Indonesia, italiano in stato di arresto da cinque mesi per “blasfemia”

Il quotidiano Il Piccolo rende noto che Piero Schipizza, geologo triestino, è da cinque mesi in stato di arresto sull’isola di Sumatra, accusato di aver offeso l’Indonesia e la religione musulmana. All’origine della vicenda un diverbio al check-in, sfociato nel danneggiamento di un pc da parte del geologo, il quale tuttavia nega di aver mai profferito le parole contestate. Il reato contestato prevede una pena fino a cinque anni di carcere.

Raffaele Carcano

Archiviato in: Generale, Notizie

19 commenti

Kaworu

beh frattini immagino applaudirà, visto che in italia si sta arrivando allo stesso livello.

ah no aspetta… non è la religione giusta…

quindi no, persecuzione, persecuzione, cattivi, cattivi buuuu!!!

Kaworu

(anyway ovviamente mi spiace per questo poveraccio vittima delle religioni e mi auguro che se la cavi senza danni. lo specifico perchè non si sa mai)

Federico Tonizzo

Chissà, magari Frattini potrebbe aver anche bestemmiato fra sè e sè al pensiero “SBUFFF … …. … Adesso mi tocca intervenire in qualche modo!”. 🙂

POPPER

Il geologo dovrà dimostrare che è battezzato, va in chiesa e si confessa regolarmente, allora Frattini farà valere a mozione appena votata in parlamento, altrimenti si cucca 5 anni in Indonesia.

robby

tragicamente esatto,popper,poraccio..sè era stato tipo cantalamessa,o meluzzi,e tipi del genere,scopiava il finimondo

Ratio

Le leggi sulla blasfemia andrebbero abolite in tutto il mondo perché vengono usate come efficaci strumenti di repressione dai governi autoritari/teocratici.
Bisognerebbe sapere con esattezza come si sono svolti i fatti.
Per il bene di P.Schipizza spero che Frattini non commetta qualche gaffe.

Leonardo

La semplice esistenza del reato di blasfemia implica, di se per se, che lo Stato riconosce l’esistenza di un “qualcosa” di divino.
Questo è in contrasto con il principio di laicità e non intromissione dello Stato, che non ha ne titolo ne strumenti per decidere quali credenze personali siano più o meno fondate. Questa è la base dello stato confessionale.
La distanza tra il perseguire la blasfemia, e quella dell’imporre battesimi e preghiere, non è poi così grande.

Roberto Grendene

il reato di blasfemia e’ assurdo perche’ tutela certe credenze religiose piu’ di altre (imprecare contro Zeus o manità dubito venga incluso tra i reati di blasfemia) e più delle convinzioni filosofiche non confessionali (imprecare contro l’Illuminismo sono certo che non sarebbe incluso tra i reati di blasfemia)

Federico Tonizzo

Concordo con Ratio, Roberto Grendene, Leonardo e di nuovo Roberto Grendene.

andrea pessarelli

beh leggendo l’articolo l’arresto è avvenuto per una serie di circostanze (la lite in aeroporto con danneggiamento del pc e la mancanza di permesso di soggiorno in regola) fra le quali il reato di blasfemia non appare certo il più grave.

Roberto Grendene

a noi non appare il più grave (anche perche’ per noi non dovrebbe proprio esistere)

occorre vedere cosa ne pensa il regime teocratico nel quale vige tale norma

peppe

Mi fanno sempre ridere questi déi cialtroni che hanno bisogno della magistratura per farsi rispettare: ma i bei fulmini che inceneriscono l’impertinente di turno, dove sono andati a finire?

Vallo a sapere… 🙄

Daniela

spero vivamente che lo geologo se la cavi e soprattutto spero che venga aiutato dalla nostra ambasciata.
I reati di blasfemia sono ridicoli….

Paul Manoni

Questa e’ una notizia che potrebbe incrinare i rapporti tra i monotesimi finalizzati ad una Santa Alleanza contro l’Ateismo che minaccia la società.
Super Frattini dovrà intervenire tempestivamente…. 😉

COLPANI GIOACCHINO

Gli unici ad applicare la sanzione contro il blasfemo, sono uomini che si sono sentiti investiti da altri uomini, che li hanno preceduti, ai quali hanno sottomesso se stessi, e per propiziarsi dalla divinità i favori alla propria esistenza, non trovano nient’altro di meglio che impartire il sacrificio di chi non crede nella divinità. E’ la lunga mano della “giustizia” dell’uomo, camuffata in giustizia divina.
G. Colpani

Commenti chiusi.