Reggio Emilia, vescovo e sindacati contro i saldi il 6 gennaio

Il vescovo di Reggio Emilia, mons. Adriano Caprioli, ha criticato la decisione della Regione Emilia-Romagna di avviare la stagione dei saldi il 6 gennaio, in coincidenza con l'”importante festività” cristiana dell’Epifania. Anche Cgil, Cisl e Uil di Reggio Emilia, scrive Avvenire, hanno criticato il provvedimento, arrivando a indire uno sciopero dei lavoratori del commercio proprio per il 6 gennaio.

Raffaele Carcano

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25 commenti

Kaworu

ma tipo un paio di settimane fa qualcuno dei loro non aveva detto “spendete e spandete gioiosamente per celebrare dio” o qualcosa che comunque aveva questo succo? 😉

andrea pessarelli

ma la vuol capire l’arcivescovo che uno stato laico NON PUO’ tenere in conto le festività religiose nella regolazione delle proprie attività?

Kaworu

ma tra l’altro…

se le pecore escono dall’ovile e se la battono, è compito del pastore far si che non lo facciano.

mica devono essere i cervi a riportargliele dentro (per finir pure loro dentro all’ovile)

Kaworu

troppo facile seguire una religione che proibisce di mangiare insalata, se vivi in antartide.

andrea pessarelli

che poi fosse una volta l’anno, che so natale o pasqua, IN CAMBIO DEL SILENZIO X IL RESTO DELL?ANNO, potremmo anche stabilire che non si celebrano orge o baccanali pubblici, e sarebbe già una concessione eccezionale. ma il fatto è che ogni giorno ce n’è una, o è natale o pasqua o la befana o l’iimacolata o il corpus domini o san pinco pallo, basta stabilire il principio che le attività dello stato devono sottostare al calendario ecclesiastico poi si fa presto ad attribuire arbitrariamente importanza a qualunque ricorrenza la chiesa decida che le fa comodo

Roberto Grendene

Ma il 6 gennaio non e’ una importante festività per i bambini particolarmente sentita qui in Emilia Romagna?
Tutti ma proprio tutti si riferiscono al 6 gennnaio come alla “Befana”, anche i miei colleghi piu’ devoti

Alessio

Prendendo alla lettera il significato di epifania (dal greco epifaino), possiamo dire che questa è una epifania (=manifestazione) di perfetta idiozia (fa anche rima).

bruno gualerzi

Ma il 6 gennaio non è la festa della Befana, la vecchietta che porta i doni? In effetti, dopo santalucia, natale e capodanno, per non parlare di tutte le altre ricorrenze, religiose e non, dove non si fa altro che ‘donare doni’, la vecchia signora arriva un pò fuori stagioe. E allora, via coi saldi!
Ma come – dice il Caprioli – proprio il giorno dell’Epifania, che vuol dire Rivelazione? Non è che così venga messa in saldo anche la Rivelazione?
Curiosa poi questa unità di intenti tra vescovo e sindacati. Che si tratti di un remake (si dice così?) di Peppone e don Camillo, di casa da queste parti?

(Vedo adesso che in qualche modo Roberto Grendene ha ‘attaccato’ come me.. Sarà la comune nostalgia della Befana di un tempo…)

Nightshade90

ma peppone e don camillo non se le davano di santa ragione? francamente io non ce lo vedo peppone a indire uno sciopero perchè ci sono i saldi durante la befana….(a dire la verità non ci vedrei manco don camillo a lamentarsi di una simile sciocchezza. e se lo facesse, la statua parlante di gesù lo rimetterebbe al suo posto in un petosecondo ricordandogli che i saldi vanno a vantaggio dei più poveri)

Batrakos

Di quel che dice il prete poco mi importa, e lui sa bene che la gente festeggia la Befana e non la ‘manifestazione regale’ di Gesù ai Magi che mi pare sia l’epifania cristiana.
Ma la triplice sindacale non mi pare, coì a caldo, avere torto: la gente nonostante la crisi continua a fare regali e spendere nei giorni comandati, come il Natale e le spese di tanti per il Capodanno ci mostrano, quindi dovrebbe spendere anche per la befana.
Sarebbe meglio iniziare coi saldi il giorno dopo: tanto chi è in fissa col regalo lo fa lo stesso anche senza saldi e chi vuol fare acquisti infischiandosene delle feste comandate, può iniziare a farlo dal 7, che apre un periodo abbastanza morto per i regali, consentendo all’acquirente di risparmiare e al commerciante di continuare a guadagnare qualcosina.
O almeno così mi parrebbe di primo impatto.

Maciste

Pensate, sono costretti a combattere contro i saldi per non vedersi svuotare le chiese… non è che dicano che i veri credenti preferirebbero andare in chiesa piuttosto che al centro commerciale… pensate a come stanno messi male!!! Se la prendono con i saldi invece che con le loro pecore! 🙂

Laverdure

Nessuno di voi ha ancora commentato l’atteggiamento di Cgil,Cisl e Uil.
Ammettendo che quanto scrive l’Avvenire si vero,che ne dite della opportunita di uno
sciopero con simili motivazioni,specialmente in una situazione politico economica come questa?

bruno gualerzi

“Nessuno di voi ha ancora commentato l’atteggiamento di Cgil,Cisl e Uil.”

Come no? Sia pur in modo scherzoso, io l’ho fatto (^_^).

Sandra

La notizia è riportata anche sul sito della cisl:
“Ancora una volta dobbiamo registrare la scarsa attenzione, della politica, delle Associazioni Datoriali, nei confronti dei lavoratori del commercio. Parlare di armonizzazione dei tempi di vita con i tempi di lavoro diventa inutile se non si rispetta il diritto naturale al riposo e al tempo della famiglia nei giorni della Festa. Quest’anno nella nostra Regione si è voluto dare un segnale in una direzione che non possiamo nel modo più assoluto condividere: far coincidere i Saldi con la Festività dell’Epifania.”

L’apertura converrà ai negozi non hanno dipendenti. E direi che questo sciopero rappresenta una buona opportunità per i negozianti cinesi.

andrea pessarelli

il giorno di martedi grasso e tutta la settimana di carnevale si festeggiano il divertimento e la crapula. durante questo periodo sarebbe opportuno non celebrare funzioni religiose per non offendere la sensibilità degli edonisti

Federico Tonizzo

Mah, piuttosto che commentare questi litigi fra il vescovo, la regione e i sindacati, preferisco leggere qualche notizia storica sulla Befana:
http://www3.ti.ch/argomenti/index.php?fuseaction=2.leggi&artId=219
http://www.etimo.it/?term=befana
http://www.centrostudilaruna.it/dariospadabefana.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Befana : (…) “La distribuzione di regali ai bambini a nome della Befana fu fortemente incoraggiata dal fascismo, nell’ambito dell’opera di “italianizzazione” della penisola.” (…)
http://www.antrodellastrega.org/wp-content/uploads/befana-Amelia.jpg

ANCIA LIBERA

i sindacati italiani anzichè difendere i diritti dei lavoratori – vedi caso fiat – pensano alle caz.ate !!!

Lavinia

E invece va benissimo, è di giovedi e me lo pagano straordinario festivo!!!!!!!!
E poi chi davvero crede nella religiosità della festa non vada a fare shopping… ah già, i cattolici italiani sono noti per non essere mai coerenti(il 24.12 li abbiamo dovuti buttare fuori a calci dal negozio, alle otto di sera… e tutti chiedevano: ma domani pomeriggio siete aperti per i cambi? alla faccia della festa religiosa…) il problema non è che i negozi stiano aperti o meno, il problema è che se i negozi sono aperti, i “fedeli” invece di andare a messa vanno a fare shopping!!!!!

Federico Tonizzo

Chiamali “fedeli”… Io li chiamo “bigotti”, o “conformisti”, o “massificati”…
Comunque, auguri per il tuo lavoro 🙂

Southsun

Beh, hanno preso in parola il cattoconsumista d’assalto Socci.

Protestino con lui e non rompano i pendagli con queste burinate.

Stefano Bottoni

Anche nei giorni festivi c’è sempre un sacco di gente che lavora. Forze dell’ordine, pompieri, dottori, giornalisti, anche noi (non lo sapevate?) bancari se addetti ai servizi informatici. Così come ogni festività, anche se necessario di domenica.
I preti possono pure dire che non si lavora durante le feste. Peccato che lo possano dire perchè ci sono cameramen e giornalisti (che dunque lavorano) a riprenderli, e altri giornalisti e tecnici a mettere in onda il servizio (anche loro lavorano).
Insomma, dicono che non bisogna lavorare ma lo possono dire perchè c’è qualcuno che lavora, altrimenti nessuno saprebbe cosa hanno detto… mumble… un cane che si morde la coda ha più senso ed è più simpatico…

Paul

Però sono coerenti: dicono che non si possa lavorare di domenica, ed infatti hanno scelto di fare i preti! 😉

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