Legge federalismo: niente IMU per la Chiesa

Confermando quanto anticipato tre mesi da (cfr. Ultimissima del 20 ottobre), il decreto sul federalismo fiscale non prevede l’IMU (ex ICI) per gli immobili di proprietà ecclesiastica. Il testo del provvedimento specifica che l’esenzione riguarda anche ospedali, scuole private, alberghi e oratori di appartenenti alla Chiesa.

Raffaele Carcano

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37 commenti

Paul Manoni

Continua il MAGNA-MAGNA, anche in tempi di federalismo…!
Arriverà il giorno in cui gli italiani si faranno ripagare dalla CCAR, sia queste che altre sozzure privilegio sulle spalle del contribuente.

Diocleziano

Penso che in effetti non hanno fatto altro che recepire lo ‘statu quo’.
Speriamo nelle sentenze del parlamento europeo.

Sandra

Umberto Bossi, 2004: «La cosiddetta Transpadania mantiene non solo Roma ladrona ma anche monsignori e cardinali. Bisognerebbe togliere l’8 per mille alla Chiesa, rimetterli a piedi nudi e dar loro la possibilità di fare i francescani.»
Ha dato del mafioso a Berlusconi, del fascista figlio di Nazista a Formigoni…. grazie a Berlu ha lo stipendio lui, da Formigoni è saltato fuori il lavoro per il figlio, con la chiesa un accordo si trova sempre, alla fine i francescani li faremo noi.

gagiaccio

Se continuano a spremere dai limoni(cioè noi) non uscirà più succo

Southsun

Do-ut-des.

“Noi non strilliamo troppo sul bottanaio pazzesco del nostro pappa del momento e voi ci date ampie esenzioni fiscali”.

Mammona e il vitello d’oro, united bitches in a Church of whores.

Aveva ragione Dante: la Chiesa è una sgualdrinaccia da bordello.

Piero

A me non pare ci siano molte possibilitá che questo “federalismo fiscale” passi.
Certo quando l’ici é gestita a livello centrale é piú semplice regolamentarla. Se venisse gestita dalle regioni, alcune per questioni clientelari, potrebbero mantenere l’esenzione.
Quindi, a parte che la legge fa ca.ca.re nel suo complesso, ci sarebbe un motivo in piú per rallegrarsi di una sua mancata approvazione.
Io ancora non ho capito chi lo vuole veramente questo federalismo. Solo Bossi mi pare, nessun altro partito si sta spendendo attivamente per promuoverlo, allora ne deduco che verrá concepito solo per avvantaggiare una parte e scaricare l’altra.
Il discorso sarebbe molto lungo, mi fermo qui.

Kaworu

bossi lo vuole per far mangiare più gente di quella che già mangia in regione, provincia eccetera eccetera

Diocleziano

Piero,
credo che nel momento attuale quelli che non vogliono il federalismo siano quelli che già siedono a tavola. Col federalismo ci sarebbe un turn-over dei commensali.
Hai ragione, il discorso sarebbe lungo.

Federico Tonizzo

E poi, se la Lega ottenesse il federalismo, dovrebbe inventarsi altri scopi per giustificare la propria esistenza e mantenere dei seggi…

POPPER

e se i comuni dicono sempre di no – in realtà l’han già detto da tempo anche i comuni legjhisti – e la legge non arriva al pParlamento prima della legge Calabrò (legge sulla tortura di fine vita), con la questione della sfiducia a Bondi da parte del terzo polo, e qui Bondi potrebbe davvero andare a casa, c’è anche la questione Berlusconi-Dellutri con il bonifico al senatore in cui è anche implicato Verdini per la sua banca-rotta e fatture false.

Ci sono anche la legge elettorale da fare, le riforme della giustizia, compreso il conflitto di interessi mai risolto fiono ad ora, che questo governo non sa fare, se non con continui attacchi alla magistratura, evocando, irresponsabilmente, complotti delle toghe rosse, o colpi di stato da parte di magistrati al duce ostili e, sentendo berlusconi sul caso Ruby, anche il copro di polizia delle scorte si sente indignato e minacciato, è il colmo, adesso le scorte devono stare attente perchè a COPASIR Berlusconi non risponderà tanto facilmente, si sente perseguitato politico, magari chiederà asilo politico alla Bielorussia.

Umberto Bossi diceva anni fa: Roma ladrona, oggi è lui che tiene in piedi questo governo di corrotti e corruttori, genuflessi davanti al vaticano che detta le direttive perchè vi siano cittadini di serie A (cattolici ad hoc) e cittadini di serie B (coppie d fatto, atei relativisti, laicisti, ec…ecc) e di serie C (extracomunitari di altre religioni).

Bossi deve dire a Berlusconi “adesso basta”, deve avere le palle di non essere coinvolto con i suoi scandali e conflitti istituzionali. Ma Bossi non vede in cosa è implicato il cavelliere? Bossi non si rende conto che se il pdl crolla, la lega ne resta invischiata? Boss non si vergongna nella sua veneranda età di avallare con il suo appoggio politico la strenua difesa del Premire che ha coinvolto persino i compomenti laici del CSM sulla tutela del PM di Milano? Bossi non vede questi palesi e anticostituzionali conflritti del suo duce Silvio?

Tempo fa si parlava di Carboni che aveva fatto pressione su un giordice della Consulta e questo giudice aveva persino confermato di conoscere Carboni e di essere stato con lui a parlare di cose che in qualsiasi altro paese avrebebro prodotto le dimissioni del giudice stesso. La cricca all’Aquila non dice più niente a Bossi? Si è forse autoanestetizzato nel sentire quali siano le implicazioni illegali con Il PDL?

Ma forse anche Bossi ha qualche cadavere nell’armadio e non vuole gurdare piùù di tanto gi scandali del premier, e a mediaset fanno apologie delle porcate del duce Silvio, li il Berl. gioca in casa, li ci sono molte infermiere che curano il suo look nazionale, sono persinio capaci di rifargli un nuovo profilo.

La legeg sul federalismo sta naufragando, la chiesa magari al sicuro perchè anche il PD non le farebbe pagare l’IMU, purtoppo si devono dire queste cose.

Near

Questo non conferma altro che la vera natura di questo “federalismo”, ossia, non favorire i più bisognosi ma i poteri forti che di soldi ne hanno già a palate e dal partito più reazionario e clericalista in Italia veramente non ci si poteva aspettare altro. Su quest’ultimo punto penso proprio di non sbagliarmi, date le dimostrate (ma occultate) vicinanze e amicizie della lega nord con i movimenti integralisti cattolici più reazionari, accaniti contro ogni forma di stato democratico e di diritto.

Comunque ora ci sarà la fase 2, ossia, oltre al tartassamento di tasse nazionali arriverà anche quello regionale e chiunque la pensi diversamente, è un illuso.

stefano LI

tutto contestualizzato, bestemmie da una parte, tasse dall’altra 🙁

Paul Manoni

L’OT ma neanche tanto, sta nel fatto che il 3° polo (FLI-UDC-API annessi e connessi) ha appena annunciato a sorpresa che voterà contro il federalismo.
Se il PD e compagnia bella non si inventano missioni o influenze e diarree dell’ultim’ora, ritengo che ci sarà una bella battaglia in aula per questo federalismo! 😉

crebs

Scusate l’ignoranza.
Leggo che “il decreto sul federalismo fiscale non prevede l’IMU (ex ICI) per gli immobili di proprietà ecclesiastica.”
Ritengo allora, se è un decreto, che sia immediatamente operativo.
Non è possibile, tramite qualche parlamentare radicale (mi sembra che siano gli unici su cui poter contare in queste questioni), cominciare una serie di ricorsi, in Italia e in Europa, magari coinvolgendo i gruppi industriali europei e mondiali dei settori interessati, contro normative che alterano la concorrenza?

Federico Tonizzo

Vero: queste sono normative che alterano la concorrenza. Un ricorso potrebbe essere accolto!

miky

Bossi come tutti quelli dell’attuale governo è solo un venditore di fumo. Ha piazzato il figlio da Formigoni, lui è andato a Roma a mungere la vacca romana e con una mano piena di soldi corrompe la chiesa.
Leghisti svegliatevi che il vostro capo è peggio di craxi.
L’aiuto alla chiesa è un altro schiaffo a voi lavoratori del nord.
SVEGLIATEVI ora che siete in tempo

Sandra

E non dimentichiamo la signora Bossi, che ha fondato la scuola Bosina in quel di Varese, per la quale ha ricevuto laute sovvenzioni statali (800mila euro per 2009/10). Roma ladrona, ma se la moglie non perdona…

davide isidoro pitasi

per la serie come ti contestualizzo il bunga bunga

claudio285

è l’obolo (e che obolo) per il semilenzio della chiesa romana sulle squallide vicende berlusconiane. Solo dopo una mezza rivolta della chiesa di base Bertone ha dovuto accennare a denti stretti qualche parola di critica.
Ma i soldi e il desiderio di impedire agli le scelte private in ambito familiare e bioetico è un richiamo troppo forte per questo papa sciagurato. Berlusconi e Ratzinger, due facce della stessa medaglia, lo scempio della democrazia, dei valori repubblicani, laici e democratici sotto l’egida del teologo e del tycoon.
Una coppia….diabolica

Diocleziano

Ci voleva tutta la faccia di tolla di bertone per criticare berlusconi. Un’organizzazione imputridita negli scandali di pedofilia che si mette contro a quello che, tutto sommato, è un dilettante al loro confronto, mi sa tanto di pugnalata alla schiena. Ma come! con tutti i favori che gli ha fatto adesso ne prendono le distanze? Bisogna stare attenti ai colpi di coda del vecchio berlusca, non è uno che dimentica i tradimenti dei compagni di merende, soprattutto quando la merenda la offre lui (ma paghiamo noi).

Sandra

Bossi: “Il Vaticano non si commenta, ma penso che per loro sia più facile parlare. Berlusconi si è trovato con la casa circondata controllavano tutti quelli che entravano e che uscivano. Perché non hanno controllato anche là?”

Con “là”, intendeva il vaticano? Cos’è, un suggerimento per Maroni o un avvertimento a Bertone?

Near

Forse ha preso ispirazione da Mentana che durante un’intervista a distanza con Vendola ha affermato che le parole del papa non si commentano.
Comunque, una bella differenza dai tempi in cui la lega aveva ancora una certa indipendenza d’opinione e dignità.
Mi ricordo ancora le parole di Bossi verso la fine degli anni ’90 nei confronti del papa polacco e della chiesa nemica delle libertà dell’uomo.
Ma non c’è nemmeno bisogno di risalire così indietro. Ieri sera a Focus (talkshow in onda su una mittente locale veneta) Bitonci se la prendeva con la chiesa perchè a suo dire ostacola il federalismo.
Questi qui sono come la corrente alternata.

COLPANI GIOACCHINO

Vuoi vedere che dove non può la rossa, moralizzatrice un tanto al kilo, può Berone moralizzatore doltretevere?

Caro Silvio,
la gnocca, anche se non sempre soddisfa, vale la pagnotta. Statti accorto. I moralisti sono persecutori. Alcuni fanno della propiziazione il trampolino di lancio per conciliarsi con l’altissimo, altri che volano basso, chiedono la cadrega.

Alla prossima

G. Colpani

Batrakos

Dal Vero Vangelo di Santa Madre Chiesa:

‘Passeranno federalismi e tagli ma il privilegio per noi non passerà’

luca t.

Immagino che nella notizia ci sia un errore, laddove si conclude dicendo “l’esenzione riguarda anche ospedali, scuole private, alberghi e oratori di appartenenti alla Chiesa”.

Se quel “di” finale fosse giusto, vorrebbe dire che se un albergo appartiene a un battezzato è esente dall’imposta.

Silvia GE

Cacchio, ma allora mi faccio revocare lo sbattezzo e apro un albergo!!! 🙂

luca t.

Sperando che il decreto non imponga il crocifisso in ogni camera e statuine della madonna nei corridoi…

paolo

Insomma, si riforma il sistema fiscale, ma nessuno riesce a riformare il clericalismo, quello rimane tale e quale.

antoniadess

è la legge del vecchio gattopardo: cambiare tutto per non cambiare niente 🙁
mettiamoci il cuore in pace: ipocrisia e privilegi sono salvi! e poi, questi “federalisti” improbabili che come primo atto di questa legislatura eliminano la tassa federalista per eccellenza, quella che si può controllare localmente, l’ici alla prima casa? quando già Prodi l’aveva eliminata per le case di basso e medio valore, bastava e avanzava; dove sta la logica? e per pagare i privilegi ai clericali da dove li prendono i soldi per i servizi? domanda retorica, non è un indovinello

ANCIA LIBERA

il prezzo che la banda bassotti al potere capitanata dal nano di hardcore e dallo sciancato di gemonio deve pagare alla ccar per rimanere al potere – vergognatevi pezzi de mer.da !!!

Pico della Mirandola

Tema: il federalismo.

Negli ultimi anni abbiamo visto regioni, province, comuni, consorzi, perfino enti parco legiferare, attraverso ordinanze o altri provvedimenti amministrativi, su temi quali l’energia nucleare, l’aviazione, le telecomunicazioni, gli ordinamenti che regolano la sanità, l’alimentazione, la scuola, l’immigrazione e altre tematiche che riguardano territori vastissimi nel loro complesso, se non in certi casi una pluralità di nazioni. Provvedimenti assurdi, studiati da strutture del tutto prive della competenza tecnica necessaria per affrontare quelle tematiche, adottati sulla scia di sommarie ideologie o con finalità di propaganda politica, con effetti devastanti.

Il pur auspicabile federalismo, se si svilupperà “all’italiana”, con le premesse che vediamo già perfettamente in atto, significherà un’accentuazione di questi fenomeni e una rifeudalizzazione del Paese, abbinata a un’anarchizzazione e a un proliferare di espedienti che ogni cittadino sarà costretto adottare per cercare di sopravvivere in una propria nicchia.
Fenomeno che vedrà una lunghissima transizione e immensi contenziosi tra enti che verranno privati di poteri e altri che se li troveranno in mano senza saperli gestire e tra tutti questi enti e i poveri singoli cittadini.

All’iperregolamentazione si abbinerà inevitabilmente un’ipertassazione, con il moltiplicarsi di gabelle e procedure di esazione sempre più vessatorie (queste sì, probabilmente, più efficienti di quelle attuali).

Quadro troppo fosco? Speriamo, ma all’orizzonte non si vede nulla di buono.

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