Nei giorni scorsi è apparso a Milano un cartellone pubblicitario a tutela del made in Italy, riproducente un uomo crocifisso e accompagnato dalla scritta “Perdona loro perché non sanno quello che indossano”. L’associazione di destra Fare Occidente, scrive Repubblica, ha immediatamente coperto il cartellone con la scritta “Pubblicità blasfema vergogna”. Il gesto è stato apprezzato dal coordinatore provinciale PDL Romano La Russa e dal coordinatore vicario di Milano, Marco Osnato.
Raffaele Carcano
non originale, come pubblicità; ricordate il “chi mi ama mi segua” dei jeans Jesus? Comunque entrambe di gusto discutibile; ma il rischio evidente, alla faccia della libertà d’espressione, è quello della censura ad oltranza e delle reazioni integraliste di stampo larussiano
E di cosa si lamentano? Non sono loro che vogliono i crocefissi in ogni dove? E adesso che l’oggetto dei loro desideri è raffigurato anche nei cartelloni pubblicitari ora protestano? La sovraesposizione di simboli, in un’epoca nella quale la liturgia della pubblicità e la religione del mercato sono i veri, autentici culti porta anche a questi risultati, cari i miei Larussa e compagn… ops, meglio dire “camerati”.
e il pubblicitario ringrazia per la cospicua pubblicità gratuita
infatti!
Forse sarebbe stato meglio se il poster fosse passato inosservato:
-per la squallida grafica,
-per il creativo (si fa per dire) che ha tutto da guadagnare se rimane ignoto,
-per non reiterare la vista di un simbolo insopportabile,
-per la coda di paglia del ‘made in italy’, infatti quanti sono quelli convinti di vestire italiano e invece ‘non sanno quello che indossano’…
Mmmh…larussa…il crocefisso…ah si, ecco! “possono morire!”
Si vantano, questi fascisti, di essere occidentali poi fanno i bigotti…non sanno che la molla e forse per questo il prodotto migliore della filosofia occidentale (poi non so le altre, qua si parla di ‘fare occidente’) fu proprio il dubbio?
Concordo che il pubblicitario si fregherà le mani…
affissione abusiva con tanto di firma… interessante…
La pubblicità, tutta, è ormai soprattuto una insopportabile seccatura, per di più enormemente costosa (e, piaccia o no, ce la paghiamo tutta noi che la subiamo). Nel caso specifico, i “commentatori” hanno più che altro sbagliato espressione: invece che “pubblicità blasfema” avrebbero potuto scrivere, più opportunamente, “pubblicità c r e t i n a”. Accusarli d’aver affermato qualcosa di controverso sarebbe stato molto difficile.
Pubblicità del caffè.
Larussiani avanti .
Toh, i fascisti falliti si sono riciclati ad imbrattamuri, abusivi si capisce.
Ora ci starebbe una bella denuncia per vandalismo e affissione abusiva, con relativa multa e obbligo di ripristino.
Sai che schiaffone per questi isterici bigottacci nerastri. Immagino il chiasso che avrebbero fatto se ad essere imbrattato fosse stato il ritratto del loro leader, bagassone con fondotinta e capelli finti.
Uno del PDL che apprezza una pubblicità “blasfema”? Chi l’avrebbe detto… 😆
Ah, no, aspetta ho frainteso: niente di nuovo sotto il sole… 👿 🙁
…perche’ se c’e’ qualcosa che distingue l’Occidente, e’ vandalizzare un manifesto da cui ti senti offeso?!?!
In effetti tale IDiozia l’avevo già sentita quando è uscito il film Religiolous, anche se da un’altra associazione…
Stesso sterco, nome diverso?
“Il gesto è stato apprezzato dal coordinatore provinciale PDL Romano La Russa e dal coordinatore vicario di Milano, Marco Osnato”
eeeeeeh, che sorpresa 🙄
però quando il crocefisso sta adagiato (magari in oro bianco e diamanti) tra due te tte rifatte, sono lì con la bava alla bocca.
ma non di rabbia.
è divertente che questi si chiamino “fare occidente” e si comportino come i peggiori mediorientali però.
[…] stile”; all’esterno della manifestazione, il cartellone già deturpato a Milano (cfr. Ultimissima del 12 gennaio); infine, l’annuncio della presentazione del calendario di Oliviero Toscani per il Consorzio […]
I sono così contrario ai crocefissi messi in ognidove, che quasi quasi sono anche contro questo… 😉