Pakistan: due musulmani condannati all’ergastolo per blasfemia

La notizia è riportata dal sito BBC. Il tribunale anti-terrorismo, nella città di Dera Ghazi Khan nella provincia orientale del Punjab in Pakistan, ha condannato al carcere a vita un leader di preghiera musulmano e suo figlio per il reato di blasfemia. I due avrebbero strappato e calpestato il manifesto di un raduno per celebrare il compleanno di Maometto. È la prima volta che viene commissionato il carcere al posto della pena di morte prevista per questo reato.
La legge è sotto i riflettori dopo l’assassinio il 4 gennaio scorso del Governatore Taseer da parte di una delle sue guardie del corpo e i critici sostengono che viene spesso usata per perseguitare minoranze religiose e sfruttata da persone con rancori personali.
Gli avvocati difensori sono ricorsi in appello, sostenendo che anche in questo caso la legge è stata applicata impropriamente a causa di rivalità di tipo settario. Il denunciante infatti, appartiene alla setta Barelvi – considerata moderata, ma che promuove il culto del Profeta Maometto – mentre gli accusati sono della scuola Deobandi, entrambe correnti sunnite dell’Islam.

Daniele Stefanini

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24 commenti

Paul Manoni

Due condanne a morte per il compleanno di Maometto….
Ditemi che il mondo si risveglierà presto da questo incubo! 🙁

peppe

Magari maometto è contento… sono certo che appena potrà parcheggerà l’al-buraq nel parcheggio della prigione e porterà ai detenuti qualche chicco d’uva… così! per festeggiare tutti insieme…

Roberto Grendene

un crescendo veramente allucinante

1) ergastolo per aver stracciato un manifesto

2) “solo” ergastolo e’ una buona notizia, la norma e’ la condanna a morte

3) la strategia difensiva e’ puntare sul fatto che la legge va bene, ma e’ applicata male

Stefano grassino

Gente come questa è bene che si ammazzi tra di se. Immaginatevi solo se fossero intelligenti da unirsi e venirci addosso.
Per l’occidente sarebbe la fine ed io ancora qualche annetto da vivere lo vorrei avere.

Paul Manoni

Io paura non ne ho e non ne ho mai avuta.
Se vogliono venire, che vengano pure…La nostra società riaddrizzerà per bene le loro illusioni cosmiche e le loro barbarie derivate dall’interpretazione coranica della fuffa varia. Fermo restando che la nostra società non si metta a conceder loro, piu’ del dovuto, altrimenti si. Sarebbe la fine! 🙁

Stefano grassino

Paul, te la sei cantata e te la sei suonata.
Prega, nel vero senso della parola, che questi si facciano la guerra tra di loro. Divide et impera.

Paul Manoni

Dai Stefano, anche i discendenti di Pietro e Paolo bruciavano gente come fossero spiedini di carne, ma e’ la società che gli si e’ rivoltata contro ad averli fermati…Peraltro qualcuno di quei discendenti e’ finita pure con la testa mozzata di netto se non vado errato. Se sono sufficientemente accorti di come funzionano le cose in occidente, quando si esasperano i popoli liberi, forse se ne ricorderanno ben prima di unirsi e venire da noialtri, no? 😉
La speranza e’ quella….”Far sapere all’altro che si e’ armati, che si tiene quest’arma nel cassetto e nel frattempo si distribuiscono libri” 😉

Stefano grassino

Su questo che dici, nutro una sola speranza: la caduta entro un anno, massimo due del regime iraniano.
In quel paese esiste una grande possibilità di occidentalizzazione con conseguente laicizzazione.
I giovani amano la nostra cultura e se potessero avere libere elezioni, tempo due legislature e con l’aiuto di una classe imprenditoriale che mi sembra buona, la democrazia diventerebbe pianta stabile.
L’Iran assaggiata la libertà, sarebbe una grossa spina nel fianco dell’Islam e la Turchia potrebbe entrare in Europa, avendo quest’ultima non più paura di Istambul e di una sua deriva filo-Islamica. Con questi due paesi al nostro fianco, potremo dormire “da papi”. Corro troppo?

Paul Manoni

Si Stefano. L’Iran si libererà quando il mio pronipote sarà sepolto da un bel pezzo..Lì comandano ancora gli Ayatollah, non te lo scordare.
La Turchia pero’, e’ già piu’ probabile che si liberi dai condizionamenti derivati dalla religione, in un’immediato futuro.
E’ certo che se qualche paese islamico si cominciasse a laicizzare un pochino, sarebbe già un buon passo avanti per svegliare un pochino tutti gli altri. 😉

Congo

Non capisco dove sta il reato di blasfemia. E’ usato veramente a sproposito.
Quel leader e suo figlio ce l’avevano con il raduno, non certo con il compleanno di Maometto!

Quindi è assurda sia la legge, sia la pesantezza della condanna (morte o ergastolo), sia la disinvoltura con la quale è applicata.

alessio falsavilla

Per i deobandi celebrare il compleanno di Maometto è idolatria, invece per i barelvi è cosa buona e giusta. La legge antiblasfemia così com’è scritta favorisce i barelvi, perché anche gettare via inavvertitamente un foglio con sopra scritto il nome di Maometto è considerato reato di blasfemia. Anni fa un medico cristiano è stato processato perché aveva gettato via un biglietto da visita di un suo collega musulmano che di nome faceva Muhamad. L’hanno processato per blasfemia! Ma la mia fonte non mi ha saputo dire com’è finito il processo.

Near

Il tribunale “anti-terrorismo” in realtà è lui il vero terrorista.

MicheleB.

Menomale che è il tribunale anti-terrorismo! Se fosse pro-terrorismo che farebbe? Roba da matti! E proprio di matti invasati si tratta. Il Pakistan è una teocrazia violenta, ma siccome è complice degli USA nella loro strategia coloniale, allora va bene così.

Kaworu

è un altro che vede la protezione dall’islam nella trasformazione del cattolicesimo in un islam bis.

nightshade90

ligico. l’esistenza di chi lotta per una reale laicità (e per evitare che lo stato diventi confessionale. cosa che il cristianesimo cerca di ottenere) fà il gioco di una teologia strettamente confessionale come l’islam. chiaro e lineare. la logica creativa ora rientra nelle linee guida del catechismo, assieme all’abbandono della capacità di ragionare ed il pensiero indipendente?

test

no.
più la chiesa avrà privilegi dallo stato e più ottenere questi privilegi sarà facile per tutte le altre religioni, basta che crescano in numero. ed è esattamente quello che sta succedendo con l’islam in italia.

la vogliamo piantare di dar la colpa agli atei e di capire una buona volta che se non si vuole che l’islam avanzi, si devono tappare tutti i buchi all’interno del nostro stato, che consentono alle confessioni religiose di ottenere dei trattamenti di favore?

si chiama laicità, ed è l’unica cosa che ci può difendere dai soprusi dei seguaci di questo o di quell’altro amico immaginario.

spero non si arrivi a capirlo all’ultimo minuto.

Congo

Esatto.
In tutti i contesti pubblici la religione non dovrebbe mai comparire.
La religione dovrebbe esistere solo nella sfera privata.

Focaral

Il bello è che l’Islam era nato, in teoria, per porre fine alla faide interne tra gli adoratori di Javhé: cristiani, ebrei, eretici, etc..
E invece da quando è stato fondato non fanno che scannarsi tra loro e con gli altri; sempre in nome della Verità, naturalmente.

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