L’attenzione per l’edilizia della Caritas aquilana

La Caritas e la CEI stanno ingaggiando una battaglia a mezzo stampa (cfr. Avvenire del 5 gennaio) che ha per bersaglio il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ‘reo’ di bloccare alcuni progetti edificatori su terreni che il piano regolatore del capoluogo abruzzese classifica come agricoli (ne ha scritto ieri Eleonora Martini sul Manifesto). La Caritas avrebbe infatti pronti ben 34 milioni di euro da spendere nel comune aquilano per edificare mense, scuole private, centri di assistenza e servizi sui terreni di proprietà della Curia e delle parrocchie e parrebbe ritenere l’incompatibilità con il piano regolatore, cioè con la gestione pianificata del territorio nell’interesse di un uso assennato della risorsa suolo, una minuzia rispetto ai benefici che la collettività riceverebbe dal sorgere delle nuove strutture, per cui ne pretenderebbe, almeno in parte, il cambio di destinazione d’uso. Tale opinione non è però condivisa dal sindaco della città, secondo il quale essa sarebbe dotata a sufficienza di strutture come quelle progettate e il rispetto del PRG costituisce un valore in sè. Perplessità e polemiche sull’utilizzo dei terreni di proprietà della Curia sono già sorti in passato (cfr. Ultimissima del 15 marzo 2010).

Monia Guidi

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13 commenti

Stefano Grassino

Il sindaco può anche resistere se ha carattere onestà e convinzioni profonde. Il problema sarà alle prossime elezioni.
Come ben sappiamo, un popolo maturo elegge dei rappresentanti validi. Gli Aquilani, saranno ancora favorevoli a questo sindaco o si lasceranno circuire eleggendo un sindaco voluto dal Card. Bagnasco e da S.Berlusconi?
Guarda quello di buono che ha fatto Soru per la Sardegna e come è andata a finire.

anonimo

Non ti piegare, caro sindaco, alle prepotenze di questi ingordi e sfacciati parassiti dello Stato e della gente. Mostra grinta e schiena dritta, al contrario di molti cialtroni lecchini, che si prostrano per il voto. Questi nullafacenti con abiti non comuni (per la verità strani) mirano solo ai soldi e al potere, che detengono peraltro saldamente ormai, alla faccia di quello che predicano e di colui cui fingono – a parole – di ispirarsi. Siamo un nutrito gruppo di amici, che bene ci siamo accorti dei loro trucchi e strategie da tempo! Piuttosto che ben vengano – e presto – altre leggi “eversive” per la confisca dell’asse ecclesiastico come nel 1866 e 1870! Caro Cavour dove sei?

FSMosconi

Mmmmm…
mi viene spontanea una battuta: non è che la Caritas aquilana è Propaganda Fide scritto più piccolo?

tonii

quando si tratta di speculare sulla sofferenza altrui nessuno batte l’organizzazione militare della CCAR…

ENRICO

Se le persone capirebbero che ci ha creato la natura e non un dio ci sarebbe meno edificazioni (cemento) e più natura; questa è un’altra colpa delle religioni

Kaworu

però ragazzi distinguetevi con un numero, un simbolo, qualcosa 😉

(anche se dal contenuto del messaggio si intuisce ma in questo caso la forma era ambigua, sorry)

Paul Manoni

Peggio degli avvoltoi, planano in terra per scarnificare gli ultimi resti…Il tutto per i loro sporchi affari che mirano ad accantonare soldi. 👿

MicheleB.

Come può un povero sindaco che dopo un’intero anno di terremoti s’è preso pure le manganellate, contrastare il più potente proprietario immobiliare dell’Occidente?

Ivano

Sembra che il Sindaco Cialente tenga duro!!!!! Proprio oggi è uscito un altro articolo in cui ribadisce che rifarebbe “tutto quello che ha fatto”. E’ stato pesantemente attaccato dai vescovi che hanno usato espressioni poco civili nei suoi confronti, fino ad offenderlo. Davvero inaudito… Ad essi si è aggiunto anche il Sen. Luigi Lusi (PD) che ha esortato il sindaco ad avere “maggiore rispetto per la caritas che da sempre svolge un servizio gratuito e senza scopi di lucro per tutti coloro che hanno bisogno, senza distinzione alcuna….”. Ho ritenuto pertanto opportuno ed utile scrivere al Sindaco per esprimergli la mia solidarietà e penso sia necessario non lasciarlo solo. Chi volesse scrivergli, può farlo all’indirizzo sindaco@comune.laquila.it (magari inviandola anche in cc al Messaggero: aquila@ilmessggero.itabruzzo@ilmessaggero.it). Più lettere riceveranno e più sostegno gli daremo. Ho però anche scritto al sen. Lusi per dirgli quello che pensavo in merito alle sue dichiarazioni (lusi_l@posta.senato.it).

Giuseppe C.

Mi sembra evidente che la Multinazionale dei buoni $entimenti ha sentito fortissimo l’odore del miele de L’Aquila (= l’Universita’ e il suo indotto)
e con delicata grazia che contraddistingue l’orso marsicano cerca d’arraffare tutto il barattolo…

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