Stefano Marullo*
Il caso del deputato repubblicano John Shimkus, che citando alla lettera Genesi 8,22 ha arguito che non ci si deve preoccupare dei rischi climatici e della distruzione del pianeta, è sola la punta di un iceberg. Almeno il 50% degli elettori statunitensi prende ‘alla lettera’ la Bibbia. Percentuali ben più alte verrebbero fuori se si interpellasse il musulmano medio riguardo al Corano, il quale crede ciecamente alla rivelazione letterale – in arabo – dell’angelo Gabriele a Maometto del sacro testo, che giustificherebbe l’espressione che il libro sia ‘caduto dal cielo’. Che in cielo ci sia una lingua ‘ufficiale’ non appaia così grottesco, se è stato detto da un autorevole ecclesiastico che Gesù comprendeva benissimo il latino, essendo questa la lingua parlata in Paradiso!
Ma torniamo al nostro lemma. Alla voce fondamentalismo nel Vocabolario della Lingua Italiana dell’Istituto Treccani, si legge ad un certo punto: “…l’accettazione, oltre che dei dogmi, dei miracoli, e dell’inerranza della Bibbia, anche dell’ispirazione verbale di questa, ammettendone la sola interpretazione letterale…”. Poco più in là, si dice che lo stesso atteggiamento caratterizza gli integralisti islamici con riferimento alla legge coranica.
Il peccato originale di ogni fondamentalismo è, dunque, l’interpretazione letterale dei testi. Quanti equivoci questo possa determinare e ha determinato, nell’approccio alle cosiddette Sacre Scritture di molte religioni, è facile intuire.
Storicamente, in ambito ebraico, tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C., l’attaccamento ossessivo alla lettera della Legge, la Torà, è testimoniato dalle comunità penitenziali-apocalittiche degli Esseni e di Qumran che ricopiavano fedelmente la Scrittura e la conservavano in rotoli e vasi perché ‘neanche uno iota’ venisse perduto e nessun precetto rimanesse disatteso.
Ma il fondamentalismo come movimento teologico-religioso è relativamente recente – la conferenza di Niagara del 1889 è individuata convenzionalmente come atto di nascita – e i suoi prodromi vanno ricercati nella riforma protestante che ha opposto il principio della sola Scriptura all’ingombrante tradizione cattolica; alcuni teologi ortodossi della riforma, come Johann Gerhard e Johannes Buxtorf il Vecchio, arrivarono a parlare di Inverbation – ‘Inverbazione’ – in quanto lo Spirito Santo, analogamente a quanto avvenuto con l’Incarnazione, ha fatto della parola scritta una parola spirituale, per cui i profeti, gli evangelisti e gli apostoli diventano notai di Dio che ispira loro persino i segni vocalici delle lettere ebraiche. Certamente in queste prese di posizione radicali è da riconoscere una reazione appassionata e sincera agli abusi di talune interpretazioni del magistero cattolico verso le Sacre Scritture, troppo ardite o semplicemente funzionali alla conservazione dell’istituzione e dei suoi privilegi; ma non si può non rilevare l’intima contraddizione di un’astratta contrapposizione tra scrittura e tradizione, laddove storicamente ogni scritto è preceduto da una tradizione orale; è appurato, infatti, che molte espressioni paoline del Nuovo Testamento, come già nell’Antico, altro non sono che formule liturgiche.
Degli effetti perniciosi del fondamentalismo si potrebbero scrivere interi tomi. Proverò ad evidenziare due casi emblematici, uno in ambito eminentemente religioso e l’altro in ambito più profano, che però riproducono lo stesso atteggiamento di fondo.
Consideriamo quello che succede in gruppi ecclesiali come il Rinnovamento nello Spirito, variante cattolica del pentecostalismo classico, diffuso in molte parti d’Italia, che si caratterizza per la preghiera comunitaria dall’impostazione pressoché identica; ad un certo punto, dopo le libere espressioni di lode a Dio (e alla Madonna) da parte dei partecipanti al rito, e/o dopo la lettura di un brano della scrittura, viene il momento della cosiddetta “invocazione dello Spirito Santo” che ‘scende’ sui fedeli attraverso molteplici segni e carismi. Quello che più sorprende in questo sacramentale è l’elemento, per così dire, meccanicistico della preghiera; in una vera e propria escalation di canti e di invocazioni che si intersecano, lo Spirito Santo è costretto a manifestare la sua presenza. Tra i modi di questa sua epifania, uno dei più qualificanti è la profezia; uno dei presenti, a voce alta, parla a nome dello Spirito Santo, con un linguaggio che ricalca i Salmi o passi del Vangelo. Più comunemente, uno o più dei presenti, dietro ispirazione apre una pagina a caso della Bibbia e legge il/i versetto/i destinato alla comunità lì ed ora. Normalmente, altri dicono “confermo”, per sottolineare come, pur non avendo aperto alcuna pagina della Sacra Scrittura, hanno pensato alla stessa cosa. La profezia – che per capirci non ha nulla a che fare con la preveggenza, si tratta di un carisma attraverso il quale Dio parla per tramite di un membro della comunità – non di rado può manifestarsi in lingua sconosciuta a chi la proferisce e ai presenti, come segno soprannaturale; ma la glossolalia vera e propria, altro carisma tipico delle comunità di preghiera pentecostali, in genere è per lo più incomprensibile e consiste in espressioni estatiche di per sé inintelligibili.
Apro qui una digressione divertente a proposito della profezia in lingua sconosciuta. Un caso epocale, in una comunità del Rinnovamento nello Spirito della diocesi di Agrigento, qualche anno fa, vide come protagonista un monsignore attempato che, dopo avere sentito di taluni gruppi di preghiera dove qualcuno aveva il “dono delle lingue”, volle di soppiatto partecipare ad uno di questi incontri e dopo l’invocazione allo Spirito Santo cominciò a recitare alcune frasi in greco, lingua che, peraltro, conosceva bene; ebbene, le frasi furono quasi subito tradotte da uno di quei carismatici mentre qualcun altro “confermava” che quella era Parola di Dio. Peccato che la traduzione fosse sbagliata! Ne nacque un putiferio con il monsignore che scrisse al giornale diocesano che quelli del Rinnovamento erano degli imbroglioni e questi altri che rimproveravano al monsignore di essere stati a sua volta ingannati.
Forse per evitare effetti collaterali come questi, le profezie solitamente si manifestano attraverso l’apertura – ispirata naturalmente – della Bibbia con la comunità pronta ad accogliere quanto letteralmente lo Spirito Santo sta dicendo loro. E naturalmente, i presenti conformeranno il loro agire, daranno risposte ai loro perché su qualsivoglia problematica, in base alle parole, che in una sorta di lotteria mistica, usciranno da una data pagina del sacro testo. Ovviamente se un paio di testi entrassero in conflitto sarà necessario il discernimento, altro carisma, di uno dei membri della comunità – solitamente si trova tutto in loco, al bisogno, Dio vede e provvede insomma – . Evidentemente, atteso il riconoscimento dei carismi e la presenza dello Spirito Santo, la parola non ammette tentennamenti né alcuna critica di sorta. Mistero ed incanto del fondamentalismo!
Fraintendimenti e mistificazioni, sulla base di un atteggiamento risolutamente fondamentalista, sono possibili anche in ambiti diversi da quello religioso. Nei primi anni Ottanta (pressappoco mentre mons. Ginex duellava con i carismatici con il dono delle lingue) circolava nei campi scuola parrocchiali e nei seminari una musicassetta di un sacerdote, il quale metteva in guardia dalla musica rock che istigava al satanismo e alla violenza attraverso messaggi subliminali, ma anche apertamente osceni e criminali. Nulla di nuovo, peraltro, se cercate in rete trovate ancora oggi decine di siti di sacerdoti e gruppi ecclesiali che mettono in guardia da questo tipo di messaggi, con uno zelo da paura nel tradurre testi, cercare discografia e fare pubblicità indiretta a gruppi e personaggi la cui diffusione si vorrebbe vietare! Ebbene, un gruppo particolarmente preso di mira dal sedicente esperto di musica rock con l’abito talare, era quello dei Dead Kennedys, tra i più quotati della scena hardcore punk californiana di quel periodo. I Dead Kennedys – “i Kennedy morti”, da sempre i gruppi punk hanno avuto molta creatività nella scelta dei nomi con un’indulgenza non troppo celata verso il truce; un’altra cult-band americana aveva come acronimo MDC, Million of Dead Cops,cioé ‘Milioni di poliziotti morti’! – all’epoca era una formazione che aveva raggiunto in pochissimo tempo una notevole popolarità. Si pensi che il sornione Jello Biafra, leader del gruppo, al secolo Eric Boulcher, si candidò alla poltrona di sindaco di San Francisco – con un programma strampalato tra i più originali della storia degli Stati Uniti d’America – arrivando quarto! In particolare, le critiche erano rivolte ad un pezzo, I kill children, suonato a velocità folle, che testualmente diceva: ‘uccido i bambini, mi piace vederli morire, uccido i bambini e ascolto le loro madri che piangono’. Anche qui, una lettura fondamentalista del testo, porterebbe a tacciare i Dead Kennedys di immane immoralità – e così ha fatto la destra moralista cristiana americana che sostanzialmente ha rovinato il gruppo esponendolo a devastanti guai giudiziari – e di violenza gratuita. E, dico di più, la tesi del zelante sacerdote in musicassetta, potrebbe essere ulteriormente corroborata dalla lettura superficiale di altri testi della produzione di Biafra e compagni, come Let’s lynch the landlord, Kill the poor, o Too drunk too fuck. Ma di lettura superficiale, per l’appunto, si tratta – si potrebbe ricordare nello stesso periodo i TSOL che in Cover blue venivano ingiustamente tacciati di necrofilia – Le liriche dei Dead Kennedys, sono certo dissacranti ma hanno come bersaglio l’intoccabile mito americano – come non pensare agli emuli Green Day di American Idiot – il cinismo e l’ipocrisia delle sue classi dirigenti galvanizzati dal reaganismo imperante, – un copione già visto in Inghilterra con un altro celebre gruppo punk molto politicizzato in chiave anarchica e antitatcheriana, quello dei Crass, pure aduso a censure di ogni tipo e a frequenti visite di Scotland Yard; altri tempi, poi sono arrivati i Blink 182 -, contengono un humor pervaso da un’ironia amara e pungente. Leggerne i testi senza comprenderne l’humus, vuol dire stravolgerne il senso.
Si sono voluti mettere in evidenza i paradossi e i limiti del fondamentalismo come atteggiamento. Volendo ancora estremizzare, a titolo meramente didascalico, accessoriamente dirò che non mi meraviglierei se un giorno un imam si svegliasse e prendendo un testo del buon Vasco in cui si dice “La primavera porta scompiglio, ieri ho sgozzato mio figlio” trovasse la prova che in Occidente ci sono tendenze infanticide. Suvvia…
* Ha studiato teologia e filosofia, è laureato in Storia. Collabora attivamente nel Circolo UAAR di Padova
CCSG docet.
De Tribus Impostoribus…
A parte la “digressione divertente” sul caso del presunto poliglotta per divinazione, smascherato, tutte le sue osservazioni e i casi riferiti sugli effetti del fondamentalismo religioso sono impressionanti e preoccupanti. Sembra incredibile che ancora oggi ci sia tanta gente che crede in questo modo e prende alla lettera la Bibbia, o si inventa crociate e campagne ideologico- religiose strampalate, e anche pericolose.
Del resto, il caso recentissimo della strage di Tucson ad opera di un folle con le testa piena di idee sconclusionate e contraddittorie, e della Sarah Palin che vuol diventare presidente degli Stati Uniti con il fucile in una mano e la Bibbia nell’altra è un altro segnale della grande confusione culturale e spirituale che regna in USA. Si dà ancora troppa importanza alla Bibbia, ai telepredicatori e alla preghiera pubblica e ostentata, anche da parte dei democratici. Manca anche là una vera cultura laica.
Dell’Italia non parliamo nemmeno. E quello che succede nei paesi islamici è sotto gli occhi di tutti
Per quanto riguarda l’America, quel paese non è mai cambiato: la colt nella mano destra e la bibbia nella sinistra.
L’italia contadina è cresciuta per 1800 anni sotto l’ègida (egìda, ha detto la gelmini) clericale per cui…………
L’islam, dici bene tu.
Un fattore importante lo dobbiamo però dire: in Italia gli atei sono diventati il 7% ed in america le associazioni laiche stanno fiorendo come le margherite in primavera. L’avresti detto neglia anni 50?
Oggi nel mondo gli atei sono un miliardo e duecento milioni. Non è poco.
l’egìda gelminiana me l’ero persa; ma naturalmente, considerando l’enciclopedica cultura che caratterizza l’adorabile ministra, il riferimento non era al volgare italiano né al termine latino ma all’etimo greco aigìs, ìdos…
sì… no… bene, ma troppo lungo….
Concordo èh… non sia mai, ma è chiaro che il fondamentalista integralista prenda o non prenda alla lettera se ne frega degli altri e pensa di aver capito giusto comunque….
poi a tirare schifezza sugli altri si fa sempre in tempo … a interpretare meglio ancora…
condivido l’articolo naturalmente con i miei limiti cognitivi e culturali rispetto alla preparazione dell’autore. Perciò non ho capito bene il riferimento alla canzone io uccido i bambini, mi piace ecc, un po’ di effetto a me lo fa, forse dovrei leggere tutto il testo per non dare giudizi “fondamentalisti” o comunque dovrei conoscere meglio il rock. Probabilmente il testo è in chiave ironica, se qualcuno mi spiega mi fa un favore, grazie.
Eh? No, io non lo condivido proprio 😀
Avendo conosciuto nella mia vita il movimento del rinnovamento ec….ecc…., negli anni in cui indagavo sul mondo del sacro, quà e là in luoghi anche conventuali e monastici, non ho potuto fare a meno di notare nei comportamenti degli adepti una sorta di diffusa ingenuità verso i leader carismatici, i quali, facevano da centri catalizzatori di esperienze suggestive e suggestionanti; essi si atteggiavano, e si atteggiano ancora oggi, a dei profeti, veggenti, persino come nuovi apostoli del Cristo, molto diffusa tra loro l’abitudine di intermediare tra questo fantomatico spirito santo e la gente che si fida di loro, fino al punto che in alcuni gruppi di preghiera negli anni “90 arrivavano persino a combinare le coppie all’interno delle loro riunioni e ciò che poi sarebbero stati dei matrimoni creduti come voluti da dio in persona.
Ho partecipato alle messe di Milingo, quando era ancora in Italia e non era ancora stato scomunicato, lui stesso ad un certo punto, ad Arluno (MI), si scagliò contro alcuni gruppi del Rinnovamento che avevano fatto della preghiera una specie di imprudente accostamento all’esorcismo, come se l’ave maria detta in u ceto modo fosse proprio la formula per cacciare il diavolo, quindi, è vero che la parola biblica, liturgica, orante è stata trasfornata in enfatiche scenografie teatrali, non solo, ma ho potuto appurare che l’empatia emergeva in modo reciprocamente condizionante, insomma, si sentivano tutti legati al leader (eccetto io ovviamente, io osservavo e studiavoin modo razionale).
E’ proprio l’empatia che osservai nella serata di preghiera, fatta a Bergamo nel (vicino al CONI) diretta dal mons. Patrizio Rota Scalabrini, docente di teologia al seminario di Bergamo a quel tempo, oggi non so cosa faccia, ma questa empatia tuttavia produsse effetti isterici, perchè io ad un certo punto intervenni e domandai, “mons…….lei sta condizionando le enfatiche gesta e parole, seppur di naturale reciproca empatia tra i suoi adepti, e ad un certo punto mi sono accorto di essere un puzzle fuori posto, ciò lo considero un aspetto ambiguo e occulto nel suo modo di interpretare la presenza di dio, anzi, pare che il sottoscritto, non condividendo la sua direzione carismatica, viene di fatto additato come un diavolo fra di voi, come un elemento razionale che stona in un contesto come il vostro, fatto di suggestione enfatica ed empatia mall’interpretata o pilotata. Ora me ne vado, ma sono stato invitatto da un vostro fedele ad osservare quel che avviene qui da voi, e ne ho una pesima impressione, lei sta ingannando quste persone”.
Alché don Beretta, un prete di Bergamo presente alla serata, molto diplomaticamente disse: “va bene, osservare e studiare il comportamento delle persone non è contrario alla normale prudenza nell’accostarsi a questi gruppi carismatici, quindi, ti ringrazio di essere venuto”.
In quella sera ho imparato di più sul rinnovamento dello spirito in poche ore di quantro avrei imparato su Internet o per sentito dire, certe esperienze volevo toccarle con mano.
Complimenti per l’articolo, caro Stefano Marullo.
Gli elementi enfatici e suggestivi si fondano sull’impatto psicologico, senza alcun dubbio da parte mia, in effetti la ritualità e la teatralità delle liturgie carismatiche fanno emerge latenti empatie euforiche e piene di reciproco affiatamento emozonale, come per ricordare la Pentecoste avvenuta in Atti degli Apostoli, in cui secondo me il vento impettuoso e il fuoco sono elementi esoterici impliciti in insegnamenti gnostici, ma considerati suggestivi e testimoni di fenomeni trascendentali, quindi, puoi benissimo dire anche questo:
Se hai lavorato, per esempio, in una raffineria di Stagno, a contatto con lo zolfo, avendolo respirato in qualche modo, in un momento di preghiera intensa, la memoria olfattiva dello zolfo può essere estrapolata in un contesto mistico e fatti credere che vi sia il diavolo accanto a te per tentarti; ma se invece di temere presenze occulte ti riconrdassi del tuo lavoro in raffineria, allora ci ragioneresti sopra e giungeresti a delle conclusioni più razionali, cioè, in un clima di preghiera intensa e mistica, la fede elabora quel che si trova nella memoria dei sensi e riproduce fantasiosamente odori, visioni, senzazioni, anche stimmate epigrafiche in casi particolari, quindi, nessuna presenza di dio o del diavolo ma solo molto spesso ignoranza su se stessi e su come funziona il nostro sistema psico-somatico, ma anche spesso cedendo il controllo emozionale ai riti, liturgie e parole sacre, da li si è poi trasportati in un clima drogato, di cui poi, se si smettesse di pregare, si avrebbe anche la crisi di astinenza e sensi di colpa come se si avesse abbandonato dio ecc…ecc…, appunto, il dio carismatico è diventato psico-dipendenza e assuefazione, cioè, una vera patologia.
Ci sono anche degli ospedali che in terra santa ospitano soggetti mistico-deliranti, che hanno abdicato all’uso della ragione per seguire parole sacre e orme cristiche pericolose per la salute mentale, non sbalgio a definirli malati quasi al pari di quelli che soffrono della sindrome di Stendal, di imprudente e pericoloso coinvolgimento mistico a tal punto da uscire di testa, anche le sedute spiritiche sono pericolose e fanno emergere latenti e inquietanti aspetti deliranti nell’inconscio umano, senza dover scomodare fantasmi e poltergheist.
Dimenticavo, Padre Raniero Cantalamessa è affialiato al Rinnovamento dello spirito e amico della setta Arkeon, beh , abbiamo imparato a conoscerlo, in fatto di fondamentalismo è quasi il “gota” dei carismatici.
piacevole articolo. Una considerazione su carismatici e pentecostali: che cosa aspetta madre chiesa a scomunicarli o comunque a irregimentarli, dal momento che la glossolalia è una delle prove più evidenti della possessione diabolica e della presenza demoniaca?…; a meno di non appartenere a potente famiglia e di essere un presunto mistico: in tal caso passa anche la Lingua ignota di un’Ildegarda di Bingen…
“Romano-cattolico” e “cristiano” non sono aggettivi e sostantivi equivalenti; la chiesa romana cattolica – CCAR – Stato del Vaticano continua a voler confondere queste idee ed argomenti, mentendo sapendo di mentire, lasciando intendere e facendo credere ai soggetti più ingenui, che cristianesimo e cattolicità siano intese, anche implicite, o situazioni di materia religiosa dichiarate, eccetera, anche spirituali, ma certo non solo, equivalenti.
Si tratta invece di due religioni, la cattolica romana e la cristiana, profondamente e sostanzialmente, in forma e contenuto, estremamente diverse, anche da un punto di vista ontologico, od esistenziale, non solo dal punto di vista letterale, ma storico e dottrinale.
Per rendersene conto occorre fare però un lavoro personale non facile, per tirare fuori dalla apparenza conformista e di regime, che viviamo in Italia, queste differenze sostanziali, che portano a comportamenti ed interpretazioni anche del tutto antitetici e strumentali a vari fini, anche di lucro.
Queste pagine sono di sicuro aiuto per ritrovare queste differenze sostanziali, anche dal punto di vista storiografico.
Il Vocabolario della Lingua Italiana dell’Istituto Treccani dà una sua interpretazione di fondamentalismo, ma non mi sembra che la teologia evangelica sia “fondamentalista” alla pari dell’assetto dogmatico vaticanista romano cattolico;
piuttosto le chiese evangeliche e la teologia evangelica protestanti sono state e sono tutt’ora il motore dello sviluppo democratico e civile della modernità e del progresso su scala prima europea e poi mondiale, avendo sconfitto l’assolutismo dei casati monarchici, la “sacra alleanza” tra potere ed altare, rendendo disponibile l’accesso all’istruzione pubblica ed all’alfabetizzazione a strati sempre maggiori di popolazione, atttraverso la lotta contro l’emarginazione sociale classista ed il sottosviluppo economico, la approvazione delle carte costituzionali, l’istituzione del suffragio universale, dello stato di diritto, delle libertà democratiche, della organizzazione dello stato moderno.
http://www.ilcristiano.it/
http://www.cronachelaiche.it/2010/10/il-laico-non-e-ateo-e-la-chiesa-non-e-l’italia/
Da un punto di vista evangelico, il satanismo cattolico è molto presente, a causa del profondissimo attaccamento al potere dei romani cattolici e della chiesa corrispondente;
molti cadono in questi trabocchetti ma in Italia sono presenti le chiese evangeliche, per contrastare le quali in ambito cattolico sono nati queste denominazioni carismatiche e pentecostali, in modo da confondere il più possibile le idee a chi vuole capirci qualcosa, come scrive Marullo.
Per la chiesa cattolica il potere politico, mediatico, economico, finanziario ed il controllo delle istituzioni, attraverso quello delle coscienze, resta l’obbiettivo primario ed irrinunciabile, ma questo fin dai tempi di S.Borromeo od anzi dell’imperatore Costantino.
La teologia evangelica resta tuttavia, a mio modo di vedere, la pietra angolare dell'”ethos” civile dello stato di diritto dei paesi più sviluppati europei, occidentali, e mondiali.
In verità tutte le religioni abramitiche, cattolici in primis, furono fondamentalisti giacchè per secoli considerarono vera alla lettera la Bibbia (anche nell’AT era dettata, anzichè ispirata, dallo Spirito Santo).
Poi quando la scienza li smentì clamorosamente e capirono che c’era poco da fare, passarono all’interpretazione allegorica o figurale del NT per cavalcare la novità.
Quest’ultimo, cioè il NT, credo che venga ancora considerato storico in ogni evento narrato.
Quindi i cattolici -anche se contano ancora tendenza fondamentaliste e creazioniste nelle loro fila- hanno smesso di essere fondamentalisti rispetto all’AT per forza, altrimenti lo sarebbero ancora anche loro.
E il vizio non lo hanno perso, visto che, come dice Marullo, applicarono la lettura fondamentalista al rock e al punk!
Che in cielo ci sia una lingua ‘ufficiale’ non appaia così grottesco, se è stato detto da un autorevole ecclesiastico che Gesù comprendeva benissimo il latino, essendo questa la lingua parlata in Paradiso!
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Possiamo sapere il nome e/o riferimenti, questa è una” chicca”.
potrebbe essere la risultante del concetto di “scienza infusa”, sostenuto da scolastici e teologi…
Alcune doverose risposte e repliche:
a MARILENA MAFFIOLETTI
>non ho capito bene il riferimento alla canzone io uccido i bambini,
naturalmente Marilena si tratta di un testo ironico. I Dead Kennedys in I kill children vogliono esattamente condannare coloro che i bambini li uccidono veramente. I loro testi sono intrisi di un antimilitarismo viscerale, e una condanna contro le guerre imperialiste (una canzone si chiama Holiday in Cambodia non a caso) senza appello. Anche la loro dissacrante iconoclastia (un album si chiama FrankenCrhist) non è puramente un atteggiamento antireligioso in sé; della religione criticano l’affarismo e gli intrecci con il potere. Hanno pagato molto caro il loro coraggio; alla fine, nessuno voleva recensirli e si sono fatti una label tutta loro. Così pure i Crass, che cito nell’articolo. Trovi qualche notizia su entrambi su Wikipedia. E la traduzione di I kill children in rete. L’ironia, amara, è una caratteristica di entrambi i gruppi. I Dead Kennedys (senza Biafra) suonano ancora in America, i Crass si sono sciolti da tempo
a HEXENGUT
>che cosa aspetta madre chiesa a scomunicarli o comunque a irregimentarli, dal momento >che la glossolalia è una delle prove più evidenti della possessione diabolica e della >presenza demoniaca?
La Chiesa Cattolica ha cercato in un primo tempo di condannare questi gruppi, poi ha cercato di contenerli (imponendo per esempio che ogni comunità avesse un sacerdote nominato dal vescovo per la direzione spirituale e per la catechesi), infine constatando la irresistibile diffusione ha fatto di necessità virtù e li appoggia con entusiasmo. In molte parrocchie il Rinnovamento è ormai di casa; in fondo non fanno politica, hanno un’obbedienza cieca all’istituzione, se leggono anche la Bibbia dove sta il problema? Consiglio di leggere dal numero 8/2010 di MicroMega il saggio di Marco Marzano “La Chiesa settaria” che chiarisce egregiamente i rapporti tra CCAR e gruppi ecclesiali. Ormai molti sacerdoti “provengono” (il buon Popper ha citato p. Cantalamessa) dal Rinnovamento. E durante le confessioni o le direzioni spirituali, aprono “a caso” la Bibbia e leggono quello che “dice” lo Spirito Santo. Credete che i vescovi non sappiano queste cose?
Quanto alla glossolalia, essa è citata da Paolo nelle lettere ai Corinzi tra i carismi dello Spirito. Che i diavoli siano capaci di parlare lingue sconosciute, queste sono amenità che lascerei a Padre Amorth
a SPAPICCHIO
>Si tratta invece di due religioni, la cattolica romana e la cristiana,
>piuttosto le chiese evangeliche e la teologia evangelica protestanti sono state e sono >tutt’ora il motore dello sviluppo democratico e civile della modernità e del progresso su >scala prima europea e poi mondiale, avendo sconfitto l’assolutismo dei casati monarchici, >la “sacra alleanza” tra potere ed altare
Mi spiace, ma fai parecchia confusione e dici cose totalmente inesatte dal punto di vista sia storico che teologico. La tradizione cattolica (come quella protestante) rientra pienamente nell’alveo della religione cristiana. Possiamo parlare (già nel NT) di diversi “cristianesimi” se vuoi, ma tutti derivano da un medesimo ceppo paolino (a sua volta “eretico” rispetto alla tradizione precedente) e cristologico (dico volutamente cristologico perché l’appellativo di “Cristo” è stato affibbiato al Gesù storico, sempre che sia mai esistito, per esigenze missionarie). Le differenze teologiche tra la confessione cattolica e quelle evangeliche sono trascurabili; disciplina e canoni ecclesiologici le rendono differenti. E comunque il fondamentalismo, se hai letto bene il mio articolo, nasce in ambienti “protestanti”.
Quanto alle alleanze tra potere e altare, il ‘cuius regio eius religio’ storicamente vale tanto per i cattolici tanto per i protestanti. Lutero, per primo, ebbe molti protettori tra i principi (Federico di Sassonia, Giovanni di Sassonia, Filippo d’Assia) e se ne serviva volentieri per sterminare quelli che non la pensavano come lui (a cominciare dai contadini), e i protestanti probabilmente mandarono al rogo ‘streghe’ e maghi più dei cattolici. Calvino non era proprio un esempio di tolleranza e pietà cristiana. Gli indigeni del nord America, colonie di eserciti “protestanti” non ebbero sorte migliore, quanto a genocidio, rispetto agli indios del centro e sud dove c’erano i cattolicissimi Spagnoli e Portoghesi. Quanto alla storia dei nostri giorni, oggi negli USA la destra repubblicana, quella di Bush Junior, dei Tea Party di Sarah Palin, dei gruppi pro-life (che sparano ai medici che praticano l’aborto) fondamentalista ed intollerante, è di stampo protestante. Di modernità ne vedo ben poca. In Italia, la chiesa Valdese ha preso qualche coraggiosa presa di posizione sul tema dei diritti civili, ma si spartisce la torta delle quote non-espresse, insieme alle altre chiese
a MURDEGA
>Che in cielo ci sia una lingua ‘ufficiale’ non appaia così grottesco, se è stato detto da un >autorevole ecclesiastico che Gesù comprendeva benissimo il latino, essendo questa la >lingua parlata in Paradiso!Possiamo sapere il nome e/o riferimenti, questa è una” chicca”
Come no? Era un certo Imhofer, gesuita viennese vissuto nel XVII secolo.
Saluti a tutti
grazie a stefano per la esauriente spiegazione. Invidio la sua conoscenza approfondita frutto di studio ma anche di intelligenza innata. Posso chiederle se la scelta di studiare teologia è stata fatta fin dall’inizio per poter contestare le religioni o magari per una iniziale vocazione al sacerdozio? Naturalmente scherzo, però non si sa mai, conosco tanti preti mancati….
Intelligenza innata? Non ti sembra di esagerare Marilena? Abbiamo assodato come la “scienza infusa” sia una categoria bislacca.
Sui miei studi di teologia, consentimi di stendere un omissis. Questo è uno spazio dei lettori non per le biografie personali. Che uno studi teologia per smascherare le religioni mi sembra paradossale almeno quando uno che fa alpinismo per sbugiardare gli appassionati della montagna.
E va benissimo anche il “tu”….
a STEFANO MARULLO
“Mi spiace, ma fai parecchia confusione e dici cose totalmente inesatte dal punto di vista sia storico che teologico. La tradizione cattolica (come quella protestante) rientra pienamente nell’alveo della religione cristiana.” Stefano Marullo
No, mi risulta manchi, a te, una formazione evangelica, o quantomeno l’informazione dei fatti, ossia un confronto senza condizionamenti di sorta sul testo biblico internazionale, che probabilmente come tanti cattolici non hai ancora avuto modo di conoscere;
se per te questo è “fondamentalismo” (leggersi la bibbia, il N.T. l’A.T. dai testi originali, non contraffatti con i propri mezzi e con la propria testa) per me è invece la capacità fondamentale del mettere in pratica la libertà di coscienza individuale prima di tutto e poi di saper leggere i testi e comprenderli con la propria testa 😉 come vedi due modi di vedere le cose piuttosto diversi.
Si nota, molto evidente direi, un tuo retaggio che hai ereditato dalle organizzazioni cattoliche alle quali fai riferimento, che anche io conosco piuttosto bene, tutto sommato;
poi parli di eresie, di stragi, di indigeni del nord america, eccetera, ma sono i soliti argomenti della propaganda cattolica romana.
(Non parli però di apostasia romana cattolica, per esempio)
Ti invito a lasciare per un po’ i tuoi convincimenti, abbastanza profondi, romani cattolici, ed a frequentare una assemblea evangelica, tipo una delle ADI, o quelle Cristiane Evangeliche, poiché mi sembri molto profondamente legato dal punto di vista dottrinale, e limitato da un punto di vista intellettuale e dottrinale ad una sostanziale appartenenza ideologica alla CCAR, o ad un suo indirizzo dottrinale.
Hai mai dato una occhiata ai “Fratelli”? Una chiesa evangelica che nasce in Italia, senza essere fondamentalista, perseguitata, sempre presente e vitale, che dà una importante testimonianza, anche dei fatti storici dell’unificazione italiana, e del comportamento dei romani cattolici ai quali tu ti rifai costantemente come rappresentanti del sommo bene:
http://www.ilcristiano.it/
in queste pagine puoi trovare le inforamzioni che non sembri avere appreso, e chissà magari potresti recepire delle interpretazioni diverse da quella a cui ti rifai in modo eloquente e costante, ossia il considerare unico fondamentalismo il principio della “sola scriptura”, giudicando al retta fede la sola romana cattolica.
Poi francamente non mi sembra ci sia confusione sulle notizie, sui fatti che riporto: questi sono facilmente verificabili da pressoché tutti i manuali di di storia; forse scritte un po’ velocemente, ma sono tutte, ripeto tutte, cose facilmente verificabili sui manuali e sulla storiografia.
Mi sembri un po’ orientato anche tu sulle posizioni dei cosiddetti “pentecostali” e “focolarini”, già dimostratisi abbastanza fasulli e di area cattolica, e scoperti anche un po’ satanisti, come accenna Popper sul suo post.
Poi l’affermazione “Le differenze teologiche tra la confessione cattolica e quelle evangeliche sono trascurabili; disciplina e canoni ecclesiologici le rendono differenti. E comunque il fondamentalismo, se hai letto bene il mio articolo, nasce in ambienti “protestanti”” mi risulta perentoria ma assolutamente erronea, poiché il fondamentalismo assolutista, delle “sacre corone”, della alleanza tra trono ed altare è stato quello (ed è ancora in certi casi come il Vaticano) squisitamente cattolico; il common law, il suffragio universale, il riconoscimento dei diritti umani fondamentali, delle libertà individuali, per non parlare dei trade unions, l’istruzione pubblica, eccetera, nascono negli stati in precedenza evangelizzati e riformati, nonché dai principi democratici della rivoluzione francese (eguaglianza, fraternità, libertà) e dello stato di diritto anglosassone.
Questi aspetti non li fai notare con la giusta enfasi, ma ti impegni in modo esclusivo a dimostrare che l’unico assolutismo sia quello “protestante”, che le persecuzioni religiose peggiori siano state tutte le protestanti, cosa che non trovo, assolutamente;
mi risulta perciò che le tue idee siano piuttosto pregiudiziali e confuse, in tema di teologia cristiana e di chiese evangeliche, e questa confusione si riverbera e comporti poi anche in gravi fraintendimenti e misconoscimenti, anche sulla storiografia, come per esempio le conquiste dello stato di diritto sulla scia della alfabetizzazione di ampi strati della popolazione nei paesi evangelizzati riformati, in quanto vorresti trovare sul piano storico conferme alle opinioni sbagliate, o parziali, che hai dalla tua frequentazione di certi gruppi romani cattolici come i “pentecostali”, i “focolarini”, eccetera.
Mi auguro che le mie note possano farti ravvedere da certe convinzioni ingiustificate e dettate dai pregiudizi dottrinali e culturali di parte cattolica romana abbastanza evidenti in quello che scrivi e che pensi, almeno sulla comprensione della storia 😀
Infine, occorre sempre tenere presente, anche per capire i fatti storici, che si tratta di due religioni (diverse), la cattolica (romana) e la cristiana (evangelica): come ha fatto notare testibus_plenis, in una Ultimissima passata, “è molto importante per gli evangelici, cioè per coloro che credono nella sola autorevolezza della Bibbia.”
“Ci tengo ad evidenziare che in Europa il primo fautore per importanza (sopravvissuto) della laicità dello Stato è stato Martin Luther, il quale ha dovuto e voluto promuovere quest’impostazione civile dello stato per tutelare se stesso e tutti i cittadini dell’impero dalla dittatura delle coscienze (attuata dallo Stato Vaticano).
Infatti, nella sua attività riformatrice ha perorato la causa di tutti gli individui desiderosi di scegliere come e cosa credere, ed in particolare rivendicò il diritto/dovere per ognuno di andare alle fonti della verità.
La libertà di coscienza dà fastidio ai tanti che vorrebbero dominare e porsi come autoreferenza nella società, ma è il fermento principe della crescita dei popoli.
Senza di essa (libertà di coscienza) saremmo ancora al baronato ed al latifondo… ed infatti l’Italia ancora oggi non ha superato bene il trauma di tale devastante novità”. (testibus_plenis)
http://www.ilcristiano.it/
Corrige: i Pentecostali veri, sono di area evangelica, eccoli qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Pentecostalismo
i carismatici sono fondamentalmente cattolici, e sono stati formati dentro la chiesa cattolica romana ed affinché restassero nei ranghi cattolici per contrastare la forte diffusione evangelistica dovuta al movimento Pentecostale di area evangelica:
Carismatici e Pentecostali
“Il risveglio pentecostale va distinto da quello carismatico in primis per la dottrina. Inoltre, i “Pentecostali” hanno spesso fondato vere e proprie Chiese, separatesi da quelle di appartenenza. I carismatici, invece, accentuano il ruolo dello Spirito Santo, ma restano pienamente inseriti nella Chiesa Cattolica”.
Preso da: http://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_carismatico
I carismatici e focolarini mi sono sembrati, ma questa è una mia impressione personale, fortemente motivati ed impegnati dalla volontà di accedere al potere ed alle cariche nelle istituzioni statali, essendo molto organici ed interni alla chiesa cattolica diocesana, e con vari collegamenti diretti in Vaticano.