Pakistan, ucciso governatore contrario a legge anti-blasfemia

Salman Taseer, governatore del Punjab, è stato ucciso oggi a Islamabad, in Pakistan, da una delle sue guardie del corpo. L’uomo politico si era espresso in termini negativi nei confronti della legge contro la blasfemia: secondo dichiarazioni del ministro degli interni Rehman Malik riportate da Bloomberg Businessweek, l’assassino sarebbe già stato arrestato, e avrebbe confessato di aver ucciso Taseer proprio per le sue posizioni contrarie al provvedimento. Venerdì scorso migliaia di persone avevano manifestato a Islamabad contro la legge: il leader religioso Sahibzada Fazal Kareem, scriveva il New York Times, aveva chiesto e ottenuto dal governo rassicurazioni sul mantenimento delle restrizioni in vigore. L’articolo citava proprio Taseer quale più importante oppositore politico della legge, contestata anche da diversi gruppi di attivisti per i diritti umani.

Raffaele Carcano

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11 commenti

Ratio

Ovvero il metodo sbrigativo con cui le religioni risolvono i problemi di dissenso.

Sergio

Appena possono. Mai dimenticare che i cristiani non sono stati da meno di questi pazzi furiosi – e non già nella notte dei tempi, ma fino all’altro ieri. E la libertà religiosa oggi pretesa da Ratzinger è stata dalla Chiesa negata fino a ieri. Adesso l’ha dovuta concedere obtorto collo e vuol farci credere che è lei ad averla per prima pretesa. Arriva con secoli di ritardo e rivendica la primogenitura di ciò che oggi è prassi comune, come la lotta alla pedofilia.

marcusprometheus

Caro Sergio, io sono apertamente anticristiano ateo e spero razionalista.
Ma ad un misfatto islamico come tutto commento ricordarsi solo di prendersela coi cristiani mi pare un po’ irrazionale,
Tu che cosa ne dici?

Sergio

Caro marcusprometheus, ma io mica me la prendo solo coi cristiani! Mi sembra però giusto ricordare che «anche noi» abbiamo fatto le stesse cose orrende – fino a qualche tempo fa. Certo oggi siamo più civili per alcune circostanze (illuminismo, progresso, benessere economico ecc.) di cui non abbiamo per altro alcun merito (per fortuna nostra siamo nati in questa parte del mondo).
Con la mia nota non volevo mica sviare il discorso.
No a tutti i fondamentalismi, di casa nostra e esterni.

Tino

Il problema sergio è che quando si parla di misfatti dei cristiani nessun salta fuori dicendo, beh quello che succede in terra islamica è peggio. Il problema è che c’è una scarsa capacità di adattamento alla situazione attuale, la ricreazione finita, non si può più giocare agli anticristiani a senso unico quando ci sono ben altre minacce alla laicità e che in Europa cominciano a farsi sentire in modo dirompente.

Gradient

E tutto questo per un’amico immaginario! “Grazie a dio sono ateo”

Federico Tonizzo

E il più presto possibile: occorre fare un’intensa opera di informazioone antireligiosa e di proselitismo ateo.

Paul Manoni

La loro legge sulla blasfemia e’ una farsa. La difendono fino allo stremo, solo perche’ grazie a quella, hanno il pretesto per commettere le peggio nefandezze sui diversamenti credenti.
Il caso di “Asia Bibi” e’ emblematico e riassume in modo evidente, come qualsiasi gesto, azione o parola, che non si alinei all’islam ed ai suoi precetti, finisca per essere definito “Blasfemo”.
La strada per la “libertà religiosa” auspicata da B16 per i cristiani di altri paesi e’ sostanzialmente un’utopia.

Fiorenzo Nacciariti

Onore e gloria a Salman Taseer che ha preferito morire piuttosto che piegarsi al fanatismo religioso.

Saranno contenti ora coloro che all’ONU hanno appoggiato i fanatici islamici per la risoluzione sulla blasfemia, mettendo in difficoltà gli sforzi delle persone come Salman Taseer.

A loro dico bravi, il vostro concetto di libertà religiosa ha dato ancora una volta i suoi frutti. Bravi, sostenete bestialità nei principi generali con la speranza di ricavare vantaggi particolari. Poi piagnuccolate quando tocca a voi.

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