Turchia, indagine del governo sulle convinzioni laiche dei cittadini

Il governo turco, attraverso la Direzione degli affari religiosi, avvierà a marzo una ricerca per conoscere l’opinione della popolazione in merito a diverse questioni religiose. Il sondaggio, scrive Hurriyet,  coinvolgerà decine di migliaia di cittadini, a cui sarà chiesto un parere su questioni quali la laicità dello Stato, l’uso del velo, le lezioni di religione nelle scuole, le richieste della minoranza alevita. La decisione ha ricevuto diverse critiche, che sono state respinte da Faruk Çelik, ministro degli affari religiosi, il quale ha sostenuto che è compito del governo di affrontare i problemi della società.

Raffaele Carcano

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11 commenti

Volo alto

E’ necessario conoscere i termini dell’intervista.
Se è nominativa assume connatazioni inquietanti.
Se anonima lascia il tempo che trova!
Ma è il fine ultimo poco chiaro, non dovrebbero essere i partiti interpreti di queste posizioni?
Non penso che sia come in Italia dove regna incontrastato il partito unico, quello del Vaticano!

andrea pessarelli

per conoscere le opinioni in materia di religione e di fede, molto + utile dei sondaggi è l’osservazione dei comportamenti. la cosa migliore secondo me sarebbe individuare dei “parametri di secolarizzazione” e osservarne l’andamento nel tempo

#Aldo#

I sondaggi… come recita quella nota formula da telefilm americano: «Hai il diritto di non rispondere; tutto quello che dirai potrà essere usato contro di te». Mai rispondere ai sondaggisti, neppure implicitamente.

SilviaBO

Anche le elezioni sono un sondaggio. Dovremmo rinunciare al diritto di voto? (Poi si può non sapere per chi votare, ma quello è un altro discorso). O, in generale, dovremmo rinunciare a esprimere la nostra opinione sulle questioni che riteniamo importanti?
Di per sé non sono contraria a iniziative come quella ideata da questo ministro, possono servire a conoscere meglio le opinioni dei cittadini e a venire meglio incontro alle loro necessità. Ovviamente ci sono molti se e molti limiti, riguardanti l’osservazione di corrette procedure statistiche, l’onestà nella pubblicazione e nell’interpretazione dei dati, l’utilizzo che viene fatto di tali dati.

FSMosconi

Eggià, che poi è come dire:
“Ministro della Semplificazione”?!

😉 😯

luk blacks

Speriamo che non sia come quel detto che all’incirca recita’ cosi’: un piccolo passo in avanti e due indietro…..

Paul Manoni

Secondo me il sondaggio potrebbe rivelarsi piuttosto utile per la Turchia, e non nascondo che mi piacerebbe che un tipo si sondaggio simile, venisse fatto anche in Italia. Se i partiti politici Turchi (o italiani che sia) brancolano nel buio e sono fortemente incapaci di interpretare al meglio il Principio di Laicità proprio della loro Carta Costituzionale, grazie al sondaggio si potrebbe influenzare (in meglio o in peggio) l’operato dei suddetti partiti.

Se venisse fuori per esempio che la maggioranza dei cittadini turchi, non vuole che la religione di maggioranza, si infili nelle scuole, o magari se la maggioranza dei cittadini, ritenesse l’uso del velo, una cosa obsoleta e superata, magari le liee dei partiti cambierebbero. E’ certo che i partiti tengano conto dei sondaggi…Un partito ha tutto l’interesse a guidare un paese, sulla base di cio’ che vogliono o desiderano i cittadini, altrimenti un partito che si comporta la contrario di cio’ che vuole la maggioranza, e’ un partito che non ha futuro. 😉

Barbara

“La decisione ha ricevuto diverse critiche, che sono state respinte da Faruk Çelik, ministro degli affari religiosi, il quale ha sostenuto che è compito del governo di affrontare i problemi della società.”

E già, se non se ne occupasse il governo, loro come farebbero a comandare?

Paolo P.

Sondaggio organizzato dalla Direzione degli Affari Religiosi? Che buffonata! Indovinate come andrà a finire! Questa è una suspence che toglie il fiato, altro che triller!

Fiorenzo Nacciariti

OT ma non troppo.
Non so quali siano le vere intenzioni del governo turco, certo è che in qualche modo bisogna tenere le orecchie ritte sul fenomeno fanatismo islamico, altrimenti si finisce per fare la fine di certi liberali e moderati pakistani che prima sembrano aver dormito e poi si sono svegliati di colpo, quando, dopo l’assassinio di Salman Taseer, hanno assistito increduli all’approvazione dell’assassinio perfino da parte di persone che avevano votato per il partito del governatore assassinato. E ora, dopo il “risveglio”, non sanno trovare altra soluzione che pensare di andarsene dal Pakistan ormai troppo “infetto”, come ha dichiarato uno di loro in questa intervista (in inglese) alla trasmissione World Have Your Say della BBC:
http://www.bbc.co.uk/iplayer/console/p00ct65d/World_Have_Your_Say_What_next_for_liberals_in_Pakistan_and_must_todays_values_be_applied_to_all_literature

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