Su quattro autorevoli settimanali italiani, il Venerdì di Repubblica, L’Espresso, Internazionale e Left, arriva oggi in edicola una intera pagina pubblicitaria con la quale la UAAR prende la parola per promuovere e difendere l’ora alternativa. Su Left compare anche un articolo scritto dal segretario UAAR, Raffaele Carcano: dela campagna si parlerà inoltre su Radioleft, in onda domattina sulle frequenze di Radio Radicale.
Dopo l’impegno economico della nostra associazione, la campagna potrà proseguire con il sostegno di tutti coloro che hanno a cuore la laicità della scuola: è stata creata una pagina per erogazioni liberali destinate a questo scopo, sono disponibili i banner da pubblicare sui propri siti e una cartolina da diffondere via mail.
Una ‘vera’ cartolina sarà invece distribuita presso le scuole a genitori e, per le superiori, agli studenti, a cura di circoli e referenti UAAR.
L’associazione
Per far continuare la campagna, donate!
Potremmo mettere alla prova sua pubblicazione su qualche quotidiano
sulla raccolta fondi perchè non prendere esempio dal modello di wikipedia?
penso ad uno spazio sul sito bello evidente, magari nelle sezioni più frequentate (le ultimissime?), in cui pubblicare le iniziative in corso/in previsione con relativo budget al fine di stimolare la donazione. Sarebbe anche un ulteriore modo per mostrare la concretezza dell’associazione.
Bellissima campagna, complimenti all’UAAR!
“Autorevoli” l’Espresso e il Venerdì di Repubblica? Cos’è? Sarcasmo?
quoto.
relativamente al panorama italiano non mi sembra così sbagliato
Ma sulla lavagna cos’è disegnata? La madonna? E’ un apparizione?
no no è la sindone!
Mah… se si tratta di madonna e sicuramente una di quelle nere !
Invece a me la lavagna stia lacrimando..
Poveri martiri cattolici, cui è vietato insegnare
la loro religione. L’Italia è piena ci chiese, cappelle,
parrocchie, conventi, oratori.
Per cui, in nome dell’uguaglianza dei cittadini,
non avendo altro luogo di culto, devono occupare
le scuole pubbliche (ossia di tutti, non solo loro),
e costringerci a strani escamotages per evitare
l’ora di religione.
Questo per via delle “radici cristiane”.
Grazie a queste conosciamo l’alfabeto e il Diritto
Romano, l’idea atomistica e la geometria dimostra-
tiva, le cifre arabe, l’algebra, l’alchimia.
Penso che ho detto tutto.
Oh, se in nome dell’uguaglianza, permettessero a noi di mettere in tutti questi loro luoghi di culto l’avvertenza che lì dio mai c’è stato, mai è passato! Ma temo che faremmo un inutile affare. Meglio vegliare perchè non sacralizzino ogni altro spazio rimanente!
Stupenda iniziativa!