Nord Africa, manifestanti si danno fuoco: per Al-Azhar “suicidio è contro islam”

Di fronte alla crescenti proteste in Nord Africa, con alcuni di persone che si sono date fuoco per protesta in Algeria, Mauritania, Tunisia ed Egitto, l’università di Al-Azhar ha sentenziato che “l’islam vieta categoricamente il suicidio per qualsiasi ragione e non accetta la scissione di anima e corpo quale espressione di stanchezza, rabbia o protesta”.
Il primo caso in Tunisia, quando a metà dicembre il giovane ambulante Mohamed Bouaziz si è dato fuoco, scatenando le manifestazioni contro il presidente Zine El Abidine Ben Ali, poi fuggito in Arabia Saudita. In Egitto, nel giro degli ultimi due giorni, sono già tre le persone che si sono date fuoco per protesta. Un avvocato quarantenne ci ha provato davanti alla sede del governo, al Cairo. Ad Alessandria un venticinquenne disoccupato, che soffriva secondo le autorità di disturbi mentali, lo ha fatto dentro casa, morendo poco dopo. Sempre al Cairo, un’altra persona si è data fuoco e un’altra è stata fermata davanti al Parlamento con una tanica di benzina.
Mohammed Rifa al-Tahtawi, il portavoce dell’università che è il maggior centro dell’islam sunnita, afferma non poter commentare i recenti casi di suicidio. Quelle persone “potrebbero essere affette da una condizione mentale o psicologica che le ha costrette a farlo”, quindi “non possiamo giudicarli”, al limite “li raccomandiamo a Dio e preghiamo per loro”.

Valentino Salvatore

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18 commenti

Kaworu

se l’islam non accetta il suicidio, i kamikaze che si fanno esplodere di che religione sono?

perchè anche se c’è pure l’omicidio, resta sempre il dettaglio del suicidio

Tino

Sì infatti per una volta che si suicidano per una causa giusta senza fare danni agli altri. In ogni caso l’immolazione non è una novità nel maghreb. Speriamo che la morte di questi disperati serva a portare maggior democrazia e maggior libertà.

Ciccio

quelli hanno il permesso speciale, come i calciatori degli emirati arabi che possono mangiare e bere durante le giornate del ramadan…

Paul Manoni

@Kaworu
Ipotizzo che condannino il suicidio finalizzato a se stesso, ma siano decisamente piu’ accomodanti quando ci si suicida ammazzando gli infedeli.
Il suicidio di un uomo non gli porta nessun vantaggio. Il suicidio da martiri ammazzando altre persone a loro scomode, gliene porta eccome!
Si potrebbe parlare di suicidio “contestualizzato”

stefano LI

a parte questo terribile episodio, esiste qualcosa nel mondo MODERNO che non contraddice i folli dettami dell’islam (e dei monoteismi in generale) ?

fiertel91

L’Islam si contraddice da solo, quindi non c’è necessità di una contraddizione estrinseca.

luca

Da quello che ho capito dell’islam, dal loro punto di vista, il suicidio è esecrabile, a meno che non preveda al comtempo, l’omicidio di ebrei, cristiani e infedeli in genere

ser joe

Va bè che in Tunisia il sole non picchia ancora come d’estate ma al portavoce dell’università che vuole far passare per matti o instabili chi si suicida non gli mai passato per il cervello che suicidarsi lucidamente in quel modo sono persone costrette dalla disperazione?

#Aldo#

Darsi fuoco non mi sembra un modo molto lucido di suicidarsi per almeno due ragioni: l’enorme sofferenza che comporta e l’incertezza dell’esito. Propendo per l’ipotesi dello squilibrio o, quanto meno, della incapacità di elaborare un piano d’azione funzionale.

ser joe

Chi si da fuoco lo fa per protesta e disperazione contro un potere ostile che non riconosce i diritti individuali. E’ così dappertutto, anche in europa. Jan Palach non ti dicve niente?

#Aldo#

Razionalizziamo, Ser: dopo essersi dato fuoco, morto o devastato che sia, che vantaggi ricava l’aspirante suicida dalla “protesta” messa in atto? Piuttosto, sarebbe sensato se cercasse di dar fuoco a chi gli crea problemi e, al limite, facesse una brutta fine nel tentativo. In quel caso l’incendiario avrebbe almeno una possibilità, per quanto remota d’ottenere un pur minimo risultato; dandosi fuoco non ne ha alcuna (perché mai un potere ostile dovrebbe risentirsi per la morte di uno tra i milioni di quelle stesse persone delle quali neppure considera i diritti e che tratta con ostilità?).

#Aldo#

Aggiungo che mi sovviene il caso, tutto italiano, di quella signora che si faceva cavare il sangue per protestare contro chi con le pagava lo stipendio da mesi. E’ morta. Che vantaggio ne ha avuto, lei o altri? Cosa è derivato, in termini di vantaggio personale, o anche collettivo, da quel gesto pur molto “romantico”? Chi non la pagava, ha avuto delle conseguenze? Si è almeno tormentato nello spirito per i giorni a venire? L’opinione pubblica si straccia ancora le vesti per la perdita di quell’eroina e ne porta avanti l’azione? Non credo proprio: le cose continuano ora come prima della morte della manifestante (che, tra l’altro, pare non intendesse neppure morire per il proprio gesto; o almeno così ci è stato raccontato). Cornuta e mazziata. E morta.

POPPER

“Mohammed Rifa al-Tahtawi, il portavoce dell’università che è il maggior centro dell’islam sunnita, afferma non poter commentare i recenti casi di suicidio. Quelle persone “potrebbero essere affette da una condizione mentale o psicologica che le ha costrette a farlo”, quindi “non possiamo giudicarli”, al limite “li raccomandiamo a Dio e preghiamo per loro”.

Quindi, girando e rigirando la frittata moralistica islamica, se venissero considerati malati mentali anche i kamikaze, non verrebbero giudicati dall’islam come peccatori o infernali.

Magari al limite dell’eroismo come in passato per campanilismo nazional teocratico e l’islam si tinge di psicologico e psichiatrico; anche i mussulmani consultano Freud adesso?

robby

le religioni,vogliono solo servi,punto è basta e queste argomentazioni,ne sono la dimostrazioni

POPPER

purtropo nemmeno nella Fedrazione Unita dei Pianeti erano esenti da problemi con la relgione degli alleati (bajoriani), Sisko stesso si era adeguato e la kai era come il papa che lo provocava, lo strigliava.

La religione è proprio un problema da affrontare con pazienza e senza cedere alle sue pretese di divenire teocratica.

Gérard

La Tunisia ha fatto una revoluzione esemplare e quelli che si sono suicidati col fuoco hanno dimostrato che sanno protestare sacrificando se stessi e non persone innocente .
Vergogna a nostri dirigenti che per commodita e profitto loro ( e quello delle multinazionali ) sostengono tirani in tutto il mondo !!

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