Secondo una ricerca tedesca condotta da Michael Blume e ripresa dal Sunday Times, gli atei sarebbero in via di estinzione, e per ragioni evoluzionistiche: questo perché i paesi dove le famiglie sono più religiose sono caratterizzati da più alti indici di natalità. Lo studio è stato ripreso anche in Italia, per esempio da La Stampa e dall’ANSA, senza tuttavia spiegare la ragione per cui la crescita del numero dei non credenti sia così rapida nei paesi occidentali, quelli caratterizzati cioè da più bassa natalità: apparentemente, la ricerca non sembra infatti aver tenuto in considerazione il fatto che il numero di persone che abbandonano la fede, benché provenienti da famiglie religiose, sia in continuo aumento.
Raffaele Carcano
Semplicemente gli studi fatti trascurano che la cultura non si trasmette per via genetica ma culturale e quindi forse i credenti fanno più figli ma non è detto che questi saranno credenti, certo si può parlare di religione madre come di lingua madre ma le influenze dei coetani e della società in cui si vive si fanno sentire molto.
Giusto!
Ovvio. Ovvio per noi, però, non per chi parla di “bambini cattolici” e “bambini islamici” già in fasce…
quanta attenzione che viene dedicata a un fenomeno in via di estinzione però 😉
ma forse la tattica è “se urliamo abbastanza forte che sono in estinzione, si estingueranno”
Funzionerebbe meglio con l’abracadabra! 😉
beh i vestiti adeguati li hanno, possono provare 😆
Ci sono altri elementi utili oltre ai vestiti da Otelma: antri cavernosi con luci innaturali – per lo piu’ scuri, il fumo del turibolo sventolato in giro, ossa (“reliquie”) e tombe, ampolle magiche “napoletane”, candele accese in giro..
Per esagerare, nella chiesa di san Domingo della Calzada (ES) ci tengono anche polli vivi…
Come dicevo ogni tanto, è comunque il caso di fare informazione antireligiosa e proselitismo ateo ad ogni occasione possibile.
“gli atei sarebbero in via di estinzione, e per ragioni evoluzionistiche: questo perché i paesi dove le famiglie sono più religiose sono caratterizzati da più alti indici di natalità”
Credo che l’uso degli anticoncezionali, significhi parecchio! 😆
Scherzi a parte, questo studio sugli Atei in via di estinzione, mi pare uno studio portato avanti senza parecchie varianti, quindi una sostanzaile bufala. 😉
anche perchè, ohibò, nei fatti le statistiche danno gli atei in aumento praticamente in ogni parte del mondo! come è possibile tale corbelleria? che gli atei facciano come le allodole, mettano il loro seme nel nido dei credenti affinchè lo crescano al posto loro? o l’ateismo, a differenza dei tratti somatici, non si trasmette per via ereditaria e quindi tale studio è solo una bagatella? chissà, forse dovremmo chiederlo ai ricercatori in questione…….
titolo del prossimo studio: “la democrazia in via di estinzione: uno studio rivela che i paesi in cui vige la democrazia hanno un tasso di crescita inferiore degli altri”.
a seguire “l’istruzione: specie destinata alla scomparsa dalla faccia della terra: difatti è dimostrato che le persone con un’alta istruzione figliano di meno degli ignoranti”
sono senza parole, a questi mancano del tutto le basi per disinguere tra tratti ereditari e tratti acquisiti (come lo è sempre stato l’ateismo in primis: i credenti in quasi sempre ereditano la fede di genitori, gli atei vengono in grandissima parte da famiglie credenti)
Gli atei in aumento in ogni parte del mondo? Anche in Nigeria? In Siria? Uhmm sono curioso di sapere come sono state fatte le statistiche in questi paesi sugli atei.
praticamente luogo per cui c’è una statistica degli appartrenenti ai vari culti risulta avere un progressivo aumento degli atei. in nigeria non sò (dubito che ci siano statistiche esatte sulla nigeria, ma solo perchè la guerra e la scarsa urbanizzazzione rendono difficile fare qualsiasi statistica di opinione), in siria sò che è così: ringrazia internet, grazie al quale molti giovani medioorientali hanno scoperto che esistono molti altri connazzionali altrettanto sciettici verso la religione (cominaciano così ad uscire allo scoperto). non è una caso se di recente hanno cominciato a nascere associazioni atee anche nei paesi arabi.
errata corridge: praticamente OGNI luogo
E da quando questi considerano l’evoluzionismo, scusate?
Quindi gli atei sarebbero portatori di caratteri penalizzanti nei riguardi della selezione naturale. Una bella semplificazione nella complessa fenomenologia dei comportamenti umani. Ci vuole del coraggio per queste sparate.
Ho sorriso appena ho letto il titolo: pensavo fosse una battuta!
Gli piacerebbe. Ma sarebbe meglio per lui se non gli piacesse.
Chiamare ‘studio’ un delirio simile (ottimamente confutato in due righe da Carcano alla fine del post) mi sembra una sopravvalutazione…
quoto! non ci vuole certo un genio per capire che moltissimi atei italiani (e non solo, immagino) sono nati in una famiglia religiosa, quindi è tutta fuffa questo articolo.
Poi, fossi in loro, non sarei mica tanto contento dei dati riportati: in sostanza si è più credenti dove si è più ignoranti e disperati.
Chiamarlo “studio” mi sembra una parola grossa.
Stiamo più che altro al livello della chiacchiera da forum.
L’Italia è uno dei Paesi europei più religiosi e allo stesso tempo quello in cui il tasso di natalità è più basso.
La Cina aveva un fortissimo sviluppo demografico (ora un po’ attenuato) difficilmente correlabile alla sua religiosità.
Il tasso di natalità è ben più correlato alle politiche economiche dello Stato in cui si risiede.
E quando si accorgeranno che gli atei sono generati in larga parte dai credenti cosa faranno? Imporranno i contraccettivi su larga scala? Zichichi potrebbe dedicarsi alla ricerca del gene dell’ateismo per eliminare i futuri atei.
“gli atei sono generati in larga parte dai credenti”
Fulminante! 🙂 Ottima, Diocleziano! 🙂
studio fatto con i piedi …complimenti a Blume
E in quei paesi fortemente religiosi nascono tipi tipo Hansel e Gretel (nati perchpè nel loro paese vietavano l’aborto) e Roberta (“En el nombre della Virgen Maria!”)… 😉 👿 🙂
ai religiosi direi: più figli fate più persone perderanno la vostra fede!
(in pratica lavorano per noi 🙂 )
Certo i religiosi fanno più figli…ma l’articolo ha dimenticato di considerare un importante parametro: quanti da adulti seguono le orme dei genitori rimanendo credenti? Bhuahuahuahuahua!!! XD
Visto che la popolazione mondiale cresce soprattutto tra le fasce povere e sottosviluppate, tra le quali soprattutto alligna la religione, può anche darsi che statisticamente gli atei diminuiscano, anche se la genericità della ricerca in questione non consente analisi più approfondite.
Penso però che un fatto culturale non sia solo legato alla quantità, ma soprattutto alla qualità. Se gli atei sono più numerosi nelle nazioni più sviluppate e, all’interno di esse, come credo, tra le fasce più acculturate (v. ad esempio il famoso dato sull’ateismo dei professori universitari) questo fatto ha socialmente più rilievo e influenza, e fornisce modelli di identificazione più attraenti. In definitiva, tanto per fare un esempio, sono molto di più le donne mussulmane che desiderano vivere all’occidentale rispetto al contrario. Col tempo faranno meno figli, se necessitate abortiranno, divorzieranno e forse cominceranno anche a capire che schifo era la vita soggiogata alla religione e come sia meglio vivere liberi, secondo una morale frutto di una libera scelta.
“In definitiva, tanto per fare un esempio, sono molto di più le donne mussulmane che desiderano vivere all’occidentale rispetto al contrario.”
Già. Nel frattempo però ricordiamo anche persone quali Hina Saleem, la ragazza pakistana residente in Italia, uccisa dai familiari l’11 agosto 2006 perchè si stava “occidentalizzando”.
Temo che la transizione dal fanatismo religioso alla libertà e alla civiltà non sarà indolore.
sto ancora ridendo…
semplicemente ridicolo. 1,7 nati per gli atei e 2 nei religiosi, è un dato quasi insignificante se confrontato con il tasso di crescita degli atei. ma chi glie l’ha data la laurea?
forse gli atei sono esseri pensanti e rappresentano una minoranza rispetto all’acefalo gregge di pecore ignoranti? ma questo nn vuol dire che l’ateismo si estinguerà anzi indica che l’ateo è evoluzionisticamente diverso, più aperto, più intelligente di un credulo ignorante 😉 ce ne corre tra questo e parlare di estinzione hehehe
Il tipo sembra non sapere che sin dal momento che qualcuno si è inventato il primo dio è esistito il primo ateo…
Non pare prendere in considerazione il fatto che sono esititi periodi in cui quasi tutta la popolazione era (nominalmente) credente. Quindi – secondo lui – figliando credenti avrebbe dovuto già da un pezzo “estinguere” gli atei.
Purtroppo per lui la percentuale dei non credenti cresce…
Che ci sia qualcosa che non va nella conclusione?
(E perdono pure tempo in questi “studi”? Mi sembra un buon candidato per l’IgNobel)
Ma chi é questo tizio, scusate? No, così per curiosità. Ho dato una rapidissima scorsa alla sua pagina in inglese linkata nella news, e per quel poco che ho visto non mi ha fatto molto una buona impressione. Dai titoli delle sue pubblicazioni non mi é parso granchè come scienziato. Quest’ultima “ricerca” parrebbe confermare.
Non gli atei, ma i più ferventi anticlericali li trovo tra i miei amici che sono venuti su in collegi religiosi. Parlo della mia generazione, dei nati prima del 1965, in cui in mmolti collegi (non quelli dei Somaschi, per esempio, ma in quelli dei Salesiani sì) l’educazione coincideva con l’annullamento della personalità del ragazzo.
Lo stesso si può dire di chi è cresciuto in famiglie repressive di stretta osservanza.
Definire la correlazione tra il livello di religiosità dei genitori e la religiosità dei figli non è dunque cosa né semplice né scontata.
Certo è che ci stiamo avviando verso un’era di fondamentalismi e di imbarbarimento, ma la scintilla del pensiero razionale è sopravvissuta in epoche ben più tragiche della nostra.
Non mi pare sia il caso di disperare.
Buon 2011 a tutti.
“ma la scintilla del pensiero razionale è sopravvissuta in epoche ben più tragiche della nostra”
Certo. Però è meglio fare di tutto perchè il pensiero razionale si propaghi sempre, poichè sappiamo benissimo che purtroppo c’è chi ci versa acqua sopra.
Buon 2011 anche a te.
“più ferventi anticlericali li trovo tra i miei amici che sono venuti su in collegi religiosi. Parlo della mia generazione, dei nati prima del 1965”
Condivido ! Aggiungo che la religione e’ stata per lo piu’ imposta. Ben pochi erano “sinceramente convinti”. I piu’ sono stati oggetto di minacce: es. diffide direttamente dal pulpito, rischio di eclusione sociale ed ostracismo, timore di castighi (inferno – con i predicatori piu’ tremendi, complice anche il digiuno, a volte qualcuno sveniva) per i ragazzi percosse fisiche e privazioni nei collegi.
Gli atei hanno famiglia prima di tutto, inoltre vi sono nazioni nel mondo in cui l’ateismo è la cultura predominante e sono popoli millenari.
L’ ateismo e le sue articolazioni storico-concettuali sono temi caratterizzabili non solo a livello filosofico-speculativo, ma anche sociologico-demografico, l’aumento dei non credenti è indubbiamente un “work in progress” e in “under costruction”, tutto deve prendere una logica piega associativa al fine di essere visibili nella battaglia giuridica e politica per la laicità dello stato contro ogni discriminazione, religiosa, ateofoba, omofoba, razzista, ecc…ecc…
E per capire le dimensioni demografiche e socio-antropologiche dell’ateismo e della secolarizzazione a livello internazionale è utile la lettura dei saggi di Phil Zuckerman, sociologo al Pitzer College, che ha anche curato per i tipi di Praeger due volumi intitolati Atheism and Secularity, di cui è al momento disponibile solo il primo.
Va precisato che Zuckermann non ignora gli studi che sembrano dire cose diverse, ma dimostra che o sono metodologicamente mal impostati, o che mettono l’accento su aspetti diversi.
vedi su http://apocalisselaica.net/varie/ateismo-anticlericalismo-e-libero-pensiero/un-miliardo-e-piu-di-non-credenti.
molto interessante la sua lettura.
Vi sono comportamenti religiosi che si estingueranno perchè la secolarizzazione li costringe ad adeguarsi a nuove etiche di comportamento, quindi, i fedeli che erano omofobi, per esempio, saran costretti a rivedere il proprio rapporto con i Gay in ogni ambito della società e alla fine anche loro impareranno a rispettarli e lo insegneranno ai propri figli per una nuova generazione di persone capaci di interloquire e dialogare e lavorare insieme al di sopra di qualsiasi insignificante diversità che in un passato oscuro era castigata, perseguitata e uccisa dalla religione predominante.
Ciò che si estinguerà è il dogma e la morale discriminatoria che pregiudica le persone e le divide in buoni e cattivi, in fedeli e infedeli, in laici e laicisti, ecc…ecc…, quindi, come si fa a dire che la religione fa evolvere l’umanità se al suo interno vi sono solo sudditi (cittadini???? più sudditi che altro) usati dalle gerarchie come comparse nelle piazze per impressionare i sondaggisti e prendere i soldi dallo stato? Gli stessi fedeli sudditi diventano loro stessi monopolizzati e strumantalizzati, oltre che indirizzati politicamente dalle gerarchie verso partiti genuflessi, partiti che per la famiglia naturale non fanno nulla oltre che predicare e fare i papisti.
In Italia, visto la politica del governo, la famiglia cattolica si estinguerà in breve tempo entro i prossimi decenni.
Cosa vuol dire vi sono nazioni al mondo in cui l’ateismo è la cultura predominante e sono nazioni millenarie? Esempi scusa…
Non conosci la geografia Tino? Studa allora! La Cina e la Mongolia ma anche il Giappone e in Europa anche. Si vede che non hai studiato la geografia.
un po’ zombie mi ci sentivo per fatti miei ma addirittura in via di estinzione…E poi, va be’, facciamo meno figli ma i nostri imparano a ragionare
considerando pi il fatto che le statistiche danno l’ateismo in tutto il mondo in forte crescita, con un tasso di crescita superiore a quello di qualsiasi altra religione, direi che questo studio suona come se un ricercatore se ne uscisse con “le cavallette si stanno estinguendo” mentre vige un emergenza mondiale per un’invasione globale di cavallette come non se ne sono mai viste nella storia…..basterebbe anche solo infiormarsi minimamente per rendersi conto che c’è qualcosa che peroprio non và, tipo che i parametri di partenza (l’ateismo si tramanda da genitore a figlio) è una vaccata unica e quindi tutto ciò che si è dedotto partendo da tale premessa è completamente slegato dalla realtà.
@ Raffaele Carcano
Beh il ragionamento del ricercatore tiene, i paesi occidentali hanno bassi tassi di natalità perché l’ateismo è in aumento. Che sia negli USA o in Francia non è un mistero che gli atei facciano meno figli delle famiglie religiose.
Attenzione però Tino (rispondo io perchè ho già scritto di concordare con Carcano), credo ci sia un equivoco: lo ‘studio’ in questione non analizza -almeno così a me pare- il problema demografico, cioè non si chiede come mai ci sia un calo demografico (e una delle risposte potrebbe essere certamente come dici tu il poco peso della religione; e un calo demografico mondiale sarebbe comunque benvenuto ma molta parte del mondo è ben lontana dal secolarizzarsi), ma afferma che gli atei si estingueranno perchè i credenti sono più prolifici, cosa quest’ultima peraltro vera.
Quel che Carcano sostiene (e io sono d’accordo) è che religione ed ateismo non si trasmettono da genitori a figli come fossero puri e semplici caratteri genetici, anche se potrebbe pure essere genetica una certa inclinazione di alcuni individui al fanatismo, che può essere fanatismo che si riversa nella religione come in altre forme, ad esempio la politica vissuta però ‘religiosamente’ -per rubare una riflessione di Bruno Gualerzi- o una parte del mondo del tifo sportivo, prendendo i primi due esempi che mi vengono in testa.
La prova empirica facilmente constatabile della tesi di Carcano è che in occidente molti individui nati e cresciuti in famiglie religiose da adulti abbandonano la religione.
Questo mi pare che Carcano dica alla fine del post:
‘Lo studio è stato ripreso anche in Italia, per esempio da La Stampa e dall’ANSA, senza tuttavia spiegare la ragione per cui la crescita del numero dei non credenti sia così rapida nei paesi occidentali, quelli caratterizzati cioè da più bassa natalità: apparentemente, la ricerca non sembra infatti aver tenuto in considerazione il fatto che il numero di persone che abbandonano la fede, benché provenienti da famiglie religiose, sia in continuo aumento.’
Sì ma è una prova empirica (fino ad un certo punto perché è molto difficile valutare la diffusione dell’ateismo basandosi solo su sondaggi che in Francia per esempio oscillano con errori del 20%) che non vuol dire niente, non mette in discussione il fatto la tesi del ricercatore. E poi non sono convinto che lo UTAH che ha tassi di natalità quasi vicini al 3 figli per donna produca molti figli atei. Attenzione il mio è un discorso unicamente scientifico, non morale, non sto assolutamente dicendo che l’ateismo è male perché coduce all’estinzione, ma la riflessione di Carcano non confuta questa ipotesi visto che le società occidentali (ma anche orientali asiatici) dove la religione è meno importante hanno natalità che non consentono l’equilibrio tra le generazioni che secondo me è molto importante dal punto di vista globale. Quanto alla Francia qui c’è una forte natalità tra i militari che sono sempre di estrazione cattolica e questa uscita dalla religione di queste categorie non la vedo molto, stiamo attenti a rassicurarci troppo con sondaggi anche perché poi nelle urne abbiamo sempre sgradite sorprese.
Per confutare direi che in presenza di istruzione femminile e massiccia e presenza di anticoncezionali il differenziale atei/credenti non è poi così alto e che pure i secondi rischiano l’estinzione vivendo nelle società occidentali. Nel frattempo però in altre parti del mondo dove l’ateismo è praticamente assente cristiani e musulmani fanno parecchi figli ed è questo che rischia in ogni caso di mettere gli atei in minoranza sempre maggiore a livello mondiale, e anche a livello occidentali. La diffusione per esempio dell’ateismo tra gli immigrati a parte quelli dei paesi dell’est è decisamente nulla. Tanto è vero che tu li vedi ex-musulmani o ex-cristiani africani militare per l’ateismo? Il deputato Touadi in Italia ha lasciato l’IDV per offese al papa e ha raggiunto il pd. Anche quella dominicana di cui non mi ricordo il nome per i comunisti era tutta bella cattolica comunque.
Aggiungo se mi permetti che pur non essendo certo una trasmissione genetica ho dei seri dubbi che la maggior parte dei figli di religiosi diventino atei, penso che all’80% le concezioni filosofiche si trasmettano comunque da genitori a figli.
Tino, ti dico come la vedo:
1) Che il sondaggio non rappresenti un campione veritiero può essere. Non so se Carcano o altri abbiano dati più precisi, io l’ho dato per buono perchè è cosa che ho letto molte volte ma non ho riscontri, so solo che, anche se non vale scientificamente, conosco diversi atei di famiglia religiosa.
2) Sullo Utah o la Francia: attenzione non si sostiene che il passaggio dalla religione all’ateismo sia in certo modo automatico (dipende in gran parte dal modo in cui si recepisce la cultura con cui ci si forma che può essere accettata o rifiutata) ma, al contrario, che non siano caratteri trasmissibili. E, ripeto, i molti atei provenienti da famiglie religiose che conosco io stesso ne danno una prova, semmai ve ne fosse bisogno.
Ergo, punto 3, il ricercatore dice che gli atei si estingueranno perchè prolificano poco (non che l’umanità si estinguerà perchè glòi atei prolificano poco, si badi bene a questo particolare che è importantissimo), Carcano risponde col fatto che ciò si compensa (e qui torna il tuo dubbio sul sondaggio) col passaggio dalla religione all’ateismo di molti che vengono da famiglie religiose.
Fra poco devo sconnettermi, torneò in linea appena possibile.
Tino 10:01
Su questo punto hai ragione, è un dato in più su cui riflettere che qui non era presentato
Tino 10:07
Si tramettono da genitori a figli in modo massiccio nelle società e nelle culture tradizionali (infatti gli islamici, ad esempio, reagiscono furiosamente quando le figlie si emancipano) meno in quelle moderne ed occidentali di cui si parla.
Che poi, riprendendo le 10:01, ci sia necessità di un’istruzione pubblica e laica e di prevenire e reprimere forme di fanatismo per evitare di farsi sconfiggere per eccesso di tolleranza è da dire con chiarezza.
P.S Tino, una cortesia: cerca di aspettare prima di rispondere (so che c’è l’impeto del rispondere subito, succede anche a me) e di farlo in un unico commento (come peraltro chiede il regolamento) altrimenti diventa lungo e complicato sia rispondere sia per altri seguire il dibattito
Il fatto e’ che la percentuale di atei e’ direttamente proporzionale al grado di acculturamento.
Il numero delle nascite invece e’ inversamente proporzionale.
L’ ateismo e’ una conseguenza, non certo una causa.
Saluti
@ Batakros
Sicuramente ci sono molti atei che vengono da famiglie cattoliche ma conosco pure cattolici che vengono da famiglie atee. Poi sai mi è capitato di conoscere persone che giovani abbandonano la religione, poi la riprendono sul tardi, non mi fido della ricerca, ma noto spesso che le risposte che vengono date sul sito non sono molto convincenti perché si basano su sondaggi e comunque veramente l’aumento dell’ateismo è in grado di compensare il differenziale? In Turchia mi sembra sia successo proprio il contrario, gli atei dei centri urbani o comunque musulmani all’acqua di rose, hanno fatto meno figli, la crescita demografica delle campagne più religiose è all’origine del rinnovo religioso che si assite da ormai una ventina d’anni in questo paese. Fermo restanto che in Italia o in Francia o in Svizzera il differenziale tra natalità cattolica ad esempio e natalità atea non è poi così forte, anche se l’apporto degli immigrati cattolici comincia a farsi sentire.
Sì, senz’altro quelli che tu poni sono problemi che devono essere valutati con attenzione.
Aggiungo una cosa: il boom demografico è un grosso problema e l’aggravamento del problema è proprio almeno in parte dovuto alla mentalità religiosa del ‘crescete e moltiplicatevi’.
La soluzione però non sarà quella che i non religiosi debbano fare più figli, altrimenti si aggrava il problema demografico, ma una battaglia culturale e, questo lo aggiungo io, non sarebbe male porre un tetto massimo di figli con sanzioni per chi trasgredisce.
In Cina lo stanno facendo, in modo fin troppo feroce però, in Italia -e nei paesi a tradizione cristiana e islamica, la fissazione sulla ‘sacrlità della vita’ renderà il tutto più difficile
Batakros l’Italia non ha bisogno di nessun tetto è decisamente in una situazione demografica abbastanza penosa, tenendo conto dell’espatrio dei giovani, sono d’accordo con te sul fatto che la soluzione non è certo che gli atei si mettano a fare figli, abbiamo lottato per questo in fondo no? Per farli se li vogliamo e non perché ce li impone la religione o lo stato. La Cina infatti diminuendo le bocche da sfamare ha fatto partire l’economia, nei paesi islamici una cosa del genere sembra impossibile.
Tino forse mi sono spiegato male: un tetto intendevo da applicare a chiunque viva sul suolo italiano senza interessarsi di suoi comandamenti religiosi, e non solo all” italiano etnico’, e lo stesso vale per chi vive sul suolo francese ecc..
Sarei d’accordo ma credo che la sinistra sarebbe la prima ad accusarti di genocidio etnico contro gli immigrati. In Francia è impossibile perché le famiglie francesi anche non islamiche che fanno tanti figli sono una lobby molto forte nell’esercito nella gendarmeria. E pure tra i politici, il nostro primo ministro ad esempio ha cinque figli e pure politici di sinistra hanno cinque o sei figli.
‘la sinistra sarebbe la prima ad accusarti’
ma a me piacciono gli eretici!
Scherzi a parte è chiaro che è solo una riflessione oziosa, dato che (per fortuna forse) non ho alcun potere specifico.
Vabbè, devo staccare, ti saluto per ora!
Per una religione che perde consensi e fedeli a rotta di collo, hanno una bella faccia.
Ma il loro libraccio di riferimento non proibisce loro di mentire? O vale solo per tutti gli altri?
Il cristianesimo non cattolico è in espansione l’islam non ne parliamo. Insomma io non canteri troppo vittoria.
Da un mio intervento più su:
Non pare prendere in considerazione il fatto che sono esistiti periodi in cui quasi tutta la popolazione era (nominalmente) credente. Quindi – secondo lui (e Tino 🙂 ) – figliando credenti avrebbe dovuto già da un pezzo “estinguere” gli atei.
Purtroppo per lui la percentuale dei non credenti cresce…
Non capisco vado a leggere più in su. Ma io non ho detto di sottoscrivere la tesi di questo ricercatore, semplicemente che l’obiezione di carcano non confuta nulla.
secondo me non è questione di natalità, è questione di livello culturale, e scientifico, delle famiglie e degli individui, più è alto il livello culturale e scientifico, minore è la possibilità di adesione ad una qualsisi religione, pertanto credo – all’opposto di quanto sostenuto dagli estensori dell’articolo – che gli atei crescerennao di pari passo con il progresso scientifico e tecnologico !!!
inetgrazione: mentre gli appartenenti alle varie religioni – a partire da quella cattaolica e mussulmana – diminuiranno; date tempo al tempo come si dice dalle Ns. parti !!!
Ma io non direi che è sempre così le classi medie fanno meno figli delle classi ad alto reddito a parità di studio. Stiamo attenti a non privilegiare le spiegazioni laicisticamente corrette perché ci piacciono scordandoci del metodo empirico che è carente certo nella ricerca proposta ma non dovrebbe esserlo nemmeno nella confutarla.
E da quando questi considerano l’evoluzionismo, scusate?
Quindi secondo questa ricerca, i numerosi figli nati da famiglie religiose saranno destinati ad essere fedeli a loro volta? Bella questa! Non sapevo che la religione facesse parte del patrimonio genetico.
Sul suo profilo Herr Blume si presenta parlando della sua “wonderful (Christian-Muslim) family”. C’è poco da aggiungere.
Cioè? Coppia mista con tanti figli?
Certo che se qualcuno si autodefinisce ateo e/o agnostico in un paese ad alto tasso di natalità del 3° mondo, come ad esempio l’Indonesia, lì davvero rischia di estinguersi.
Sembra che il forte incremento dei religiosi sia dovuto soprattutto all’intervento dei preti pedofili (unpublished results)
Mi sa che ci tocca figliare, cari brights!
Sarebbe interessante completare il rapporto, incrociando i dati sulla prolificità con quelli sull’alfabetizzazione.
Ah: su questo stesso sito un articolo che dimostrerebbe il contrario (almeno nella cattolicissima Spagna): http://www.uaar.it/news/2011/01/03/spagna-card-rouco-prevede-una-crisi-sociale-dovuta-alle-leggi-progressiste/
“il quotidiano Publico pubblica un sondaggio secondo cui “uno spagnolo su cinque è ateo o non credente”. L’ateismo in Spagna continua a conquistare fedeli della Chiesa Cattolica: il numero di cittadini che dichiara la loro indifferenza verso la religione è ancora cresciuto nel 2010, raggiungendo il 20,3% della popolazione. Solo il 28,1% ha dichiarato di essere “cattolico praticante”.”
Che dicano pure che siamo in via di estinzione,
Dopotutto, anche Hitler alla fine di aprile 1945 rinchiuso nel suo bunker a Berlino strepitava che avrebbe vinto la guerra. E si sa come è andata a finire.
Più si diffonde la cultura, più persone diverranno atee o almeno agnostiche. E’ un punto fermo.
(Che sia per questo che in vaticalia viene sistematicamente boicottata?)
“Che sia per questo che in vaticalia viene sistematicamente boicottata?”
Certo!