Continuano le violenze interreligiose in Nigeria: questa volta le vittime sono cristiane. Tredici morti è il bilancio di un attacco condotto a un villaggio a prevalenza cristiana della zona di Plateau, anch’essa al confine tra il nord musulmano e il sud cristiano. Il bilancio delle vittime degli scontri nelle ultime due settimane supera ormai il centinaio di morti. Un lancio AFP palesa tuttavia il dubbio che l’inasprirsi del conflitto sia dovuto anche alle imminenti elezioni, previste per il prossimo aprile. Il ministro degli esteri italiano Franco Frattini ha diffuso una nota in cui afferma che, “ancora una volta, vite innocenti sono state stroncate in atroci attacchi mirati a colpire la comunità cristiana”.
Raffaele Carcano
frattini, quelli sono le persone con cui ti vuoi alleare contro il relativismolaicismostica$$ismo
il bello è che non ha aperto bocca (come nessuno dei media italiani eccetto l’UAAR) sull’attaco fatto pochi giorni fà dai cristiani contro i mussulmani sempre in nigeria. e ovviamente ora non lo cita. quano i cristiani sono colpiti, nè la chiesa nè frattini se ne fanno scppare una (manco quando i colpiti sono cristiani di un’altra setta, fanno subito le vittime come se fossero colpiti i loro e tutti a fare le condoglianze al papa, ignorando di brutto i rappresentanti della setta in questione), quando ad essere colpiti sono dei non cristini, la notizia viene trasmessa a mala pena, dandole meno importanza dell’ultimo calendario delle veline, quando sono i cristiani a colpire i non cristiani, la cosa sembra essere tenuta nascosta in modo sistematico visto che non se ne sente un’accenno manco a pagarlo.
Quel che non capisco è perchè il Ministro degli Esteri italiano intervenga regolarmente solo quando le vittime sono cristiane (sebbene non siano italiane), e non faccia altrettanto quando, ad esempio, sono dei buddisti tibetani, anch’essi non italiani e -gaurda caso!- nemmeno cristiani,
Il dubbio ovviamente è retorico: intendo dire che Frattini mette il peso (sic!) dell’Italia non a vantaggio dei diritti umani tout court (che sarebbero uguali anche per le persecuzioni di seguacia di altre (a)religioni) e nemmeno a quello di italiani perseguitati, bensì a chiunque, ma alla stretta condizione che sia cristiano (cattolico o, come i copti, riconosciuto dal cattolicesimo).
Da cittadino italiano mi aspetterei l’intervento del ministro degli esteri del mio paese in questi casi:
1) quando sono coinvolti cittadini italiani, innanzitutto;
2) in senso più generale, a tutela delle libertà civili, incluso anche quelle di professione religiosa, ma in maniera equa e non con un’occhio di riguardo verso i cristiani, e ancor più verso i cattolici.
L’Italia, dovrebbe essere, ma qui sappiamo bene quanto poco ciò sia vero, un paese laico anche in questo.
forse dipende dal fatto che
– o l’italia è percepita come vaticano
– o lui è uno schiavo del vaticano
“ancora una volta, vite innocenti sono state stroncate in atroci attacchi mirati a colpire la comunità cristiana”.
Questo cosa vuol dire, Signor Ministro? Non mi sembra di sentire lo stesso cordoglio quando vengono uccisi dei Mussulmani, dei Buddisti o degli Indù. Forse che per lei esistono religiosi di serie A (i Cristiani) e gli altri che sono di serie B? E noi atei a che serie apparteniamo? O forse debbo pensare che se qualcuno di noi dovesse venire ucciso, in italia qualcuno brinderebbe?
No, questo proprio non lo voglio pensare anche se a pensar male…….ma questa è un’altra storia.
Quello che mi deprime è che dietro ogni parola di voi politici, almeno la maggior parte, esiste sempre un tornaconto sia personale che di partito.
La pietà, il dolore, non conoscono barriere culturali ne di latitudine o politiche. Chi viene trucidato ha diritto allo stesso rispetto, rispetto che nei suoi interventi non ho mai colto. Questa resta la mia impressione, certamente soggettiva, per cui approfitto di questo sito per dirle che se mai lei o qualcuno per lei lo dovesse leggere, di smentirmi. Avvenga nelle parole ma soprattutto nei fatti, avendo in futuro un’atteggiamento che io chiamerei, visto che Ella è Ministro degli Esteri, più umano nei confronti di tutti coloro che in futuro, purtroppo, affronteranno immani dolori.
@ Stefano Grassino
Sottoscrivo in toto.
Sottoscrivo grande Stefano .
State pur certi che in Nigeria, con gran soddisfazione di Frattini, gli atei/non religiosi ne buscano più di tutti.
molti di voi hanno già espresso quanto penso anch’io: come mai il maestro di sci frattini tuona sempre contro chi ammazza, in ogni parte del globo, dei cristiani non italiani per motivi religiosi e mai contro chi è ucciso per motivazioni religiose ma non ha la “fortuna” di appartenere a una delle tante sette cristiane? un pochino incoerente, non trovate?
Signori e signore, ecco a voi il governo dei preti e degli ayatollah!
Cosa bofonchiava l’altro giorno Nazinga Z XVI? Ah sì! Che “non si può vivere nè governare senza dio”, e naturalmente – aggiungo io – senza l’assistenza dei preti, sedicenti suoi scherani in Terra”.
Bibbidibobbidibù.
A fine mese si terrà il referendum in Sudan sulla divisione del Paese. Prepariamoci all’ennesimo bagno di sangue, benedetto dal dio degli eserciti.
L’ex maestro di sci, Fra ti ni, lavora per se stesso.
Il suo slalom gigante gli garantirà il posto di Navarro!
Ma frattini non si sta mai zitto? 👿
Meglio stare zitti, e lasciare il dubbio di essere stupidi, che parlare e togliere ogni dubbio.
Abramo Lincoln
Vi ricorda qualcuno?
e continuano a massacrarsi in nome della tolleranza fraternità diversità ecc.ecc. dell’islam e del cristianesimo…
in Nigeria FRA – TINI non sanno nemmeno chi sia !!!
Ma perchè ce ne impicciamo? Se si ammazzassero tutti sai che liberazione?
La “fratellanza nera” continua a palesarsi, e non è per niente diversa da quella bianca, anche se c’è chi continua a sostenere che gli unici cattivoni sono “gli Occidentali”. Anche su questo si è poco propensi a spendere una parola che sia una.
Scusami Aldo, ma chi qua ha mai sostenuto che i neri africani siano tutti peace&love?
Questo non esime però dal sottolineare una differenza: non fosse stato per il colonialismo arabo ed occidentale gli africani sarebbero rimasti a fare i ‘cattivoni’ tra di loro che sarebbero stati affari loro, cosa d’altronde che succede anche in Nigeria adesso.
Anzi la Shell non ci ha aggiunto perle di bontà, vedi il caso Ken Saro Wiwa…
Io aggiungeri Gheddafi che nel nord di soldi ne ha riversato per convertirli infatti adesso contento del risultato vuole la divisione del paese.
Batrakos, magari non tu, magari non qui, ma ti garantisco che il luogo comune neri=buoni/vittime e bianchi=cattivi/aggressori è molto diffuso. Ed è un luogo comune tra i più s t u p i d i ed infondati. Per questo mi piace sottolineare ogni episodio in cui quel luogo comune viene contraddetto: per mettere in evidenza come non ci sia alcuna differenza, in termini di aggressività e attitudine alla violenza, tra bianchi e neri. Ma se vuoi possiamo anche aggiungerci i gialli, i rossi, gli zebrati, quelli a scacchi…
Aldo,
buoni e cattivi sono concetti morali e assoluti che, hai ragione tu, sono ingenui e figli del mito del ‘buon selvaggio’, concetto falso.
Tuttavia, se si sta alla storia che è l’unico fenomeno rilevabile poichè i se e i ma sono castelli mentali, è l’occidente (non solo l’occidente come già detto, ma ora di questo trattiamo) ad essere l’aggressore e i neri africani ad essere gli aggrediti.
E i dati storici sono brutali nella loro evidenza; credo che questo dato storico vada a contribuire molto nella percezione di ‘bontà’ e ‘cattiveria’ che sono concetti impropri nelle valutazioni di questo tipo e denotano una certa ingenuità in chi si atteggia a questo modo.
Però, insomma, stare a fissarsi (l’ho notato in numerosi tuoi commenti) a demolire un mito anche quando, come qua e come vedo che nel sito non succede, non lo si sostiene (e di un mito che trae fondamento da verità storiche, anche se è poi falso come ogni mito) e quando, come in questo caso, si scannano per religioni che non nascono nel loro universo mentale e geografico, non mi pare molto logico e lineare ma, dico onestamente, un pochino paranoico…
Poi ognuno ha le sue di fisse, per carità.
Batrakos: «Tuttavia, se si sta alla storia […] è l’occidente (non solo l’occidente come già detto, ma ora di questo trattiamo) ad essere l’aggressore e i neri africani ad essere gli aggrediti.»
Anche gli scontri avvenuti in Ruanda e Burundi sono storia, anche lì c’erano aggressori ed aggrediti, anche lì c’era un fondo molto forte di razzismo, eppure mi pare che fosse un’altra espressione di fratellanza esclusivamente tra neri.
Il mito del nero vittima a prescindere lo si sostiene ovunque, a partire dai libri di storia per le scuole di base. Esattamente come in epoche non lontane (diciamo una settantina d’anni fa) si sosteneva il mito opposto. Certo, ora come allora lo si fa in modo pervasivamente implicito, in modo che entri nella forma mentale di chi apprende, condizionandolo senza che neppure se ne accorga.
Una forma di paranoia, dici. Può essere, ma come giustamente osservi anche tu, ognuno ha le sue. Che facciamo, ci mettiamo a evidenziarle tutte? Davvero, ci sarebbe da divertirsi.
Aldo, sono d’accordo in linea di massima e l’ho già detto.
Ma, appunto, la questione Rwanda/Burundi, quella del Sudan, quella della Liberia sono situazioni interne che a noi non toccano (anzi su cui magari i mercanti d’armi speculano) e che, anche questo è innegabile, sono state amplificate proprio per le contraddizioni che il creare Stati a tavolino ha potenziato.
Certo che anche prima degli arabi e dell’occidente si ammazzavano tra loro ma è innegabile che lo snaturare le loro forme di vita abbia amplificato la violenza.
Io non conosco libri di storia che dicono che i neri siano buoni antropologicamente e se ci sono sbagliano, ma mi sembra appunto un po’ fuori luogo evidenziare spessissimo la cattiveria di popoli che ondate di invasioni hanno snaturato; è fuori luogo perchè, davanti all’immenso problema della storia dell’Africa mi sembra guardare il dito anzichè la luna oltre a non essere un’analisi storicamente concepibile e rischia di sembrare una giustificazione a posteriori (tanto sono ‘cattivi’ anche loro con la differenza che non ci hanno fatto nulla di male) delle violenze che hanno subito e subiscono, complice certamente una classe dirigente locale corrotta e delinquenziale.
Ma, appunto, il problema mi sembra essere complesso e, se da un lato è retorica parlare di ‘neri antropologicamente buoni’ non mi sembra produttivo parlare della violenza in generale e, in questo caso, non tenere conto del potente detonatore che Islam e Cristianesimo, ideologie di importazione, in questo frangente hanno.
Va be’, potrei allargare il discorso parlando anche di come noi stessi siamo continuamente sottoposti a ondate di snaturamento, ma probabilmente sarei frainteso, per cui lascio perdere.
Sui libri di storia che dicono o non dicono, aggiungo solo che le cose si possono suggerire anche senza dirle direttamente (vuoi qualche esempio concreto?). Ed è così che sono strutturati i libri di storia per la scuola di base (e non solo quelli di storia). Considerando che si rivolgono a dei bambini proprio per formarli, c’è di che v o m i t a r e.
Vabbè Aldo, se non ci fosse stato il colonialismo non ci sarebbe immigrazione o ce ne sarebbe ben poca e differente.
I popoli stanno bene dove stanno finchè non sono in miseria o in sovrappopolazione per cui l’immigrazione è l’effetto e il colonialismo e il neocolonialismo una causa: senza questi fenomeni non ci sarebbe ciò che tu dici.
Per cui, al di là del discorso su come questo fenomeno vada regolato, è un paragone improprio.
E di questo gli storici non possono non tener conto.
P.S
Chiaramente in queste ultime considerazioni parlo esclusivamente di popoli dell’Africa centro meridionale che hanno subito schiavismo arabo, schiavismo occidentale e colonialismo.
Mi scuso della frammentarietà ma sono impicciato e non ho organizzato bene il pensiero, ora concludo.
Chiaro che la schiavitù visse della complicità dei vari capi di fazioni opposte e di neri che per pura e semplice avidità parteciparono attivamente allo schiavismo, questo va detto proprio per evitare il luogo comune della ‘bontà antropologica’.
Però è troppo poco per riequilibrare ragioni e torti.
Ragazzi. Ma vi rendete conto? Stiamo parlando di un attentato e qui si discute di questioni di pura lana caprina! Nelle parole di diversi commentatori leggo un vittimismo ipocrita e becero ed una strumentalizzazione del dolore di PERSONE, prima di tutto. Che poi si tratti di cristiani, di ebrei o di indù, la cosa non cambia! Complimenti. Complimenti per una visione delle cose così limitativa, davvero. -.-°
forse ti sfugge che chi strumentalizza sono i nostri politici e probabilmente il tuo papa, non certo noi.
amplia la visione.
Myls, hai mai visto un Ateo che da un pulpito o dalle televisioni pubbliche e private, strumentalizza i morti delle religioni o degli attentati tra fanatici???
Fatti un giro a ritroso nel tempo a leggere tutti gli articoli che escono in merito agli attentati. Noterai che e’ il clero stesso ed i suoi genuflessi rappresentanti nella politica italiana a parlare, ed a “spiegare” come stanno le cose, all’italiano medio inebetito dai Minzo-Fede.
Frattini vede solo cio’ che vuol vedere…Ed un’ipotetica alleanza tra monoteismi CONTRO la minaccia della società, Ateismo. 😯
Come tutti coloro che vedono cio’ che vogliono vedere, Frattini e’ un perfetto DISONESTO INTELLETTUALE.