Lo scienziato italiano Giorgio Parisi è stato da poco insignito del premio Planck per la fisica, prestigioso riconoscimento assegnato tra gli altri a Einstein, Bohr, Heisenberg e finora solo a due italiani prima di lui: Enrico Fermi e Bruno Zumino. Parisi ha lavorato con Nicola Cabibbo nel campo della fisica delle particelle, approdando alla meccanica statistica e alla teoria della complessità; “il Planck è un premio, se si può dire così, alla carriera. Ne sono ovviamente fiero e non me l’aspettavo”, ha dichiarato in un’intervista rilasciata ad Antonio Gnoli su la Repubblica del 31 dicembre. Nella stessa intervista lo scienziato risponde a domande su vari aspetti del lavoro di uno scienziato: il legame tra scienza e realtà, fisica e biologia, il rapporto con l’etica e con Dio. “C’è un’etica professionale: non affermare cose false sapendo che sono false. …..Io ad esempio non ho mai lavorato né lavorerei a un progetto militare”, ha dichiarato Parisi. E alla domanda “Lei crede in Dio?”, ha risposto: “Dio per me non è neanche un’ipotesi.”
Daniele Stefanini
Ma come? Si è pure rivelato. Abbiamo le tavolette della Legge. Ci ha mandato suo figlio per riscattarci. Abbiamo il suo vicario in Italia. Ci vuole davvero tanta malafede per ignorarlo e persino negarlo. Chi nega Dio nega l’uomo. Ha ragione Frattini: gli atei sono una minaccia per il potere e la società. Al bando, al rogo.
Egregio Sig. Sergio,
non so se lei sta sherzando oppure no. Ad ogni modo quello che lei sta dicendo è reato di discriminazione religiosa ed incitazione all’odio, che per la legge italiana è punibile.
Lei può essere rintracciato sia tramite la e-mail che ha fornito al sito che tramite il suo indirizzo IP.
Si azzardi ancora una volta a dire frasi del tipo “gli atei sono una minaccia per il potere e la società. Al bando, al rogo” ed andrò immediatamente a denuncirla alla polizia postale.
@massimo: il commento di sergio è una palese battuta!!! Chiamasi ironia!!!
Meglio dei troll !!! Così si inizia bene la giornata !!!
@Massimo
E’ un commento ironico quello di Sergio. 😉
Per me è più ironica la risposta di Massimo!
E adesso a Zichichi chi glielo va a dire ?
🙂 🙂 🙂
Zichihi la carriera la fa sull’inginocchiatoio, non certo tra i laboratori, ergo sai che gli frega <_<…
pecunia non olet
Beh, come vogliamo chiamarlo uno scienziato che non prende in considerzione dio, nemmeno come ipotesi?….Ateo?!?!?
Ops!…Mi e’ scappato! Speriamo che gli illuminati teologi de noialtri non se la prendano! 😉
io direi agnostico
o almeno e’ il mio essere agnostico che mi non mi fa prendere nemmeno in considerazione affermazioni incomprensibili
Ma non e’ l’agnostico quello che non si espime in mancanza di prove?
Se gli mancano delle prove, avra’ un atteggiamento dubbioso, si porrà delle domande, cercherà qualche evidenza o quantomeno delle ipotesi se le farà no?…Parisi invece non si fa’ nemmeno quelle ! 😉
@ Roberto Grendene
Quindi, in sostanza sei ateo… almeno per come l’intendo io. Si può essere atei sulla base dell’intima convinzione che dio esiste solo come modo per tacitare la paura della morte (è il caso mio, come di tanti altri), ma anche sulla base di una riflessione razionale che porta ad escludere qualsiasi possibilità di verificarne l’esistenza (se ho capito bene, il caso tuo, come di tanti altri). Nella sostanza non cambia molto… anche perchè l’una posizione non esclude l’altra.
Per quello che mi riguarda, come primo punto della mia agenda, vorrei che avvenisse quello che recita un vecchio detto Toscano: “chi vuole dio se lo preghi, chi vuole il prete se lo paghi.” Soprattutto la seconda parte è quella che considero la più importante. Sistemata quella, sistemati il 90% dei nostri problemi.
io direi ateo…a tutti gli effetti
Scala di Dawkins docet! 😉
1) Teista forte. 100% di probabilità di Dio. Nelle parole di C. G. Jung, “io non credo, io so”.
2) Probabilità molto alta ma non 100%. Un teista di fatto. “Non posso saperlo per certo, ma credo fermamente in Dio e vivo la mia vita nell’assunzione che lui esista”.
3) Più del 50% ma non molto alta. Tecnicamente agnostico ma propende verso il teismo.”sono molto incerto, ma tendo a credere in Dio”.
4) Esattamente 50%. Completamente agnostico ed imparziale. “L’esistenza e l’inesistenza di Dio sono esattamente equiprobabili”.
5) Meno del 50% ma non molto bassa. Tecnicamente agnostico ma incline all’ateismo. “Non so se Dio esista ma tendono ad essere scettico.”
6) Probabilità molto bassa, vicina allo zero. un ateo di fatto.”non posso saperlo per certo ma credo che Dio sia molto improbabile, e vivo la mia vita nell’assunzione che lui non esista.”
7) Ateo forte. “So che non esiste nessun Dio, con la stessa convinzione con cui Jung sa che ce n’è uno”.
Se Parisi afferma: “Dio per me non è neanche un’ipotesi”, si pone come ai punti 6 o 7. Quindi Ateo a tutti gli effetti. 😉
@Manoni
Tanto Dawkins che altri autori analoghi fanno notare che “sapere” che Dio non esiste
e’ altrettanto stupido che “sapere” che esiste.
Se esistessero le prove che esiste saremmo tutti devoti,se esistessero quelle che non esiste saremmo tutti atei,e in entrambi i casi il probelema non esisterebbe.
Non esistendo nessuna prova ragionevole semplicemente una persona intelligente
non crede in Dio come non crede nella befana,nei fantasmi o nel sarchiapone.
O forse qualcuno fa l’ipotesi,la semplice ipotesi,che befana e sarchiapone “possano”
esistere ?
Molto bella questa scala di Dawkins! Io posso collocarmi diciamo al punto 6. Non credo in Dio perchè non ho prove scientifiche convincenti della sua esistenza, e neppure qualche indizio, e non sono di quelli che credono senza prove.
Paul Manoni, io non credo in alcun dio delle dottrine religiose tutte, nè in quello delle filosofie, o fantasie del pensiero non mio. Non so quindi dove pormi nella graduatoria perchè il termine ateo è la deprecata antitesi di tutte queste e come tale se queste non ci fossero non esisterebbe neanche questo termine ateo.
Non voglio aver nulla a spartire con quello che queste stupide, equivoche, ma più che altro insignificanti parole vogliono, dai due fronti, mettere in opposizione. Io ho fiducia nella Realtà della Natura e credo in ciò che razionalmente esperisco istante per istante come conveniente per il mio bene e di coloro che amo e che incontrando non ho motivo di nuocere, nè voglio. Quanto al “problema” morte, cerco di avvicinarmi relazionandomi in armonia con la Natura.
@Laverdure
Infatti secondo Dawkins ed altri, il pesniero Ateo (7) e’ sostanzialmente irrazionale, quanto il pensiero del teista (1). Questi si esprimono a prescindere, in “assenza di prove certe”. Negano o affermano, sulla base di una non conoscibilità o comunque di una non dimostrazione certa di un’eventuale esistenza o inesistenza. E’ sulla base di una questione di “probabilità” che si propende per un pensiero Agnostico teoricamente, ed Ateo nella pratica e nella vita di tutti i giorni. Le probabilità che dio possa esistere infatti, sono così basse, che molti Agnostici, per non essere considerati dubbiosi, “ne carne ne pesce”, o per affermare con forza la contrarietà a chi invece si esprime con tanta faciloneria, si dicono sinceramente Atei. Sono certo che la maggioranza dei lettori presenti, si collocherà infatti al punto 6. 😉
@Lorenzo Galoppini
Te lo dico da amico. Fai un favore a te stesso. La prossima volta che capiti in libreria, metti nel carrello della spesa il libro di Dawkins dal titolo “L’illusione di dio”. 😉
@Otzi
Hai dettto bene. “se queste non ci fossero”. Però purtroppo il meccanismo multimillenario del credere in entità superiori, si e’ innescato ed e’ penetrato così tanto in profondità, che purtroppo ogni singolo essere umano e’ chiamato ad esprimersi, ad avere un’opinione o quantomeno a svilupparci sopra un pensiero.
E’ singolare che si parli di “natura”, perche’ e’ proprio nella natura umana che si e’ sviluppato il concetto di “divino”. E’ stato proprio il non essere stati in grado di rispondere a certe domande, che inevitabilmente ha portato l’essere umano, a formulare con esagerata facilità, le sue ipotesi sull’inspiegabile, finendo inevitabilmente per darsi risposte di comodo come “dio”, a tutti i suoi misteri. Immagina per esempio cosa doveva pensare l’uomo primitivo, quando vedeva un suo simile accasciarsi al suolo e non muoversi piu’, oppure vedeva un fulmine dal cielo, folgorare un suo parente. Era piuttosto ovvio, per il primo essere umano, darsi una risposta facile, come poteva essere l’idea di un essere superiore che disponeva della loro morte e della loro vita. Puoi biasimarlo? 😉
Dio e’ nato con l’insicurezza e con la paura umana.
Oggi, l’essere umano si e’ evoluto parecchio, ed a molte risposte di comodo date in fretta a furia e dettate dall’insicurezza, ha saputo rispondersi meglio o correggere ed affinare il proprio pensiero. La mia umilissima speranza, e’ che sappia rispondersi presto anche alle domande che ancora necessitano di chiarezza. 😉
Ateo, Agnostico, Teista, ecc, ecc, alla fine sono soltanto parole per definire il proprio pensiero, atteggiamento o condotta, riguardo a quelle domande.
La morte per l’uomo genera ancora insicurezza e paura, quindi tutti si raccomandano all’essere superiore affinche’ questa sopraggiunga più tardi possibile o non sopraggiunga affatto. Fai bene quindi ad avvicinartici in armonia con il naturale corso delle cose.
Un caro saluto a tutti e tre. 😉
In estrema sintesi, dio non è un fine ma solo un mezzo.
Che lo utilizzino i poveri di spirito, gli ingenui,gli incolti e così via, può starci, ognuno di noi nella vita usa delle stampelle, ma la tragedia vera è costituita dal fatto che questo fantomatico dio è usato per governare, per promuovere miseria, guerre, divisioni,intolleranza e quanto di più orribile la storia umana conosca!
MA DIO NON è QUELLO CHE STA SEDUTO SUL ROVETO ARDENTE =???
Sì, però essendo Dio non si è bruciato le chiappe.
Sarebbe ora di girarlo dall’altra parte e guarnirlo di patate…
E’ vero! Lo sappiamo tutti che del maiale non si butta via niente!!
Allora siete oggi arrivati da soli a stabilire chi è questo dio! Esattamente quello che scrive Manetone alcuni secoli prima dell’era volgare: nel tempio di Gerusalemme gli ebrei adoravano la testa di un maiale. Nihil novi sub Sole.
Io credo che Parisi NON sarà chiamato,con suo grandr dispiacere, nel cortile dei gentili perchè è sicuramente un ateo folcloristico
Ben detto, crebs. Benvenuti a razzolare in quel cortile saranno solo atei seri (tipo Cacciari o Severino, magari anche quella schiappa di Pera).
Vi siete dimenticati lo smilzobeso ateodevoto imbrattaFoglio. Mancava solo il porcettone che grufola nel truogolo per completare La Fattoria degli Animali.
Parisi non val bene una messa 😀
😆
“C’è un’etica professionale: non affermare cose false sapendo che sono false. …..Io ad esempio non ho mai lavorato né lavorerei a un progetto militare”
Purtroppo molti scienziati lo fanno!
E se fosse necessario farlo per non essere sterminati dal nemico? La legittima difesa è riconosciuta dalla morale cattolica: può significare anche uccidere (l’importante è l’intenzione: devo difendermi, non uccidere, se però ci scappa il morto non è colpa mia).
Caro Sergio, se continui così va a finire che ti prenderò sul serio anch’io.
(^_^): non si sa mai.
Sergio, qui il discorso si fa complicato, devi ammetterlo. La corsa agli armamenti che naturalmente andrebbe evitata, non la possiamo affrontare in due righe. Posso solo dire che personalmente non la amo ma non amo nemmeno i pacifisti con gli occhi foderati.
Caro Stefano, come dovrebbero essere secondo te i pacifisti ‘senza occhi foderati’… oppure lo sono tutti quanti? Io credo che pacifisti lo si è o non lo si è… altrimenti una qualche ragione per giustificare una guerra la si trova sempre. Come puntualmente è sempre accduto e continua ad accadere.
E’ inutile continuare a dire che la guerra è una ‘cosa sporca’ e poi armarsi per farla, per prevenire, ecc. ecc. Se non si rompe questa catena mostrando (e secondo me l’ateismo dovrebbe servire anche, e direi soprattutto, a questo) che da ogni guerra sono sempre usciti, e continuano ad uscire, solo sconfitti, la faida continuerà all’infinito.
Fino al botto finale.
@Gualerzi
Caro Bruno,si possono fare tanti discorsi edificanti e profondi,ma se qualcuno ti aggredisse per strada,e stesse per sopraffarti,e tu avessi la fortuna di trovarti sottomano un’arma (coltello,spranga ecc )e l’opportunita di usarla ,
cosa faresti ?
La getteresti via in segno di buona volonta e cercheresti di aprire un dialogo costruttivo ?
O faresti piuttosto come Grace Kelly in quel famoso film di Hitchock ?(Gli pianta un paio di forbici nerlla schiena!).
Nella vita,sia a livello individuale che collettivo,ci si tyrova spesso a dover fare scelte difficili,dove i facili cliche’ danno ben poco aiuto o sono addirittura nefasti.
@ Laverdure
Non capisco da dove ricavi i motivi per questa replica… dal fatto che apprezzo questo scienziato per le sue dichiarazioni? L’esempio che porti non credo comunque che abbia niente a che fare con la mia semplice considerazione: un conto è parlare di ‘progetti militari’, un altro reagire ad un’aggressione personale, eventi che tu invece poni sullo stesso piano. In ogni caso, su come la penso a proposito di ‘progetti militari’, sia pure indirettamente lo puoi ricavare dalla mia replica (in attesa di approvazione) a Stefano Grassino… col quale su questi temi ci siamo già ‘scornati’ da tempo immemorabile. Si fa per dire.
@Gualerzi
Eppure e’ semplice:io ho fatto un esempio a livello individuale,ma il discorso vale
nello stesso identico modo a livello collettivo.
Se una nazione viene minacciata ha il diritto di difendersi esattamente come un singolo,e per poterlo fare deve averne i mezzi,e deve averli preparati in precedenza,dato che una forza militare non si puo’improvvisare,sia per i mezzi
materiali sia per la capacita di servirsene,e quest’ultimo dettaglio riguarda non solo
il personale militare ma tutta quanta la popolazione.
Infatti senza governanti capaci di riconoscere l’ineluttabilita di una situazione qualora si presenti,e di assumersi la responsabilita di prendere provvedimenti estremi ma necessari,e un’opinione pubblica matura capace di accettare tali
decisioni,una forza militare difficilmente potra servire agli scopi.
Ne abbiamo avuto un degno esempio nel 38′ con la politica di “pace ad ogni costo” di Neville Chamberlain.
E ovviamente le debolezze di una nazione in questo senso non possono certo rimanere ignote alla controparte,che sara spinta ad approfittarne come fece
la Germania nazista.
E il pacifismo “strabico” degli attivisti occidentali attuali,tra cui Assange ne’ e’
il degno remake.
E pensare ,come sembrano fare tanti benpensanti,che le controparti attuali,come
l’islam integralista o il Nord Corea,,non si rendano conto delle debolezze dell’Occidente,non e’ una gran dimostrazione di furbizia,non ti pare ?
@Gualerzi
Dimenticavo:anch’io posso rispettare le dichiarazioni di Parisi,ma ci tengo a far notare che le dichiarazioni di scienziati “pacifisti” sono solo una delle due facce della questione.
Il famoso chimico Fritz Haber,premio Nobel per le sue fondamentali scoperte della sintesi dell’ammoniaca che aprirono la strada ai fertilizzanti sintetici,chiave della
lotta contro la fame,fu acceso sostenitore della armi chimiche nella Prima Guerra Mondiale.
Edward Teller,fisico di alto livello,fu acceso sostenitore dell creazione della bomba
all’idrogeno,mentre l’altrerttanto famoso John Von Neumann,di cui Odifreddi stesso sottolinea la genialita,pur criticandolo dal lato umano,
sosteneva addirittura l’utilita di una guerra nucleare “preventiva” !!!
Quindi vedi che certe scelte restrano difficili,anche tenendo conto delle opinioni di illustri personaggi.
Corrige:
..tra cui Assange,ne e’ il degno remake.
@ Laverdure
La mia posizione in merito – che so già non ti piacerà – la trovi, ripeto, nella replica a Stefano Grassino, ancora in quarantena.
Solo alcune considerazioni.
L’esempio solito della II GM che non si poteva evitare (cosa ovvia) non tiene nel conto che in sostanza altro non fu che la conseguenza della IGM, la quale si poteva evitare benissimo, mentre quei pochi pacifisti che l’hanno contrastata furono ben presto messi a tacere. I ‘sacri egoismi’ nazionalisti ebbero nettamente il sopravvento fino al punto di smantellare la stessa II Internazionale socialista (che naturalmente avrebbe dovuto essere sopranazionale). Di fronte all’ascesa del nazismo (conseguenza diretta delle sanzioni poste alla Germania dai ‘vincitori’) è chiaro che c’era poco da fare, Chamberlein o non Chamberlein.
In quanto allo ‘strabismo’ nei confronti di Islam o feroci dittature come Iran e Corea del nord, o si trova una soluzione ‘politica’ oppure tieni presente che quasti paesi dispongono di armi nucleari, o comunque intendono dotarsene. Pensi che di fronte a questa situazione (che non esisteva nei conflitti mondiali precedenti, salvo averne un ‘piccolo’ saggio con Hiroshima e Ngasaki, dove per altro le atomiche usate erano ben poca cosa rispetto alle armi nucleari costruite dopo) sia saggio un intervento militare?
In quanto al mettere sullo stesso piano la scontata reazione ad un’aggressioni personalie e ‘progetti’ militari’… continuo a pensare che non ci sia alcuna analogia.
Infine, ma perchè solo a sentir parlare di pacifisti tanti reagiscono come se fossero di fronte a poveri deficienti che non sanno capire la storia? Prova solo a pensare – senza l’obbligo di condividere, ci mancherebbe – che la si può ‘leggere’ anche diversamente con qualche cognizione di causa..
@Gualerzi
No caro Bruno,la II guerra mondiale si poteva evitare eccome,vi furono diverse occasioni per farlo senza uso reale della forza ma solo ostentandola.
Basti pensare al colpo di mano dell ‘occupazione della Renania,che Hitler stesso
sapeva essere un grosso azzardo,tanto che aveva dato ordine di ritirata immediata
in caso di intervento anglofrancese(le potenze chiave in Europa all’epoca.)
Ma il colpo al suo prestigio interno sarebbe stato gravissimo,forse fatale.
Invece,dice il famoso giornalista Shirer nelle sue memorie,gli basto’dare il via
all’operazione di sabato:non potendo cosultarsi con gli omologhi britannici,momentaneamente irreperibili per il weekend,i leader francesi non osarono intervenire da soli,e di fronte al fatto compiuto il “quieto vivere prevalse.
Bella figura,vero ?
Se tu non vedi l’analogia tra la saggezza di aprire un dialogo di fronte all’aggressione di un rapinatore (o maniaco),e quella di aprirlo con personaggi come Hitler,conoscendone,notare bene,le performances,fidandosi delle sue promesse,e affidando le possibilita di pace unicamente ad un pezzo di carta,come fece Chamberlain,temo proprio di non essere in grado di insegnartela.
Quanto ai pacifisti mi sembra che gli sfugga completamente un dettaglio lapalissiano:per fare la pace occorre che tutte le parti in causa la vogliano,per la guerra e’ sufficente la volonta di una sola delle parti stesse.
Cosi come gli sfugge il dettaglio che ,guarda caso,quella sara’ l’unica parte dove il
pacifismo e’ assente.
O ti risulta di movimenti pacifisti in Nord Corea ,Iran,Sudan ecc ?
@ Laverdure
Intanto ti segnalo che è comparso la replica che indirizzavo a Grassino.
Ho letto solo ora il tuo intervento delle 18.05 (era in quarantena?) e ci tengo subito a dire che per quanto mi riguarda gioco solo come ultima carta (e mi è capitato poche volte) il ricorso, per sostenere certe mie convinzioni, a personaggi più o meno illustri. Non è che non ne tenga conto, ci mancherebbe, c’è da imparare sempre e da tutti, e specialmente da chi può essere considerato un’autorità nel suo campo… ma non sosterrò mai la validità di una mia opinione sulla semplice base dell”ipse dixit’. Tra l’altro è anche questo secondo me un modo di essere ateo.
Quindi, se ho apprrezzato le dichiarazioni di Parisi… oltre naturalmente per quanto riguarda il suo ateismo… è perchè ha parlato di un’etica degli scienziati che ho sempre ritenuto fondamentale.
PS. Quando proprio non ne posso fare a meno, mi ‘rifugio’ nel citare Einstein, sicuro, almeno qui, di citare uno scienziato di qualche peso… e proprio in merito alla sua denincia dell’uso distorto che fu fatto delle sue straordinarie scoperte.
@Gualerzi
Un ultimo intervento poi chiudo per oggi,non voglio esagerare:
ti ricordo che a quanto mi risulta Einstein,pur non partecipando al progetto Manhattan,
al quale parteciparono del resto buona parte dei massimi fisici dell’epoca,Fermi,Bohr,Szilard,
Segre,era stato firmatario di una lettera a Roosevelt dove si sosteneva la necessita
di realizzare l’arma atomica contro il rischio che la Germania nazista la realizzasse per
prima.
Il fatto che tale rischio in seguito risultasse ingiustificato non toglie che Einstein stesso
giudicasse lecito l’uso di mezzi estremi in situazioni estreme.
@ Laverdure
Arrivo sempre a leggerre in ritardo le tue repliche.
IIGM. Dimmi se sarebbe stata necessaria se non ci fosse stato il nazismo (guarda che, a proposito degli esempi da te portati relativi a chi riteneva di ‘poterla evitare’… io non credo che sarebbe mai stato possibile)
Ma da dove è ‘sbucato’ Hitler? Certo ci sono anche tante altre cause dovute alla deriva autoritaria che stava contagiando l’Europa, ma se non avesse potuto sfruttare lo spirito di rivincita della Germania umiliata dai vincitori della IGM… e quella sì che si poteva evitare!… Hitler poteva scrivere tutti i Mein Kampf che voleva, ma avrebbe finito i suoi giorni o in prigione o in manicomio.
Detto questo, ci tengo a chiarire bene un punto. Non ritengo abbia molto senso formulare giudizi etici sul passato, anche quello recente… ma, COL SENNO DI POI, credo si possa, anzi si debba, fare di tutto per evitare conflitti che, ripeto, a mio parere (e qui dovrei fare un lungo discorso) ha sempre visto tutti perdenti, anche quanti stavano dalla parte ‘giusta’. Se non prende piede questa ‘verità’ – come dicevo a Grassino – non ci si fermerà mai. Fino a quando ci si fermerà tutti.
@ Laverdure
Per quel che può valere a questo punto di una discussione che ha già chiarito le rispettive, e discordanti, posizioni, ci tenevo solo a precisare un punto. Mi riferivo all’Einstein che, sconcertato dalle conseguenze dell’impiego dell’arma atomica, si sente, se non colpevole, coinvolto suo malgrado in un meccanismo di cui non si sa a cosa può portare. O, per altro verso, che si sa benissimo.
Certamente gli atei possono avere un’etica pensiamo a Berlinguer che aveva un profondo rispetto per Maria Goretti.
In merito ai progetti militari, premetto che io non avrei alcun problema a partecipare a progetti di ricerca militare, ricordo che tra ricerca civile e militare vi è un confine molto labile.
Partecipa a ricerche in campo psichiatrico, che hai solo da guadagnarci, fidati. 😉
@ Paul Manoni
Sbagli. Enrico deve essere ricercato, preso incamiciato e inclinicato. Dopodichè potrà essere studiato. Scienziati di tutto il mondo, tra i più qualificati, saranno chiamati poi ad una prova di uno sforzo immane: Decifrare l’impossibile. 8) 🙂 8)
@Stefano
E’ fantastico perche’ il suo Papa, dall’altra parte, invoca (ipocritamente, ovvio!) alla pace nel nome dio. Enrico, che piu’ di ogni altro troll ce l’ha menata fino all’inverosimile con la morale e l’etica cristiana che fa’?…Non avrebbe alcun problema a partecipare a progetti di ricerca militare. 😉
La domanda principe e’: Benedetto XVI farfuglia falsamente di pace nel nome del suo amico immaginario, oppure e’ Enrico che se ne frega altamente di cio’ che dice il capo della Chiesa di cui e’ suddito, e fa’ un po’ come gli pare a prescindere dalla pace nel nome di dio!?
Tutte e due direi…! 😉
@ Enrico.
Corri subito ad inventare un nuovo tipo di mine anti-uomo che non ammazzino subito, ma infliggano sofferenze lancinanti e prolungate, insieme a un fresco profumo di vaniglia e incenso, mentre l’apposito chip nella bomba suona Adeste Fideles.
Tu sei da ricoverare. Sei peggio delle mentecatte americane che ripetono a pappagallo “il Signore è il mio padrone” ai giornalisti che fanno domande su dio.
No, credo nella legittima difesa ed ho il coraggio di dirlo, credo altresì che essere armati è il migliore modo di evitare la guerra. La chiesa non è per un pacifismo vile oppure estremista alla Martin Luther King ma per una pace vera degli animi.
Io ho una formazione tecnico/scientifica e capisco che molte delle nostre tecnologie derivano da applicazione militari.
@ Enrico
Tu non hai diritto di credere nella legittima difesa; quello possiamo farlo noi, se vogliamo. Tu puoi soltanto porgere l’altra guancia, secondo il demenziale precetto delle tue favole preferite.
Credo anch’io nella legittima difesa, anche quella verbale (intesa come diritto di rispondere per le rime a chi ti aggredisce verbalmente), e fermamente, come diritto inalienabile, e nemmeno io sopporto i pacifisti ultra-buonisti con gli occhi foderati. Ma non per questo contribuirei mai ad un qualsiasi progetto militare.
per uno che crede nel dio degli eserciti veterotestamentario tutto questo è perfettamente coerente.
L’insegnamento della chiesa è dicerso dice che bisogna difendere la propria vita dataci da Dio.
quindi il “porgi l’altra guancia” di quel fricchettone del figlio va a “farsi benedire” immagino.
@Kaworu
IL punto e’ :tu approvi il principio di “porgere l’altra guancia” ?
Come hai sicuramente capito, IO NO !
il “problema” è che un credente dovrebbe prendere tutto il pacchetto (e teoricamente un cristiano cattolico ha un certo pacchetto), e il “non uccidere” a me sembra un imperativo piuttosto chiaro.
poi se ci sono delle clausole (tipo “appendice a alla tavola della legge 1”) non so, non le ho viste tra i 10 comandamenti.
quel che noi atei pensiamo come individui è piuttosto irrilevante, ognuno ha la sua opinione.
Kaworu risponde:
domenica 2 gennaio 2011 alle 18:05
Insieme anche al precetto di rinfoderare la spada persino di fronte ad un’aggressione violenta non provocata, accompagnata dalle parole: “Non sai che chi di spada ferisce, di spada perisce?”. Tutti così i credenti: tanto osannano la teoria quanto regolarmente la ribaltatano nella pratica. Vogliamo mettere di mezzo anche i chiari ed espliciti insegnamenti di economia e finanza elargiti dal santo figlio unigenito dii dio?
Crsto impose di riporre la spada perchè come atto di amore verso tutta l’umanità si stava offrendo pur tremante al sommo sacrificio, egli non voleva che altri rimanessero coinvolti.
I cappellani militari sono presbiteri ma anche soldati non l’hai mai saputo? Esiste anche la guerra giusta e questo non è un tradimento dell’insegnamento di Cristo. Disse Sant’Agostino : Fare la guerra è una felicità per i malvagi, ma per i buoni una necessità […] è ingiusta la guerra fatta contro popoli inoffensivi, per desiderio di nuocere, per sete di potere, per ingrandire un impero, per ottenere ricchezze e acquistare gloria. In tutti questi casi la guerra va considerata un “brigantaggio in grande stile”»
la guerra giusta è ovviamente quella che fa comodo 😆
non ti vergogni mai? non so, quando ti guardi allo specchio per esempio.
o quando ti rileggi.
perchè è orripilante quello che scrivi, sai?
@Alessandro
“…chi di spada ferisce, di spada perisce…”
E in questa esternazione tanto famosa c’e’una contraddizione evidente:chi ferisce
potra essere ucciso solo dalla reazione di qualcun altro,reazione possibile solo
se la persona offesa NON segue il precetto di porgere l’altra guancia.
Altrimenti il violento potra continuare i suoi comodi porcini all’infinito.
Ennesimo esempio di saggezza evangelica.
Alla pari dell’esempio del pastore che abbandona il gregge (facendolo decimare da ladri e predatori)per cercare la “pecorella smarrita”senza nessuna certezza di trovarla.
Beati i poveri di spirito.
@Kaworu
No,la guerra e’ giusta se sei riuscito a vincerla.
O se sei riuscito ad attribuirti la vittoria di una guerra che altri hanno vinto al tuo posto.
A buon intenditor.
@ Enrico
Certamente gli atei possono avere un’etica pensiamo a Berlinguer che aveva un profondo rispetto per Maria Goretti.
“Possono” avere un’etica mi sembra voler dire che se ce l’hanno (ma non è detto) è roba di serie B. Dal che deduco che quella dei cristiani è di serie A. Però poi tu mi sembri abbastanza accomodante in fatto di legittima difesa e ricerca scientifica a scopi militari. Ma si sa che bisogna “contestualizzare” e che un conto è la morale, un conto i “moralisti”
Io penso che tutti gli atei (non solo Berlinguer) abbiano un profondo rispetto per Maria Goretti, una poveretta che è stata stuprata e ammazzata. Dubito invece che la santificazione e la conseguente strumentalizzazione di questa tragedia sia stato un atto di rispetto. Così come non è stato molto rispettoso da parte di wojtila chiedere alle donne stuprate nella ex Jugoslavia di non abortire. Non esendosi fatte ammazzare sono passate dalla serie A alla serie B e quelle che hanno abortito forse erano laiciste (orrore!)
@ Enrico
“Certamente gli atei possono avere un’etica pensiamo a Berlinguer che aveva un profondo rispetto per Maria Goretti”
Pazzesco! La prova che gli atei hanno un’etica si evince dal fatto che Berlinguer aveva un profondo rispetto per una credente…
Incredibile, mi chiedo se si renda conto della mostruosità di quel che scrive…
Bene, adottiamo lo stesso criterio. La prova che i cristiani non hanno un’etica si evince dal fatto che non avevano un profondo rispetto per gli eretici: li bruciavano…
* cesare
Non ho detto che l’etica atea è di serie B comunque Maria Goretti viene ampiamente sbertucciata su questo sito:
Kaworu
mi sfugge ora come ora il coraggio di maria goretti. non è fondamentalmente quello che fan tutte le vittime (resistere all’aggressore)? mai capito cos’avesse di così speciale.
sempre Kaworu
traduciamo: l’ignoranza e l’abbruttimento in cui versava la ragazzina non le ha permesso di capire che quelle di quell’uomo (ragazzo, mi pare avesse 19 anni) erano avances sessuali. l’ubriachezza e l’abbruttimento di quel ragazzo l’hanno portato ad agire in quel modo animalesco.
la viscidezza di preti e suore sul letto di morte della ragazzina poi hanno fatto il resto.
Questo è ateismo amorale.
Sempre sul caso di Pascasia giovane donna congolese morta nel resistere allo stupro:
Ancora Kaworu
mi sfugge dove stia l’amore nel gesto di quella tizia (che ammetto, ho cercato su google perchè neanche sapevo della sua esistenza). tra il farsi violentare e il farsi ammazzare beh non so sinceramente quale sia la cosa migliore da subire.
uau, ti sei segnato i miei post? sono lusingata, peccato che purtroppo tu non abbia capito quel che ho scritto.
prova a rileggere 😉 su su che non è difficile. e magari riporta anche le cose che hai scritto tu 😉
dire che maria goretti ha fatto quello che fanno tutte le vittime (e anche pascasia), ovvero difendersi per cercare di non essere violentate, è ateismo amorale?
è una cosa terribile? no perchè sinceramente non ci vedo niente di terribile, ci vedo istinto di autoconservazione che può certamente sfociare nella morte se l’aggressore ritiene un “affronto” gravissimo il fatto che la vittima di una violenza sessuale si difenda.
dunque ritenta caro enrico, sarai più fortunato 🙂
per ora hai rimediato solo un’altra delle tue tristi e pietose figure.
sarebbe onesto da parte tua riportare anche tutti gli altri post, perchè i miei qui sopra fanno parte di un discorso.
ma tu non sei onesto, altrimenti lo avresti fatto 😉
ad ogni modo è divertente che tu non sia riuscito nel tuo penoso intento 😆
e ciò si evince anche dal fatto che non hai ancora capito che non c’è niente di eroico nel resistere a uno stupro (fino a farsi ammazzare), è “solo” istinto di autoconservazione che con la religione non c’entra nulla.
e se l’aggressore non “prende bene” la cosa, è assai probabile che il tutto finisca con la morte della vittima.
quindi?
cosa cercavi goffamente di dimostrare?
kaw, stai parlando con enrico. lui ritiene un diritto la sopraffazione del più debole. la vittima non si deve ribellare, anche se stuprata, così come i figli non si devono ribellare se un padre psicolabile li tortura.
ma poichè la vittima si è ribellata lui si unisce agli avvoltoi del clero per sfruttare senza ritegno e senza vergogna a proprio vantaggio la morte di una ragazzina.
come sempre la religione cattolica va a braccetto con violenza e morte.
personalmente trovo terribile che ci siano persone disposte a torturare in punto di morte persone che sono state picchiate e stuprate per “estorcergli” il perdono per gli assassini e stupratori e farsi belli di questo.
non parliamo poi di persone che sfruttano quello che è naturale che una persona faccia (appunto l’istinto di autoconservazione) atttribuendo tale “forza” a una divinità che a quanto pare non s’è particolarmente preoccupata della cosa…
devono dimostrare il potere del loro feticcio inventato e sono privi di scrupoli. il risultato è lo sciacallaggio dei letti di morte.
Fantastico! 😆
Dalla “legittima difesa” alla deliberata negazione “porgere l’altra guancia”.
Dalla “legittima difesa” alla santificazione di M.G. che non si e’ difesa affatto dallo stupro, negando il “difendere la propria vita dataci da Dio”.
Dalla “Pace espressione di dio” alla “Guerra giusta”.
Dal “Pace e amore di dio” al “pacifismo vile”.
Enrico, per il bene della tua fede e delle tue convinzioni su dio, chiesa e fuffa varia, ti consiglio di abbandonare questo sito peccaminoso e amorale (!!!). 😉
Enrico, per te quindi una donna che muore nell’opporsi allo stupro è una santa. La sua fede la condiziona al punto da farle considerare la verginità un valore supremo, la purezza dell’anima difesa da qualche centimetro quadrato di membrana. A parte che il concetto è aberrante in sè, mi sembra si ponga un problema di coerenza per voi cattolici: la verginità conta piu’ della vita!! Ohibo’, ma come, non siete difensori estremi della vita? Se queste donne hanno optato per la morte per preservare la loro “purezza virginale” tanto cara ai fissati non ti sembrano pericolosamente pro choice?
@sandra
ma il problema oltre che quello della coerenza che vabbè, ormai sappiamo essere insormontabile per un cattolico, è che determinate reazioni di autoconservazione sono anche normalissime, idem purtroppo le reazioni avverse dello stupratore, specie in un contesto di guerra (che è anche un po’ diverso dallo stupratore “normale” in zona “di pace”).
insomma non c’è nulla di sovrannaturale, strano o altro.
tra l’altro sarebbe carino che enrico linkasse tutta la discussione da cui i pezzi di quel che ho scritto sono stati presi.
e si leggesse “povera santa, povero assassino”.
Kaworu, non ti preoccupare che il tuo pensiero è chiaro anche fuori contesto (e purtroppo anche quello di enrico…)! A Enrico basterebbe un pochino di immaginazione per pensare a uno stupro su un maschio, la resistenza allo stupro puo’ portare alla morte preterintenzionale alla violenza senza fisime di purezza, in generale resistere a un qualsiasi aggressione violenta e fisica puo’ portare alla morte accidentale.
La strumentalizzazione della Goretti è patetica, questo attaccarsi a Berlinguer (come se ateo equivalesse a comunista, ma quando mai?) come garante della verginità cattolica è ridicolo: berlinguer era un politico e usava immagini per fini suoi, chissene, in piu’ quando la cito’ non era ancora santa…. Che Enrico usi questo argomento per concedere che gli atei hanno un’etica (a patto di infilarci qualcosa avallato dalla chiesa) è patetico e infantile.
Su una sola cosa pero’ do parzialmente ragione a Enrico, e ritorno in tema, cioè sul confine molto sottile che separa scienza e applicazioni militari: se non sbaglio Parisi si è anche occupato di superconduttori, non dubito che il suo lavoro fosse del tutto estraneo ad applicazioni militari, ma se sono materiali utilizzati nella microelettronica è evidente che i campi di impiego non saranno solamente la consumer electronics o le apparecchiature mediche.
* Paul Manoni
La Goretti si è difesa altrimineti lo strupatore pechè doveva colpirla col coltello.
*Sandra
Chi muore senza cedere è sempre stato apprezzato:gli spartani alle termopili, i ragazzi del 99 sul Piave, gli zeloti di Masada.
Deridi chi muore per la verginità allora questo è ateismo senza morale.Berlinguer non aveva bisogno della chiesa per apprezzare il gesto di Maria Goretti perchè lui stesso aveva un’etica.
*kaworu
Solo istinto di autoconservazione oppure un’etica. Se voleva autoconservarsi bastava cedere.
Ma cosa c’entrano i soldati? I soldati non hanno scelta, sul piave era guerra di trincea, chi veniva beccato a tirarsi un colpo accidentale al piede o alla mano lo passavano per le armi direttamente. Poi li’ parlando di cederLA, si trattava di terra….
Una mia compagna di scuola a 12 anni venne violentata da 3 uomini. Ha continuato a studiare, si è trovata un lavoro, si è sposata ha avuto tre figli…. insomma, ha scelto di vivere. Pensando a lei e a questa tua smania di difendere il sacrificio estremo non posso fare a meno di vedere una chiara incoerenza sul tema difesa della vita, rifiuto del suicidio, ecc. Del resto il vostro dio per salvarvi ha scelto di farsi ammazzare… molto contorto.
L’etica di Berlinguer? A parte che chissene, ho i miei dubbi che abbia insegnato alle sue figlie di farsi ammazzare piuttosto che cederla (tra l’altro una delle figlie lavora per mediaset, per cui mi sa che ha insegnato a cedere). E tu, Enrico, se qualcuno volesse violentarti, lo cederesti o sceglieresti la morte?
@enrico
ok hai difficoltà a comprendere i linguaggio scritto oltre che a produrlo.
prova a rileggere quello che ho scritto.
l’istinto di autoconservazione riguarda la sfera (anche) fisica, una violenza sessuale l’avrebbe violata quindi è del tutto normale resistere appunto per istinto di autoconservazione.
se l’aggressore non accetta ciò, è assai probabile che tutto si risolva in una tragedia ancora peggiore.
non mi pare complicato eh, ma se ancora non capisci…
@sandra
tra l’altro questa tua compagna di classe avrà molto probabilmente resistito come le “sante” (per aver fatto cose normali? vabbè) di enrico.
il problema è che una dodicenne VS tre uomini può resistere quanto le pare che dubito fortemente riuscirà a opporre resistenza per evitare uno stupro.
quindi questa per enrico cos’è, una sgualdrina? o una persona che come tutte per autoconservazione ha fatto il possibile per preservare la sua integrità fisica?
io dico la seconda ma ho come la sensazione che non sia opinione condivisa dal nostro amico.
Infatti, se si pensa alle brutte cadute e alle morti duvute a resistenza allo scippo davvero si capisce che l’esito di un atto di violenza dipende dalla reazione soggettiva alla paura e alla strategia adottata nell’emergenza, e l’impatto che questa a sua volta ha sull’aggressore.
Sicuramente la mia compagna non è stata altrettanto “santa” dal punto di vista di enrico, anche se, sempre dal punto di vista di enrico, cedendo si è salvata la vita, il che dovrebbe essere il massimo per un pro life accanito come lui. Come risolverà l’empasse il cervello di Enrico, il luogo dove logica e grammatica si incontrano ma soprattutto si scontrano originando improbabili ma gustosissime aberrazioni per la gioia dei frequentatori delle news?
Seriamente, Enrico, com’è possibile che dopo mesi di critiche per gli errori di ortografia tu non riesca nemmeno in accenti e apostrofi? Un laureato come te, dai secondo me lo fai apposta, è un modo di attirare l’attenzione, un po’ come la mosca disegnata nel waer.
Non critico chi è stata violentata, dico solo che Maria Goretti merita rispetto non era una stupida perchè ha resistito.
Molti ragazzi del 99 erano volontari e poi credo che molti non erano lì solo per paura dei carabinieri, ti ricorod che quando la maggior parte dell’esercito si ammutina non bastano i carbinieri (es la rivoluzione russa).
E gli zeloti di Masada?
Davanti ad una grande prova bisogna cercare di superarla sconfiggendo anche le paure non è facile.
non era una stupida perchè ha resistito ma non è nemmeno una santa.
è una persona normale che ha agito secondo istinto di autoconservazione, tutto qui.
poi quel che è stato detto dai preti lascia il tempo che trova.
A me ispira pena, era già stata molestata, ma era stata lasciata sola e indifesa di fronte a uno squilibrato. La colpa è dell’ambiente, ma l’ignoranza non è un merito nè qualcosa da portare ad esempio. Alle ragazze bisogna insegnare a segnalare e a difendersi, non a subire l’estremo sacrificio. Bell’etica del piffero.
Ah ma guarda, quelli del 99 non vedevano l’ora… di vivere in trincea come topi, al freddo, per farsi ammazzare. La retorica dell’eroe, bello bello morire per la patria. La grande prova toccava chissà perché sempre a poveracci. Ah, mio nonno ci perse un dito, congelamento, nella prima guerra mondiale. Si era tanto ma tanto divertito….
Difficile ribellarsi quando sei cresciuto nel rispetto dell’autorità, anche in condizioni di superiorità numerica e persino quando non si ha piu’ niente da perdere la mente umana si aggrappa disperatamente alla speranza di sopravvivere. Pensa ai prigionieri dei lager nazisti: ci furono ribellioni, ma poche. Avevo letto di una donna che incolonnata verso la camera a gas a Treblinka esce dalla fila, strappa un’arma a una guardia e riesce ad ammazzarne un paio … ma alla fine l’ammazzano, mentre la maggior parte degli agli altri prigionieri resta in fila. Incredibile, vero, la mente umana, come ti puo’ condizionare il rispetto per l’autorità unita a tanta paura e alla retorica di doverla superare… è una ricetta vincente.
non a caso sandra, i nazisti erano figli della pedagogia nera che qualcuno qui porta avanti come massimo esempio di educazione 😉
sul discorso degli ebrei nei campi ci sarebbe da fare anche qualche considerazione sullo “spirito” della loro specifica religione, comunque tutte questioni culturali
Io continuo ad ammiarre i ragazzi del 99 ed anche Matteo Miotto voi continuate a crogiolarvi nella supponenza di non avere bisogno chei nessuno difenda la patria in armi.
Vo dò un consiglio rispettate di più i vecchi.
io invece vorrei darti un altro consiglio: rileggi quel che scrivi prima di cliccare “invia”. per molti motivi.
i vecchi non meritano rispetto a priori perchè “vecchi”.
se un “vecchio” dice bestialità, beh bello mio, può avere “l’attenuante” dell’età ma in base a quella bestialità comunque verrà “giudicato” dal prossimo.
e non vedo perchè non farglielo notare, nel caso.
poi se tu hai bisogno di gente a cui sottometterti a prescindere, è un problema tuo.
Oh ma guarda io e Kaworu siamo tranquille, Enrichetto, ci sei a proteggere noi donzelle, sarai sicuramente il primo ad arruolarti volontario se la patria avrà bisogno, e se ci sarà da proteggere il tuo onore, ti immolerai, verrai proclamato san Enrico primo martire che preferi’ morire vergine piuttosto che cedere a turpi voglie maschili…. In effetti fossi in te comincerei a guardarmi le spalle, se è vero che hai dovuto rifiutare alcune proposte di matrimonio come hai detto, devi essere un bel tipino, e fra qualche anno magari, quando l’amore tra uomini non sarà piu’ tabu’, potresti diventare l’oggetto del desiderio di qualche maschione… mi raccomando, eh, vestiti in modo da non provocare, tieni gli occhi bassi, e non dar confidenza, che gli uomini voglio solo quella cosa li’…. e se proprio dovesse succederti, ricordati di santa maria goretti…
Ecco Enrico, io sono piu’ vecchia di te, per cui l’accusa di supponenza è una mancanza di rispetto a una persona piu’ anziana: vergogna, giovanotto!
enrico: “Vo dò un consiglio rispettate di più i vecchi.”
vale anche per i pedofili immagino. oltre una certa età vanno rispettati.
forse perchè i preti stanno diventando sempre più anziani con la crisi di vocazioni che c’è?
La crisi delle vocazioni esiste solo nei paesi che hanno alto consumo di antidepressivi e dove i vecchi non sono rispettati.
la tua visione della realtà è ingenua.
nei paesi poveri (quelli che tu ammiri) i diritti umani sono un miraggio lontano e il benessere passa attraverso la carriera ecclesiastica.
wow, fortissime convinzioni. genuine soprattutto.
i vecchi lì sono (ancora) rispettati perchè ti insegnano dove trovare il miele selvatico o il bestiame.
qui certe conoscenze non servono.
quindi un vecchio è una persona come tutte le altre che come tutte merita rispetto, certo, ma non “a prescindere” da tutto quello che può dire.
se dice idiozie, che se le sconti come tutti.
poi se, ripeto, tu hai bisogno di sottometterti a qualcuno, questi sono solo ed esclusivamente affari tuoi.
mi domando perchè tu stia in questa società di antidepressivi e vecchi che non sono rispettati anzichè andare in qualche faro della (tua) civiltà arcaica.
enrico: “La crisi delle vocazioni esiste solo nei paesi che hanno alto consumo di antidepressivi e dove i vecchi non sono rispettati.”
questo non risponde alla domanda se un vecchio va rispettato a prescindere, anche se pedofilo o magari ladro, o assassino, o truffatore.
cerchi di aggirare il problema enrichino?
No non và rispettato in quei casi.
Cara Kowaru le conoscenze dei vecchi valgono anche qui, se tu non vivi la malattia dei tuoi nonni come gestirai i tuoi genitori malati?Chi ti insegna come gestire un moribondo?Chi ti insegna a gestire gli operai la scuola o i consigli di un vecchio caporeparto?
cosa vuol dire “se tu non vivi la malattia dei tuoi nonni come gestirai i tuoi genitori malati”?
questo non ha nulla a che fare col rispetto a priori ai vecchi, mi auguro che tu te ne renda conto.
chi mi insegna come gestire un moribondo? il buon senso.
chi mi insegna a gestire gli operai? non prevedendo di fare qualcosa che avrà a che fare con questo, sinceramente non mi interessa. ma non vedo eventualmente come potrebbe insegnarmelo una persona anziana che ha fatto tutt’altro nella sua vita, sinceramente. il caporeparto si può ascoltare, pesando la faccenda alla luce delle conoscenze attuali.
o forse tu ti curi “dal vecchio medico” che ancora estrae i denti senza anestesia perchè sai, gli hanno insegnato così “gli anziani”?
personalmente quel che mi servirà per lavoro lo sto imparando da gente che non è in linea di massima classificabile come “anziana”.
ma in ogni caso quello che tu non riesci a capire è che non è l’età a rendere una persona autorevole in una data materia né tanto meno è l’età a renderla matura e intelligente.
purtroppo.
sei a livelli tribali per quanto riguarda l’acquisizione della conoscenza, e questo è decisamente drammatico
mi pare che tu confonda il saper riconoscere una buona idea con il rispetto aprioristico per qualcuno.
cosa c’entra poi saper curare qualcuno con il prendere per oro colato tutto ciò che dice?
mia nonna sosteneva che non si tagliano i capelli con la luna calante (o qualcosa del genere). francamente non mi pare che fosse da prendere come una grande perla di saggezza.
dai miei nonni non ho mai imparato a trattare con i muratori in cantiere, nè a comportarmi a scuola (dato che loro non avevano avuto l’opportunità di andarci).
su molti argomenti ne so più io di quanto non ne sapessero loro, la saggezza popolare è spesso errata.
un vecchio disegnatore non sa un tubo delle tecniche cad e di resa grafica che utilizzo.
come vedi essere vecchi non significa automaticamente saperne di più.
Adesso il vicepresidente del CNR pretenderà la sua testa.
Maledetta tv!!!Appena letto il titolo del post ho pensato a Parisi il politico e sono saltato sulla sedia. Poi però ho letto bene e ho riso della mia ingenuità:un politico italiano che dice una cosa del genere?ahahahahah
Onestamente…
Anchio! 😉
semmai il problema dei militari è che poi magari fanno come la mafia e non ti lasciano più anceh quando ti vogliono far lavorare a gratis…
Naturalmete non parla di fisico, ma da metafisico, e quest’ultimo non è il suo mestiere.
La stessa cosa dicasi per Zichichi.
Opinioni personali che nulla hanno a che fare col premio che ha preso.
Da http://www.uaar.it/news/2010/12/04/predica-alla-casa-pontificia-natale-risposta-cristiana-allo-scientismo-ateo/#comment-439692
Intervento di Bruno Moretti Turri di sabato 4 dicembre 2010 alle 20:39:
“I credenti in superstizioni, scaramanzie, oroscopi & religioni sono:
il 99 % degli analfabeti
il 94 % dei V elementare
il 90 % dei III media
il 74 % dei diplomati
il 35 % dei laureati in materie scientifiche
il 15 % degli scienziati ad alto livello
lo 0 % dei premi Nobel italiani viventi”
Dalla trasmissione “White Rabbit” by Bruno Moretti Turri, Radio Varese, 1978.
N.B.: i dati sono relativi all’Italia del 1978. Oggi, a livello mondiale, gli scienziati ad alto livello che sono credenti, sono il 7% (fonte: Accademia Americana delle Scienze citata da Odifreddi).”
E i laureati in materie non scientifiche? (^_^)
uno dei più famosi superlaureati credenti in tutto il pacchetto-offerte (dalla magia a dio) fu C.G.Jung che poi finita la guerra ammise in un’intervista di “essere scivolato”, anche sulla sua entusiastica adesione al nazismo almeno fino a tutto il 1940, poi preferì rifugiarsi in Svizzera…
pecunia non olet
Non so se la psicanalisi, o la psicologia, possa essere considerata una scienza (per molti ‘scienze umane’ è un ossimoro), ma l’innegabile rivoluzione che ha operato nella cultura la si deve a Freud, non certo al ‘parapsicologo’ Jung.
parlare di psicologia e pretendere di generalizzare è piuttosto difficile.
è un po’ come dire “ingegneria”. c’è quella civile, quella industriale, quella biomedica, quella gestionale… in comune hanno si qualcosa, ma non penso “così tanto”.
idem psicologia. tra neuropsicologia per esempio e psicologia clinica c’è un abisso. sorvoliamo poi sull’abisso ancora più profondo che passa tra neuro e psicanalisi, e poi quale scuola di psicanalisi? nono, penso che fare una generalizzazione sia impossibile 😉
sicuramente per quanto riguarda la neuropsicologia o la psicologia cognitiva si parla di scienza. per quanto riguarda la psicologia clinica sarei pure propensa a considerarla tale, la psicanalisi è una cosa ancora molto molto diversa.
mmm non so se rendo l’idea 😉
(su jung e freud non mi esprimo. del primo non so una ceppa, il secondo ha fatto tanto ma sarebbe ora di guardare anche a chi “c’è adesso” 😉 )
@ Kaworu
“(su jung e freud non mi esprimo. del primo non so una ceppa, il secondo ha fatto tanto ma sarebbe ora di guardare anche a chi “c’è adesso”
Nessun dubbio che, una volta reso il giusto omaggio a che ‘ha aperto una nuova strada”, imboccata questa strada e cercando di non prendere troppe scorciatoie di comodo, si debba andare avanti. Si sia andati avanti.
Un pò come per Darwin e l’evoluzionismo.
si, dicevo giusto perchè se uno parla di psicologia tutti hanno almeno vagamente in mente l’immagine di freud 😉
e lì si fermano.
invece hai voglia quanto si è fatto 😉
Concordo con il fatto che Freud ha più che altro aperto una strada e poi, nonostante vi abbia lavorato intensamente per 40 anni, praticamente ha solo iniziato a percorrerla, e peraltro senza l’ausilio del neuroimaging, eccetera.
Comunque, il mio intervento di domenica 2 alle 15:10 era solo per far capire a “Federico” (l’altro, quello del 2 gennaio alle 14:33 ) che la credenza nella religione è fortissimamente correlata con l’ignoranza, e con quella scientifica in particolare 🙂
“Dio per me non è neanche un’ipotesi.”
Eccellente espressione.
E applicando una famosa espressione del famoso fisico Wolfgag Pauli,si puo’ dire che
“la Teologia non e’ nemmeno sbagliata !”
Nel senso,come intendeva Pauli per altre cose,che e’ completamente priva di qualunque legame con la realta ,per cui e’ assurdo tanto tentare di dimostrarla vera quanto dimostrarla falsa!
Caro Lavaverdure che la Teologia sia falsa o vera produce reditto.
Bravo Parisi, come per me è una bella notizia il premio che lei ha ricevuto, così lo è che dio non esiste, ma ancora più bello è il fatto che non ne sento il bisogno.
“Dio non è un ipotesi”, caro professore, non poteva essere più esplicito e chiaro, se non è un ipotesi è inutile fare congetture su dio, archiviamolo, anche Hawking ha detto che dio non c’entra con l’inizio dlel’universo, meno che mai se si è davvero razionali.
Finalmente un Fisico degno di questo nome!!!! Per me è solo una persona intelligente.
sì sì. giorgio è un gran bel nome.
ma anche nicola non era male, secondo me.
😉
antonino invece è orrendo 😆
🙂
La fisica non ha bisogno di Dio. Punto e basta. Ognuno per la sua strada. La fisica per la strada della razionalità, delle ipotesi, delle verifiche, delle leggi matematiche; la religione per quella dei dogmi bizzarri e ridicoli, avversi alla ragione.
Ma come si fa a parlare ancora di “esistenza di Dio” dopo che Nietzesche ha detto che “Dio è morto”, dopo che Prevert in una poesia semplicissima ha scritto che “il mondo mentale mente monumentalmente”, dopo che Heisenberg ha enunciato il principio di indeterminazione, dopo che Federico Fellini ha dichiarato”Nulla si sa, tutto si immagina”, dopo che Sergio Givone ha sintetizzato tutto affermando che l’unica dimesione possibile della vita è quella estetica?
Tutto questo significa per me che ognuno può dire, ha il diritto di dire, quello che vuole, ma sapendo che quello che pensa è solo il frutto di ciò che SENTE, che che anche la teoria più scientifica è solo un “mondo mentale” il cui senso ultimo è radicato solo nel nostro cuore. Dico, perciò, che io, tutti possiamo solo RACCONTARE il mondo, con la consapevolezza che non possiamo di alcuna verità.
Francesco Sammartino
bel racconto, il tuo.
“dio per me è lo starnuto di una mente ottusa”