Giornalista pakistana minacciata di morte dai fondamentalisti

La giornalista e dirigente del Partito Popolare Pakistano Sherry Rehman è stata minacciata di morte dai fondamentalisti musulmani in seguito alla proposta di legge da lei presentata lo scorso novembre finalizzata a eliminare la pena capitale per il reato di blasfemia. La notizia è riportata dal sito The Freethinker. Diversi religiosi hanno emesso una fatwa contro la Rehman dichiarandola “infedele”; l’imam di Sultan Masjid, una delle più grandi moschee di Karachi con stretti legami con il governo dell’Arabia Saudita, l’ha dichiarata “adatta ad essere uccisa” nel sermone tenuto dopo la preghiera di venerdì scorso.
L’attuale legge sulla blasfemia è stata sostenuta da una manifestazione di 50.000 persone a cui hanno partecipato tutti i principali gruppi musulmani. Si è tenuta a Karachi a pochi giorni dall’uccisione del governatore della provincia del Punjab Salman Taseer che, come noto, aveva preso le difese di Asia Bibi, condannata a morte per questo reato. Qari Ahsaan, appartenente al gruppo fuorilegge Jamaat ud Dawa, da un palco si è rivolto alla folla dicendo: “Non possiamo tollerare alcun compromesso. Quella sulla blasfemia è una legge divina e nessuno può cambiarla. La nostra fede nella santità del nostro profeta è ferma e intransigente e non possiamo tollerare chi bestemmia. Chi bestemmia si troverà ad affrontare lo stesso destino di Salman Taseer”.

Daniele Stefanini