Canada: un pubblico ufficiale non si può rifiutare di celebrare matrimoni gay

La corte d’appello canadese ha stabilito che un pubblico ufficiale non può rifiutarsi di celebrare un matrimonio tra coppie delle stesso sesso per motivi religiosi, lo riporta in una notizia di lunedì The Canadian Press.Alla corte era stato chiesto di pronunciarsi su una proposta di legge della provincia del Saskatchewan, con questa sentenza giudicata incostituzionale, che avrebbe permesso appunto di non officiare un matrimonio gay se il celebrante avesse addotto la religione come causa del rifiuto. La legge era stata proposta in seguito alla causa per discriminazione intentata e vinta da una coppia omosessuale che si era vista rifiutare il matrimonio nel 2005 da Orville Nichols, devoto battista e ufficiale civile dal 1983.
I promotori del progetto sostenevano che i matrimoni omosessuali sono pochi e la legge non avrebbe impedito che le coppie cercassero un altro ufficiale civile disposto a sposarli; le associazioni che sostengono i diritti di gay e lesbiche si opponevano dicendo che fosse un chiaro esempio di discriminazione. Il giudice Robert Richards ha dato ragione a queste ultime, dichiarando incostituzionale la legge perché discriminatoria. Il governo del Saskatchewan ha fatto sapere che non ricorrerà in appello ma prenderà del tempo per analizzare la sentenza e decidere il miglior modo di procedere.

Tommaso Marchioni

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32 commenti

Tino

Io sono d’accordo con la sentenza, è una questione di principio.

faber

Concordo. In un sistema democratico personalmente posso avere l’opinione che voglio, ma nel momento in cui scelgo di svolgere una funzione di pubblica utilità sono tenuto a rispettare le regole che la comunità si è data (ogni riferimento all’obiezione di coscienza è da ritenersi puramente non casuale)

Roberto

Certo,

quindi io sarei dovuto andare a fare il militare ed ad imparare come uccidere altra gente. Sono invece fiero di aver fatto il servizio civile in una biblioteca. Sono agnostico, forte sostenitore di matrimoni tra omosessuali, adozioni a coppie dello stesso sesso, etc., ma l’obiezione di coscienza e` sacrosanta.

peppe

ma che sti a di’? Facendo il militare tu vieni arruolato dallo Stato per impugnare un’arma e difendere la nazione, se non te la senti lo Stato NON ti arruola a quello scopo ma ti mette lì a fare qualcos altro come obiettore.

Ma se, viceversa, sei un pubblico ufficiale e, come tale, devi rispettare la legge NON hai alcun diritto di obiettare che quella legge non ti garba in nome delle tue personalissime convinzioni religiose… se non te la senti ti dimetti da quell’incarico e vai a fare il fioraio, il salumiere, il netturbino o altre rispettabilissime professioni che non turbano la tua sensibilità religiosa.

Sorvolo infine sul velato paragone: sposare una coppia omo = uccidere qualcuno 🙄

P.C.

Roberto, guarda che basta un film d’azione o un videogioco per imparare come uccidere qualcuno. A parte questo, se fai il militare in TEORIA non dovresti trovarti a dover uccidere per davvero nessuno (naturalmente solo se lo Stato Italiano rispettase la sua Costituzione):

Art. 11: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Tino

@ Roberto
L’obiezione di coscienza per il militare è stata giustificata dal fatto che il servizio era obbligatorio. Non è invece obbligatorio essere dipendente del comune, se si fosse rifiutato di sposare una coppia mista religiosamente?

Andrea65

Direi che faber si riferisse alla vergognosa obiezione di coscienza dei medici degli ospedali, non a quella nei confronti del servizio di leva.

Ciao a tutti

Eco

Tanto già da tempo accade il contrario, che un rappresentante religioso o civile gay sposi altri non gay… li mettiamo al muro? Chiediamo l’annullamento dei matrimoni??

I tempi stanno cambiando.

paolo

Giusta sentenza.
Non credo si possa invocare la religione per venire meno ai propri doveri. Chi non vuole celebrare i matrimoni gay può sempre licenziarsi.

Batrakos

E ci mancherebbe che si possano rifiutare: pure gli ‘obiettori’ sui matrimoni è troppo!

Kaworu

attendiamo i soliti miseriadistruzioneemorte.

comunque ottima cosa.

Paul Manoni

“miseriadistruzioneemorte” 😆

Giuro che a volte mi fai sbellicare dalle risate! 😆

Andrea Del Bene

In uno stato SERIO è nomale che uno non faccia quel cazzo che gli pare e rispetti le leggi…

Emanuela

Scommetto che se in un fantascientifico futuro i matrimoni gay dovessero arrivare in Italia ci sarà una recrudescenza di sindaci obiettori!!!

Stefano Grassino

Le sentenze possono non piacere e possono essere criticate, sia da un normale cittadino che da un giudice come da un legislatore.
Questa si chiama libertà d’espressione in uno stato democratico. Allo stesso tempo, chi appartiene ai vari organi competenti, non può rifiutarsi di applicarle perchè allora si tratterebbe di insubordinazione ed in certi casi di tradimento; pensiamo ad un tutore dell’ordine che non arresta un presunto terrorista perchè condivide le sue idee.
In un paese civile quel signore, eletto ministro della difesa che ha detto “possano morire i giudici di Strasburgo” non solo non sarebbe mai arrivato a quella carica, ma dopo quella frase, lo avrebbero cacciato dal governo prima, dal parlamento dopo e dal paese poi senza pensarci due volte. Dico questo per riprendere il concetto espresso da faber sull’ipocrisia dell’obiezione di coscienza dei medici antiabortisti, i quali giusto da noi, possono permettersi tali atteggiamenti. Il Canada, figlio dell’Inghilterra……….va bè ma che parlo a fa.

Soqquadro

Era questo che dicevo del capo della polizia di Amesterdam che non vorrà applicare un eventuale divieto sul burqa. Come, giustamente, un ufficiale civile non può rifiutarsi di celebrare un matrimonio gay, un poliziotto non può rifiutarsi di arrestare/multare chi indossa il burqa.

Stefano grassino

A quel punto starà al ministro degli interni licenziarlo. Se non lo farà, starà al capo del governo licenziare entrambi. Non dovesse accadere, ci penseranno gli elettori a trovare una scorciatoia molto pericolosa ma inevitabile data l’amenità dimostrata da chi gestisce il potere, eleggendo un partito xenofobo; I presupposti in mezza Europa già ci stanno.

G.B.

Io aggiungerei ai commenti fatti finora che l’obiezione di coscienza è una forma di arroganza: se tutti gli ufficiali pubblici si rifiutassero di applicare leggi contrarie ai loro principi la società andrebbe diretta allo sfascio. Pretender che in nome della/e religione/i si debbano fare eccezioni è come dire: la mia coscienza vale più della coscienza degli altri. Cosa c’è di più arrogante?

Kaworu

ma non evocarlo!!!

comunque quando si raggiunge una soglia critica di ultimissime sull’omosessualità appare automaticamente, non ti preoccupare.

MicheleB.

Questa menata sull’obiezione di coscenza continua a suonarmi male: io obiettai al servizio militare e svolsi un servizio civile sostitutivo durante il quale lavorai molto e duramente, imparai un sacco di cose e pagai la mia scelta a livello economico (il servizio civile è costoso) venendo inoltre discriminato da coloro che mi sfruttavano gratuitamente perchè -non essendo andato a triturarmi le scatole in una caserma- non ero abbastanza virile. Per arrivare al servizio civile ci sono volute generazioni di ostinati retinenti alla leva che si sono fatti anni di carcere militare per un principio.
Adesso obiettare significa pretendere di non svolgere alcuni doveri inerenti ad un pubblico ufficio, facendo lavorare altri al posto proprio (a parità di stipendio). Comodo.

Ciccio

già, la differenza con la leva militare è enorme.

Oggi nessuno è obbligato a diventare pubblico ufficiale, perciò se non vuole celebrare matrimoni gay (ove previsti), arrestare criminali, portare una pistola ecc ecc può decidere di fare un altro mestiere.

Congo

Che poi, in ambito civile “celebrare un matrimonio” è una parola grossa. Tutto sommato, (ironicmode) data la mancanza di una divinità certificatrice (end ironicmode), non si fa altro che stipulare un contratto in cui un coniuge si assume dei diritti e dei doveri di fronte all’altro coniuge e anche di fronte alla società.
Non è altro che una sorta di società nella quale però non devi pagare delle tasse annuali per tenerla in piedi.
Quindi, di fatto, l’ufficiale civile si rifiuta di far stipulare un contratto tra persone? Ma siamo impazziti?

Emanuela

Che poi tra l’altro se questi cosiddetti obiettori facessero davvero obiezione per via delle loro credenze religiose, allora dovrebbero tutti quanti rifiutarsi di lavorare la domenica, visto che c’è il comandamento che dice di onorare le feste…

crebs

Esempio non calzante (o troppo calzante): per i cattolici il giorno festivo è la domenica, per gli ebrei il sabato, per i nusulmani il venerdì, per i seguaci di fsm il giovedì (deciso da me in questo momento), per i seguaci del sacro unicorno rosa invisibile il mercoledì (anche questo deciso da me in questo momento), solo per citare le religioni di cui ho sentito parlare.
Ogni seguace poi decide autonomamente cosa significa non lavorare un certo giorno (pensa ad alcuni ebrei che di sabato non possono chiamare l’ascensore e altre cosette del genere); pensa che casino se in una società organizzata ognuno potesse decidere in base ai comandamenti (o presunti tali) della propria religione.
Ripeto: Esempio non calzante (o troppo calzante).

Se le cose proseguono con questo trend, prima di scegliere un medico gli si dovrà chiedere la sua religione: se è un testimone di Geova non preticherà eventuali trasfusioni di sangue (sostituite da una preghiera?), se cattolico non ti dara la pillola del giorno dopo (sostituita da un aborto a pagamento?), se è musulmano…….

POPPER

Ascolta Crebs, mi scuso per alcune risposte date ai tuoi commenti, ma se devo essere franco, mi sfugge sempre il tuo senso dello humor, non so come interpretarti a volte, riesco melgio con la settimana enigmistica. Scusa ancora, e pensare che probabilmente sei come me una persona di profondi concetti.

POPPER

Il Canada è un altro mondo rispetto all’Italia e ad altri paesi retrogradi perchè legati alla chiesa cattolica apostolica romana, ma vedp che da noi la Corte Cpstituzionale ha un problema spinoso di fondo e oggi ha dimostrato di risolvere la questione legittimo impedimento all’italiana, a questo punto non so se il referendum sarà da fare.

Ma torniamo al Canada, la sentenza deve essere stata molto indigesta per l’omofobia di certi pubblici ufficiali, ed è così che se vogliono esserlo ancora devono rappresentare tutti i cittadini in modo equanime senza fare alcuna discriminazione.

Certo che il governo deve fare presto e non tirare il can per l’aia, se è inconstituzionale la legge deve essere abrograta, ma almeno non ha fatto appello, è già qualcosa.

Florenskij

Nel testo del post sono stai usati i termini “celebrare”, “celebrante”, “officiare”. Sono termini usati generalmente nell’ambito liturgico, non in quello burocratico. Ergo: se il matrimonio fra due gay consiste solamente in una registrazione burocratica, non mi sembra che il pubblico ufficiale “obiettore” debba avere molte difficoltà; se invece si tratta di una cerimonia ad andamento rituale, con tanto di fervorino sui “valori” della convivenza, l’obbligo di assistenza e fedeltà e via dicendo, penso che l’obiettore non potrà non essere freddo, freddino o freddissimo. A Milano ci si lamentava dello squallore dei locali utilizzati per i matrimoni civili; per questo, se non erro, c’è stato un trasferimento nella neoclassica Villa Comunale.

Tino

Beh insomma popper, l’atmosfera del Saskatchewan credo non sia poi così diversa rispetto a quella italiana, un milione di abitanti che non avevano votato per il matrimonio gay a livello provinciale come l’Ontario, il Québec e la Colombia britannica ma è stato loro imposto a livello nazionale e dove il peso della religione cristiana non cattolica è molto forte. Il cattolicesimo comunque in Canada tra irlandesi e francofoni non è poi così tanto assente. Se ci metti il freddo, sceglierei decisamente la Toscana 🙂

hexengut

e perché mai un funzionario dovrebbe “essere freddo, freddino o freddissimo”? solo nel caso che sia omofobo o un cattivo funzionario che viene meno al suo dovere, direi. Nell’espletamento di un dovere pubblico non dovrebbero avere alcuna valenza le personali opinioni né, tantomeno, l’inaccettabile obiezione. Quanto alla ritualità della cerimonia, che è quella sempre praticata per le unioni civili, serve a sancire l’importanza formale dell’atto anche se, personalmente, la modificherei un poco, per tutti, insistendo su valori più laici. La Villa Comunale, già prima della lunga stasi provocata dai restauri, era sempre stata, a Milano, la sede deputata per le unioni civili: bella, senza dubbio ma, come in Campidoglio o nelle altre grandi città, i matrimoni si succedono a getto continuo, a velocità da film muto, con gli sposi in arrivo che si urtano con quelli in uscita. Ci si chiede perché non si possa e non si debba pretendere più sedi, tutte dignitose, e un andamento meno frenetico e meno sbrigativamente burocratico, più consono ad un momento importante quale quello di un’unione.

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