare al tipo di ‘scandalo’ denunciato dalla lega,
Scuole private?
Ve le pagate.
Come riassumere in poche parole un concetto così tanto vero e non compreso! *-*
E la scuola pubblica dovrebbe essere gratuita completamente (dall’iscrizione ai libri di testo), pagata con le tasse, così come accade in Finlandia (Paese leggermente più avanzato sotto ogni campo del nostro).
Se si accetta l’esistenza di scuole private, e parlo ora di scuole private in senso lato non solo di quelle confessionali, l’attribuirne i costi alle famiglie, soluzione a prima vista più logica, apre ad un alto rischio: che si alimentino progressivamente scuole ad altissimo costo, ma anche ad altissimo livello sia chiaro, in cui possono accedere solo determinate fasce di censo, con qualche eccezione magari di sporadiche borse di studio. Affiancato dalla progressiva erosione della scuola pubblica questo scenario potrebbe davvero limitare l’accesso alla cultura non su base di merito ma di censo (le borse di studio sono sempre un’eccezione minima se si estendessero troppo si riproporrebbe il problema del finanziamento) e creare una sorta di immobilismo sociale e culturale ove i ragazzi che hanno accesso all’elite culturale vengono sempre e solo dalle stesse famiglie dell’elite economica, e questo oltre ad essere ingiusto alla lunga sclerotizza il Paese.
A questo quadro si aggiunge però quello che le scuole private qua in Italia sono quasi tutte confessionali cattoliche (e non di alto livello) per cui ogni intervento dello Stato a favore dei suoi utenti favorisce quelli che spesso sono veri e propri diplomifici (oltre che portatori di una cultura di parte) e che nulla hanno a che vedere con le scuole private di cui nel precedente capoverso, dunque finanziarle viola secondo me la neutralità dell’istruzione.
Moltiplicare le scuole private ideologiche sarebbe però oltremodo assurdo, e per motivo di costi/benefici, e per la piega strumentale che al sapere verrebbe dato.
Io sarei per la sola scuola pubblica, ma capisco che ad oggi non è fattibile e che la mia opinione sia discutibile.
Ma si dovrebbe perlomeno distinguere tra scuole private d’elite (su cui ci dovrebbero essere interventi economici a sostegno di chi ha merito indipendentemente dal reddito familiare) e scuole confessionali (che dovrebbero essere integralmente pagate dagli utenti) sulla base della valutazione e della lettura dei programmi. Ovvio che se poi alcune scuole religiose insegnano a rispettare la legge religiosa prima di quella civica (penso in primis alla shariah delle eventuali scuole musulmane) esse vanno abolite d’imperio.
Ma questa serie di provvedimenti assai complessi mi spinge a tornare a valutare l’ipotesi più semplice e lineare: puntare ed investire prioritariamente sulla scuola pubblica magari da rivedere seriamente (anche se qualsiasi serietà coi politici che abbiamo è un’utopia) in modo da renderla al livello di scuole più prestigiose e impedirne l’esodo, cioè l’esatto contrario di quello che fa il governo come ha detto Alfonso alle 9,27 il cui intervento condivido.
Ma lo scopo del Belusconisconismo-cattolico è esattamente restringere l’accesso all’istruzione ed i posti di lavoro “buoni” alle fascie catto-ricche della società.
Che poi l’OCSE dimostri ogni anno che le masdre cattoliche italiane sfornino gli studenti più ignoranti d’Europa è un altro paio di maniche.
Ammetto candidamente che i miei eventuali figli li manderò alla scuola privata svizzera (per le lingue fatte fin dalle primarie, l’alta qualità dell’insegnamento e perchè vorrei che conoscessero anche quella parte delle loro radici)… ma non pretendo certo che lo stato paghi per me.
Painkiller, concordo in pieno su quel che dici, aggiungo che è normale e comprensibile mandare i propri figli in un istituto privato di qualità per garantire loro un’istruzione ed un futuro, ma così secondo me non dovrebbe essere -ovvero ci vorrebbe una scuola pubblica concorrenziale come qualità a quella privata- perchè altrimenti si favorisce chi ha i soldi per farlo, oppure si costringe gente a sacrifici enormi per garantire l’istruzione e così facendo si limitano ulteriormente i consumi per ovvie ragioni di bilancio familiare.
Il problema è a monte, non riguarda le comprensibili e rispettabili scelte individuali, ma in primis quello della qualità dell’istruzione pubblica, che invece sta venendo scientemente smantellata e già da prima del Berlusca anche se il suo governo ci sta mettendo il carico
il problema è che la maggior parte degli italiani manderebbe il figlio alla scuola privata per avere un somaro laureato.
non per, come dici tu, garantirgli un’istruzione di qualità superiore.
E’ vero Kaworu.
La mentalità del pezzo di carta a tutti i costi per il proprio figliuolo anche dove non la merita (tanto per la mamma ogni figlio è sempre un genio, magari incompreso)…poi spesso sono gli stessi che si lamentano che l’Italia va allo sfascio.
Noi italiani (mediamente) siamo così: pronti a fare i moralisti finchè si deve fare la morale agli altri ma molto pronti a derogare quando bisogna farla su noi stessi.
Questa proposta di Carognani va nella direzione auspicata dal vaticano di creare una nuova generazione di politici cattolici: togliere mezzi alla scuola pubblica e arricchire quella privata vuol dire innanzitutto impoverire qualitativamente e numericamente i ‘laici’. Definirli infami è poco!
Garagnani si preoccupa dello “svantaggio” economico…
ok, allora dovrebbe battersi prioritariamente affinché lo stato paghi la retta della scuola privata a famiglie indigenti, rom, con casi sociali
per me non lo farà, perchè la scuola privata (materne ed elementari) esistente nel nostro paese e’ e vuole continuare ad essere elitaria, senza extracomunitari, senza handicappati, per benestanti e naturalmente ideologicamente orientata sul fronte cattolico
sarà un caso che a Bologna una scuola privata cattolicamente orientata ha rifiutato l’iscrizione al figlio di un criminale?
sarà un caso che a Bologna una scuola privata cattolicamente orientata ha ancora classi femminili?
Scuola Laica Libera Pluralista !Sono valori Liberali e Socialisti.Come potremmo portarli avanti
quando esiste un papa che li vede come fumo negli occhi.?La libertà Religiosa non è certo una conquista e una concessione dei religiosi ma della cultura della tolleranza e dell’umanesimo Laico come è quella della Scuola Libera e Pluralista .Ultimo aspetto quado tocchi le Religioni sul portafoglio……………………….!
Mi sento economicamente svantaggiato perché vorrei comprarmi una Ferrari ma non ho abbastanza soldi, ma domani andrò la concessionario la compro e poi chiederò allo Stato di finanziarmi l’acquisto.
Interessante come ragionamento:lo stato toglie i soldi dalla scuola pubblica per darli alle famiglie che mandano i figli alla scuola privata. Sostanzialmente i cittadini pagano le tasse che vengono in parte restituite per pagare un privato che svolga un servizio che dovrebbe fare lo stato con i soldi provenienti da quelle medesime tasse…quasi inquietante l’idiozia della gente che da il voto a certi personaggi!
L’equazione è semplice: più fondi (diretti e/o indiretti) alle scuole private equivalgono a meno fondi (diretti e/o indiretti) alle scuole pubbliche. Particolarmente in considerazione delle politiche di ristrettezza imposte ai conti pubblici nel loro complesso.
Non riesco proprio a comprendere i finanziamenti alle scuole private. C’è un servizio pubblico e (si spera) di qualità in grado di assorbire tutta la richiesta, giusto? Allora il ricorso al medesimo servizio in forma privata è solo una scelta voluttuaria ed i “capricci” si pagano di tasca propria.
Potrei comprendere dei finanziamenti solo se il pubblico non riuscisse a coprire la richiesta (ad esempio le scuole dell’infanzia, almeno qui in Veneto mi pare che gli asili pubblici scarseggino) o se si trattasse di corsi specialistici (e dal valore riconosciuto, “strategici” per la società, non di certo un corso che insegni a pettinare le bambole con una saldatrice a filo o un progetto di ricerca sul sesso degli angeli) che il servizio pubblico non offre, comunque solo su base temporanea e a condizione che lo stato si impegni a mettere in piedi un proprio servizio equivalente e non che si vada avanti per decenni ad usare il privato come “toppa” ad un buco in un settore strategico come l’istruzione.
Dall’articolo 33 della Costituzione Italiana:
se qualcuno (opposizione? presidente della repubblica?) si impegnasse a far rispettare la nostra Costituzione, questo dovrebbe bastare per mettere a tacere il ragliare di questi (dis)onorevoli individui.
Purtroppo so che per loro la Costituzione è solo carta straccia e se ne fregheranno altamente, come han sempre fatto, con la complicità di buona parte dell’opposizione e con i silenzi del presidente della repubblica.
PROPOSTA INCOSTITUZIONALE!!!
NAPOLITANO AVVALLERA’ ANCHE QUEST’ALTRA “P0RCATA”????????? 👿
E’ una domanda retorica, immagino.
Certo che lo è… 🙁
Da “Spinoza.it”….
“Morgan ha scritto una lettera a Napolitano per riavere la figlia…Il Presidente ha firmato anche quella.” 😆
Prossima puntata:
“In seguito al successivo affidamento della figlia a Morgan, Asia Argento ha scritto una lettera a Napolitano per riavere la figlia … Il Presidente ha firmato anche quella.” 🙂
Terza puntata:
“La figlia, stufa dei due genitori, ha scritto una lettera a Napolitano per chiedere poter andare a vivere da sola… Il Presidente ha firmato anche quella.” 🙂
Quarta puntata:
“Una zia della figlia ha scritto una lettera a Napolitano (…). Il Presidente ha firmato anche quella.” 🙂
ALTRO FILM:
L’UAAR ha inviato a Napolitano una lettera e una bandiera UAAR a seguito degli avvenimenti durante le celebrazioni del 20 settembre 2010… Il Presidente non ha nemmeno risposto.” 🙁
Anche coloro che possiedono uno yacht devono sostenere spese non indifferenti, e si trovano quindi fortemente svantaggiati rispetto agli altri. Diamo i soldi anche a loro.
Questo e’ l’url corretto dell’articolo dell’Unita’:
http://www.unita.it/italia/deputato-pdl-soldi-a-chi-va-scuole-private-1.263311
Il Venerdì di Repubblica – 24 dicembre 2010
Curzio Maltese
PERCHE’ LA CHIESA SOSTIENE IL GOVERNO DEL BUNGA BUNGA
Il silenzio dei media, come sempre, accompagna le manovre politiche del Vaticano anche in questa crisi, il disperato tentativo da parte delle gerarchie di salvare il berlusconismo. Non è solo omertà e antica consuetudine a non criticare la Chiesa, a destra e ormai a sinistra. […]
Si tagliano i fondi alla scuola pubblica, ma non le sovvenzioni, peraltro incostituzionali, alle private.
La propaganda berlusconiana non lascia passare giorno senza scagliarsi contro gli sprechi, le troppe assunzioni di insegnanti, i troppi stipendi pubblici che si mangiano tutte le risorse per l’istruzione. Nessuno ricorda a Berlusconi, Tremonti, Gelmini e ai sottostanti direttori del Giornale e di Libero che il più grande spreco della scuola pubblica negli ultimi vent’anni è stata l’assunzione di massa di ventimila insegnanti di una materia facoltativa, la religione cattolica. Ovviamente realizzata sotto il governo Berlusconi.
Che cosa pretende allora la Chiesa dal vecchio berlusconismo al tramonto? Altri favori, altri privilegi, fino a che dura.[…]
Io, Paolo Garbet, che scelgo di girare in Ferrari, sono in posizione economicamente svantaggiata rispetto a chi va in giro con la Panda, in quanto mi ritrovo pieno di debiti. Sollecito perciò una legge che mi finanzi in modo adeguato e mi rimetta alla pari come sarei stato se avessi comprato la Panda. E sbrigatevi che non ciò neanche i soldi per la benza.
Siamo su scherzi a parte?
No, siamo in un vero incubo. Però non un incubo onirico, ma un incubo reale.
@Batrkos
Concordo. Io vorrei che l’Italia avesse un’istruzione pubblica di eccellenza proprio per evitare il crearsi di caste e poter vedere emergere i migliori.
Purtroppo NON è mai stato così.
Io parlo bene l’inglese perchè la mia famiglia me lo ha fatto studiare privatamente. A scuola il livello di insegnamento delle lingue estere era osceno. Testi obsoleti e mal fatti, completa assenza di esercitazioni al parlato, ecc.. il tutto unito a personale docente che non và oltre a “the cat is on the sofa” e “how much does it cost”.
Sto facendo colloqui per assumere nuovo personale e c’è da dare la testa nei muri. Che vengano dalle private o dalle pubbliche non fà differenza: il livello di conoscenza dell’inglese è osceno, in molti casi anche l’italiano è carente…. e parliamo di gente che come “diploma” ha perito turistico in lingue o il liceo linguistico!!!!!!!!!!
Riguardo ai candidati che stai esaminando, suppongo che il motivo della loro equi-ignoranza risieda nel fatto che la scuola pubblica è da tempo in via di demolizione, mentre quella privata è solo un diplomificio che sforna deliberatamente ignoranti a caro prezzo facendosi pubblicità con il fatto che nella scuola privata “passano tutti” e creando così, nei genitori dei ragazzi, la convinzione che la scuola privata sia “efficace”.